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Diritto internazionale - preambolo della III Convenzione di Ginevra Pag. 1
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Il Preambolo della III Convenzione di Ginevra 1

Nella trattazione del Preambolo della III Convenzione di Ginevra sul trattamento dei

prigionieri di guerra, occorre subito notare l’estrema brevità dello stesso, che recita quanto segue:

I sottoscritti, Plenipotenziari dei Governi rappresentati alla Conferenza diplomatica riunitasi a Ginevra

dal 21 aprile al 12 agosto 1949 allo scopo di procedere alla revisione della Convenzione di Ginevra relativa

al trattamento dei prigionieri di guerra, del 27 luglio 1929, hanno convenuto quanto segue…

L’idea di fondo delle Convenzioni è la stessa, ma cambiano le persone protette dalle singole

Convenzioni (come recita l’articolo 4, che verrà analizzato più avanti). Come si vedrà più avanti,

tale aspetto ha una notevole importanza pratica nell’assegnazione dello status di prigioniero di

guerra.

Inoltre, alla Conferenza di esperti di governo, che ha preceduto la Conferenza diplomatica del

1949, si era deciso che non andasse inserito alcun riferimento al Regolamento dell’Aia. Si era

solamente ritenuto di inserire una frase di rimando allo strumento del 1929, di cui la III

Convenzione costituisce una revisione. Il Preambolo alla Convenzione di Ginevra del 1929 trattava

del dovere di ogni Potenza di mitigare, per quanto possibile, i disagi della guerra e di alleviare i

destini dei prigionieri di guerra. In più conteneva una solenne dichiarazione relativa all’intenzione

di «sviluppare i principi che avevano ispirato le convenzioni internazionali dell’Aia, in particolare

la Convenzione sulle norme e sulle consuetudini di guerra e i regolamenti a essa annessi»

(nell’originale inglese, «developing the principles which have inspired the international

conventions of The Hague, in particular the Convention concerning the Laws and Customs of War

and the Regulations annexed to it»). Nel presentare i progetti delle Convenzioni, nel 1948, la XVII

Conferenza Internazionale della Croce Rossa aveva stabilito che la Conferenza diplomatica avrebbe

potuto scrivere il Preambolo alla III Convenzione di Ginevra del 1949 come meglio credesse. Ma su

proposta della delegazione francese, fu utilizzato il Preambolo alla bozza di Convenzione per la

protezione delle persone civili in tempo di guerra che aveva un taglio umanitario molto marcato e

poteva essere meglio compreso dalla generalità degli individui . Infatti la III Convenzione non

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nasceva come revisione di uno strumento precedente, ma era una totale novità; era bene, perciò,

estendere il Preambolo della Convenzione per la protezione delle persone civili in tempo di guerra a

Cfr. Commentario del Comitato Internazionale della Croce Rossa alla Convenzione di Ginevra sul

1

trattamento dei prigionieri di guerra, 1960, all’indirizzo web

http://www.icrc.org/applic/ihl/ihl.nsf/Comment.xsp?

viewComments=LookUpCOMART&articleUNID=8EBE5B4104BF3C32C12563CD0051AA30, 2014.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
2 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Paolo Valli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Internazionale dei Conflitti Armati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Giurisprudenza Prof..