Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 36
Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 1 Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 36.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 36.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 36.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 36.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 36.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 36.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 36.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 2 - diritti reali Pag. 36
1 su 36
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

POSSESSO

Ma cosa è avere il diritto di godere e disporre di un bene, avere dunque la proprietà? Un'altra cosa è effettivamente godere e disporre di un bene, ossia esercitare in concreto i poteri che la legge riconosce al proprietario. Il Codice attribuisce rilevanza giuridica alla situazione di fatto che si estrinseca attraverso un'attività corrispondente all'esercizio dei diritti reali, a prescindere dalla circostanza che le stesse corrisponda o no alla relativa situazione di diritto, ossia la proprietà.

La situazione di fatto assicura al possessore determinati vantaggi come la tutela possessoria, l'acquisto della proprietà per usucapione, puoi in forza della regola del possesso vale titolo. La posizione di convenuto nell'azione di rivendica è tua, nella quale l'attore ha l'onere di fornire la prova del suo diritto di proprietà, non essendo sufficiente la prova che il convenuto non ha diritto al possesso. Questo avviene indipendentemente.

dalla circostanza che il possessore è allo stesso tempo proprietario o meno del bene. Le ragioni principali di questa tutela delle situazioni possessorie, in primo luogo, sono che proteggendo la situazione di fatto e facilmente accertabile della situazione possessoria, la legge assicura al proprietario una rapida ed efficace difesa; inoltre, impedendo che si molesti o si arrechi violenza al possessore, si conserva la pace dei consociati. Il possesso, dunque, non è un diritto, ma una situazione di fatto produttiva di effetti giuridici. L'oggetto del possesso sono, come specifica l'articolo 1140, le cose, ossia i beni materiali, non importa se solidi, liquidi o gassosi. Comunemente si ritiene che non possono essere oggetto di possesso le cose di cui non si può acquistare la proprietà, come ad esempio i beni demaniali, i beni del patrimonio indisponibile dello Stato e quelli degli altri enti pubblici territoriali, che infatti non possono essere acquistati per usucapione. - Distinte situazioni

In tutte le situazioni che comporta un esercizio del possesso hanno identica rilevanza:

  • Possesso pieno, art 1140 co.1, secondo l'opinione tradizionale ha 2 elementi costitutivi: uno oggettivo, il corpus, che consiste nel fatto che il soggetto ha la disponibilità di fatto della cosa, ossia essa rientra nella sfera del suo controllo; e un altro elemento soggettivo, l'animus possidendi, che consiste nella volontà del soggetto di comportarsi con riferimento al bene come proprietario escludendo qualsiasi altro soggetto.
  • Detenzione, 1140 co. 2, sempre secondo l'opinione tradizionale è caratterizzato dal concorso di 2 elementi costitutivi: sempre uno oggettivo, il corpus, che consiste nel fatto che il soggetto ha la disponibilità di fatto della cosa; e uno soggettivo, l'animus detinendi, che consiste nel fatto che il soggetto gode e dispone del bene ma nel rispetto dei diritti che su quel bene riconosce aspettare ad altri, per esempio la
detinendi nella detenzione, e animus possidendi nel possesso. Il possesso è un diritto reale che conferisce all'occupante il potere di godere e disporre del bene come se fosse il proprietario. La detenzione, invece, è un semplice possesso materiale del bene senza l'intenzione di esercitare un diritto di proprietà.

Possidendi nel possesso (per esempio se il soggetto che guida una macchina e un ladro sarà possessore se invece è un amico a cui è stata prestata la macchina sarà detentore). Tali requisiti soggettivi, l'animus possidendi e detinendi, tuttavia non trovano alcun riscontro nelle previsioni nel codice e inoltre c'è chi sostiene che per qualificare una situazione di fatto come possessoria o detentori a non è importante lo stato psicologico soggettivo, l'animus, di chi acquisisce la materiale disponibilità del bene, ma invece importante il titolo in forza del quale si acquisisce la disponibilità. Dunque ciò che è importante della distinzione tra possesso e detenzione non è lo stato psicologico che il soggetto nel proprio interno quando acquisisce la disponibilità del bene, ma ciò che importa è lo stato psicologico che in quel momento il soggetto manifesta all'esterno. Dunque se si

