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LIBERA CIRCOLAZIONE DEI CITTADINI DELL'UNIONE ALL'INTERNO DELL'UE
Oggi è completamente libera. La libera circolazione delle persone, che oggi vale per tutti i cittadini dell'UE, nasce come circolazione dei lavoratori (CEE > garanzia di mercato comune) per evitare sistemi di concorrenza.
TEST PRIMO MODULO > Giovedì 29 Marzo 2012
Giovedì 8 marzo 2012
Lezione 6
LIBERA CIRCOLAZIONE
UNIONE EUROPEA E DIRITTO DI FAMIGLIA
La comunità fin dalle origini si è trovata a doversi occupare della famiglia anche se non come se ne occupa ormai da una decina di anni (diritto di famiglia ormai comunitarizzato), come istituto accessorio al fine della piena realizzazione delle libertà fondamentali garantite dai trattati istitutivi, per garantire la libera circolazione delle persone > obiettivo era quello di un mercato comune e la libera circolazione delle persone nella comunità era condizione fondamentale. Inizialmente libera.
La circolazione dei lavoratori (art. 45), poiché per evitare distorsioni della concorrenza era necessario che i lavoratori potessero circolare liberamente all'interno della comunità. Significa che qualunque lavoratore che si muova all'interno della comunità non deve subire alcun trattamento discriminatorio (relativo all'accesso, al lavoro, sono venute meno da anni quelle condizioni che privilegiavano i lavoratori locali, ecc.). Quindi abolizione di qualsiasi discriminazione fondata sulla cittadinanza, ma anche indiretta, tra lavoratori degli Stati membri, ecc. Discriminazione indiretta: quelle discriminazioni fondate su criterio diverso da cittadinanza ma che in realtà nascondono un trattamento diverso in base alla cittadinanza. In materia di lavoro c'è un'unica eccezione importante che limita la circolazione dei lavoratori, quindi che lascia un certo spazio di discrezione al singolo Stato (punto 4 slide): impieghi nella
pubblica amministrazione > alloStato è consentito limitare l'accesso degli stranieri per gli impieghi pubblici.Il concetto di libera circolazione nasce dall'esigenza di garantire la circolazione delle forze lavoro per consentireun mercato unico. Quella che agli inizi era concepita solo come circolazione in un ottica di mercato, oggi èestesa a tutti i cittadini dell'UE, indipendentemente dal fatto che siano lavoratori.LIBERA CIRCOLAZIONE E FAMIGLIAOggi la libera circolazione nell'UE è estesa a tutti i suoi cittadiniArticolo 21 Trattato sul funzionamento dell'UE (Vecchio trattato TCE) > sancisce il diritto dei cittadini dell'UE dispostarsi e soggiornare liberamente in qualsiasi Stato dell'UE. (vedi slide)Il diritto di cui godono tutti i cittadini dell'UE, per lo stesso fatto di essere tali, deriva dal trattato. Il diritto dicircolazione e soggiorno ha il proprio fondamento nella cittadinanza dell'UE e nonnell'esercizio di un'attività economica > integrazione non solo del mercato ma della stessa società. Il diritto di circolazione dell'UE però è regolato da una direttiva del 2004 (direttiva perché si è deciso dirazionalizzare la questione. Ha unito le misure sparpagliate tra gli Stati per costringerli a ridurre le formalità amministrative, per incentivare i cittadini, dare agli Stati i criteri per circoscrivere la possibilità che hanno gli Stati di rifiutare o revocare il diritto di soggiorno). Vedi slide. Attenzione errore nel testo della direttiva: non 58 ma 38. Gli atti comunitari vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea dove sono tradotti in tutte le lingue della comunità. (direttiva su ariel). Essendo una direttiva, per poter essere attuata all'interno di un ordinamento richiede una legge interna. In Italia è stata adottata da un decreto amministrativo delArt.7 Diritto di circolazione e soggiorno oltre tre mesi > non bisogna diventare un peso per l’assistenza sociale. La persona deve dimostrare di avere comunque una forma di assicurazione, se non è lavoratore. Si deve dimostrare di non dover diventare un peso, o perché lavoratore, o perché studente, ecc.
Art.8 Disporre di risorse economiche sufficienti
Il problema è per i cittadini non comunitari che devono
chiedere il permesso di soggiorno laddove non abbianolegami con cittadini dell'UE. Vedi slides.
