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OPPURE
Se si decide di violare una norma generale o un obbligo derivante da altro trattato.
Si utilizza il Progetto di articoli sulla responsabilità.
Limiti:
Proporzionalità
Violare ius cogens
Violare norme di diritti umani o umanitari
No scopo punitivo:
La punizione dello stato non esiste.
La punizione potrebbe esser comminata solo da un’entità superiore che però nel diritto
internazionale non esiste.
La contromisura dello stato non può avere un fine punitivo, come capirlo?
Proporzionalità: la contromisura deve limitare il danno, indurre la controparte ad
adempiere; non può andare oltre tale scopo altrimenti sarebbe punitivo.
Reazioni agli obblighi di disarmo, si possono utilizzare diversi set normativi:
Convenzione sulle armi chimiche art. 12.
Diritto dei trattati art. 60 [la sospensione non può riguardare le norme di carattere
umanitario].
Progetto di articoli sulla responsabilità.
Art. 60 “Estinzione di un trattato o sospensione della sua applicazione”
come conseguenza della sua violazione
1) Una violazione sostanziale di un trattato bilaterale ad opera di una delle parti
legittima l'altra ad invocare la violazione come motivo di estinzione del trattato o
di sospensione totale o par- ziale della sua applicazione.
2) Una violazione sostanziale di un trattato multilaterale ad opera di una delle parti
legittima:
i)… le altre parti, operanti di comune accordo, a sospendere totalmente o
parzialmente l'applicazione del trattato o a considerarlo estinto:
ii)…sia nei rapporti fra esse stesse e lo Stato autore della violazione,
sia nei loro rapporti reciproci;
una parte colpita in modo particolare dalla violazione ad invocare
quest'ultima come motivo di sospensione totale o parziale
dell'applicazione del trattato nei suoi rapporti con lo Stato autore della
violazione;
qualsiasi altra parte diversa dallo Stato autore della violazione a invocare
quest'ultima come motivo di sospensione totale o parziale
dell'applicazione del trattato per quanto la riguarda se tale trattato è di
tale natura che una violazione sostanziale delle sue disposizioni ad opera
di una delle parti modifica radicalmente la situazione di ciascuna delle
36 parti per ciò che riguarda l'adempimento dei suoi obblighi ai sensi del
trattato.
3) Ai fini del presente articolo, per violazione sostanziale di un trattato si intende:
un ripudio del trattato non autorizzato della presente Convenzione;
oppure
la violazione di una disposizione essenziale per la realizzazione
dell'oggetto o dello scopo del trattato.
4) . 1 paragrafi che precedono non pregiudicano in alcun modo le disposizioni del
trattato applicabili in caso di violazione.
5) I paragrafi da 1 a 3 non si applicano alle norme relative alla tutela della persona
umana contenute nei trattati di carattere umanitario, in particolare alle
disposizioni che proibiscono qualsiasi forma di rappresaglia nei confronti delle
persone protette dai trattati in questione.
Art. 55 Progetto di articoli “Lex specialis”
I presenti articoli non si applicano quando e nella misura in cui le condizioni per l’esistenza di
un atto internazionalmente illecito o il contenuto o la messa in opera della responsabilità
internazionale di uno Stato sono disciplinati da norme speciali di diritto internazionale.
È un principio generale che asserisce di dover veder prima di tutto le norme speciali, ovvero, nel
caso specifico, quelle presenti all’art. 12. della Convenzione sulle armi chimiche.
Nel caso in cui il consiglio esecutivo rilevi una situazione che “crea problemi” [N.B. non è ancora
definita come illecito]. Il consiglio notifica allo stato la situazione e asserisce quali dovrebbero
essere le misure più opportune da prendere. Se lo stato non si adegua, viene investita della questione
l’Assemblea generale, questa può decidere di restringere o sospendere i diritti afferenti alla
convenzione dello stato parte.
I successivi paragrafi parlano dell’escalation di gravità:
6) Un serio danno allo scopo della convenzione. La conferenza può raccomandare
azioni collettive da parte degli stati parte. Le misure possono esser solo di soft law.
Gli stati non sono tenuti ad adeguarsi.
7) Casi di particolare gravità. La conferenza asserisce che qualsiasi stato o la
convenzione possono portare la questione all’attenzione dell’assemblea generale
dell’ONU. Pericoli derivanti da minacciare la pace.
Norme sulla responsabilità:
Art. 60.2 violazione di trattati multilaterali.
Una violazione sostanziale di un trattato multilaterale ad opera di una delle parti legittima:
le altre parti, operanti di comune accordo, a sospendere totalmente o parzialmente
l'applicazione del trattato o a considerarlo estinto:
i) sia nei rapporti fra esse stesse e lo Stato autore della violazione,
ii) sia nei loro rapporti reciproci;
Art. 62. A Cambiamento fondamentale delle circostanze
1. Un cambiamento fondamentale delle circostanze intervenuto rispetto alle circostanze
esistenti al momento della conclusione di un trattato e che non era stato previsto dalle parti
non può essere invocato come motivo di estinzione o di recesso, a meno che:
37 l'esistenza di tali circostanze non abbia costituito una base essenziale del consenso
delle parti a vincolarsi al trattato; e che
tale cambiamento non abbia per effetto di trasformare radicalmente la portata degli
obblighi che rimangono da adempiere in base al trattato.
