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L’ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE:

L’ONU è un’organizzazione a vocazione universale la quale conta 193 membri (l’ultimo ad unirsi è

stato il Sud Sudan), i quali sono tutti Stati, poiché l’accesso non è consentito alle organizzazioni.

L’Italia si è unita all’ONU nel 1955.

Questa organizzazione si basa sulla Carta delle Nazioni Unite nel quale vengono definite le

modalità e i requisiti di accesso: il Consiglio di Sicurezza, il quale è formato da 5 degli Stati

membri, ha il diritto di veto sulle ammissioni.

1

L’Art.1 della Carta esprime i fini dell’Onu e ne sottolinea il carattere politico; i suoi compiti sono

determinati dal principio di attribuzione secondo cui sono gli stessi Stati membri che conferiscono

poteri e funzioni all’organizzazione. Essi sono:

- mantenere la pace e la sicurezza

- garantire l’autodeterminazione dei popoli (legato in particolare al momento storico della

decolonizzazione)

- incoraggiare la cooperazione in materia di sviluppo dei diritti umani

Nonostante il raggio d’azione possa sembrare ampio, in realtà i suoi poteri sono piuttosto limitati.

2

L’Art.7 della Carta elenca gli organi principali di cui l’organizzazione si compone:

- organi formati da Stati:

1. ASSEMBLEA GENERALE:

Composizione:vengono rappresentati tutti gli Stati membri

Funzioni: ha competenza “ratione materia” molto ampia che coincide con quella totale

dell’Onu, ma ha un limitato potere perché le sue risoluzioni hanno solo valore di

raccomandazione, l’unica disposizione con effetto vincolante è l’approvazione del

bilancio. Non ha poteri legislativi.

2. CONSIGLIO DI SICUREZZA:

Composizione: 15 membri, di cui 5 permanenti (Cina, Usa, Russia, Francia, Gran

Bretagna) e 10 eletti a votazione biennale dall’Assemblea Generale (5 ogni anno).

Funzioni: legate soprattutto al mantenimento della pace e della sicurezza (competenza

ristretta), nonostante ciò le sue risoluzioni sono vincolanti e rilevanti.

3. CONSIGLIO ECONOMICO E SOCIALE:

Composizione ristretta a 54 membri con mandati triennali (18 membri eletti ogni anno)

Non ha particolari poteri

Benché anche esso sia uno degli organi principali esiste un rapporto quasi gerarchico tra

il consiglio e l’assemblea generale

1 I fini delle Nazioni Unite sono:

1. Mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ed a questo fine: prendere efficaci misure collettive per prevenire e rimuovere le minacce alla pace e per

reprimere gli atti di aggressione o le altre violazioni della pace, e conseguire con mezzi pacifici, ed in conformità ai princìpi della giustizia e del diritto

internazionale, la composizione o la soluzione delle controversie o delle situazioni internazionali che potrebbero portare ad una violazione della pace.

2. Sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto e sul principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’auto-decisione dei popoli, e prendere altre

misure atte a rafforzare la pace universale;

3. Conseguire la cooperazione internazionale nella soluzione dei problemi internazionali di carattere economico, sociale culturale od umanitario, e nel

promuovere ed incoraggiare il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali per tutti senza distinzioni di razza, di sesso, di lingua o di religione;

4. Costituire un centro per il coordinamento dell’attività delle nazioni volta al conseguimento di questi fini comuni.

2 Sono istituiti quali organi principali delle Nazioni Unite: un’Assemblea Generale, un Consiglio di Sicurezza, un Consiglio Economico e Sociale, un Consiglio di

Amministrazione Fiduciaria, una Corte Internazionale di Giustizia, ed un Segretariato.

- Organi formati da individui:

4. CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA: si compone di 15 giudici indipendenti.

Nella loro elezione sono interessati sia il Consiglio di Sicurezza che l’Assemblea

generale. Può svolgere due distinte funzioni:

A. Contenziosa: risoluzione di controversie fra due Stati. porta alla emanazione di

sentenze che sono vincolanti per le parti. Può esprimere i suoi giudizi solo se gli Stati

hanno accettato di subordinarsi alla giurisdizione della Corte. L’Italia ha affermato la

sua adesione solo l’anno scorso, quindi per ogni sentenza che la vedeva coinvolta era

necessaria un’adesione ad hoc.

B. Consultiva: (come nel caso del Kosovo) ha come prodotto dei pareri, i quali non

sono vincolanti e possono essere richiesto solo dall’Assemblea Generale, il

Consiglio di Sicurezza o da altri organi autorizzati dall’Assemblea.

5. SEGRETARIATO: organo che ha a capo il Segretario Generale dell’ONU che si

compone dei funzionari dell’organizzazione. Esso è un organo che esprime gli interessi

generali dell’organizzazione e si occupa dell’amministrazione della stessa. Principio

cardine di questo organo è l’indipendenza, in quanto devono essere svincolati dagli inter

essi dello Stato di cui sono cittadini.

Distinzione in seno all’ONU:

- ORGANI SUSSIDIARI: organo istituito con una delibera da un organo principale dell’ONU

al fine di delegare alcune delle funzioni di cui l’organo è titolare. Esistono decine e decine di

organi sussidiari, sia permanenti che temporanei, alcuni dei più importanti sono il Consiglio

dei Diritti Umani e la Commissione del Diritto Internazionale. Si possono avere anche

organi sussidiari talmente complessi che prevedono una struttura così complessa da avere al

proprio interno organi inferiori. L’organo principale che lo ha istituito può anche decidere di

farne cessare l’esistenza. Esso non ha personalità giuridica, la quale è soltanto

dell’organizzazione nel suo complesso.

