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DOLOSO SEMPLICE DOLOSO AGGRAVATO PRETERINTEZIONALE

ART. 575 584natura delle aggravanti in " chiunque, con atti diretti" chiunque cagiona la questione esse possonomorte di un uomo è a commettere uno deipunito... ". essere raggruppate a seconda delitti previsti dall'articoliche si riferiscano: 581 e 582, cagiona la morte1) all'elemento soggettivo del di un uomo ".reato;2) alle modalità dell'azionecriminosa o ai mezzi usati;3) alla connessione con altrireati;4) alla qualità del soggettoattivo;5) ai rapporti fra il colpevoleoffeso.

TENTAT Il tentativo di omicidioIVO preterintenzionale èinconcepibile in quanto inesso manca la volontà che loperfeziona: la morte.

SANZIO la reclusione non l'ergastolo, escluso il caso La reclusione da 10 a 18 anniNI contemplato nell'ultimoinferiore ad anni 21 (da21 a 24) con pena comma dell'articolo 577aumentata da un terzo alla (quasi parricidio o parricidiometà, se il

fatto è improprio) per il quale è commesso da persona già sancita la reclusione da 24 a sottoposta a misura di 30 anni. COLPOSO DEL CONSENZIENTE ISTIGAZIONE AL SUICIDIO ART. 589 579 580" chiunque cagiona, per " cagiona la morte di un " chiunque determina uomo, col consenso di lui ".colpa, la morte di un altri al suicidio o rafforza uomo ". l ' altrui proposito di questione più suicidio, ovvero ne importante è quella che agevola in qualsiasi modo si presenta nella l'esecuzione ". EUTANASIA La parola eutanasia vuole indicare la morte dolce e calma. TENTATIVO SANZIO reclusione da sei mesi a la reclusione da sei a 15 anni. NI cinque anni 11 Lesioni personali e percosse 1) Lesione personale (comune). - Per l'articolo 582 comma primo, questa figura delittuosa, che va sotto il nome di "lesione personale lieve" consiste nel fatto di colui che "cagiona ad alcuno una lesione personale, dallaquella che determina la malattia nel corpo o nella mente, il delitto di lesione personale può essere commesso anche senza l'uso di violenza fisica. Infatti, può essere commesso anche attraverso mezzi morali o mezzi che non possono essere considerati violenti in nessun modo. Tuttavia, è importante notare che se la malattia causata dalla lesione dura meno di 20 giorni e non si verificano le conseguenze indicate nell'articolo 583, né ci sono circostanze aggravanti previste nell'articolo 585, il delitto è perseguibile solo a querela della persona offesa. In questo caso, si parla di una forma lievissima di lesione. D'altra parte, se la malattia derivante dalla lesione supera i 40 giorni, il fatto diventa una lesione grave o gravissima, come stabilito nell'articolo 583. Infine, si considera lesione personale comune quella che provoca una malattia con una durata superiore ai 20 giorni ma non superiore ai 40. In conclusione, il delitto di lesione personale può essere commesso senza violenza fisica e può causare malattie nel corpo o nella mente.richiesta perché si abbia il reato l'espressione "cagionare una lesione da cuiderivi una malattia" equivale a "produrre in qualsiasi modo una malattia". Il delitto pertanto non ha 220, non uno soltanto: la malattia. Per "malattia" deve intendersi "quel processo patologico, acuto o cronico, localizzato o diffuso, che determina una apprezzabile menomazione funzionale dell'organismo". Se il processo morboso investe l'organismo fisico si ha "malattia nel corpo"; se investe l'organismo psichico si ha "malattia nella mente". Per l'esistenza del dolo occorre la volontà e previsione dell'evento e cioè della malattia nel significato appena espresso. Il dolo del delitto in parola sussiste tutte le volte che il reo ha previsto che il suo comportamento avrebbe potuto determinare un pregiudizio all'integrità personale del paziente ed ha agito al fine o a costo di.

cagionarlo.Se il fatto è stato commesso col dolo che proprio del delitto di omicidio (con animo necandi) il soggetto risponderà di omicidio tentato. Il reato di lesione personale in tal caso rimane assorbito nel reato maggiore essendo necessariamente contenuto in esso.

  • Il verificarsi della malattia è il vero evento naturalistico della lesione personale e segna il momento consumativo del reato.
  • È prevista la configurabilità del tentativo.
  • Nella lesione con durata non superiore a 20 giorni la perseguibilità è a querela di parte.

