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BENI STRUMENTALI E BENI FINALI:
1) beni strumentali: beni che si tutelano al fine di proteggere beni ulteriori
2) beni finali: beni che si intendono tutelare tramite la tutela dei beni strumentali. Es tutela delle risorse ambientali per la tutela di beni finali come la vita o la salute (nota: solo i beni strumentali ricevono protezione legislativa autonoma).
REATI DI DANNO E DI PERICOLO:
1) reati di danno: legislatore punisce fatti che compromettono l'integrità di lesioni al bene giuridico tutelato (es omicidio)
2) reati di pericolo: legislatore punisce fatti che mettono in pericolo l'integrità del bene giuridico - scelta tutelato => anticipa la tutela (es reato di strage, incendio ecc). legislativa di reprimere diversi gradi dell'offesa.
REATI DI PERICOLO CONCRETO E ASTRATTO:
1) reati di pericolo concreto: giudice deve accertare se in concreto è stato messo in pericolo il bene giuridico. Giudice deve effettuare una prognosi ex ante in concreto a base
totale=>fare una previsione, tornandoindietro nel tempo, sull’effettiva probabilità (non possibilità) che la condotta potesse ledere il bene giuridicoprotetto (=>pericolo), basandosi sia sul conoscenze scientifiche sia sulle circostanze in cui si è agito altempo. Es strage: tizio mette una sostanza nociva nell’impianto di areazione di un edificio con il fine di fareuna strage; la sostanza anziché entrare in circolo alle 12 (come previsto da tizio) entra in circolo alle24=>anziché fare strage uccide solo un sorveglianteconcretamente non è stata messa a rischio l’incolumitàpubblica=>no strage.2)reati di pericolo astratto (o presunto): giudice deve accertarsi se è stato commesso il comportamentovietato dalla legge, non importa se concretamente il bene giuridico è stato messo in pericolo=>legislatoreopera una presunzione di pericolosità di certe condotte. Corte cost ritiene che questosia compatibile con i principi di offensività e ragionevolezza se la scelta legislativa non è arbitraria o irrazionale (deve riguardare comportamenti che nella maggior parte dei casi mettono in pericolo beni giuridici rilevanti). Non è semplice capire quando si tratta di reato di pericolo concreto o astratto (interpretazione) MA è bene dare interpretazione restrittiva dei reati di pericolo astratto => nei casi in cui il bene giuridico non potrebbe essere tutelato in altro modo: ad esempio, la tutela delle risorse naturali => l'offesa di tali beni è subordinata al cumulo di varie condotte che quindi devono essere vietate a prescindere (la singola condotta non riesce a creare un pericolo concreto MA deve comunque essere repressa per evitare il cumulo). Ad esempio, la tutela delle acque: vietare la condotta di riversamento di sostanze inquinanti (che singolarmente non creano un concreto rischio di ledere il bene giuridico protetto). Talvolta i reati di pericolo sono legati allafissazione di soglie quantitative: oltre tali soglie il fatto è ritenuto pericoloso per il bene giuridico tutelato. =>risultato di contemperamento di interessi da parte del legislatore: quando il bene giuridico tutelato (es ambiente) si contrappone ad altro interesse (es esercizio di attività produttive)legislatore reprime la condotta solo se si superano tali limiti.
Nota: corte cost ha ritenuto che il giudice ha margine di valutazione su tali limiti rigidi in forza del principio di offensività, esiste infatti una divergenza tra tipicità ed offesa (dovuta alla necessaria astrattezza della norma)=>quando si eccedono di poco i limiti fissati dalla norma, il giudice deve valutare se la fattispecie sia comunque ‘priva di idoneità offensiva’, tenuto conto anche della ratio della norma; se sì=>condotta è al di fuori del penalmente rilevante. Comunque la cassazione ha ritenuto in det casi di poter ricondurre casi di superamento
lieve dei limiti imposti dalla norma, all'applicazione dell'art 131 bis cp.LE PECULIARITA' DEL FATTO NEI REATI OMISSIVI: omissione->mancato ottemperamento di un obbligo giuridico(->diritto penale oltre a vietare condotte, si occupa anche di imporne alcune).
