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PROCEDIMENTO SOLENNE
A prescindere dal fatto che un trattato sia bilaterale o multilaterale, la procedura non cambia, cambia solo il soggetto che inizia: nel caso bilaterale il soggetto promotore sarà uno dei due stati. Se invece si tratta di un trattato multilaterale, il promotore potrebbe essere in qualunque stato o un'organizzazione internazionale (Nazioni Unite).
Inizialmente viene convocata dal soggetto promotore la conferenza internazionale intergovernativa: riunione tra soggetti che rappresentano gli stati), ove vengono convocati tutti gli stati interessati alla negoziazione del testo. Le prime decisioni prese da questa conferenza sono meramente tecniche. Alla prima riunione lo stato che ospita (solitamente il promotore) si autonoma presidente e la prima votazione è su di esso da parte degli stati. Il presidente organizza l'agenda di lavoro e le sessioni parallele durante le quali delle persone vanno a decidere le singole norme contenute nel testo. Vengono
inoltre votate le norme di votazione per qualunque aspetto. Possono andare a sedere in questa conferenza diplomatica i soggetti plenipotenziari (soggetto dotato di pieni poteri). Alcune categorie di soggetti sono automaticamente dotate di poteri impliciti per cui possono partecipare a qualsiasi conferenza:- Presidente della Repubblica.
- Capo Governo.
- Ministro degli affari esteri.
Ogni persona, se gli viene conferito il certificato con il pieni poteri può partecipare alla conferenza diplomatica. Il fatto che uno
Lo stato conferisce i pieni poteri a qualcuno è un'opzione invalsa nella prassi, in quanto spesso i trattati trattano argomenti molto tecnici.
Il problema si pone quando si scopre che il soggetto non ha i pieni poteri: il principio generale è che uno stato non può invocare violazioni di diritto interno per giustificare una violazione del diritto internazionale. Anche per quei soggetti plenipotenziari pieni, se viene meno la loro qualità, tale modifica di diritto interno non può salvare lo stato dai suoi obblighi che nascono dal trattato.
Se questa notizia non viene datata, allora teoricamente il soggetto potrebbe continuare ad impegnare la volontà dello stato, secondo la consuetudine della buona fede.
Il presidente individua anche la sessione finale dei lavori. Tutti i risultati dei gruppi di lavoro vengono portati poi all'assemblea generale, ove si voterà il testo finale.
Una volta che il testo viene votato, i soggetti devono firmare il testo.
La firma serve unicamente a cristallizzare il testo normativo: da quel momento il testo del trattato non può essere modificato (salvo successivamente attraverso emendamenti). La firma non vale anche a esprimere la volontà degli stati di vincolarsi al trattato: il consenso viene fatto con un atto statale successivo (legge di ratifica). Non vuol dire però ancora che il trattato sia vincolante all'interno di quello stato. Serve un ulteriore atto interno che porti il trattato all'interno del diritto interno (legge di ratifica con procedura in questo senso). Uno stato può partecipare alla formazione di un trattato senza volerne far parte, in quanto il trattato potrebbe creare una consuetudine internazionale, applicabile a tutti (USA). Vi è un procedimento semplificato, che incide sulla parte finale della procedura solenne: la firma del trattato equivale alla ratifica. Utilizzare una procedura piuttosto che un'altra spetta ad ogni singolo stato, che lo decide in base alle proprie norme costituzionali.comunicare all'inizio della conferenza:8. Se la firma somma in sé anche la ratifica è procedura semplificata, se invece sono momenti separati e distinti sono formazione solenne. Il diritto internazionale nel diritto interno, questa ratifica, questa esperienza della volontà dello stato ad impegnarsi nell'ordinamento italiano abbiamo delle disposizioni all'interno della costituzione che identificano il soggetto chiamato a ratificare i trattati internazionali. Art. 87 dice che è il presidente della repubblica a ratificare il trattato internazionale. Con decreto del presidente della repubblica. Gli atti del presidente della repubblica sono atti governativi, ovvero controfirmati anche dai ministri del governo secondo art. 89, nessun atto del presidente della repubblica è valido se non controfirmato da ministri che ne prendono responsabilità, quindi ministro esteri e ministro competente per materia. Per determinate materie il presidente della repubblica non solo ha necessità della controfirma del ministro competente per
La ratifica in alcune occasioni è imposto una sorta di controllo preventivo del parlamento italiano. In materie sensibili la costituzione riserva al parlamento il diritto di controllare. Le materie per le quali il parlamento deve autorizzare preventivamente la ratifica sono disciplinate dall'art. 80 e sono di natura politica:
- Arbitrati
- Regolamenti giudiziari
- Trattati internazionali che determinano variazioni del territorio italiano
- Trattati che incidano sulle finanze o modificazioni di legge
Sembra limitata ma in realtà, per quanto riguarda le due voci, serve molto. Ad esempio, se creiamo una nuova organizzazione internazionale impone un nuovo budget quindi sotto autorizzazione preventiva, ma anche modifica di legge. Se un trattato ci impone di imporre una legge che non abbiamo, non rileva autorizzazione preventiva, come il reato di tortura: non stiamo modificando la legge ma la stiamo introducendo e quindi non serve autorizzazione preventiva. Se invece modifichiamo una norma...
