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IMMUNITÀ RISTRETTA in Italia - solo per gli atti riconducibili alla loro sovranità

RAPPORTI DI LAVORO

Lo Stato Straniero è immune dalla giurisdizione dello Stato territoriale per le questioni relative al rapporto di lavoro che lega a lui i dipendenti che svolgono funzioni che comportano l'esercizio di mansioni di natura pubblicistica o comunque riconducibili alla potestà sovrana di quello stato (sensibile limitazione delle garanzie per il lavoratore nel caso di controversie di lavoro).

Criterio recentemente adoperato dalla Giurisprudenza Italiana: idoneità o meno della decisione, richiesta dal lavoratore al giudice italiano, ad interferire nella funzione della struttura pubblica straniera - se l'interferenza non sussiste l'immunità è esclusa.

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI: ANALOGIA CON L'IMMUNITÀ STATALE

Tesi alla quale si rifà la giurisprudenza Italiana: alle organizzazioni

internazionalispetta l'immunità dalla giurisdizione degli Stati sulla base della stessa norma consuetudinaria che la riconosce agli stati ->non perché considerati soggetti di dir.internaz., ma perché la loro sovranità non può essere conciliata col fatto di essere sottoposti all'esercizio di poteri sovrani altrui (par in parem non habet iurisdictionem)tesi: organizzazione immune perché autonoma dagli Stati che rispetterebbero questa autonomia -> queste organizz. internaz. risultano dotate di una propria struttura con propri organi e propri fini. Esplicano atti di rilevanza internazionale e risultano capaci di assumere obblighi che non fanno capo agli stati membri.ad hoctesi della formazione di una norma consuetudinaria -> che tutela l'autonomia ed indipendenza delle organizz. internaz. Infatti gli Stati gli riconosco tale immunità anche in assenza di obblighi convenzionali. Creazione di una prassi costante ed uniforme

favorevole.Ma nella giurisdizione statale non vi è accordo sul contenuto della stessa immunità->ecco perché c'è chi considera tale immunità fondata sul dir. statale di singoli Stati oppure si rifà alle convenzioni internaz. in materia......ma convenzioni con contenuto difforme-> frammentazione del regime applicabile. incertezza della prassi -> soluzione -> strumenti convenzionali -> i più importanti sono gli accordi di sede (trattati in cui sono fissati i limiti dell'esercizio dei poteri statali nei confronti dell'organizz. internaz.)-> individuano le immunità e i privilegi x l'organizz. nei suoi rapporti con le autorità dello stato in cui ha la sede. Immunità anche x i funzionari dell'ente, ma di solito per l'esercizio di funzioni ufficiali.

UNIONE EUROPEA a metà strada tra un'organizzazione internazionale (sui generis) ed uno Stato federale.

3 pilastri:

Comunità Europee (CECA, EURATOM, CEE oggi Comunità Europea) - cooperazione tra gli stati in materia di politica estera e sicurezza europea - cooperazione di polizia e dalla cooperazione giudiziaria in materia penale

Poteri normativi -> tra Commissione e Consiglio dei Ministri proposta degli atti normativi comunitari funzione di impulso esecuzione degli atti normativi del Consiglio dei Ministri poteri decisionali

Parlamento europeo -> rappresenta i cittadini poteri accresciuti dopo il Trattato di Maastricht, 1992 per rimediare al “deficit democratico” della costruzione europea. 626 membri si riuniscono e discutono di tutto ma possono solo emettere dei pareri. Poteri: -adottare atti comunitari, - esercita controllo sulle attività degli altri organi dell’U.: approvare o respingere il bilancio dell’U., ricevere petizioni popolari, nominare un Mediatore (difensore civico europeo), dar vita a commissioni d’inchiesta per esaminare denunce di violazioni

del dir. Comunitario, adottare posizioni "politiche" con proprierisoluzioni

Comitato Economico Sociale -> 222 rappresentanti delle varie categoriedella vita economica e sociale -> formula pareri non vincolanti su singoliatti comunitari che si stanno x adottare: vi può essere l'obbligo diconsultazione ma non di conformarsi a quanto proposto.

2° comitato: Comitato delle Regioni con i rappresentanti delle regionieuropee

CORTE DI GIUSTIZIA

Ha competenza per garantire il rispetto del diritto dell'interpretazione eapplicazione dei trattati.È affiancata da un TRIBUNALE DI PRIMO GRADO.

La corte giudica gli Stati quando i loto comportamenti violano il trattatoistitutivo o anche il dir. comunitario derivato, ma può anche decidere segli organi dell'Unione hanno violato il dir. comunitario.È competente anche tutte le volte che nasce un problemad'interpretazione davanti ad un giudice di uno stato membro

1975: CORTE DEI CONTI: 15

Membri che esaminano i conti delle entrate e spese della CEE per verificare la corretta gestione contabile.

ATTI DELL'U.E.:

REGOLAMENTI

Hanno portata generale e sono obbligatori in tutti i loro elementi. Vincolano tutti i Paesi membri dell'U.

DIRETTIVE

Sono atti normativi per gli Stati membri -> li obbligano al raggiungimento dello scopo fissato, ma con libertà di mezzi.

