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Vediamoli singolarmente, la banca dati deve quindi essere una :

- Raccolta (o “compilazione”) di elementi di ogni tipo (es. opere letterarie, artistiche o musicali;testi;

immagini; numeri; fatti e dati – v. considerando 17 Direttiva) ma non occorre che si tratti di

elementi in sé creativi e protetti con il diritto d’autore.

La legge poi precisa che questi singoli elementi della banca dati devono essere :

- Elementi indipendenti, perché se non fosee così anche le opere audio visive o cinematografiche

finirebbero per poter essere considerate come delle banche dati. 41

Il legislatore specifica quindi come ha precisato la Corte di Giustizia in questa sentenza (Fixtures

Marketing, punto 29 del 2004) che questi elementi devono essere separabili gli uni dagli altri senza

che il valore del loro contenuto informativo, letterario, artistico, musicale o di altro genere venga

ad essere per questo intaccato.

Non rientrano perciò nella nozione di bancha dati le opere audiovisive o cinematografiche, formate

da elementi che non sono tra loro indipendenti.

Infine vediamo la definizione che la Corte di Giustizia ha dato dell’ulteriore requisito :

- Elementi disposti in maniera sistematica o metodica e individualmente accessibili : : “questa

condizione comporta che la raccolta figuri su un supporto fisso, di qualsiasi natura, e contenga un

mezzo tecnico quale un processo di tipo elettronico, elettromagnetico o elettroottico ... o un altro

mezzo, quale un sommario, un indice delle materie, un piano o un metodo di classificazione

particolare, che consente la localizzazione di ogni elemento indipendente contenuto nel suo

ambito”.

Perciò questa condizione “permette di distinguere la banca di dati ai sensi della direttiva,

caratterizzata da un mezzo che consente di ritrovare nel suo ambito ciascuno dei suoi elementi

costitutivi, da un insieme di elementi che fornisce informazioni ma che è privo di qualsiasi mezzo di

elaborazione dei singoli elementi che lo compongono” (Corte Giust. CE, 9 novembre 2004, causa C-

444/02, caso Fixtures Marketing, punti 30-31).

Esempi di bache dati : - Cataloghi di opere

- Cataloghi di merci

- Listini prezzi e liste clienti

- Elenchi telefonici (Pagine Bianche, Pagine Gialle)

- Calendari di campionati e competizioni sportive

- Guide a ristoranti o alberghi

- Orari dei servizi pubblici

- Raccolte di schede di razze canine

- Raccolte di giurisprudenza

La Direttiva però diche che non sono proteggibili le raccolte di brani su CD, perché non sono abbastanza

originali da meritare la protezione con le norme del diritto d’autore.

Forme di tutela

Le banche dati possono essere protette con due forme di tutela:

 Tutela di diritto d’autore per le banche dati creative

 Tutela mediante un diritto sui generis per le banche dati che abbiano richiesto un investimento

rilevante (non rileva la creatività). si basa su una logica di fondo la “dottrina del sudore della

fronte”, cioè lo sforzo per lo svoglimento delle attività come investimento di tempo e denaro.

Il legislatore ha distinto queste due forme di tutela perché molte volte si tratta di raccolte la cui

costituzione non ha richiesto alcuna attività creativa ma invece ha richiesto molto tempo e molto denaro.

Così ci si rende conto che se si fosse data solo la tutela di diritto d’autore sarebbe servito a molto poco.

Tra l’altro per le banche dati si dice che si manifesta quello che è stato chiamato “il paradosso della

completezza” nel senso che una banca dati ha tanto più valore quanto più è completa; il paradosso sta nel

42

fatto che molte volte per le banche dati ciò che le renderebbe creative allo stesso tempo le metterebbe

fuori mercato, perché nessuno comprerebbe delle banche dati difficili da usare o priva di infromazioni

essenziali.

Analizziamole adesso singolarmente :

1 – Tutela di diritto d’autore

Le banche dati sono protette con diritto d’autore se manifestano della creatività nella scelta o disposizione

del materiale; secondo l’art. 1.2 l.d.a e art. 3.1 Direttiva.

- Scelta: vuole dire come vengono selezionati alcuni dati nell’insieme di dati disponibili

- Disposizione: vuol dire come vengono coordinati e organizzati i dati.

La Corte di Giustizia a seguito della sentenza “Football Dataco” del 2012 in cui si chiedeva se potessero

essere protetti con diritto d’autore i calendari della Premier League Inglese; dice che vi è creatività /

originalità nella costituzione di una banca dati quando, mediante la scelta o la disposizione dei dati “il suo

autore esprima la sua capacità creativa con originalità effettuando scelte libere e creative”; in altre

parole,la banca dati è protetta “a condizione che la scelta o la disposizione dei dati in essa contenuti

costituisca un’espressione originale della libertà del suo autore”. (in questo caso è stata esclusa).

Vicevera non vi è creatività / originalità se la costituzione della banca darti è “dettata da considerazioni di

carattere tenico, da regole o vincoli che non lasciano spazione per la libertà creativa”.

In ogni caso, nella valutazione della creatività/originalità non assumono rilievo “l’impegno intellettuale e il

know-how destinati alla creazione di dati” (Corte Giust. UE, 1° marzo 2012, causa C-604/10, caso Football

Dataco, punti 33 e 46), ma conta la creatività nella costituzione della banca dati secondo criteri originali,

non l’attività di creazione dei dati in sé.

