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EMANA
questo viene poi pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
Esso viene pubblicato con la denominazione di decreto-legge e con l’indicazione
delle circostanze straordinarie di necessità e di urgenza che ne giustificano
l’adozione, deve inoltre contenere la clausola di presentazione al parlamento per
la conversione in legge. Esso quindi entra in vigore il giorno in cui viene
pubblicato in gazzetta o il giorno successivo (non c’è vacatio legis). Il giorno
stesso della pubblicazione il decreto legge deve essere presentato alle camere
che anche se sciolte devono riunirsi entro 5 giorni. Presentando il decreto legge
il governo chiede al parlamento di produrre una quindi il
legge di conversione,
decreto viene presentato come allegato di un disegno di legge il cui contenuto
si risolve in un’unica disposizione: “E’ convertito in legge il decreto XY,
concernente, ecc”. Termina cosi la fase di formazione e si da cosi avvio alla fase
di conversione che deve concludersi entro 60 giorni.
I meccanismi apprestati dalla camera e dal senato sono venuti differnzindosi:
Il regolamento del senato prevede il parere obbligatorio preventivo della
commissione affari costituzionali sulla sussistenza dei requisiti di necessita e
urgenza quale deve esprimessi entro 5 giorni e in caso di parere negativo tocca
all’aula deliberare entro i successivi 5 giorni. Dopo di che commissione in sede
referente. 17
Alla camera invece è stato tolto il parere preventivo della commissione affari
cost. ma il disegno di legge è sottoposto oltre che alla commissione referente
competente anche al comitato per la legislazione che entro 5 giorni esprime il
proprio parere.
Per quanto riguarda gli emendamenti aggiuntivi introdotti in sede di conversione
questi operano solo per il futuro, l’effetto dei cosiddetti emendamenti
soppressivi equivale alla parziale mancata conversione del decreto con la
conseguenza che la disposizione non convertita decade ex tunc.
i decreti legge se non convertiti entro
Decadenza del decreto non convertito:
60 gironi perdono efficacia sin dall’inizio (ex La perdita di efficacia del
tunc).
decreto legge è chiamata non si tratta ne di abrogazione ne di
DECADENZA:
annullamento infatti la decadenza travolge tutti gli effetti prodotti dal decreto,
tutto ciò che si è compiuto in forza di esso va eliminato perché costituisce
illecito. Le camere possono regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base
dei decreti non convertiti.
E’ evidente che la situazione che si crea a seguito della decadenza è
insostenibile, l’art 77 appresta 2 strumenti attraverso quali è possibile trovare
una soluzione :
- legge di sanatoria degli effetti del decreto decaduto, legge delle camere con
cui si possono regolare i rapporti giuridici sorti sulla base di decreti non
convertiti.
- il governo adotta sotto la sua responsabilità provvedimenti provvisori : si parla
di a) responsabilità politica ma anche b) responsabilità penale, i ministri
rispondono singolarmente degli eventuali reati commessi con l’emanazione del
decreto legge, c) responsabilità civile, i ministri rispondono degli eventuali
danni provocati a terzi , d) responsabilità amministrativo contabile: i ministri
che hanno votato favorevolmente al decreto rispondono solidalmente degli
eventuali danni prodotti allo stato (danno erariale).
approvazione, alla scadenza dei 60 giorni, di un decreto legge
REITERAZIONE:
che riproduce senza o con minime variazioni un decreto legge decaduto e ne
sana gli effetti attraverso vari meccanismi, il più comune dei quali è la
retroazione degli effetti del decreto legge reiterante alla data di entrata in
vigore del decreto reiterato. Prassi assai diffusa sino al 1996 dichiarata
incostituzionale con la sentenza 360 del 1996 a meno che:
il decreto reiterante non si basi su nuovi presupposti di necessita e di
a) urgenza 18
le nuove disposizioni siano diverse da quelle contenute nel decreto non
b) reiterato
Codificato in costituzione il divieto oltre che di reiterazione , anche quello di
contenere emendamenti estranei all’oggetto del decreto legge : ogni ulteriore
disposizione introdotta in sede di conversione deve essere strettamente
collegata ad uno dei contenuti gia disciplinati dal decreto legge ovvero alla ratio
dominante del provvedimento originario considerato nel suo complesso.
(Mentre il decreto legge è un provvedimento normativo provvisorio, la legge è
stabile nell’ordinamento. Quindi i costituenti hanno riconosciuto un potere
normativo molto forte al governo che non è pero definitivo, deve intervenire il
parlamento che controlla e modifica i motivi e decide se accettarlo per intero o
modificarlo perché il costituente gli ha consentito l’esercizio del potere
normativo ma non la titolarità di quel potere. Il problema è che gli ultimi governi
italiani hanno abusato di questo strumento introducendo con decreti legge le
cose più disparate.
