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Diritto penale - il reato omissivo Pag. 1
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NOZIONI GENERALI

Sezione II

Il diritto penale dell'omissione (costituito da comandi di agire in un determinato modo) tenderebbe a promuovere il progresso e il benessere collettivo. I reati omissivi si suddividono in:

Reati omissivi propri: consistono nel mancato compimento di un'azione che la legge penale comanda di realizzare

Reati omissivi impropri: consistono nella violazione dell'obbligo di impedire il verificarsi di un evento tipico ai sensi di una fattispecie commissiva-base.

TIPICITÀ

Sezione II

La figura di illecito in esame è costituita dalla situazione tipica: cioè dall'insieme dei presupposti da cui scaturisce l'obbligo di attivarsi. La norma incriminatrice indica anche il fine cui deve tendere il compimento dell'azione comandata; la descrizione legislativa della situazione tipica può far uso di elementi descrittivi o di elementi normativi giuridici.

Altra componente fondamentale è...

La condotta omissiva: l'omissione è il "non compimento di una determinata azione, che era da attendersi in base ad una norma". Condotta omissiva tipica è quella che consiste nel mancato compimento dell'azione richiesta in presenza della situazione conforme alla fattispecie incriminatrice.

Il reato viene meno se il soggetto ha compiuto un serio sforzo di adempiere all'obbligo di agire e l'insuccesso è dovuto a circostanze esterne. Ove si tratti di doveri di agire che incombono su più soggetti, e che non presuppongono necessariamente un adempimento di tipo personale, l'attivarsi da parte di uno dei co-obbligati può far venir meno i presupposti della situazione tipica e può rendere penalmente irrilevante l'omissione di coloro i quali rimangono successivamente inattivi.

Il reato omissivo improprio contravviene all'obbligo di impedire il verificarsi di un evento lesivo; l'evento è quello tipico.

ai sensi di una fattispecie "commissiva", cioè di una fattispecie sorta in origine per incriminare un fatto incentrato su di un comportamento positivo. I reati omissivi impropri violerebbero il divieto di causare l'evento che dà vita alla fattispecie commisiva. L'art. 40 cpv prevede una clausola di equivalenza del seguente contenuto: "non impedire un evento, che si ha l'obbligo di impedire, equivale a cagionarlo". Questo articolo dà luogo ad un fenomeno di estensione della punibilità e ha una sfera di operatività limitata perché non si riferisce ai: - Reati di mano propria: sono quei delitti la cui fattispecie presuppone un atto positivo di carattere necessariamente personale - Reati abituali: sono quei tipi delittuosi che presuppongono una determinata condotta di vita risultante da una reiterazione di comportamenti positivi. - Reati a forma vincolata La fattispecie del reato omissivo improprio ricomprende lasoggetto protetto. Questo vincolo può derivare da una legge, da un contratto o da un rapporto di fatto. Nel caso dell'omissione di impedimento, l'omittente ha il dovere giuridico di evitare che si verifichi un evento dannoso. Se l'omissione è stata la causa dell'evento lesivo, l'omittente può essere ritenuto responsabile. Per stabilire la responsabilità dell'omittente, è necessario dimostrare la connessione tra l'evento lesivo e la condotta omissiva. Inoltre, è importante valutare se, in presenza dell'azione doverosa omessa, l'evento lesivo sarebbe stato evitato. Secondo l'articolo 40 del codice penale, la violazione di un obbligo giuridico di impedire l'evento è un elemento fondamentale per attribuire la responsabilità all'omittente. Il principio di equivalenza tra l'omissione non impeditiva e l'azione causale si basa sulla presenza di una posizione di garanzia nei confronti del bene protetto. Questa posizione di garanzia può derivare da una legge, da un contratto o da un rapporto di fatto.bene giuridico, determinato dall'incapacità del titolare a proteggerlo autonomamente. Gli obblighi di garanzia hanno un carattere speciale perché incombono soltanto su alcuni soggetti e non sulla generalità dei cittadini, le posizioni di garanzia sono inquadrabili in due tipi:
Posizione di protezione: ha per scopo di preservare determinati beni giuridici da tutti i pericoli che possono minacciarne l'integrità, quale che sia la fonte da cui scaturiscono.
Posizione di controllo: ha per scopo di neutralizzare determinate fonti di pericolo, in modo da garantire l'integrità di tutti i beni giuridici che ne possono risultare minacciati.
Possono essere a loro volta:
Originarie: nascono in capo a determinati soggetti, in considerazione del loro specifico ruolo o della speciale posizione di volta in volta rivestita.
Derivate: trapassano da titolare originario ad un soggetto diverso per mezzo di un atto di trasferimento negoziale.

L'atto assume la vestegiuridica del contratto. "COLPEVOLEZZA"

Sezione III

La struttura è fondamentalmente analoga a quella già esaminata nello studio del reato di azione.

Dolo omissivo: occorre distinguere i reati in due categorie:

Dettagli
A.A. 2012-2013
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeriadeltreste di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ramacci Fabrizio.