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PARERE PENALE

USARE SEMPRE PAROLA REATO

FATTO

… intende oggi conoscere le eventuali conseguente penali della propria condotta.

ISTITUTO

1. DEFINIZIONE

2. INQUADRAMENTO

Ai fini della soluzione del caso di specie occorre analizzare la fattispecie del (o le due diverse

fattispecie)

reato di appropriazione indebita.

Tale reato è ricompreso nel capo II del titolo XIII, rientrando nei delitti contro il patrimonio

realizzati mediante “frode”, ed è rubricato all’art. 646 c.p. che punisce chiunque “…”.

Gli articoli di riferimento artt. sono ricompresi nel capo titolo sezione che si occupa

specificatamente dei delitti contro

La traccia in esame presuppone due ordine di due problematiche

La differenza tra la due fattispecie

La questione sottoposta verte sulla individuazione della fattispecie di reato – o delle fattispecie di

reato – eventualmente configurabili in caso di

La questione proposta richiede di valutare se la fattispecie criminosa di cui dovrà rispondere

Tizio sarà appropriazione indebita ovvero furto, facendo pertanto riferimento alla distinzione tra

“possesso” e “mera detenzione”.

3. DISCIPLINA

BENE GIURIDICO: trattasi di un reato monoffensivo o plurioffensivo che tutela il bene

giuridico (sia il bene giuridico …, sia quello…)

Reati plurioffensivi: incriminazione risponde all’esigenza di presidiare più beni giuridici.

Distinguere reati plurioffensivi per la cui consumazione è necessariamente richiesta la lesione di

tutti i beni protetti (es. rapina patrimonio e diritto all’autodeterminazione leso dalla violenza o dalla

minaccia); reati per la cui consumazione è sufficiente la lesione di uno solo dei beni presidiati (es.

peculato, eventuale mancanza di un danno patrimoniale conseguente all’appropriazione non esclude

la configurabilità del reato, atteso che rimane pur sempre leso dalla condotta dell’agente l’altro

interesse, diverso da quello patrimoniale, protetto dalla norma, cioè quello del buon andamento

della p.a.).

Reati senza condotta o di mero sospetto, mancanza di uno specifico comportamento del soggetto

punibile (es. art. 707 persegue chi, gravato da precedenti penali connotati dal fine di lucro, è colto in

possesso di chiavi adulterine o di strumenti di scasso).

SOGGETTO ATTIVO

- reati comuni: reati che possono essere commessi da un soggetto privo di alcuna qualifica

giuridica o naturalistica predeterminata dalla norma.

Poiché il reato può essere commesso da chiunque, come specificato dall’art. …, il reato è

comune, in quanto il reo non deve essere titolare di apposite qualifiche giuridiche o

naturalistiche perché sia integrata la fattispecie.

- reati propri: soggetto agente deve avere una qualifica predeterminata dal legislatore la quale

assume il ruolo di elemento costitutivo del reato, valendo a determinare la punibilità del fatto o

ad integrare un diverso titolo di reato. La qualifica può assumere carattere normativo (p.u. nei

reati contro la p.a.) oppure derivare da una situazione di fatto o da un dato naturalistico (la

qualifica di madre nell’infanticidio) la cui titolarità genera, in capo al soggetto, un obbligo

particolare.

a) esclusivi: il fatto è reato solo se commesso dal soggetto munito della qualifica determinata

dalla norma; qualifica determina l’offensività del fatto, gli stessi, se commessi da un soggetto

privo della relativa qualifica, sarebbero del tutto leciti ed inoffensivi (es. incesto, evasione,

bigamia). Se la stessa condotta è posta in essere da un soggetto non qualificato, il fatto è

penalmente irrilevante;

b) semiesclusivi: cambia il titolo di reato a seconda che il soggetto sia munito o meno della

qualifica detta; qualifica determina la specifica offensività del fatto; gli stessi, se commessi

da un soggetto privo della qualifica, configurerebbero un reato comune (es. appropriazione

indebita e peculato);

c) non esclusivi: gli stessi, se commessi da un soggetto privo della qualifica, costituirebbero

illecito extrapenale (es. fatti pregiudizievoli ai creditori e reati di bancarotta).

Responsabilità persona giuridica d.lgs. 8 giugno 2001 n. 231, artt. 1, 2, 3, 4, 5 vd libro.

SOGGETTO PASSIVO

Identificazione del soggetto passivo può assumere decisiva rilevanza:

- reati qualificati dal soggetto passivo: caratteristiche personali del soggetto passivo

(circonvenzione di incapace) i suoi rapporti con l’autore del reato (maltrattamenti in famiglia) o

il suo ruolo giuridicamente rilevante (attentato contro capi di Stato) incidono sull’interesse

giuridico tutelato, integrando un elemento della fattispecie incriminatrice; altre volte possono

integrare una circostanza aggravante (art. 61 n. 10) o possono fungere da causa di non punibilità

(es. qualità di coniuge dell’autore del reato nei delitti contro il patrimonio).

ELEMENTO OGGETTIVO

Presupposto del reato è che l’agente abbia già il possesso del bene altrui in forza di un titolo

legittimo che lo giustifichi.

