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Nozione di diritto penale internazionale
Il termine "diritto penale internazionale" indica il complesso di norme di diritto interno con cui ogni Stato risolve i problemi che ad esso si pongono per il fatto di coesistere con altri Stati sovrani nella superiore comunità internazionale. Esso abbraccia fondamentalmente:
- le norme che regolano il campo di applicazione della legge penale nazionale nello spazio
- le norme che regolano l'attività di collaborazione dello Stato con gli altri Stati in materia penale.
Limiti spaziali di applicazione della legge penale nazionale
Principi di universalità, territorialità, di personalità, di difesa.
Problema: dove si applica la legge penale italiana, in quale zona della superficie terrestre? In proposito, abbiamo a disposizione una serie cospicua di previsioni normative a dimostrazione dell'importanza che il legislatore codicistico ha attribuito a questa materia. Dal complesso delle disposizioni in argomento si desume la tendenza del...
Il legislatore italiano ha lo scopo di espandere, nella misura più ampia possibile, l'efficacia spaziale della legge penale italiana. In questo ambito, il criterio principale adottato dal nostro codice è il principio di territorialità. Per disciplinare questa materia, è possibile utilizzare diversi principi. Il nostro legislatore ha scelto in via primaria questo criterio, non escludendo, tuttavia, altri possibili criteri.
Criterio di universalità: secondo questo principio, la legge penale di uno stato si applica ai reati in qualunque territorio vengano commessi, quindi anche al di fuori del territorio nazionale (in qualunque parte del territorio terrestre). La legge penale nazionale è universale e cioè si applica ovunque.
Criterio di personalità attiva: secondo questo principio, la legge penale di uno stato si applica sempre ai cittadini che appartengono a quello stato. Tale criterio fa riferimento alla nazionalità del soggetto attivo.
del reato e pone una sorta di Statuto penale del reo: ogni reo ha il proprio statuto penale dato dalla propria legislazione nazionale. L'autore del reato (reo) di una certa nazionalità si porta sempre come garanzia per sé la necessità che a lui si applichi sempre, dovunque commetta un reato, la legge penale del suo stato. Esempio: il cittadino italiano che commette un reato in Australia, essendo cittadino italiano, ha diritto a essere giudicato secondo la legge penale italiana.
CRITERIO DELLA DIFESA = secondo questo principio dovrebbe applicarsi sempre la legge penale dello stato a cui appartiene non l'autore del reato bensì la vittima del reato (soggetto passivo). Fa riferimento al titolare dell'interesse protetto dalle norme penali. In base a questo criterio dovrebbe trovare applicazione la legge penale dello stato a cui appartiene il titolare dell'interesse offeso dal reato.
CRITERIO DI TERRITORIALITÀ = secondo questo principio la legge penale si applica in base al territorio in cui è stato commesso il reato. Quindi, se un reato viene commesso in un determinato territorio, la legge penale di quel territorio sarà applicata.
penale dello stato4) (nel caso specifico la legge penale italiana) si applica a tutti i reati commessi nel territorio
ART. 6 1° COMMAdello stato. È questa la regola posta in via primaria dall’ REATICOMMESSI NEL TERRITORIO DELLO STATO Chiunque commette un reato nelterritorio dello stato, è punito secondo la legge italiana.I reati, da chiunque commessi in Italia, sono soggetti alla legge penale italiana sia che il reato venga commesso da un cittadino sia che il reato venga commesso da straniero o da un apolide (soggetto privo dicittadinanza).
ART. 7 8 9 10Gli articoli successivi ( ) introducono delle ECCEZIONI a questo principio.Quindi, si parla a questo proposito, di un criterio di territorialità temperato. Tali eccezionidimostrano come il legislatore si sposti sul versante spesso dell’universalità e anche deglialtri criteri per cui si potrebbe dire addirittura che il criterio generale è quello
dell'universalità temperato da quello della territorialità. Ma dato che il legislatore, nell'ordine, enuncia per primo il criterio di territorialità, è giusto dire che il criterio generale è quello della territorialità però temperato.
ART. 3 - OBBLIGATORIETÀ DELLA LEGGE PENALE
Il principio di territorialità viene affermato anche da questo articolo. Tale articolo viene usato in riferimento all'argomento non tanto dell'efficacia spaziale della legge penale ma dell'argomento dei limiti personali dell'applicazione della legge penale italiana. La legge penale vincola tutti i suoi destinatari salvo le eccezioni stabilite dal diritto pubblico interno o internazionale. Si fa riferimento alle immunità. Quindi l'art. 3 va visto nella prospettiva più che dei limiti spaziali dei limiti personali all'efficacia della legge penale.