REATI OMISSIVI PROPRI: legislatore reprime l'omissione di un comportamento doveroso, indipendentemente dal verificarsi di un evento a seguito dell'omissione. In questo caso il comportamento doveroso e i presupposti che impongono di agire sono descritti nella singola norma incriminatrice. Esempio: omissione di soccorso:
a) omissione penalmente rilevante è il mancato avviso all'autorità competente/mancata assistenza
b) i presupposti sono l'aver trovato un bambino abbandonato o una persona incapace di provvedere a se stessa ovvero un corpo inanimato, un ferito o persona in pericolo (art 593).
Altro esempio: art 328.2: omissione di atti d'ufficio.
Nota: l'obbligo di agire ècomunque subordinato alla possibilità materiale di farlo (principio del 'adimpossibilia nemo tenetur'). Anche nei reati omissivi propri si ha l'offesa come elemento sottointeso del fatto. Es nell'omissione disoccorso di una persona ferita si ha l'offesa nel 'mantenimento di una preesistente situazione di pericolo' (che si doveva rimuovere). Di qui consegue che non rileva penalmente quell'omissione che risulti inoffensiva => non rileva omissione di soccorso di tizio se già ha provveduto in modo efficace caio. REATI OMISSIVI IMPROPRI: reati commissivi mediante omissione; omissione di un'azione doverosa imposta per impedire il verificarsi di un evento => evento è elemento costitutivo del fatto. => si ha un'estensione del dovere giuridico: agire per impedire l'evento (ma anche qui nei limiti del principio del nemo ad impossibilia tenetur). Queste condotte omissive non sono incriminate da norme specifiche.MA dal combinato disposto dell'art 40.2cp e di norme di parte speciale che vietano la causazione di un evento; art 40.2: 'non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo'. Es art 40.2 + art 575 ('chiunque cagiona la morte di un uomo è punito..') => chiunque non impedisce la morte di un uomo laddove abbia l'obbligo giuridico di farlo è punito; es bagnino che non soccorre persona che sta annegando è responsabile per omicidio (non per omissione di soccorso). Nb: è controverso se l'art 40.2 è applicabile anche ai reati a forma vincolata (nulla quaestio per quelli a forma libera); parte della dottrina ritiene che nei reati a forma vincolata il legislatore esprima un particolare disvalore per le modalità dell'azione (che non si rispetterebbe nel caso di condotte omissive => l'omissione non rientra nelle particolari modalità di azione che illegislatore prevede). Aspetto importante: nei reati omissivi impropri c'è un certo deficit di precisione nell'individuazione del fatto => per stabilire quando un fatto è penalmente rilevante a) deve esservi una norma giuridica che impone di impedire l'evento (non basta la mera possibilità materiale di impedirlo) b) sono le singole norme giuridiche ad individuare i presupposti per il sorgere dell'obbligo giuridico di impedire un detto evento, nonché gli eventi che si ha obbligo di impedire. FONTI DELL'OBBLIGO DI IMPEDIRE UN EVENTO: art 42.2 parla di obbligo giuridico (di impedire l'evento) => destinatario dell'obbligo è un soggetto garante dell'integrità di uno o più beni giuridici: deve impedirne la lesione (neutralizzare pericoli derivanti da comportamenti di terzi o da forze della natura), per questo la dottrina talvolta li definisce come 'posizioni di garanzia'. Si tratta di un criterio.
L'incarico > momento in cui c'è contatto tra obbligato e situazione pericolosa che deve neutralizzare (es. obbligo di protezione del bagnino si ha solo dopo che lui si è recato sul luogo di lavoro e ha assunto le sue funzioni > non risponde penalmente per l'annegamento di un soggetto se costui annega quando il bagnino non era ancora in funzione).
2) Obblighi di controllo: obbligo di neutralizzare pericoli derivanti da determinate fonti per tutelare chiunque possa incorrervi. Si può trattare di pericoli legati sia allo svolgimento di attività umane sia pericoli creati da forze naturali. Es. obblighi di adottare misure necessarie a tutelare la popolazione comunale da eventi naturali in capo al sindaco (in quanto organo della protezione civile), oppure vari obblighi di controllo legati ai pericoli per l'incolumità pubblica connessi al trasporto ferroviario (serie di norme individuano i vari obblighi di controllo).
INDIVIDUAZIONE DEI GARANTI NELLE
SOCIETA' COMMERCIALI: dirigenti e direttori generali hanno a) obblighi di protezione del patrimonio sociale: dovere di impedire reati fallimentari, sociali o contro il patrimonio b) obblighi di controllo: obblighi legati alla gestione tecnica e operativa, al fine di evitare situazioni di danno o rischio per la società.