Art. 62. C
Se, in applicazione dei precedenti paragrafi, una parte può invocare un mutamento
fondamentale di circostanze come motivo di estinzione o recesso da un trattato, essa può
ugualmente invocare detto mutamento come motivo di sospensione
Norma pensata apposta per le norme di disarmo.
Obblighi integrali: l’inadempimento di uno, ha effetti su tutti. L’inadempimento di uno rende
gravoso adempiere per tutti gli altri.
L’inadempimento modifica la portata del mio obbligo.
Art. 48.1. Progetto di articoli sulla responsabilità degli stati.
Invocazione della responsabilità da parte di uno Stato diverso da uno Stato leso
1. Ogni Stato diverso da uno Stato leso è legittimato ad invocare la responsabilità
di un altro Stato ai sensi del paragrafo 2 se:
a) l’obbligo violato sussiste nei confronti di un gruppo di Stati
comprendente quello Stato, ed è stabilito per la tutela di un interesse
collettivo del gruppo; o
b) l’obbligo violato si pone nei confronti della comunità internazionale nel
suo complesso.
Parla di quando uno stato diverso da quello leso può invocare la responsabilità.
Regime “Self contained”
È un insieme di norme autosufficiente, la sua applicabilità esclude l’auto applicabilità di
altre norme.
È un regime speciale.
È presente nel “diritto dell’UE”, se uno stato viola un obbligo, gli altri non lo possono fare.
Nell’UE è tutto rimesso alla Corte di giustizia (può accertare l’inadempimento, se lo stato
continua nella violazione può erogare una sanzione).
Possibilità di reazione da parte dell’UE
Il Consiglio di Sicurezza agisce sul presupposto che vi sia una violazione che rechi pregiudizio alla
pace e alla sicurezza collettiva [identificando una fattualità ] e non identificando la violazione di un
trattato [ il cui accertamento necessiterebbe una valutazione sul diritto, di cui sarebbe competente
una corte].
Il Consiglio di sicurezza essendo organo politico, non agisce sul diritto ma sulla fattualità. Es.
Saddam Hussein giustificava con motivazioni giuridiche l’invasione del Kuwait; se il Consiglio di
Sicurezza fosse stato un giudice avrebbe dovuto analizzare la situazione sulla base del diritto e
successivamente decidere se era lecito o meno intervenire.
--
Questione “armi chimiche” in Siria.
38 La Siria all’epoca dei fatti non era parte della convenzione. Quindi non era soggetta agli
obblighi derivanti dalla convenzione.
Il Consiglio di sicurezza ravvisa una violazione alla pace e sicurezza internazionale. Quindi
vogliono fare in modo che la Siria distrugga le armi etc.
Il Consiglio ravvisa la necessità che la Siria aderisca alla convenzione così da esser
obbligata a rispettarne gli obblighi, questa asserisce [la parte di Hassad] [ma le altre fazioni
no]. Infatti,14 settembre deposita lo strumento di ratifica, dal 14 ottobre 2013 è parte.
[Le dichiarazioni possono formare una norma generale, si sta formando una prassi secondo
la quale le armi chimiche sono sempre illecite.]
Obama fa dei moniti alla Siria. Trump bombarda le zone dove presumeva ci fossero armi
chimiche al fine di distruggerle.
Dichiarazione UE: era comprensibile l’azione USA.
Risoluzione 2118 del 2013 [27/09/2013] Il Consiglio di sicurezza, non potendosi fidare dei
siriani circa l’adempimento nella distruzione delle armi chimiche, chiede se alcuni stati
avessero volontariamente curarsi del problema. Tra questi aderiscono la Russia e altri. Le
armi andavano prese dalla Siria e portate fuori per essere distrutte.
Le navi vengono caricate e le armi portate fuori dal Paese, ma la Convenzione sulle armi
chimiche ne vieta il trasferimento, cioè vieta quanto autorizzato dal Consiglio di Sicurezza.
Quindi si stabilisce che la commissione della Convenzione sulle Armi chimiche debba
riferire al Consiglio di sicurezza a riguardo.
22/10/2018
L’attacco missilistico in Siria
Prassi di contrastare l’uso di armi chimiche con la forza (Es. attacco missilistico USA in Siria di
pochi mesi fa). Trump si giustifica asserendo che le armi chimiche sono state usate veramente e
proprio da Assad.
Massacro di Duma:
Ha rappresentato una significativa escalation dell’uso delle armi chimiche (Versione di
Trump).
L’obiettivo dell’amministrazione americana era quello di stabilire un regime di deterrenza
che avrebbe impedito il ripetersi di tali attacchi in territorio siriano.
Trump era pronto a continuare questa politica fino a quando sarebbe stato necessario l’intervento
coercitivo.
Dottrina Bush:
Riguarda le armi di distruzione di massa.
Paventa la risposta con tutti i mezzi a loro disposizione, anche solo in caso di minaccia, sia
contro i territori nemici sia contro quelli dei loro alleati
In caso di armi di distruzione di massa considerano la possibilità di un’azione unilaterale
senza attendere alcuna autorizzazione da parte ONU; chiaramente se si sentono minacciati.
Russia:
Putin nel 2013 aveva promesso l’eliminazione delle armi chimiche siriane.
Era uno degli s