Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il GATT e l'OMC
GATT è considerato nella prassi giuridica come il predecessore dell'OMC. Il suo fallimento ha portato a far diventare questo accordo parte degli accordi interni all'OMC. Il progetto iniziale prevedeva che il GATT fosse un accordo facente parte di un istituto (insieme di accordi) per disciplinare un'organizzazione internazionale del commercio. Tuttavia, nonostante l'approvazione dell'accordo istitutivo di tale organizzazione, la Carta dell'Avana (1947), questo progetto non ha avuto seguito.
Tale organizzazione doveva essere l'ultimo tassello dell'ordine economico internazionale post-bellico, che si presentava con tre organizzazioni: la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale (con lo scopo del mantenimento della stabilità dei cambi funzionale al commercio internazionale demandato alla seguente) e l'Organizzazione internazionale del commercio. Quest'ultima doveva mettere a punto una serie di norme per l'uniformazione del commercio.
anche la materia lavoristica. La determinazione di norme vincolanti, era una questione rigettata dal congresso degli Usa perché troppo ambiziosa e controproducente; quindi si decide di abbandonare il progetto, ma si mantiene l'approvazione sul GATT (in quanto accordo che si occupa dello scambio di beni escludendo tra questi la materia tessile e agricola). L'accordo concernente il GATT viene approvato nel 1947, ma diventa operativo il 1 gennaio 1948; inizialmente il GATT non prevede norme di carattere istituzionale, ma in tempi successivi si creò una vera e propria struttura sulla base della prassi: si cominciò istituendo un segretario generale, poi si costituì un assemblea delle parti contraenti e si introdusse un sistema per la risoluzione delle controversie. All'interno del GATT si evidenzia un sistema di risoluzione delle controversie non obbligatorio ma di natura panel. Una parte contraente che si ritenesselesaarbitrale costituito ad hoc (non è un giudice permanente), mentre richiedeva all'assemblea delle parti contraenti che fosse approvato un questopanel, nell'OMC sussiste un giudiceveniva costituito solo se l'assemblea approvava la questione per (inflessioneconsensus permanente.dell'unanimità): cioè a meno che nessuno dei i presenti obbiettasse formalmente (senzaobbiezioni non unanimità), basta d'altra parte l'obbiezione di una sola persona per compromettere la validità; tuttaviaparte dell'assemblea era anche l'offensore del soggetto leso che non aveva nessun interesse ad approvare la mozione. In definita possiamo dire che le parti della controversia si ponevano come volontarie (si instaurava un meccanismo volontario). Inoltre il non si esprimeva attraverso una sentenza ma attraverso un rapporto (report),panel già dalla denominazione si Tale rapporto sembra apparentemente una sentenza ma non lo è.non è desume che non si tratta di un atto vincolante. nemmeno un lodo arbitrale, questo perché, secondo la normativa, deve essere approvato dall'assemblea delle particontraenti sempre per ( )consensus la parte soccombente aveva la possibilità di astenersi dagli obblighi solo opponendosi al consensusanche in questo caso sussiste un meccanismo volontario. Tuttavia sussisteva un altro difetto, se la parte soccombente non era in grado di porre rimedio al proprio comportamento antigiuridico (cioè di porre fine all'illecito) e di comportarsi in modo conforme alla disciplina del GATT; il rimedio a tale condizione è la contromisura: il sistema la prevedeva, ma potevano essere autorizzata solo dall'assemblea generale per .consensus→Nonostante la precarietà del sistema il GATT ha funzionato CASO → Controversia sulla carne agli ormoni (Usa vs CEE)in unacaso degli anni '50 si è persino assistito all'accettazione della sanzione per una controversia (Usa e Paesi Bassi, soggetti molto (soprattutto bovino) venivano utilizzati in modo consistente ormoni; secondo alcuni studi, la cui uniti dal punto di vista politico). validità è contestata, nella carne di tali animali rimangono residui ormonali che possono provocare Per quale motivo si è arrivati alla crisi e successivamente al effetti cancerogeni (soprattutto per le donne in fallimento del sistema? quanto provoca cancro al seno). Per tale motivo, nel Nel corso degli anni '80, si sono susseguite una serie di controversie corso degli anni '80 la Cee decide di inibire commerciali tra i componenti più importanti del GATT: Usa e l'importazione per tutelare la popolazione. Comunità Economica Europea (l'unico membro che non fosse uno Stato). Tale controversia si presentacome molto rilevante in relazione al commercio americano, quindi gli Usa. La controversia è soltanto una delle guerre commerciali che si cercano di risolvere la questione davanti al GATT, sono instaurate in quel periodo tra le maggiori potenze economiche. Ma la mozione viene bloccata in prima istanza dalla Cee (non ammette nemmeno il pannello) che assume un atteggiamento sfavorevole verso le procedure arbitrali, temendo che il collegio possa sottovalutare il problema in quanto