1. CONDOTTA: circa la condotta incriminata, con particolare riguardo a quella tipizzata dal …

comma dell’art. .., essa è costituita dal … A tale proposito, mentre la minaccia consiste …, la

violenza si estrinseca nell’esercizio di una .. Per configurare il reato, pertanto, è necessario che

la violenza o la minaccia siano rivolte direttamente al soggetto passivo, ponendosi in una

relazione di strumentalità al fine di conseguire l’impossessamento della cosa mobile altrui.

Il reato di rapina è dunque un reato

Distinzione in base alla condotta:

- reati di azione: possono essere commessi solo mediante una azione (ingresso abusivo nel

fondo altrui);

- reati omissivi: possono essere commessi solo tramite una omissione (non fare un’azione

dovuta)

Mancato compimento dell’azione possibile che il soggetto ha il dovere giuridico, non anche

solo morale o sociale, di compiere.

Necessario che sussista un obbligo giuridico di agire e deve sussistere la possibilità di

adempierlo, esclusa allorché manchino le necessarie attitudini psico-fisiche del soggetto o le

condizioni esterne indispensabili per compiere l’azione.

a. propri: mancato compimento di un'azione imposta da una norma penale di comando a

prescindere dalla verificazione di un evento come conseguenza della condotta omissiva.

Sufficiente la semplice omissione di un’azione dovuta, comportamento del soggetto si

estrinseca in una mera inazione (omissione di soccorso).

Si tratta di fattispecie espressamente e specificatamente previste da norme di parte speciale

che provvedono alla descrizione degli elementi costitutivi, tra cui la “situazione tipica”

cioè l’insieme dei presupposti da cui scaturisce l’obbligo di agire, la condotta omissiva,

che consiste nel mancato compimento dell’azione richiesta al soggetto dalla norma

giuridica tipica, nonché il termine, esplicito o implicito, entro cui l’azione deve essere

compiuta.

b. impropri: mancata realizzazione di un'azione doverosa (omicidio colposo dovuto alla

mancata sorveglianza di un bambino). Necessario che l’omissione cagioni un evento

2

materiale, tipizzati attraverso la combinazione tra l’art. 40 e la singola norma

incriminatrice causalmente orientata. Il mancato impedimento di un evento che il soggetto

agente era tenuto ad evitare (posizione di garanzia e obbligo giuridico di attivarsi),

equivale a cagionarlo, quindi ne risponde penalmente.

Carenti di una previsione legislativa, risultano dalla combinazione della norme di parte

2

speciale configurante una fattispecie commissiva con la clausola generale dell’art. 40 cd.

2

clausola di equivalenza art. 40 si affianca ad ogni fattispecie commissiva di parte

speciale, dalla cui combinazione discende una nuova fattispecie, imperniata sul mancato

impedimento dell’evento e caratterizzata da: condotta consistente nella violazione di un

obbligo giuridico di impedire l’evento, rapporto di causalità tra condotta ed evento, evento

stesso.

Opera

- esclusivamente in ipotesi commissive di evento, non anche in quelle di mera

condotta;

- per le fattispecie commissive causalmente orientate, per le quali il legislatore non

pretenda specifiche modalità di condotta tali da non risultare compatibili con una

realizzazione omissiva, per tutti i reati a forma vincolata, anche per quelli con evento

naturalistico, non può essere utilizzata.

- reati di pura condotta: si perfezionano con il semplice compimento di un’azione od

omissione, senza che sia necessario attendere il verificarsi di un evento causalmente connesso

alla condotta medesima (minaccia).

Poiché non è necessario che a questa consegua un determinato evento, essendo sufficiente

che essa integri gli estremi di un impossessamento ottenuto mediante violenza o minaccia.

Reati di mera condotta non prevedono l’evento, elemento oggettivo si comporrà del fatto e

della condotta.

Illeciti la cui fattispecie tipica non descrive come elemento essenziale una concreta modifica

del mondo esterno ma si limita a proibire un determinato comportamento attivo o omissivo;

sicché il reato si consuma già con l’adozione del contegno vietato da parte del soggetto attivo

(es. ingiuria o diffamazione).

- reati di evento: per la cui perfezione la legge richiede che l’azione o l’omissione determini un

evento materiale (omicidio: condotta fatto che ho ucciso una persona, evento morte

conseguito dalla condotta). Evento esteriore come risultato separabile dall'azione e a questa

legato in base ad un nesso di causalità.

a. reati causali puri (o a forma libera): la fattispecie richiede la produzione di un evento

prescindendo dal modo in cui questo è cagionato. Fattispecie è tipizzata facendo leva

sull’evento, l’azione penalmente rilevante potendosi manifestare con disparate modalità

purché sia idonea a produrre l’evento stesso (es. omicidio art. 575).

Legislatore non determina una particolare modalità di realizzazione dell’iter criminis

(omicidio). Una qualsiasi condotta è sufficiente per integrare il reato perché la norma non

spiega in che modo deve avvenire il reato,

b. reati a forma vincolata: fattispecie descrive le modalità della condotta (rapina). Costruiti

dalla norma incriminatrice attraverso la descrizione di un’azione connotata da specifiche

modalità. Legislatore determina una particolare modalità di realizzazione dell’iter criminis.

Posto che solo la condotta che integri gli estremi previsti dalla norma configura il reato in

esame, e non qualsiasi condotta idonea a conseguire detto impossessamento, si tratta

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Publisher
A.A. 2015-2016
7 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Stortoni Luigi.