Il motivo principale per cui i governi hanno abusato dei decreti legge è la
complessità del processo legislativo. INOLTRE la conversione del decreto legge
passa immediatamente davanti a tutti gli altri lavori parlamentari, rallenta quindi
tutti gli altri gia iniziati a discutere. Ma c’è qualcuno che può verificare il corretto
utilizzo di questo potere da parte del governo? Essi sono il presidente della
repubblica e la corte costituzionale, l’uso fatto da questi 2 organi di garanzia è
stato negli anni molto accorto, sono andati molto cauti nell’intervenire nella
questione. Il presidente della repubblica svolge sui decreti leggi lo stesso
controllo che svolge sulle leggi e rarissimamente ha rifiutato l’emanazione d un
decreto legge. Napolitano ravviso’ una violazione del principio di separazione dei
poteri e rifiuto l’emanazione del decreto nel caso della ragazza e dell’eutanasia,
no sufficiente genralita e astrattezza e utilizzato per modificare la sentenza di
un giudice. Il presidente della repubblica in generale ha fatto un uso molto
accorto de potere di emanazione di decreti legge.
Quindi la corte costituzionale si riserva di dichiarare l’incostituzionalità di un
decreto legge di per evidente mancanza dei presupposti o per una valutazione
erronea della loro esistenza ( sentenza del 1995). Ma se un decreto legge è
stato convertito in legge e il parlamento nell’esercizio del suo potere di controllo
ha confermato il decreto legge, la corte cosa può fare? (Dal 1988 in poi sono
state fatte riforme interne alla corte che hanno portato ad un’accelerazione 19
internet dei lavori della corte per cui la corte si pronuncia con sempre maggiore
celerità, prima erano necessari 3 anni, adesso se vuole si può pronunciare anche
entro in 60 giorni, potrebbe pronunciarsi ancora prima della conversone ma i
costituenti non volevano in realtà una corte che si intromettesse cosi nel
dibattito politico, si voleva che ne stesse fuori.)
Una volta che il decreto arriva in parlamento egli può fare 3 cose: lo può
convertire per com’è, può modificarlo o non convertirlo.
Se viene emanato il decreto legge ed entra in vigore subito, la costituzione mi
dice che ho 60 giorni per convertirlo altrimenti il decreto è “…” , non è ne
abrogazione ne annullamento. E’ come se il decreto non ci fosse mai stato.
significa decadenza degli effetti giuridici prodotti dal decreto. Ma supponiamo
che quel decreto abbia introdotto un’imposta sulle macchine non diesel per
esempio, questa viene pagata appena il decreto entra in vigore, se dopo 60
giorni il decreto decade, l’effetto patrimoniale di quella regola lo vedo e lo sento
anche se il decretano è mai esistito. C’è un problema. Bisogna disciplinare dal
punto di vista giuridico gli effetti della mancata conversione.
Allora per paura che succeda ciò, il governo, o pone questioni di fiducia su quei
determinati decreti, oppure se le cose stanno andando a rilento e mancano
pochi giorni allo scadere dei 60, si fa una fotocopia del decreto decaduto perché
non convertito, gli si cambia il nome e lo si emana appena è scaduto l’altro,
reiterazione
questa è la cosiddetta dei decreti legislativi. E cosi anche con
questo… esempio sul libro di un decreto reiterato 24 volte, ad un certo punto la
corte non ce la fa più e dichiara la reiterazione in fotocopia dei decreti legge non
convertiti incostituzionale perché la costituzione dice che quello è un potere
provvisorio e se non viene convertito deve decadere. La reiterazione è in
costituzionale se il nuovo decreto non è giustificato da autonomi presupposti di
straordinaria necessita ed urgenza.
Il parlamento converte il decreto anche con modificazioni, ma se con la legge di
conversione il parlamento introduce nuove norme, queste da quando sono
efficaci? Retroagiscono oppure no? Non possono reatragire, entreranno in vigore
decorsa la vacatio leggio della legge di conversione, quando entra in vigore la
legge di conversione entra in vigore anche il nuovo articolo introdotto dal
parlamento.
Codificato in costituzione il divieto oltre che di reiterazione , anche quello di
infilare in leggi di conversione punti che non centrano nulla con l’argomento del
decreto solo perché il parlamento non me lo approva, il divieto introdurre cose
eterogenee rispetto al contenuto del decreto. ) 20
Decreto legislativo: è l’atto con forza di legge emanato dal governo in esercizio
della delega conferitagli dalla legge. Esso è usato soprattuto per affrontare
argomenti tecnicamente molto complessi. E’ il parlamento che decide di
delegare il potere normativo al governo, il controllo avviene prima e si estrinseca
nella che porta ad uno o più decreti legislativi.
legge di delega/di delegazione
Nella legge di delega si dice qual è l’oggetto dell’intervento e si stabiliscono i
principi da seguire e dentro i quali rimanere e si da un tempo determinato per
farlo, quindi la sequenza è capovolta, il controllo del palmento avviene prima
perché deve autorizzare e dire in che modo fare una determinata cosa .
Legge di delegazione: legge ordinaria del parlamento, è solo il parlamento infatti
che può delegare il governo, si segue il procedimento più garantista, sede di
commissione. Ci sono pero i decreti correttivi, con la legge di delega ti do un
determinato tempo per fare una cosa e con la stessa ti autorizzo di intervenire
con altri decreti legislativi detti decreti correttivi per modificare ciò che hai
fatto. Differenza sostanziale tra decreto legge e decreto legislativo: il decreto
legislativo non ha carattere provvisor