- ISTITUTI SPECIALIZZATI: appartengono al sistema delle Nazioni Unite, anche se non

appartengono precisamente all’ONU. Essi sono istituzioni internazionali diverse dall’ONU,

istituite da un proprio trattato istitutivo e dotate di una propria personalità giuridica. Entrano

in rapporto con l’ONU attraverso un accordo di collegamento che crea particolari legami fra

le due istituzioni. Esempio sono la FAO, l’UNESCO, FMI, Banca Mondiale

Può anche accadere che un organo sussidiario venga trasformato in istituto specializzato.

Il WTO non è nessuna delle due, in quanto non ha concluso un accordo di collegamento con l’ONU.

Le modalità di voto:

nella prassi gli organi formati da Stati cerchino innanzitutto di raggiungere il consensus modalità

consensuale: si cerca almeno in prima battuta di evitare una votazione formale e di raggiungere tra i

membri dell’organo una soluzione che possa essere condivisa senza che su questa soluzione si voti

formalmente. Questo ruolo viene svolto dal Presidente dell’organo che certa di portare a sintesi

questa presa di posizione, il quale la presenta all’Assemblea e, se nessun organo si oppone, la

soluzione viene accettata.

Non dobbiamo pensare che questa sia una risoluzione che indichi una votazione di tipo

unanimitario, proprio perché formalmente non vi è una votazione. Ciò ha pro e contro:

- Pro: facilita l’accordo

- Contro: il tentativo di cercare soluzioni di questo tipo va a scapito della chiarezza e della

forza delle risoluzioni adottate

Questa pratica non è solitamente prevista nei trattati istitutivi delle organizzazioni, ma è una pratica

affermata per prassi. 3

Le modalità di voto del Consiglio di Sicurezza (Art. 27 ):

3 1. Ogni Membro del Consiglio di Sicurezza dispone di un voto.

Ogni Stato ha un voto.

Bisogna fare un distinguo fra:

- Questioni procedurali: prese a una maggioranza qualificata di 9\15, queste decisioni sono le

meno importanti.

- Tutte le altre questioni: (come l’accettazione di nuovi membri) prese a una maggioranza di 9

membri tra i quali devono essere compresi i voti dei 5 Stati permanenti potere di veto

degli stati membri permanenti. Quando in un organo come il Consiglio di Sicurezza si voto

ci sono tre alternative di voto: si, no, astensione. Il problema che dobbiamo quindi porci è

quale sia il voto dell’astensione del veto permanente: la prassi dell’Onu prevede che

l’astensione di un membro permanente non impedisca l’adozione della mozione, nonostante

l’Art.27 ci lasci intendere che tale astensione costituisca un veto.

Esempio: l’astensione sia della Russia che della Cina nel 2011 dalla risoluzione per dare

avvio alle operazioni aeree in Libia non ha impedito l’adozione della deliberazione.

ALTRI SOGGETTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE:

Accanto agli Stati e alle Organizzazioni è pacificamente ammessa la soggettività internazionale

della Santa Sede e, con più conflitti, quella dell’Ordine di Malta.

SANTA SEDE: (soggetto sui generis)intesa come l’ente esponenziale, la suprema autorità di

governo, della Chiesa cattolica e nello stesso tempo la suprema autorità politica della città del

Vaticano. Questo per motivi storici, la soggettività è stata riconosciuta anche quando mancava uno

Stato territoriale e per questo motivo viene presa in considerazione a livello internazionale l’organo

piuttosto che lo Stato.

La Santa Sede, in quanto soggetto di diritto internazionale, può concludere sia concordati (trattati

bilaterali) sia trattati multilaterali (Convenzione di Ginevra) o essere membro di internazionali

(OSCE, è osservatore permanente dell’ONU).

ORDINE DI MALTA: la giurisprudenza italiana ha sempre riconosciuto questo Ordine come

soggetto di diritto. Da più di due secoli questo Ordine non governa un territorio da più di 200 anni,

ma è un Ordine di natura assistenziale che in Italia gestisce ospedali e ambulatori medici e che è

attivo in molti Stati, inoltre, intrattiene con molti Stati rapporti internazionali (Italia, Spagna,

Portogallo, Austria ecc..).

Le ragioni del conflitto in Italia è legato ad alcune situazioni concrete, ovvero al fatto che il

riconoscimento dell’Ordine come soggetto internazionale prevede nel nostro ordinamento

un’immunità fiscale per i beni che esso detiene nel nostro Paese.

Per l’Ordine di Malta non valgono i requisiti che prevedano un’accettazione pacifica della sua

soggettività è legata anche al fatto che esso non è indipendente, in quanto è sottoposto alla Santa

Sede.

INDIVIDUI, POPOLI E DIRITTO INTERNAZIONALE:

GLI INDIVIDUI:

Gli individui sono limitatamente soggetti del diritto internazionale, sulla base di due branche del

diritto internazionale:

- In merito ai diritti dell’individuo, soprattutto dal punto di vista dei diritti umani.

- In merito agli obblighi dell’individuo, soprattutto dal punto di vista del diritto penale

2. Le decisioni del C

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A.A. 2013-2014
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SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vi. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Fumagalli Meraviglia Marinella.