Diritto di soggiorno permanente > se una persona risiede legalmente per un periodo ininterrotto di almeno 5 anni si diventa cittadini dell'UE il concetto di soggiorno ininterrotto di 5 anni va inteso in modo flessibile, cioè sono tollerate assenze che arrivano ad essere di 6 mesi all'anno. È consentito anche l'assenza di un anno se permotivi di studio, maternità, ecc.
Restrizioni al diritto di ingresso e di soggiorno
Art 27 e successivi (capo sesto)
Un cittadino dell'UE o un suo familiare possono essere allontanati dal territorio dello Stato membro per ragioni di ordine, sicurezza o sanità pubblica. In nessun caso la decisione può essere dettata da ragioni economiche.
Il comportamento penale deve rappresentare una minaccia effettiva e sufficientemente grave > non basta il reato per essere espulso.
Non solo l'esistenza di
Un reato penale non è sufficiente e bisogna dimostrare che la persona sia una minaccia reale, grave e effettiva per l'ordine pubblico, ma bisogna valutare ulteriori elementi: durata della residenza dell'interessato, l'età, stato di salute e la sua situazione familiare, il grado di integrazione sociale nel paese che lo ha accolto e i suoi legami col paese d'origine.
In ogni caso il provvedimento di divieto può essere permanente. L'interessato può presentare riesame della sua situazione dopo tre anni.
Novità della direttiva:
- Semplificazioni delle procedure
- Previsione del diritto di soggiorno permanente
- Riconoscimento di maggiori diritti ai familiari
- Coppie di fatto
Fondamentale stabilire quali siano i familiari.
BENEFICIARI DELLA DIRETTIVA:
Cittadino dell'UE: qualsiasi persona avente cittadinanza di uno Stato membro
Familiare: il coniuge > partner che abbia contratto con il cittadino dell'UE un'unione
destinazione definire la nozione di familiare. Ad esempio, in Italia non si riconoscono i matrimoni omosessuali tra un cittadino extracomunitario e uno spagnolo, anche se sono formalmente sposati in Spagna. La direttiva lascia quindi discrezione al paese di destinazione per quanto riguarda le unioni fuori dal matrimonio. Tuttavia, la direttiva stabilisce che i familiari includono il coniuge o il partner registrato sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l'unione registrata al matrimonio. Inoltre, sono considerati familiari anche i discendenti diretti di età inferiore a 21 anni o a carico e gli ascendenti diretti a carico. La qualifica di familiare parte dal paese di destinazione.destinatario della direttiva 2004/38/CE, ha il diritto di ricongiungersi al familiare nell'UE, indipendentemente dal fatto che il familiare sia coniuge o partner registrato. La sentenza del Tribunale di Reggio Emilia del 13 febbraio 2012 ha rappresentato una svolta storica in Italia, poiché ha riconosciuto il diritto di ricongiungimento familiare anche per i coniugi dello stesso sesso. In questo caso specifico, il cittadino italiano aveva contratto matrimonio in Spagna con un cittadino uruguayano dello stesso sesso e ha ottenuto il riconoscimento del suo diritto di ricongiungimento familiare. È importante sottolineare che la direttiva 2004/38/CE non fa distinzione tra coniugi di sesso diverso o dello stesso sesso. Pertanto, in Italia, non è più necessario che il coniuge beneficiario sia di un matrimonio eterosessuale per poter usufruire del diritto di ricongiungimento familiare. Questa sentenza ha aperto la strada a ulteriori riconoscimenti dei diritti delle coppie dello stesso sesso in Italia e ha contribuito a promuovere l'uguaglianza e la non discriminazione.citatocittadino dell'UE in uno Stato membro diverso dallo Stato membro di cui egli ha la cittadinanza. Questo è il presupposto imprescindibile anche se poi ci saranno da risolvere tutti gli eventuali problemi di qualifica di familiare.
Sentenza importante: caso Metock > sentenza corte di giustizia.
Come si studia la sentenza:
I casi si identificano col nome della parte coinvolta.
Bisogna sapere primo paragrafo sotto "sentenza"
Poi vedere i fatti del caso ("La causa principale").
Poi saltare e arrivare al problema: punto 40
Punto 45 "Sulla prima questione" > ragionamenti della corte
"Sulla seconda questione"
Punto 81
Punto 92
Parte finale in neretto
Individuare il caso, capire la questione e il problema e poi andare alla trattazione.
LE RESTRIZIONI A CIRCOLAZIONE E SOGGIORNO
Uniche restrizioni ammesse:
- fondate su motivi di interesse pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica;
- proporzionate;
- basate sul comportamento.
comportamento personale, così come non sono sufficienti le più con