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B. DIRETTORE GENERALE:
** per il direttore generale: art. 12.
Ha due compiti:
1) Legale rappresentante dell’agenzie.
2) Capo di tutto l’esecutivo (segretariato).
Ha una funzione amministrativa e ha anche potere regolamentari interni.
Attività obbligatorie: attività di base Attività facoltative:
dell’agenzia. Art. 5, paragrafo 2.
Art. 5, paragrafo 1. Programmi che richiedono l’attività spaziale.
+ programma scientifico, programma portato Si può decidere se partecipare o meno.
avanti dall’agenzia della ricerca spaziale.
Consensus: mancanza di obiezione. Tentativo di raggiungere l’unanimità senza obiezioni.
Giovedì 12.marzo.2015:
Le fonti del diritto internazionale:
art. 38 dello statuto della corte internazionale di giustizia.
** adottato nel 1945 a San Francisco. Lo statuto all’art. 28 dice quali sono le fonti del diritto applicate
dalla stessa corte.
“La Corte, la cui funzione è di decidere in base al diritto internazionale le controversie che le sono
sottoposte, applica:
a. Le convenzioni internazionali sia generali che particolari, che stabiliscono norme espressamente
17 riconosciute dagli Stati in lite (le convenzioni non hanno una gerarchia superiore rispetto alla
consuetudine o alle altre fonti del diritto internazionale
** concezione volontaristica del diritto):
b. La consuetudine internazionale, come prova di una pratica generale accettata come diritto
(consuetudini definite come prove di una pratica generale accettata come diritto);
c. i principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili;
d. con riserva delle disposizioni dell'articolo 59, le decisioni giudiziarie e la dottrina degli autori più
qualificati delle varie nazioni come mezzi sussidiari per la determinazione delle norme giuridiche.
Questa disposizione non pregiudica il potere della Corte di decidere una controversia ex aequo et bono
qualora le parti siano d'accordo”.
** elenco del diritto applicabile in caso di controversie tra stati. Incontro della volontà di due o più stati
per regolamentare alcuni aspetti della vita del diritto internazionale.
su base volontaria i rapporti tra stati.
Regolamentare
Convenzioni: atti solitamente scritti, la cui formazione esistenza, estinzione e i cui effetti vengono
regolamentati da una convenzione internazionale “Convenzione di Vienna del 1969 sul diritto dei
trattati”.
** regolamenta tutto quello che è frutto di una codificazione in relazione ai trattati
internazionali.
Come nasce un trattato internazionale? Può essere di tipo: bilaterale (incontro della volontà di
due stati) o multilaterale (frutto di una conferenza diplomatica).
Scopo: regolamentare congiuntamente i rapporti tra stati nelle materie che formano oggetto
del trattato.
Ad es. multilaterali: Carte delle Nazioni Unite.
Requisiti per aderire alle Nazioni Unite: art. 4 della Carta ONU.
** conferenze intergovernative per giungere al testo, che perverrà alla ratifica.
Nei trattati bilaterali i negoziati si svolgono tra i due stati interessati e una volta raccolta in un
documento la comune volontà su uno specifico argomento.
Procedimento della creazione di un trattato internazionale:
A. Negoziazione: consultazione che hanno la finalità di redigere un testo. Chi può
negoziare? Possono essere condotto da coloro che sono forniti di pieni poteri organi
interni competenti in materia internazionale.
** ciascun paese ha un corpo diplomatico, il quale riceva una lettera di “pieni poteri”
che autorizzano l’organo all’assunzione dei poteri.
B. Firma del testo del trattato internazionale: serve semplicemente ad “autenticare” il
testo, ossia certificare che l’esito del negoziato è costituito dal testo che viene firmato.
C. Ratifica: momento nel quale si concretizza la volontà dello stato di impegnarsi sul
piano internazionale in relazione al trattato.
Competente alla ratifica nell’ordinamento italiano è il Presidente della Repubblica.
Questa ratifica, in alcuni casi espressamente previsti dalla Costituzione, può avvenire
soltanto dopo l’autorizzazione da parte delle camere.
** art. 80 Cost. previa autorizzazione delle Camere.
** art. 87 Cost. ricollegamento all’art. 80 Cost. vengono elencante le materie in cui è
indispensabile che le camere partecipino alle decisioni in ambito internazionale.
+ art. 89 Cost. nessun atto del PdR è valido se non è controfirmato dai ministri
18 proponenti che ne assumono la responsabilità.
D. Scambio o deposito della ratifiche: trattati bilaterali (scambio) = entrata in vigore
dei trattati.
** entrata in vigore dei trattati internazionali è legata al deposito di un numero fisso di
ratifiche da parte degli stati.
Lo statuto della corte penale internazionale entrò in vigore il 1° luglio 2002 (produce i suoi
effetti a partire da questa data). Da quella data si può immaginare di applicare lo statuto
alla commissione di crimini internazionali.
Estinzione dei trattati internazionali:
Disposizione del trattato stesso.
o Al raggiungimento degli scopi previsti estinzione del trattato stesso.
o
o
Art. 46 della Convenzione di Vienna:
Causa di invalidità dei trattati:
1. Violazione grave delle norme sulla competenza a stipulare.
2. Errore: art. 48 della convenzione.
** rilevanza dell’errore in relazione alla conclusione del trattato o essenzialità (ritenere
un certo elemento fondamentale per la conclusione del trattato stesso).
