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IL FATTO
Questo è composto da diversi elementi, al suo interno c'è un'azione con dei presupposti della
condotta, evento e nesso di causalità.
Al centro c'è l'azione umana, la condotta, il nucleo costitutivo sta in una condotta umana. Senza
un'estrinsecazione della condotta umana non c'è reato.
Parallelamente alla condotta ci sono una serie di presupposti della condotta. La potenzialità
offensiva della condotta viene da certe situazioni. La bigamia è all'art. 556 del c.p.
Contrarre un nuovo matrimonio non è nulla per la condotta penale, c'è un inciso che è il
presupposto della condotta, ossia aver contratto un matrimonio precedentemente aventi effetti
civili.
Il reato della bigamia considera i presupposti della condotta. Solitamente i reati prendono in
considerazione la condotta che si chiama azione. Pagina 17
Azione: puro movimento muscolare della persona. Questa deve essere prevista dalla legge -
questo scaturisce dalla tipicità del fatto e l'azione deve essere tipica. Quel comportamento
descritto dal legislatore nella fattispecie legale e astratta, azione deve essere sorretta da un
supporto che è la coscienza e la volontà.
Coscienza e volontà: riferibilità dell'azione al soggetto, da un punto di vista di appartenenza al
soggetto. Della azione (condotta del reato).
Condotta di lesioni personali che appartiene al soggetto che compie l'azione. Quindi la condotta si
riferisce alla persona, ci sono casi in cui la condotta non si riferisce al soggetto.
Es.
Persona che ha una crisi convulsiva, non ha il pieno controllo della sua muscolatura e può
produrre una lesione a chi gli sta vicino.
Può anche capitare che l'azione non è retta dalla suitas ossia la volontà di porre in essere l'azione
stessa.
Condotta con riferibilità all'autore come dice art. 42 c.p. La condotta provoca l'evento che è
elemento importante del fatto, perché risultato della condotta. Nelle lesioni personali volontarie
l'evento è la malattia del corpo e della mente.
Art. 582 c.p. lesioni personali.
Evento:
- in senso naturalistico: nell'omicidio l'evento è la cessazione della vita della vittima
Ci sono reati privi di evento naturalistico come il reato di evasione (385 c.p.). Qui non c'è un
evento e appartiene ai reati di mera condotta, per la cui creazione è sufficiente la mera condotta.
Tra condotta e evento deve esserci elemento fondamentale ossia il rapporto di causalità. Ossia
quel nesso/legame che collega azione con evento.
Il reato serve per punire una condotta di un soggetto al seguito della quale si verifica un evento.
Quindi si deve accertare che l'evento derivi dalla condotta.
Nesso causale o eziologico (sempre causa).
Il rapporto di causalità è qualcosa che non attiene squisitamente e solamente al diritto penale,
situazione che deve essere accertata materialmente. Si giudica con le leggi della fisica è
importante stabilità quando questo sussiste.
Questo è fondamentale
17/11/15
Problema della causalità, causalità viene da causa. Si parla di causa perché si accerta quali
sono le condotte che hanno portato a determinato evento.
Si affronta il reato secondo la teoria della tripartizione (fatto, anti giuridicità, colpevolezza). Nel
fatto ci sono azione e evento che devono essere legati da nesso di causa ecco perché si parla di
rapporto di causalità. Questo cambia a seconda del punto di vista che si sceglie.
Il giurista deve verificare se la persona è veramente responsabile di quel reato. Un dato evento
naturalistico risultato di un'azione posta in essere da un soggetto. Pagina 18
Crollo del viadotto (evento naturalistico), ottica del giurista ricerca della responsabilità sotto il
profilo fattuale/materiale. Perché è crollato il viadotto?
Alla base del nesso di causalità c'è esigenza art. 27 Costituzione che al primo comma afferma che
la resp. penale è personale. Bisogna accertare la causalità materiale, verificare l'imputazione
oggettiva dell'evento al suo autore.
Imputatio facti / imputatio iuris
Ci si occupa della causalità materiale, distinguendola dal rapporto di causalità psicologica cioè
dal legame che unisce il volere di chi agisce al fatto che si è realizzato.
All'art. 40 c.p. si disciplina il rapporto di causalità. In altri codici non si disciplina, perché è
disciplinata da leggi della fisica e della chimica ma l'affermazione del codice non da una
definizione del rapporto di causalità - come si accerta; ma fa un'affermazione di principio
affermando che se non esiste il collegamento materiale nessuno può essere chiamato per
risponderne.
Il problema pratico è trovare il metodo per il rispetto dell'art. 40 c.p.; evento deve essere
conseguenza dell'azione. Quando succede ciò? Al momento si afferma la teoria della condicio
sine qua non, ossia è causa ogni antecedente all'evento. Qual è accertamento? Con il
procedimento della eliminazione mentale.
Ci sono casi in cui il procedimento dell'eliminazione mentale non va bene:
- Caso del talidomide, non c'è regola di esperienza verificabile.
- Caso delle macchie blu, anni 70. Città Rovereto.
