vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
REATO DOLOSO OMISSIVO
Il reato doloso omissivo è il corrispondente negativo del reato doloso attivo nella sua accezione di "non azione" (per es. la madre che lascia morire di fame il bambino; l'investitore che non soccorre l'investito) ma il reato doloso attivo è la trasgressione di un divieto, invece il reato doloso omissivo è la trasgressione di un comando. Ci sono 2 tipi di reato dolosi omissivi: a) propri: basta il mancato compimento dell'azione (per es. omissione di soccorso) b) impropri: oltre al mancato compimento, l'agente è obbligato a impedire l'evento stesso (per es. il ferroviere che, omettendo di azionare uno scambio, causa uno scontro) Fattispecie oggettiva Occorre la verifica di 3 presupposti: 1) possibilità: di poter compiere l'azione omissiva 2) esigibilità: l'azione pretesa deve essere concreta 3) causalità: occorre stabilire con verosimiglianza che il compimentodell'azione serva ascongiurare il verificarsi dell'evento (per es. l'investito che nel mentre del soccorso, muore)
Fattispecie soggettiva
Nel reato doloso omissivo l'agente ricopre sempre un "ruolo di garanzia" cioè che mentre nei reati dolosi omissivi impropri, all'origine dl dovere di azione può esserci una qualsiasi fonte normativa e perfino la consuetudine, nei reati dolosi omissivi propri la fonte dell'obbligo di agire è sempre la legge penale.
Fonti dell'obbligo
Sono fonti di obbligo di impedire l'evento non solo l'obbligo in sé ma anche il ruolo di garanzia dell'agente, cioè l'attribuzione di determinati interessi che non possono essere tutelati solo dai titolari (per es. la tutela da parte dei genitori verso i figli; la responsabilità di un proprietario di un edificio pericolante).
Fonti della norma di diligenza
Negligenza: per es. non guardare lo specchietto mentre si
sorpassa a) Condotta generica: la condotta è sottesa alla violazione di norme dettate dalla comune esperienza. Imprudenza: per esempio, guidare ad alta velocità. Imperizia: per esempio, il chirurgo che dimentica strumenti nell'addome. b) Condotta specifica: la condotta è sottesa alla violazione di una norma di legge. REATO COLPOSO D'AZIONE (art. 43, I co.) Appunti di Diritto Penale by Italo_da_B. 11= è colposo l'evento che, non voluto dall'agente, comporta la violazione di una norma di diligenza. Il fondamento teorico del reato colposo d'azione risiede nel fatto che in qualsiasi condotta non venga solo proibita la lesione ma anche la modalità che ne determina il pericolo (per esempio, la circolazione delle auto; gli abusi edilizi; le ecomafie, etc). Fattispecie oggettiva Mentre nei reati dolosi attivi e nei reati dolosi omissivi l'ambito di applicazione dell'incriminazione è delimitato dall'elemento psicologico, nel reato colpososi tratta di una fattispecie di pericolo concreto, in cui il danno effettivamente si verifica (per es. un incidente stradale causato da una guida imprudente)3) Di risultato: il reato si configura solo se si verifica un determinato risultato, indipendentemente dal nesso di causalità (per es. l'omicidio colposo, in cui la morte della vittima è il risultato dell'azione negligente dell'agente) In conclusione, per stabilire la colpa occorre valutare se l'agente ha violato una norma di diligenza, se il danno era evitabile con una condotta normale e se l'agente aveva la possibilità di osservare la norma di diligenza. In base a queste caratteristiche, si possono distinguere tre tipi di fattispecie oggettiva del reato colposo: mera condotta, di evento e di risultato.di danno o di pericolo concreto (per es. non è punibile l'autista che investe un pedone che correva per la strada fuggendo dalla polizia) Fattispecie soggettiva Mentre nei reati dolosi attivi e nei reati dolosi omissivi la volontà dell'agente non si rivolge solo alla realizzazione di un fatto dannoso o pericoloso ma l'elemento psicologico del fatto doloso corrisponde quindi sempre e soltanto al manifestarsi di questa volontà finalistica. Nei reati colposi, invece, ciascuno utilizza al meglio la propria sfera di responsabilità per prevedere i pericoli in modo da poterli evitare. Esistono 3 tipi di fattispecie soggettiva del reato colposo: 1) Cosciente: c'è previsione dell'evento (per es. l'autista che rallenta nei pressi di un'area verde) 2) Incosciente: non c'è previsione dell'evento (per es. la madre che dimentica il panetto di hashish nella culla e se lo mangia il bambino) d. Qual è laLa differenza tra colpa cosciente e dolo eventuale è la seguente:
Si tratta della c.d. "teoria del consenso" che assegna all'ambito del dolo eventuale i casi in cui l'agente agisce sulla base di una ragionevole previsione dell'evento e ne accetta consapevolmente il rischio; e assegna all'ambito della colpa cosciente i casi in cui l'agente ritiene possibile il verificarsi dell'evento, ma confida che non si verificherà.
CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE
Abbiamo già visto il concetto di antigiuridicità che si pone dal punto di vista normativo sulla base dell'antinomia di 2 norme (una di divieto e una di permesso) laddove deve prevalere quella permissiva affinché il sistema torni all'ordinarietà. Nel caso non sia possibile applicare il principio di antigiuridicità è possibile ricorrere alle cause di giustificazione (c.d. discriminanti) che fanno parte di un'ampia
Categoria (c.d. esimenti) secondo cui un soggetto per errore commette un reato. Le ipotesi di cause di giustificazione si riferiscono agli articoli 50, 51, 52, 53 e 54.
Art. 50 Consenso dell'avente diritto
Un soggetto consente ad altri di ledere il proprio diritto (per es. Tizio conferisce il consenso a Caiodi sottrargli il cellulare, il che sarebbe un furto se non si considerasse il fatto che il cellulare è stato sottratto assecondando la volontà del titolare. La locuzione "chi pone in pericolo o cagiona danno" si riferisce alla lesione e al pericolo che sono caratteristiche dell'evento che possono determinare un potenziale danno per probabili vittime (per es. il delitto d'avvelenamento di acque). In genere il diritto penale si riferisce alla qualità offensiva del reato ma non basta la violazione formale della norma bensì occorre una lesione o messa in pericolo effettiva. Per capire quando l'offesa può
esseregiustificata nell'ambito del consenso si suole distinguere, nel diritto privato, tra diritti disponibili eindisponibili:
- Disponibili: il titolare può disporre a proprio piacimento (per es. la proprietà)
- Indisponibili: la vita e la salute devono essere tutelati nel miglior modo possibile (per es. creando un'ampia fattispecie di omicidi)
- Parzialmente disponibili: sono diritti irrinunciabili a particolari condizioni, specialmente i diritti della personalità (per es. secondo la privacy, si può delegare ad altri il consenso a trattare i propri dati personali).
Poi ci sono altri diritti che sono indisponibili ma in alcuni casi eccezionali possono diventare disponibili c.d. diritti "mutanti" (per es. l'art. 5 C.C. indica il divieto alla lesione) cioè ci sono situazioni in cui la legge consente (c.d. deroga al divieto) la lesione di parti del proprio corpo (per es. il trapianto di organi).
Quando invece si parla di eutanasia
ci si sposta dal piano clinico a quello morale (per es. ci fu una sentenza di condanna di due genitori che non fecero la trasfusione al bambino moribondo per motivi religiosi). La locuzione "col consenso della persona che può validamente disporre" significa che non basta la capacità di agire (per es. un figlio minore di un miliardario deceduto non potrà disporre dei suoi beni finché sottoposto a tutela) e soprattutto la volontà del titolare (per es. nell'estorsione una persona viene costretta a firmare un contratto: il consenso è ingiustificato perché alla base c'è stata una violenza). Un'altra caratteristica importante è che la validità del consenso deve essere verificata nel tempo, cioè è necessario che durante il periodo che intercorre dalla sottrazione del bene non ci sia una revoca da parte del titolare (per es. se il soggetto che ha subito l'estorsione si presenta dai).carabinieri a denunciare il fatto e l’estorsore è andato dal notaio a qualificare il contratto, è necessario sottoscrivere l’atto di revoca). Esistono 2 forme di consenso:
- esplicito: in cui basta la volontà (per es. dimenticare il cellulare sul tavolo in modo che altri lo usino)
- presunto: in cui il consenso non è stato prestato ma è come se lo fosse per eccezionali circostanze (per es. sfondare una porta per spegnere un incendio)
Art. 51 Adempimento di un dovere
Un dovere può derivare o da una legge che impone un’azione o da un soggetto che impone un comando. Nel 1° caso durante il compimento dell’azione, se si dovesse risolvere in un reato, il fatto non è punibile (per es. il testimone che nel deporre in un’udienza pubblica, riferisce di atti lesivi dell’altrui reputazione); nel 2° caso quando c’è assolvimento di un comando da parte di un ordine
Appunti di Diritto Penale by Italo_da_B.
13gerarchico superiore e in cui il soggetto si rende conto che l'ordine implica un reato, ne è responsabile anche lui e l'ordine va sindacato secondo 2 profili di legittimità:
- la competenza: dell'ordine (per es. se il preside di una scuola ordina a un docente di rinchiudere uno studente, il docente si può rifiutare perché la competenza dell'arresto è esclusiva della polizia)
- il contenuto: dell'ordine (per es. nel peculato se un impiegato viene intimato dal suo superiore di sottrarre un bene della Pubblica Amministrazione, l'impiegato può rifiutarsi perché altrimenti ne sarebbe responsabile anche lui)
Esistono dei casi in cui gli ordini sono insindacabili?
R. Si, nei casi in cui c'è un codice predeterminato indicato (per es. in caso di guerra o calamità)
Art. 52 Legittima difesa
Può essere prevista o non prevista. Se è prevista dalla legge, rientra nel novero delle
possibilità che un individuo ha nei confronti dei suoi beni; il discorso della previsione è