3. Dolo: art. 49 della convenzione.
4. Corruzione del rappresentante dello stato.
E l’annullamento?
Art. 53 della convenzione diritto cogente: parla dei trattati che sono in conflitto con una
norma imperativa del diritto internazionale generale.
Cogente? Non derogabile dalla volontà delle parti.
Cogente vs. dispositivo.
Art. 64 della convenzione = sopravvenienza di una nuova norma imperativa del diritto
internazionale generale.
La giurisprudenza internazionale (caso Nicaragua vs. USA) ha affermato che l’uso della
forza armata nel diritto internazionale rappresenta una norma di diritto cogente.
Obblighi erga omnes: obblighi che gravano su tutti gli stati a prescindere dall’esistenza di
un trattato che li qualifichi come tali.
Ad es. rispetto dei principi fondamentali, repressione dei crimini internazionali (posto a
carico degli stati affinché anche gli altri stati non violino e li rispettino).
** riferimento all’estinzione dei trattati sezione III^ parte V^ della convenzione.
Lunedì 17.marzo.2015:
Riserve nei trattati internazionali: la cosa che va ricordata in primo luogo è che le riserve possono
riguardare solo i trattati multilaterali.
Cosa sono le riserve? Nel momento in cui viene negoziato un trattato, una delle questioni che deve
essere risolta in via preliminare da coloro che partecipano, è quello della ammissibilità delle riserve: Si
tratta della possibilità, per gli Stati che lo desiderano, di manifestare la propria volontà in relazione
alla vincolatività ed eventuale modifica od interpretazione di determinate disposizioni del trattato che
19 si sta negoziando. Fase storica nella quale pur di ampliare l'adesione di un sempre maggior numero di
Stati al trattato in questione, le riserve venivano solitamente ammesse.
L'apposizione di riserve portava e porta alla creazione di un fascio disomogeneo di rapporti fra coloro
che aderiscono al trattato. Le riserve possono essere eccettuative, modificative o interpretative.
Nel tempo si è tentato di fare in modo che, soprattutto per certi tipi di trattati, si escludesse
l'apponibilità della riserva. Questo in particolare per quando riguarda trattati sui diritti umani. In
questo contesto, la norma generale che è stata recepita anche dall'art. 10 della Convenzione di Vienna,
dice che uno Stato, nel momento di sottoscrivere, esprima riserva a meno che non sia proibita dal
trattato oppure la riserva non sia incompatibile con l'oggetto e lo scopo del trattato stesso.
Nonostante l'esplicito divieto di riserve, una delle disposizioni più importanti dello Statuto di Rona
della Corte internazionale (artt. 120, 121), grazie ad una disposizione riguardante gli emendamenti
allo statuto (art. 121), dà la possibilità di fare una dichiarazione che esenti dall'applicazione alle
proprie forze armate per i primi 7 anni, dello Statuto stesso.
Come si fa la riserva: si stila una nota diplomatica con la quale lo Stato manifesta una riserva in ordine
ad una o più disposizioni del trattato. In questo caso, gli Stati che non condividono questa riserva (su
aspetti di grande rilevanza) possono manifestare un'obiezione alla riserva stessa che fa sì che la
riserva non produca effetti rispetto allo Stato che ha manifestato l'obiezione; rimangono salvi gli effetti
del trattato per il testo negoziato.
Le Consuetudini: nel diritto internazionale non sono l'eccezione ma hanno un ruolo diverso rispetto a
quello dei trattati internazionali. Che cos'è la consuetudine internazionale: si concretizza nella
ripetizione (diuturnitas) di un certo comportamento nel tempo che gli Stati tengono nella convinzione
della obbligatorietà giuridica del comportamento stesso. (opinio iuris sive necessitatis).
Mentre nel trattato internazionale la forma è quella scritta, nella consuetudine altre sono le forme. Un
certo comportamento ripetuto nel tempo fa sì che venga considerata una norma producente obblighi a
carico degli Stati. (da distinguersi peraltro dalla comity=cortesia; ad es. rivista davanti al picchetto,
inno nazionale, ecc. che non sono appunto consuetudini).
Esempio di consuetudine: trattamento riservato ai rappresentanti diplomatici; l'accreditamento
mediante lettera di credenziali consegnata al Capo dello Stato, obbliga allo Stato che ospita a riservare
al diplomatico un certo trattamento (esenzione tributi, proteggere il diplomatico, dare tutta una serie
di privilegi legati allo svolgimento della funzione diplomatica): in questo caso questo trattamento ha
luogo proprio in omaggio a consuetudini internazionali (trasfuse nella convenzione di Vienna del
1961). Commissione del diritto internazionale: organo sussidiario dell'ONU. Fa quello previsto dall'art.
13 della carta ONU. Codificazione del diritto consuetudinario: (ne impediatur legatio) compito affidato
appunto alla Commissione del diritto internazionale. Studia dei temi ed elabora dei rapporti che danno
vita ad un progetto di articoli che, su decisione della 6°commissione, vengono poi inseriti in apposite
Convenzioni. (es. convenzione del 1958 sul diritto del mare).
Importante è l'attività della Corte internazionale di Giustizia: caso di Nicaragua contro USA deciso nel
1986