tratta di animuspossidenti o dei tenenti dipende sostanzialmente dal titolo in forza del quale si fa taleacquisizione o dalle modalità con cui essa si realizza.Tuttavia l'esercizio del potere di fatto su un bene si presume salvo provacontraria integrare la fattispecie di possesso, 1141 co1; Spetterà dunque achi nega la sussistenza del possesso l'onere di provare che sia semplicedetenzione.Non è dunque importante se il soggetto che abbia iniziato a detenere un bene inseguito modifichi il proprio atteggiamento psicologico ordinario ma solo al propriointerno, è infatti necessario che il mutamento della detenzione in possesso,detto interversione del possesso, 1141 co2, avvenga solo se talemodificazione dello Stato psicologico del detentore sia manifestataall'esterno:- con un'opposizione da parte del detentore rivolta al possessore, 1141co2: ossia un atto, giudiziale o stragiudiziale, scritto o orale,dichiarativo o che costituisca unasemplice condotta materiale, con cui il detentore manifesta in maniera inequivoca l'intenzione di continuare in futuro a tenere la cosa non come detentore in nome del proprietario ma come possessore per conto e in nome proprio. - in forza di causa proveniente da terzo, 1141 co 2, ossia in forza di un atto con cui l'attuale possessore, anche se non legittimato a disporre del bene, attribuisce al detentore il diritto che corrisponde alla propria posizione possessoria (adesso in più il ladro che concesso la detenzione del bene ad un altro soggetto affinché lo esamini e in seguito lo vende a tale soggetto). - Qualificazioni del possesso e della detenzione - Il possesso si distingue in: - Possesso legittimo, quando il potere di godere e disporre del bene è esercitato dall'effettivo titolare del diritto di proprietà, situazione di fatto che coincide dunque con la situazione di diritto. - possesso illegittimo, quando il potere di godere e disporre del benebeneesercitato di fatto dalla persona che non è effettivamente titolare del diritto di proprietà, e dunque la situazione di fatto non coincide con quella di diritto e si può avere: - possesso (illegittimo) di buona fede, 1147 co1, quando il possessore ha acquisito la disponibilità materiale del bene ignorando di ledere l'altrui diritto, sempre se l'ignoranza non dipende da colpa grave, 1147 co2. Infatti nel caso di errore inescusabile il possessore non è considerato in buona fede. La qualifica di possessore in buona fede dipende da circostanze in cui avviene l'acquisto del possesso, buona fede oggettiva in questo caso; - possesso (illegittimo) di malafede, quando il possessore acquisisce la materiale disponibilità del bene conoscendo il difetto del titolo d'acquisto, ovvero potendolo e/o dovendolo conoscere con l'ordinaria diligenza; - possesso (illegittimo) vizioso, quando il possessore ha acquisito la materiale disponibilità.delbene non solo in malafede ma anche con violenza o clandestinità. Per quanto riguarda il possesso la buona fede si presume, 1147 co. 3, si tratta di una presunzione iuris tantum e dunque grava su chi contesta la buona fede del possessore l'onere di provare la sua malafede. Per qualificare il possesso come di buona fede non è necessario che la buona fede duri per tutta la durata del possesso ma è sufficiente che vi sia al momento dell'acquisto, 1147 co. 3. La detenzione invece si distingue in: - Detenzione qualificata, ossia quando il detentore ha acquisito la materiale disponibilità del bene nel proprio interesse (ad es. l'inquilino, coniuge o convivente more uxorio del proprietario dell'appartamento) o nell'interesse del possessore, ad es. il mandatario; il primo caso è di detenzione qualificata autonoma il secondo di detenzione qualificata non autonoma. - detenzione non qualificata, quando il detentore ha acquistato la materiale disponibilità del bene senza alcun titolo o diritto.

disponibilità del bene per ragioni di ospitalità, di servizio o di lavoro. Possesso di diritti reali minori - Esistono anche situazioni di fatto che corrispondono all'esercizio dei diritti reali minori, per esempio se sopra un fondo viene fatto passare un acquedotto è possesso della servitù; se invece sopra un fondo si esercitano i poteri tipici dell'usufruttuario si avrà il possesso dell'usufrutto. Il codice limita tuttavia la figura del possesso a situazioni che di fatto corrispondono all'esercizio dei diritti reali, 1140 co1. Sullo stesso bene possono esserci più possessori di tipo diverso, come possono gravare più diritti reali. Chi ha possesso che corrisponde all'esercizio di diritti reali minori può modificare il titolo del proprio possesso solo attraverso i mezzi necessari per consentire la trasformazione della detenzione in possesso, interversione del possesso (attraverso l'opposizione fatta dal possessore ma

titolo di diritto reale minore nei confronti del possessore; o attraverso la causa che proviene da un terzo).

Acquisto e perdita del possesso-

L'acquisto del possesso può avvenire:

  • in modo originario, con l'impossessamento della cosa contro o senza la volontà di un eventuale precedente possessore e l'esercizio sulla cosa di poteri che di fatto corrispondono a quelli in capo al titolare di un diritto reale (ad esempio, si occupa una casa abbandonata o ci si appropria di una macchina incustodita). Non si ha invece acquisto del possesso se l'apprensione, ossia l'impossessamento del bene, si verifica per mera tolleranza del possessore, 1144, che dunque potrebbe impedire l'acquisto del corpus ma non lo fa per una ragione che può essere amicizia o cortesia.
  • in modo derivativo, avviene attraverso la consegna, la traditio, materiale o simbolica del bene da parte del precedente possessore al nuovo. Non è necessaria a
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
36 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fra.narcisi99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Spoto Giuseppe.