ART. 4 - CITTADINO ITALIANO. TERRITORIO DELLO STATO
dando la possibilità di acquisire la cittadinanza anche per altri motivi, come ad esempio il matrimonio con un cittadino italiano o la residenza continuativa nel territorio italiano per un determinato periodo di tempo. 2° COMMA nozione di cittadino straniero ai fini della legge penale. Anche la definizione di cittadino straniero è importante ai fini della legge penale. Infatti, le norme penali possono prevedere delle disposizioni specifiche per i cittadini stranieri, come ad esempio l'espulsione o l'espatrio. Inoltre, il codice penale può stabilire delle aggravanti o delle attenuanti in base alla cittadinanza dell'autore del reato. 3° COMMA nozione di territorio ai fini della legge penale. Il concetto di territorio è fondamentale per l'applicazione del criterio di territorialità. Il territorio può essere definito come lo spazio fisico su cui si estende la sovranità di uno Stato. In base a questo principio, la legge penale di uno Stato si applica a tutti i reati commessi sul proprio territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dell'autore del reato. 4° COMMA nozione di extraterritorialità ai fini della legge penale. L'extraterritorialità è l'eccezione al principio di territorialità. Essa si verifica quando uno Stato applica la propria legge penale anche a reati commessi al di fuori del proprio territorio. Questo può avvenire in determinati casi previsti dalla legge, come ad esempio per i reati di terrorismo o per i reati commessi da cittadini dello Stato all'estero. In conclusione, le nozioni di cittadino italiano, cittadino straniero, territorio ed extraterritorialità sono fondamentali per l'applicazione del criterio di territorialità nella legge penale.Rivedendo sul punto il proprio orientamento andando verso l'altro criterio dello ius solis. Tale criterio fa riferimento alla circostanza di essere nati in territorio italiano anche da genitori stranieri. Esempio: figlio di due genitori marocchini che nasce in Italia potrebbe diventare cittadino italiano in quanto nato nel territorio italiano.
2° COMMA → definisce che cosa si deve intendere per TERRITORIO DELLO STATO. Il territorio dello stato è quella parte del territorio della superficie terrestre che è soggetto alla sovranità dello stato. In particolare è territorio dello stato il territorio della Repubblica e ogni altro luogo soggetto alla sovranità dello stato. Territorio della Repubblica con i suoi confini naturali. Il territorio viene determinato in base a confini naturali e confini politici. Per quanto riguarda i confini politici abbiamo avuto, nel corso degli anni, degli spostamenti (nel 700 all'Italia apparteneva anche la Savoia;
abbiamo acquistato Trieste). Vi sono degli aggiustamenti che si determinano in base ai conflitti tra gli stati. Tali aggiustamenti vanno a incidere sui confini politici.TERRITORIO FITTIZIO = navi e aeromobili e cioè aerei italiani che sono considerati anch'essi territorio italiano dovunque si trovino, anche se non sono un vero e proprio territorio. Tale regola vale per le navi e aeromobili che appartengono allo stato ma non per le navi private che appartengono alle compagnie private (flotte private). Queste sono soggette alla legge penale italiana quando si trovano in acque internazionali e non in acque straniere.
Quando si trovano in acque territoriali straniere possono essere soggette alla legge penale dello stato straniero quando i fatti di reato realizzati siano rilevanti agli effetti della sicurezza dei cittadini o comunque dell'ordine pubblico dell'altro stato.
Esempio: tra 2 marinai o passeggeri di una nave della compagnia 'Costa' che si
trovaattraccata nel porto di Rodi scoppia una rissa. Tale rissa è tale da coinvolgere altri turisti che si trovano nel porto di Rodi per cui viene turbato l'ordine pubblico locale allora viene applicata la legge penale dello stato relativo.
Il territorio reale comprende non solo il suolo terreno ma si estende anche all'acqua. Vi sono dei limiti spaziale che, in riferimento a stati costieri (come Italia), coinvolgono la sovranità dello stato: essa si estende fino a 12 miglia marine dalla costa.
La sovranità dello stato si estende sopra e sotto al suolo. Si espande al mare territoriale fino a 12 miglia e si sopraeleva nello spazio fin dove arrivano le possibilità di offesa e di difesa dello stato.
Nel sottosuolo il territorio si estende fino a dove arrivano le possibilità di sfruttamento del sottosuolo suolo da parte dello stato.
DETERMINAZIONE DEL LOCUS COMMISSI DELICTI luogo del commesso reato
È un problema importante nei sistemi che si
Basano sul principio di territorialità: diventa importante stabilire se un reato è stato commesso nel territorio dello stato ovvero all'estero al fine di stabilire quale legge penale ad essa vada applicata.
Sono prospettabili 3 diverse soluzioni:
- Criterio della condotta: si può ritenere il reato commesso nel luogo in cui è stata posta in essere la condotta.
- Criterio dell'evento: si può ritenere il reato commesso nel luogo in cui si è verificato l'evento del reato.
- Criterio dell'ubiquità: si può ritenere il reato commesso nel luogo indifferentemente se in quel luogo sia stata posta in essere la condotta ovvero si sia verificato l'evento.
Il nostro codice, a conferma della tendenza autarchica, accoglie il criterio dell'ubiquità (ART.6 2° COMMA).
Esempio: tizio confeziona un pacco esplosivo in Italia e lo spedisce in Francia dove si verifica l'esplosione e la morte di 2 persone.
Il reato si considera commesso in Italia perché in Italia è stata posta in essere la condotta. L'evento si è verificato in Francia. Esempio: il signor Diupon, vicino alla linea di confine francese, spara un colpo di pistola verso il signor Rossi nel territorio italiano e il signor Rossi muore in Italia, il reato si considera ugualmente commesso nel territorio italiano perché la condotta è stata posta in essere in Francia, però l'evento (morte del signor Rossi) si è verificato in Italia. In riferimento al criterio della condotta, all'art. 6 si dice che è sufficiente, ai fini di applicare questo criterio, che la condotta sia stata posta in essere in Italia anche solo in parte. Esempio: alcuni soggetti sequestrano una persona in Spagna e la vogliono poi trasportare in Francia e nel passaggio sconfinano per 3 ore nel territorio italiano dove si fermano per poi proseguire il passaggio e portare l'ostaggio in Francia.Anche se la condotta è stata iniziata