già esistente è necessaria autorizzazione preventiva di parlamento ma coerente con riserva funzionale legislative del parlamento, parlamento unico che può adottare leggi, perché con ratifica internazionale stiamo bypassando parlamento, quindi con il nostro piano normativo interno è giusta autorizzazione preventiva. Questa autorizzazione alla ratifica si estende anche alla partecipazione alle conferenze internazionali, l'autorizzazione consente al plenipotenziario di partecipare alle conferenze internazionali. Può anche imporre dei limiti, il tratto va bene tranne art2 3 e 4 ad esempio quindi la ratifica è condizionata dalla pretendete autorizzazione, l'autorizzazione delimita anche confini della successiva ratifica. Non può andare oltre nella legge che autorizza questa ratifica, se c'è una sorta di riserva, la sua legge di ratifica deve riproporre la riserva proposta dal parlamento, ma se sul parlamento autorizza laratifica senza imporre limiti o vincoli il governo e il presidente della Repubblica quando ratificano possono senza problemi introdurre riserve che non erano previste in sede di legge di autorizzazione. La norma non specifica però se l'autorizzazione del parlamento all'interno di queste materie sia necessaria non solo per ratificare, quindi per manifestare consenso all'ingresso del trattato internazionale, ma non ci dice se debba essere anche concessa se lo stato decide di uscire dal trattato, ad esempio nell'ambito di un "Italexit" se vogliamo uscire dall'Unione Europea. L'ingresso nell'UE all'epoca richiedeva un'autorizzazione preventiva del parlamento, la ratifica dei trattati internazionali della CEE ha richiesto un'autorizzazione preventiva del parlamento perché richiedevano uno sforzo finanziario, quindi se si vuole uscire il parlamento italiano ha un margine di intervento, come l'ingresso è condizionato alla mia autorizzazione anche l'uscita? Nella prassi sembrerebbe che l'autorizzazionepreventiva per l'uscita non è richiesta, quindi art. 80 richiede solo per ratificare trattato internazionale all'ingresso e non per l'uscita. Quando trattato internazionale ha tante ratifiche entra in vigore sul piano delle relazioni internazionali. Solitamente il trattato nelle ultime norme impone un numero di ratifiche minimo perché possa entrare in vigore. Alcuni trattati richiedono 10-15-16 ratifiche, quando si raggiunge questo numero allora il trattato diventa applicabile tra gli stati che lo hanno ratificato, altre volte richiede unanimità per poter entrare in vigore sul piano internazionale. Esempio questo è il caso per i trattati che modificano UE, se vengono proposito come trattato Nizza e Lisbona e questi trattati internazionali vengono firmati da tutti SM ma per avere effetti giuridici tutti gli stati devono anche ratificarli secondo le regole di dir. interno. Nei trattati bilaterali invece entra in vigore laddove entrambi gli stati
Ratificano lo strumento internazionale. Distinguere da ratifica a applicabilità del trattato nel diritto interno. Sempre sull'entrata in vigore tenendo a mente questa distinzione di piano di dir. internazionale a interno alcuni tratti ci hanno messo tempo alla ratifica e alcuni ordinamenti hanno anticipato applicabilità interna rispetto al piano internazionale. Unione Europea ha avuto interesse a farlo perché si che era interno ma per 28 SM quindi aveva senso anticipare entrata in vigore anche se sul piano internazionale non era ancora applicabile. Principio di buona fede deve essere sempre applicato. I trattati dell'Unione Europea possono partecipare solo SM, stati terzi non possono partecipare nemmeno se hanno accordi di associazione come Albania e Turchia che hanno la prospettiva di entrare. Evoluzione tratti istitutivi UE solo per SM. Che cosa succede laddove si prolunghi questo periodo per raggiungere quota minima di ratifica, quindi crea diritti obblighi.
solo quando entra in vigore quando raggiungenumero minimo di ratifica, cosa succede tra la firma di cristallizzazione e momento in cuiformalmente lo ratifica? La ratifica non è un atto dovuto, lo stato può metterci un giorno comenon ratificarlo mai come convenzioni sul diritto del mare o corte penale internazionale USA chenon hanno firmato. Il problema non si pone nei procedimenti a formazione semplificata perchémomenti di firma e ratifica coincidono, si ha problema nella formazione solenne, dalla fior sin poifino alla ratifica esiste un principio di buona fede, è vero è stato firmato non è ancora in vigore enon crea ancora obblighi e diritti ma principio generale di pacta sunt servanda, ha contribuito aformare trattare, dal momento in cui firmi alla ratifica, se lo ratifichi devi evitare di adottarecomportamenti o norme interne che siano contrari agli obbiettivi dei trattati che hai firmato anchese non lo hai ancora ratificato. Esempio areaNel mediterraneo da sottoporre a tutela tra IT, FR e fre IT lo ratificano due giorni dopo e IT ci mette di più, per entrare sul piano internazionale bisogna aspettare ratific