Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Le peculiarità del fatto nei reati omissivi
8. L'omissione. L'omissione consiste nel mancato compimento di un'azione che si ha l'obbligo giuridico di compiere. Nei reati omissivi, caratterizzati cioè dall'omissione delle azioni imposte dai comandi di agire per proteggere i beni giuridici, a seconda che il legislatore richieda o non richieda oltre all'omissione anche la presenza di un evento, si distingue tra: i reati omissivi propri (o di mera omissione) e i reati commissivi impropri (o omissivi mediante omissione).
9. I reati omissivi propri. I reati omissivi propri sono quelli nei quali il legislatore reprime il mancato compimento di un'azione giuridicamente doverosa, indipendentemente dal verificarsi o meno di un evento come conseguenza dell'omissione; questi reati sono configurati direttamente da singole norme incriminatrici che descrivono sia l'azione doverosa la cui omissione è penalmente rilevante, sia i presupposti in
presenza dei quali sorge l'obbligo giuridico di agire (ad esempio il delitto di omissione di soccorso previsto dall'art.593 c.p., che prevede due ipotesi: nella prima l'omissione penalmente rilevante consiste nell'omettere di dare immediato avviso all'autorità e il presupposto di questa condotta omissiva è l'aver trovato abbandonato o smarrito un fanciullo minore di anni 10 o un'altra persona incapace di provvedere a se stessa; nella seconda ipotesi l'omissione penalmente rilevante consiste nell'omettere di prestare l'assistenza o di dare immediato avviso all'autorità e il presupposto di questa condotta omissiva è il trovare un corpo umano che sia o sembri inanimato o una persona ferita o in pericolo). L'obbligo giuridico di agire presuppone il potere materiale di compiere l'azione doverosa (ad esempio se a ritrovare abbandonato o smarrito un fanciullo minore di anni 10 è il portatore di un grave handicap fisico,
solo e sprovvisto di mezzi per comunicare a distanza, il mancato avviso all'autorità non integrerà un'omissione penalmente rilevante). Anche nei reati omissivi propri è presente l'offesa al bene tutelato, come elemento sottinteso del fatto (ad esempio nell'omissione di soccorso di una persona ferita l'offesa consiste nel mantenimento di una preesistente situazione di pericolo per la vita o l'integrità fisica che si aveva l'obbligo di rimuovere compiendo le azioni doverose imposto dalla legge; il reato non si configura ad esempio quando Tizio non presta l'assistenza o non dà immediato avviso all'autorità ma vi provvede contestualmente un'altra persona presente nel luogo in cui si trova la persona in pericolo, in questo caso infatti l'omissione di Tizio risulta inoffensiva). 10. I reati omissivi impropri. 10.1) Nozione. I reati omissivi impropri (o reati commissivi mediante omissione sono quei reati inc'è bisogno di utilizzare tag h1 in questo caso. Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando tag html:cui la legge incrimina il mancato compimento di un'azione giuridicamente doverosa imposta per impedire il verificarsi di un evento: in questi casi l'evento è un elemento costitutivo del fatto.
Il dovere giuridico di agire ha un'estensione più ampia di quella che caratterizza i reati omissivi propri perché include nel suo oggetto anche l'impedimento dell'evento (ad esempio nel caso di un bambino che corre il pericolo di affogare in una piscina sotto gli occhi del bagnino e di un amico dal bagnino, anche lui esperto nuotatore, se entrambi rimangono inerti e il bambino muore, il bagnino che ha il dovere giuridico di proteggere la vita dei bagnanti, realizzerà un fatto di omicidio, quindi un reato omissivo improprio, mentre l'amico risponderà di omissione di soccorso e quindi di un reato omissivo proprio).
L'obbligo di impedire l'evento presuppone il relativo potere materiale (se ad esempio il padre non sa nuotare, non
risponderà del mancato impedimento della morte del figlio per aver assistito impotente al suo annegamento senza buttarsi in acqua per salvarlo). I reati omissivi impropri sono il risultato del combinarsi di una disposizione di parte generale (cioè l'art. 40, 2 comma c c.p.) e di norme incriminatrici di parte speciale che vietano la causazione dell'evento: infatti l'art. 40, 2 al comma dice che "non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo", se questa disposizione si combina ad esempio con l'art. 575 c.p. che vieta di cagionare la morte di un uomo, ne risulta una norma incriminatrice che dice "chiunque non impedisce la morte di un uomo, avendo l'obbligo giuridico di impedirla, è punito". Il giudice deve attenersi a due criteri vincolanti per stabilire se e quando l'omesso impedimento di un evento sia penalmente rilevante: - non basta la mera possibilità materiale di impedire l'evento,Né un obbligo di attivarsi che abbia la sua fonte in norme di natura etico-sociale, ma rileva solo il mancato compimento di un'azione impeditiva dell'evento imposta da una norma giuridica; è il contenuto delle singole norme giuridiche che decide quali siano i presupposti in presenza dei quali sorge l'obbligo di impedire l'evento e quali siano gli eventi il cui verificarsi deve essere impedito.