basato su una tesi minoritaria, il che porterebbe ad un'exasperazione che si risolse presto nel fallimento dell'organizzazione. In caso di fallimento del sistema derogatorio la normativa generale, si può tornare ad irrogare contromisure secondo il diritto internazionale generale? Gli Usa dichiarano, per primi, la loro disciplina del REGIME FAILURE.quanto sostenevano che nel sistema non era nemmeno possibile istituire un giudice (il meccanismo non era efficace); quindi pone una soluzione al problema affermando che il diritto generale internazionale doveva essere utilizzato come contromisura il caso di fallimento del sistema (fall la tesi rivendica un metodo deduttivo: il sistema non funziona quindi per ripristinare la legalità back) → bisogna ricorrere al diritto internazionale generale. 37Bruno Simma (giudice della Corte Internazionale di Giustizia), nel 1985 scrive un articolo intitolato "Self containe regime", dove definisce una figura nuova per gli internazionalisti generalisti, quella di regimi autosufficienti, cioè sistemi pattizi che prevedono regole speciali per le contromisure, e che nel loro ambito ridefiniscono le modalità della sanzione (la sanzione è un componente modale, nevralgico dell'ordinamento quando si instaura un sistema pattizio che cambia, questo).sistemaistituzionale si chiude rispetto all'ordinamento generale). D'altra parte gli internazionalisti generalisti non credono molto all'autosufficienza di tali sistemi, in quanto in ultima analisi, in caso di fallimento, il diritto internazionale generale subentra. → Probabilmente gli Usa nella loro critica al sistema si sono basati sulla teoria di Simma. Quando Bruno Simma intitola il suo articolo, intende introdurre una polemica verso il "Self vuolecontaine regime", sottolinearne la "non" indipendenza. La Commissione di diritto internazionale (CDI), nel 2006 dichiarò che: non esistono regimi autosufficienti perché tali ordinamenti sono tenuti vincolati all'ordinamento internazionale generale dal principio "pacta ; infattisum servanda". Secondo la commissione, se nell'ambito di questi sistemi si volesse negare tale principio, questi ordinamenti non sarebbero nemmeno giuridici, in quanto non presuppongono un.vincolo. Tale affermazione si presenta come curiosa, perché ammesso che il principio in questione sia considerato come tale, l'ordinamento generale non introduce nessun limite al contenuto dei trattati, quindi non garantisce nessuna continuità di contenuto tra l'ordinamento generale e gli ordinamenti speciali. Le altre parti contraenti come reagiscono al fallimento del regime? (metodo induttivo: analizziamo la prassi) Quasi tutte le parti contraenti (il Cile si schiera con gli Usa) sollevano la protesta contro il comportamento, anche solo minacciato, degli Usa, in quanto non approvano la possibile azione di carattere unilaterale. Quindi la prassi ci dimostra che, per la maggior parte degli Stati parte all'accordo, il silenzio del GATT viene interpretato come un divieto verso il diritto internazionale generale; quindi quando gli Stati si mettono a negoziare un accordo istitutivo di un organizzazione internazionale si presuppone che le regole speciali.Che si applicano in caso di illecito si applicano anche in caso di illecito persistente (se una parte contrante non condivide il sistema può uscire o può rinegoziare con la controparte). Tesi dottrinarie sostengono che i sistemi speciali introducono dei perfezionamenti al sistema generale, ma allo stesso modo lo indeboliscono. Cerchiamo ora di comprendere come tale tesi può essere respinta. Analizziamo i sistemi sulla base della sanzione.
All'interno dell'ordine internazionale esistono sistemi giuridici, fondati su patti, tra questi evidenziamo:
- Organizzazione mondiale del commercio (WTO o OMC), ( ); di dimensioni quasi universali comprende quasi 150 Stati
- Ordinamento comunitario, ). di dimensioni ridotte (comprende 27 Stati
Queste organizzazioni hanno scelto limitare il ricorso alle contromisure (ricomprese nella normativa internazionale generale), derogando in questo modo alla normativa generale. WTO/
-
Accordi multilaterali sul commercio dei beni (prevede il Gatt, non esiste più come organizzazione)
-
Accordo generale sul commercio dei servizi (Gats)
-
Accordo sulla proprietà intellettuale (Trips)
Intesa sulla risoluzione delle controversie (comprende il diritto processuale)
Accordo sul meccanismo di revisione delle politiche commerciali dei membri dell'organizzazione (ogni membro è tenuto a presentare una relazione della propria legislazione in materia di commercio, l'obiettivo è quello di far sì che i membri dell'organizzazione siano al corrente della legislazione in materia di commercio internazionale degli altri membri)
Pacchetto di accordi plurilaterali, si tratta di una serie di accordi che il soggetto entrante può decidere se sottoscrivere o meno (tutti gli accordi, di cui sopra, sono accordi multilaterali che valgono per tutti)
i membri dell'organizzazione secondo la logica del single package, se uno vuole entrare nell'organizzazione, purché gli