Sanzioni: la reclusione da tre mesi a tre anni. Tale pena è aumentata da un terzo alla metà se concorre alcuna delle circostanze dell'articolo 576 122) Lesione personale grave e gravissima

L'articolo 583 recita che: "la lesione personale è grave:

  1. se dal fatto deriva una malattia che mette in pericolo la vita della persona offesa, ovvero una malattia o una
incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai 40 giorni; 2) se il fatto produce indebolimento permanente di un senso o di un organo. La lesione personale è gravissima se dal fatto deriva: 1) una malattia certamente o probabilmente insanabile; 2) la perdita di un senso; 3) la perdita di un arto, una mutilazione che renda l'arto inservibile, ovvero la perdita dell'uso di un organo o della capacità di procreare, ovvero una permanente e grave difficoltà della favella; 4) la deformazione, ovvero lo sfregio permanente del viso. • La lesione grave e la lesione gravissima non sono circostanze aggravanti della lesione comune, ma autonome figure di reato. Per quanto riguarda l'elemento soggettivo del reato: per l'esistenza del dolo in ognuno di essi è necessaria la volontà del relativo evento e perciò come nella lesione personale comune il reo deve prevedere che dal suo operato deriverà una.malattia nel corpo con nella mente del soggetto passivo, così nella lesione personale grave deve temere il verificarsi di uno degli eventi indicati nel primo comma dell'articolo 583 e nella lesione personale gravissima verificarsi di uno degli eventi di cui al secondo comma dell'articolo medesimo. Da tutto ciò deriva che il giudice è apposto dinnanzi al non facile compito di accertare, caso per caso, il risultato specifico a cui mirava l'agente. Il problema sorge quando il soggetto, nell'intento di cagionare una data lesione, ne determini, senza volerlo, una di maggiore gravità: per esempio volendo graffiare una persona (lesione personale comune), produca la perdita di un occhio (pensione personale grave) oppure lo sfregio permanente del viso (lesione personale gravissima). In questi casi il nostro codice contiene una disposizione che è una specie di valvola di sicurezza, applicabili in tutti casi che non hanno una particolareregolamentazione. Ci riferiamo all'articolo 586, il quale contempla l'ipotesi che da un fatto preveduto come delitto doloso, derivi, quale conseguenza non voluta dal colpevole, la morte o la lesione personale di una persona. Pertanto il reo risponderà di lesione comune dolosa in concorso di lesioni colpose (grave o gravissima) con l'aumento di pena stabilita dall'articolo 586. In ordine alle varie ipotesi di lesione grave si osserva che: A) "malattia che mette in pericolo la vita della persona" non è qualsiasi malattia che presenti una considerevole probabilità di esito letale. Affinché si ricorra l'ipotesi è necessario che in un dato momento la vita del paziente sia stata effettivamente in pericolo e più in particolare che alterazioni verificatesi nell'organismo abbiano creato un equilibrio così instabile da poter precipitare per la più piccola causa. B) "per incapacità di attenderealle ordinarie occupazioni " si intende l'impossibilità di svolgere l'attività consueta che non deve confondersi come " incapacità di lavoro " perché in tal caso resterebbero esclusi il vecchio e il bambino. C) per quanto riguarda " indebolimento permanente di un senso di un organo " si premette che "senso " è il mezzo che destinato a porre l'individuo in contatto con il mondo esteriore, facendogli percepire gli stimoli che ne provengono: vista, udito, gusto, olfatto, eccetera. 13A costituire la lesione grave e basta l'indebolimento del senso, mentre se si verifica la perdita sia lesione gravissima. Rispetto all'ipotesi di lesione gravissima va notato: A) " malattia certamente o probabilmente insanabile " è quello stato di alterazione funzionale che, a giudizio della scienza, non può cessare, o solo in rari casi si risolve in guarigione; e quindi, la malattia è

A) la "perdita di un senso" si verifica allorché il senso è completamente distrutto

B) la "perdita di un arto" è la distruzione di una delle propaggini del tronco addette a compiere grandi movimenti

C) la "perdita dell'uso di un organo" implica che l'insieme delle parti del corpo che lo costituiscono, siano così danneggiate da non poter più adempiere alla funzione cui sono destinate

E) "la perdita di capacità di procreare" comprende non solo l'impotenza coeundi e l'impotenza generandi, ma anche nella donna, l'incapacità del parto come la deformazione del bacino che rende impossibile l'espulsione spontanea del feto

F) per "permanente e grave difficoltà della favella" si intende un profondo disturbo funzionale che ponga il leso in spiccata inferiorità nelle sue relazioni con gli altri

G) per

"viso" si intende la parte del corpo che è visibile stando di fronte alla persona compreso il lato anteriore del collo e si ha "sfregio permanente" quando la regolarità e l'armonia dei lineamenti del viso è alterata in modo notevole (cicatrici appariscenti, perdita di una parte del padiglione dell'orecchio, lacrimazione perenne eccetera); ricorre la "deformazione" allorché si verifica una vera sfigurazione ciò è un'alterazione determina nell'osservatore ripugnanza e ribrezzo. Sanzioni: per la lesione personale grave la reclusione da tre a sette anni; Per la lesione gravissima la reclusione da sei a 12 anni. 3) Lesione personale colposa. • È prevista dall'articolo 590: "se chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito eccetera" • È richiesta la que
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Publisher
A.A. 2007-2008
38 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Fondaroli Desiree.