Le fonti dell'obbligo di impedire l'evento sono stabilite dall'art. 40, 2 comma c.p. che impone il rispetto del primo criterio e subordina la rilevanza penale dell'omesso impedimento di un evento alla presenza di un "obbligo giuridico" di impedirlo. Si tratta di un obbligo che fa del suo destinatario il garante dell'integrità dei beni giuridici, impegnandolo a neutralizzare i pericoli causati da comportamenti di terzi o da forze della natura. Attraverso la formula "obbligo giuridico di impedire l'evento" l'art. 40, 2
commarinvia a norme giuridiche extra penali ovunque ubicate, cioè a norme contenute in leggi in senso formale o in senso materiale, in atti generali e astratti del potere esecutivo (cioè regolamenti, decreti ministeriali, ecc.), atti normativi emanati da organi degli enti locali (regioni, province, comuni) o fonti del diritto privato (come un contratto o un atto unilaterale con cui si assume l'obbligo di impedire una classe di eventi).
10.3.) Obblighi di protezione e obblighi di controllo.
Dalle norme giuridiche che fondano l'obbligo di impedire un dato evento è possibile trarre il contenuto e i presupposti degli obblighi giuridici; si può distinguere tra gli obblighi di protezione e gli obblighi di controllo.
Si parla di obblighi di protezione quando l'obbligo giuridico riguarda la tutela di uno o più beni che fanno capo a singoli soggetti (ad esempio un bambino, un anziano) o a una determinata classe di soggetti (ad esempio coloro che fanno
il bagnino potrebbe essere ritenuto responsabile per negligenza o omissione di soccorso); infine, gli obblighi di protezione possono derivare anche dalla legge, come ad esempio il codice penale che punisce chiunque ponga in pericolo la vita o l'integrità fisica di una persona. Inoltre, è importante sottolineare che gli obblighi di protezione non riguardano solo la vita e l'integrità fisica delle persone, ma anche la loro dignità e il loro benessere psicologico. Ad esempio, nel contesto lavorativo, il datore di lavoro ha l'obbligo di garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre, al fine di tutelare la salute e il benessere dei dipendenti. In conclusione, gli obblighi di protezione sono fondamentali per garantire la sicurezza e il benessere delle persone. Sono previsti da diverse fonti normative e possono riguardare sia situazioni familiari che lavorative. È importante rispettare tali obblighi al fine di evitare danni e conseguenze negative per sé stessi e per gli altri.integrazione (ad esempio un fatto di omicidio colposo mediante omissione), l'obbligo di protezione che deriva dal contratto può riguardare anche persone diverse dai contraenti (ad esempio il titolare della piscina o dello stabilimento balneare e i parenti del malato); l'obbligo di impedire l'evento che deriva dal contratto sorge dal momento in cui l'obbligato assume effettivamente e materialmente l'incarico, cioè è necessario che l'obbligato venga a contatto con la specifica situazione pericolosa che deve neutralizzare (ad esempio il bagnino ha l'obbligo di protezione solo dopo che si è recato sul posto di lavoro e ha assunto le funzioni previste dal contratto). Gli obblighi di controllo sono quelli che hanno per oggetto la neutralizzazione dei pericoli derivanti da una determinata fonte, in funzione di tutela di chiunque possa essere messo a repentaglio da quella fonte di pericolo; può trattarsi sia di pericoli creati da forze della natura (ad esempio un terremoto), sia di pericoli creati dall'uomo (ad esempio un impianto industriale).natura(ad esempio l'obbligo di neutralizzare i pericoli per l'incolumità pubblica che derivano dalle inondazioni e che incombe sugli organi in cui si articola il servizio della protezione civile; quindi se ad esempio il prefetto non adotta le misure necessarie per mettere in salvo le persone minacciate dall'inondazione, come l'evacuazione delle zone esposte al pericolo o il divieto di mettersi in viaggio verso quelle zone, risponderà del delitto di inondazione colposa e di omicidio colposo plurimo, per non aver compiuto i comportamenti doverosi che avrebbero evitato il pericolo per la pubblica incolumità) e sia di pericoli connessi allo svolgimento di attività umane (ad esempio i pericoli per l'incolumità pubblica che sono connessi al trasporto su strade ferrate e che incombe sul ministro dei trasporti, sul direttore generale delle ferrovie dello Stato, su dirigenti dei vari servizi in cui si articola l'organizzazione delle ferrovie,
sul personale esecutivo e, infine, sull'addetto ai passaggi al livello. Gli organi di vertice hanno l'obbligo di emanare le norme sull'organizzazione del servizio, come quelle sulla segnalazione lungo le linee e nelle stazioni della velocità massima dei treni, mentre al personale si richiede di azionare i dispositivi necessari per impedire eventuali collisioni, come i segnali luminosi o acustici lungo le linee o le barriere ai passaggi al livello; di conseguenza se un treno deraglia mentre procede a velocità eccessiva, mettendo in pericolo la vita dei passeggeri, del personale e degli automobilisti che percorrevano una strada che fiancheggia la ferrovia, perché non erano state emanate norme per imporre una velocità più contenuta in quel tratto e non erano stati predisposti meccanismi automatici di rallentamento di treni, oppure risulta che il personale non ha azionato i segnali di rallentamento, risponderanno del disastro ferroviario colposo nel.Primo caso: gli organi divertice delle ferrovie
Secondo caso: il personale
10.4. L'individuazione dei garanti nelle soc