Esempio : sentenza Corte di Giustizia nel caso della Premier League inglese, perché chi aveva fatto la banca

dati con il calendario della Premier Leage aveva detto che c’era un margine di creatività perché i calendari

di calcio non sono casuali ma sono creati con delle regole “c.d regole d’oro”. La C.G dice che questo

elemento di creatività anche se ci fosse non riguarda la creazione delle banche dati ma riguarda la

creazione delle informazioni che poi entreranno nella banca dati.

Quindi creatività c’è solo nel caso in cui una volta che l’informazione esiste, il metterla nella banca dati e

organizzare la banca dati a un qualche cosa di creativo.

Ad essere titolare dei diritti di utilizzazione economica è di regola chi ha creato la banca dati, anche se

secondo l’art. 12-bis l.d.a, salvo patto contrario il datore di lavoro è titolare dei diritti esclusivi di

utilizzazione economica della banca dati creata da un lavoratore dipendente “nell’esecuzione delle sue

mansioni o su istruzioni impartite dallo stesso datore di lavoro”.

La protezione di diritto d’autore delle banche dati non si estende al loro contenuto e lascia impregiudicati

diritti esistenti su tale contenuto. (art. 2 num.9 l.d.a e art. 3.2 Direttiva)

Quindi in base alla disciplinda del diritto d’autore è vietato replicare gli elementi creativi della banca dati, il

modo in cui questa è organizzata, la sua struttura e la disposizione dei dati, ma non è vietato copiare il

contenuto (i dati). 43

I diritti esclusivi di un titolare di una banca dati sono:

- Diritto esclusivo di riproduzione: è vietata e riservata al titolare la copia di una banca dati non

rispetto al contenuto e ai singoli dati, ma rispetto al modo in cui questi dati sono scelti e organizzati,

si tutela la sua forma. Questa riproduzione può essere permanente o temporanea, totale o parziale

di una parte creativa, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma. (art. 64-quinquies, lettera A, l.d.a)

- Diritto esclusivo di elaborazione: è vietato e riservato al titolare tradurre, adattare, modificare la

banca dati. (art. 64-quinquies, lettera B, l.d.a). Questa norma riserva al titolare anche la diversa

disposizione dei dati, cioè è una disposizione vietata prendere i dati e disporli diversamente.

- Diritto esclusivo di distribuzione al pubblico: è vietato e riservato al titolare distribuire al pubblico

cioè di vendere, far circolare, dare in licenza l’originale o le copie di una banca dati. E anche in

questo caso solo per i casi di vendita, in cui si ha un passaggio di proprietà della banca dati si

determina esaurimento. (art. 64-quinquies, lettera C, l.d.a)

- Diritto esclusivo di presentazine, dimostrazione o comunicazione al pubblico della banca dati,

compresa la trasmissione effettuata con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma è riservata al titolare.

(art. 64-quinquies, lettera D, l.d.a)

- Diritto esclusivo di riproduzione, distribuzione, comunicazione, presentazione o dimostrazione in

pubblico dei risultati delle modifiche ed elaborazione di cui alla lettera B, sono riservati al titolare.

(art. 64-quinquies, lettera E, l.d.a).

La legge stabilisce poi alcune libere utilizzazioni delle banche dati:

- Riguarda le attività didattiche e di ricerca scientifica (art. 64-sexies.1, lettera A, l.d.a): si riservano

quindi dei margini di liberta e non si fa valore l’esclusiva nel caso di accesso e consultazione della

banca dati con finalità esclusivamente didattiche o di ricerca scientifica però il legislatore circoscrive

questa facoltà sepecificando che:

 l’attività di accesso o consultazione non deve essere svolta nell’ambito di

un’impresa

 Si deve indicare sempre la fonte (regola delle citazioni)

 Deve perseguire assolutamente delle finalità non commerciali

 Non si deve procedere alla riproduzione permanente della totalità o di una

parte sostanzale del contenuto su un altro supporto;

- Chiamata “eccezione di Polizia”, riguarda i casi in cui ci siano esigenze di acquisire informazioni da

una banca dati per fini di sicurezza pubblica o per effetto di una procedura amministrativa o

giurisdizionale. (art. 64-sexies.1, lettera B, l.d.a). In questi casi si può direi che non ci sono limiti di

utilizzo previsti invece per le attività di studio e ricerca;

- Infine non può essere impedito ad un utente leggittimo della banca dati di compiere tutte le

attività, indicate nell’art. 64-quinquies l.d.a, che sono necessarie per accedere al contenuto della

banca dati e per il suo normale impiego. (art. 64-sexies.2, l.d.a).

Eventuali clausole contrattuali contrarie sono nulle. (art. 64-sexies.3. l.d.a)

2 – Tutela mediante il diritto sui generis

La titolarità del diritto in questo caso sorge in capo al costitutore della banca dati.

Per costitutore si intende “chi effettua investimenti rilevanti per la costituzione di una banca dati o per la

sua verifica o la sua presentazine, impegnando, a tal fine, mezzi finanziari, tempo o lavoro” (art. 102-bis.1,

l.d.a ; v. anche art. 7.1 Direttiva che parla di un “investimento

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A.A. 2015-2016
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LatiLeo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Sironi Giulio Enrico.