DECISIONI

Atti normativi di portata individuale, si rivolgono o ad un singolo stato o ad un singolo cittadino comunitario.

I poteri del Parlamento Europeo si esercitano attraverso tre diverse procedure (si applicano in base alla materia cui attiene l'atto da adottare):

I - procedura di cooperazione -> si articola in due letture e riguarda l'adozione di atti relativi al ravvicinamento delle legislazioni nazionali

II - procedura di co-decisione

III - procedura di parere conforme -> il Consiglio dei Ministri non può adottare un atto se non ha ottenuto il parere del Parlamento europeo

chesottoscrive la posizione adottata.

Le COMPETENZE della Comunità

I poteri della Comunità Europea incidono anche pesantemente suicorrispondenti poteri degli Stati membri, visto che trovano immediataapplicazione nell'ordinamento giuridico degli Stati membri.

Per mitigare tale situazione-> principio di sussidiarietà nel Trattato diMaastricht: la Comunità assumerà poteri "solo e fino a quando gli obiettividell'azione proposta non possono essere conseguiti in modo sufficiente daisingoli stati membri".

LE FONTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE

DIRITTO INTERNAZIONALE si fonda sulla volontà degli Stati e non hafonti eteronome (cioè non è un diritto posto da qualcosa o qualcunodiverso dai consociati) ma è diritto autonomo (posto dagli stessiconsociati che poi lo rispetteranno).

Tutto il diritto internazionale riposa sulla volontà degli stati di farlo valere:-dir. scritto-> per la sua posizione

Esistono procedimenti riconosciuti validi, che non sono scritti ma devono essere rilevati perché esistono. Questi procedimenti includono le norme consuetudinarie, che sono dati di fatto e non dipendono dalla volontà degli stati. Le risoluzioni delle organizzazioni internazionali, invece, hanno natura e valore di semplici raccomandazioni e non creano obblighi o diritti per gli stati che ne sono i destinatari. I principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili non sono fonti autonome, ma è possibile considerare esistente una norma anche nel diritto internazionale una volta che ne sia stata riconosciuta l'esistenza negli ordinamenti giuridici statali o nella maggior parte di essi. Questi principi potrebbero ricostruirsi come forma particolare di consuetudine internazionale, o come espedienti argomentativi ai quali i tribunali ricorrono.

La gerarchia tra le fonti del diritto internazionale può essere ricostruita secondo diverse ipotesi. Una possibile ipotesi di ordine gerarchico è la seguente:

  1. Consuetudine
  2. Trattato
  3. Fonti subordinate al trattato (atti di...)

istituzioni)trattato e consuetudine-> liberamente e reciprocamente derogabiliius cogens -> norme inderogabili a pena di nullità (perché difendono gliinteressi fondam. della comunità internaz.): art.38 co.1 lett.b) Statuto della Corte

CONSUETUDINE INTERNAZIONALEInternazionale di Giustizia-> “la consuetudine internazionale, come provadi una pratica generale accettata come diritto”-> ripetersi costante ecoerente di certi comportamenti adottati dagli Stati nei loro rapportireciproci, convincimento della giuridicità di quei comportamenti

2 elementi costitutivi:- elemento materiale -> repetitio facti o usus)15&- elemento psicologico- > opinio juris sine necessitatis (convincimento chei comportamenti in questione sono conformi al diritto)

Comportamenti che costituiscono la prassi: uniformi, concordanti ->prassigeneralizzata-> per un determinato periodo. Sono norme sentite comeobbligatorie dagli stati non perché scritte

ma perché appare conforme ad aderire e uniformarsi a tali comportamenti (ad es. norma scritta in un trattato rispettata anche da stati che non ne sono parte).

Persistent objector: può applicarsi una norma consuetudinaria a Stato che ha sempre manifestato un orientamento contrario? Non potrebbero ritenersi vincolato dalla consuetudine proprio perché ha manifestato con costanza e coerenza una volontà contraria alla sua formazione.

Principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili -> art.38 co.1 lett. C) dello statuto della Corte internazionale di giustizia

Il tribunale si impegna in una indagine comparatistica -> indaga se un certo principio esiste negli ordinamenti giuridici degli Stati. Vedere anche se è compatibile con la struttura del diritto internazionale.

In particolare: la Corte di giustizia delle Comunità Europee ha spesso fatto ricorso alla categoria dei principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili -> nell'ordinamento.

rganizzazioni internazionali (es. dichiarazioni, risoluzioni) non hanno forza vincolante, ma rappresentano solo raccomandazioni agli Stati membri per adottare determinati comportamenti. Nel diritto comunitario, esiste un principio generale relativo alla protezione dei diritti della persona. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, nel ricercare tradizioni costituzionali comuni, non cerca punti comuni a tutti gli ordinamenti, ma adotta la tecnica dell'individuazione della "better law", cioè la norma che possa meglio servire le esigenze del diritto comunitario. Perché un diritto sia considerato "protetto" nell'ordinamento comunitario, non è necessario che tale diritto sia garantito in tutti gli ordinamenti degli Stati membri. È sufficiente che lo sia in alcuni ordinamenti per individuare una tendenza generale o un orientamento prevalente.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
27 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Garofalo Luciano.