Due metodi da usare:
- individualizzante, nel caso delle macchie blu i giudici di Rovereto hanno utilizzato questo
metodo per individuare nella fabbrica tutto ciò; il giudice si è posto come uno storico. Si solo
limitati a individuare delle connessioni tra la fabbrica e l'insorgere delle macchie blu. Ma questa
NON è causalità. Se le macchie blu sono accompagnate dalla causa lo si fa perché ci si
accontenta di un risultato visivo. "Post hoc propter hoc" questo non è metodo scientifico, il
giudice così diventa esso stesso produttore di leggi causali.
- generalizzante, perché collegato a leggi generali. Da più garanzie. Il nesso di causalità è un
elemento fondamentale del fatto tipico (elemento del reato) questo non può essere rimesso alla
discrezionalità del giudice; c'è bisogno di ricondurre il nesso causale sotto la disciplina di leggi
scientifiche.
La condicio sine qua non è valida per il nesso causale però deve esserci la copertura di una legge
scientifica un antecedente può essere condizione necessaria di un evento solo se questo rientra
nell'ambito di quelli elementi che in base di legge avente validità scientifica portano ad eventi come
quello considerato. Fondamentale è la legge di copertura (legge scientifica corroborata).
Questo è il metodo più rispettoso della tassatività che si cerca anche nel rapporto di causalità.
Concetto di leggi scientifiche:
- universali
- leggi statistiche: solo a una certa percentuali di casi, non si pretende dal giudice applicazioni di
leggi universali e ci si accontenta, per l'accertamento del nesso di causalità, del carattere
probabilistico.
Alla luce delle leggi di tipo statistico si possono accertare così come talidomide o macchie blu.
Queste sono state risolte in base al fiuto dei giudici. Pagina 19
Se non c'è un sapere scientifico alla base del rapporto di causalità non si può dire che si è
verificato a causa di quella condotta. Quindi non si può dire che quel comportamento è ascrivibile a
quel soggetto.
Causalità attraverso la miglior scienza del momento, recenti studi scientifici.
Rapporto di causalità visto secondo la teoria della c.s.q.n non è l’unica via percorribile ci sono altre
modalità per verificare tale rapporto.
Teoria della causalità adeguata; metodo correttivo alla condicio sine qua non ed è stato applicato
dalla giurisprudenza.
Questa afferma: scegliendo tra i vari antecedenti di un fatto solo quelli che hanno rilevanza penale,
questa è stata rilevata per il decorso causale atipico, ossia si assiste a uno sviluppo della
causalità anomalo.
Tossicodipendente che muore dopo una dose però per una preesistente alterazione organica
congenita. Assumendo droga buona in dosi normali questa persona muore. Questo è un decorso
causale atipico, non si muore assumendo una sola dose di stupefacente.
Zio ricco e giro del mondo in cui cade l'aereo.
La teoria della causalità adeguata è stata creata per inserirla in casi a decorso causale atipico.
Causa adeguata significa causa idonea in generale a produrre l'evento in base a ciò che si verifica
nella maggior parte dei casi. In base a questa teoria viene individuata come causa di un evento
solo quella causa che possiede una generale attitudine a provocare eventi di quel tipo.
Questa va costruita in termini negativi.
Il fatto di invitare a fare un giro in aeroplano è una situazione che porta a un evento come il
disastro aereo? Il semplice consigliare è una condotta completamente improbabile.
Però ha un limite questa teoria.
Evento va considerato in concreto, per verificare l'adeguatezza servono due fasi:
- anteriore: condotta di Tizio era idonea a produrre l'evento
- evento concreto sia effettivamente la materializzazione di quel pericolo connesso all'azione
delittuosa
30/11/15
Art. 40 c.p. non capita spesso che nel cod. penale il legislatore metta una norma sul rapporto di
casualità; proprio perché è così importante la sua necessità si da per scontata. Il rapporto di
casualità ci deve essere per legare la condotta e l'evento. Altrimenti non si può dire che il risultato
di un'azione è attribuibile a quella persona.
Come si fa ad accertare l'esistenza di questo rapporto?
Teoria della condicio sine qua non, attraverso il procedimento della eliminazione mentale. Quindi
eliminando la condotta l'evento non si verifica. Chiamato anche giudizio contro-fattuale. Questo
funziona solo laddove si conoscono in anticipo le leggi che disciplinano determinati meccanismi.
Questo procedimento è adottabile solo dove si conoscano le leggi scientifiche. Allora ulteriore
passo avanti, per ricercare il nesso di causalità va bene procedere con questa teoria ma a patto
che questo procedimento venga fatto sotto la sussunzione di leggi scientifiche. Pagina 20
Si intende che ci deve essere sempre e comunque una legge di copertura scientifica che ci dia la
conferma che effettivamente, eliminando quella condotta, l'evento non si sarebbe verificato.
Rapporto di causalità tra una condotta e un evento. Quindi necessariamente si fa riferimento a
delle leggi scientifiche.
Art. 41 c.p. - concorso di cause; stabilisce i limiti del rapporto di causa