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FIGC).
In ambito della colpa specifica e’ importante la colpa speciale.
Ordinamento si rende conto della pericolosita’ di determinati comportamenti, ad es.
dell’utilizzo di esplosivo in miniera, ma pur nella consapevolezza di questa pericolosita’
ordinamento se ne fa carico.
Ordinamento ha bisogno di sfruttare le miniere quindi trova un punto di equilibrio; attivita’
e’ proibita generalmente, ma allo stesso tempo e’ autorizzata in via eccezionale se
compiuta in determinate condizioni dettate.
In caso si violino queste condizioni saremo davanti ad un caso di colpa speciale o colpa in
attivita’ pericolosa.
In caso di colpa specifica basta confrontare comportamento del soggetto verso il quale e’
indirizzato il comando della norma e il contenuto del comando stesso.
Colpa si manifesta in questo caso da confronto tra comportamento del soggetto e
comportamento che soggetto avrebbe dovuto tenere.
In caso di colpa generica si puo’ considerare imprudente qualcosa che per un altro
soggetto non lo e’.
Art. 589 Codice Penale. Omicidio colposo.
“Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona e’ punito con la reclusione da sei
mesi a cinque anni.”.
Modello di responsabilita’ soggettivo e’ quel che causa la morte.
Morte e’ causata da responsabilita’ soggettiva, del soggetto che ha agito.
Vecchio morto di infarto non e’ un fatto tipico perche’ non c’e’ condotta colposa o dolosa di
nessun soggetto.
Condotta colposa e’ violazione di norma scritta riferita a soggetto.
E’ semplice individuarla in caso si parli di colpa specifica, mentre e’ piu’ difficile
individuarla in caso si parli di colpa generica.
Verifica della condotta colposa e’ piu’ agevole in caso si parli di colpa specifica poiche’
questa e’ una violazione di una regola scritta cristallizzata in una legge, in un
regolamento, in un ordine o in una disciplina.
Ogni regola scritta in quanto tale e’ idonea a definire il proprio campo di applicazione e
quindi i propri destinatari.
Ci si basa in questo caso solo su un confronto tra comportamento tenuto dal soggetto
agente e il comportamento che il comando normativo esigeva.
Questo confronto non basta pero’ a determinare la condotta colposa perche’ questo si
svolge su un piano soggettivo.
Da un lato c’e’ condotta umana e dall’altro c’e’ comando normativo.
Piu’ complesso e’ procedimento di verifica di una colpa generica, caratterizzata da una
violazione di una regola di prudenza, diligenza o di perizia, regole che, per definizione,
non sono cristallizzate ma appartengono alla cultura di un determinato momento storico.
Questi elementi sono molto soggettivi.
Teoricamente potrebbe servire un parametro per ognuno di noi, per ogni soggetto, ma
questo escluderebbe la colpa generica in quanto sarebbe impossibile definirla in modo
certo.
Soluzioni per definire modello di comportamento opportuno a cui il soggetto avrebbe
dovuto uniformarsi sono quattro.
1. Soluzione individualizzata per cui ognuno fornisce parametri del proprio comportamento.
2. Soluzione che fa riferimento ad un criterio medio, ad una prudenza, diligenza e perizia
che appartenga alla maggioranza delle persone.
3. Soluzione che fa riferimento alla migliore conoscenza, al piu’ elevato grado di prudenza,
diligenza e perizia, che puo’ essere anche patrimonio di una sola persona.
4. Soluzione che fa riferimento ad un agente modello, cioe’ ad una identita’ creata
fittiziamente sulla base dei caratteri dell’agire e dell’agente, sulla base del comportamento
che si sta tenendo e sulla base del soggetto che lo sta tenendo.
Es. C’e’ differenza tra chiedere come curarsi ad un medico di campagna oppure ad uno
specialista altamente qualificata.
Quel che ad uno specialista puo’ sembrare scorretto e sbagliato, puo’ sembrare corretto e
giusto al medico di campagna.
Primo criterio di soluzione, quello individualizzato e’ definibile come quello della colpa per
assunzione.
Facendo determinate attivita’ dobbiamo prima di tutto chiederci se siamo in grado di farle.
Es. dello scienziato nucleare che ne sapra’ di meno di impianti idraulici rispetto
all’idraulico.
Laddove si decida di superare i propri e intraprendere quindi un attivita’ che non rientra
nelle nostre capacita’, noi assumiamo ruolo di chi e’ capace di fare quelle cose.
Es. Voglio curare un amico morso da un serpente; prima di tutto ho scelta, devo decidere
se curarlo o rivolgermi a chi lo sa fare meglio di me. Se io decido di curarlo mi assumo la
responsabilita’ assumendomi il ruolo di chi e’ in grado di curarlo.
Ciascuno sarebbe portatore delle proprie regole di diligenza, prudenza e perizia e in
questo modo si finirebbe per privilegiare i piu’ imprudenti e per gravare invece i piu’
prudenti.
Dai meno prudenti si potrebbe pretendere una prudenza minore in questo modo.
Questo e’ chiaramente risultato contrario agli interessi dell’ordinamento.
Ipotesi di colpa incosciente consiste nella violazione inconsapevole di una regola,
violazione di una regola che il soggetto non vede di fronte a se come modello di
comportamento perche’ la trascura (disattenzione, pigrizia, trasandatezza, ecc).
Sua condotta colposa viola la regola senza che sussista volontarieta’ della violazione della
regola.
E’ diverso procedere consapevolmente ad una velocita’ elevata, anche con estrema
attenzione nel guidare, rispetto al procedere velocemente perche’ si e’ sovrappensiero e
non ci accorgiamo di quello che stiamo facendo.
Questo violazione e’ caratterizzata dalla non volonta’ della condotta colposa, questa
deriva invece da una disattenzione, da una incuria.
Colpa incosciente e colpa cosciente sono due tipi di colpa caratterizzati da non
volontarieta’ e volontarieta’ della regola cautelare, ma sono egualmente importanti.
Si scarta quindi il primo tipo di soluzione individuale.
Soluzione del criterio medio si adotta a maggioranza, ci saranno soggetti ultraprudenti e
soggetti ultraimprudenti, ma saranno adottati i criteri comuni alla maggioranza delle
persone.
Adottando parametro medio come il parametro che valga per tutti i consociati noi
produciamo un risultato evidentemente ingiusto perche’ finiamo per premiare
ingiustificatamente coloro che sono capaci piu’ di altri di apprezzare le condizioni del
pericolo, finiremmo per premiare quei pochi che sono ultraprudenti.
Anche questa seconda soluzione risulta improponibile, campo e’ conteso dalle ultime due
soluzioni.
Soluzione della miglior scienza ed esperienza del momento storico e soluzione
dell’agente modello.
Soluzione della miglior scienza ed esperienza del momento storico nello stabilire se
condotta e’ antidoverosa perche’ contraria ad una regola prevenzionistica si deve fare
riferimento a conoscenza vigente al momento della condotta.
Es. Potrebbe esserci anche una sola persona al mondo che usare microfoni in aula di
universita’ produca danni alla salute degli utenti, ma cio’ non toglie che condotta di chi ha
usato i microfoni in aula di fronte a studenti sia una condotta obbiettivamente pericolosa.
Numero delle condotte colpose puo’ essere anche molto elevato, ma questo non coincide
comunque con il numero dei rimproveri delle condotte colpose, che arrivera’ in un
secondo momento.
Parametro da rispettare sara’ uno per tutti noi.
Soluzione dell’agente modello elabora un modello di comportamento funzionale
all’accertamento della condotta colposa che e’ diverso per i diversi ed uguale per gli
uguali.
Dobbiamo chiederci ad es. come si sarebbe comportato un medico di famiglia che si
dedica con attenzione all’analisi dei sintomi dei pazienti e fa bene il suo lavoro?
Tu sei un medico di famiglia e una giovane donna mostra un nodulino al seno e tu decidi
di tranquillizzarla dicendo che non e’ niente; ma il medico di famiglia modello, quello che
fa bene il suo lavoro, avrebbe consigliato di fare delle analisi piu’ approfondite. Medico di
famiglia ideale avrebbe fatto cosi, altro medico di famiglia deve ispirarsi al modello giusto.
In questo modo noi creiamo molti modelli che si adattano a ciascuno di noi nei diversi
momenti della vita.
Abbiamo modelli che ci ispirano in ogni momento della nostra vita a seconda dell’attivita’
che espletiamo (cucinare, fare il prato, trattare un bambino, ecc).
Agente modello di elettricista e’ diverso se soggetto che lo segue e’ un laureato in legge
oppure se soggetto che lo segue e’ un laureato in elettronica.
Si parla di colpa per assunzione laddove un soggetto si assuma una responsabilita’ che
va oltre le sue capacita’ personali.
Colpa per assunzione e’ momento di chiusura di questo sistema.
E’ difficile scegliere tra queste ultime due soluzioni perche’ entrambe funzionano ed hanno
solamente dei vantaggi metodologici differenti.
Soluzione della miglior scienza assoggetta tutti ad un parametro di perizia, diligenza e
prudenza universale per poi inviare al secondo momento l’accertamento del rimprovero
colposo, mentre altra soluzione finisce per mischiare un po’ i piani del riconoscimento
della condotta colposa con il rimprovero della condotta colposa.
Secondo miglior scienza ed esperienza si assoggetta ad una regola di prudenza, di
perizia o di diligenza, un soggetto che si sarebbe dovuto astenere da quello che ha fatto.
Questo ha importanza in caso di colpa cosciente e non ne ha in caso di colpa incosciente.
Es. A noi non interessa se imprenditore in passato ha fatto respirare fibre di amianto ai
propri dipendenti poiche’ questo conoscenza in quel momento passato si era venuta a
creare in pochi ed esclusivi ambiti scientifici; a noi basta sapere che qualcuno allora lo
sapesse e si potra’ concludere che imprenditore abbia tenuto condotta colposa, ma si
potra’ decidere che imprenditore non poteva sapere e quindi non sara’ assoggettabile a
rimprovero della condotta colposa.
Sotto questo profilo c’e’ preferenza per la soluzione della miglior scienza ed esperienza
del momento storico.
Ci sono due passi molto importanti da compiere prima di arrivare al rimprovero del
comportamento colposo.
Spesso nelle aule di giustizia ci si limita al constatare la violazione di una regola cautelare,
ma ci sono altri due passi.
Es. medico che ha paziente con appendicite che si presenti al paziente e lo visita
fumandosi una sigaretta e il paziente muore; potrei dire che esiste violazione di una regola
cautelare, quella che impone di non esporre gli altri al fumo passivo, ma per arrivare al
rimprovero colposo c’e’ molta strada da fare.
C’e’ quindi da tenere di conto il nesso di evitabilita’ e questo accomuna si