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NO ESAME.

Come avviene nell’ambito dell’IRPEF la determinazione della base imponibile e

la determinazione dell’imposta?

IRPEF imposta sul reddito e il presupposto è costituito dal reddito cioè i redditi

qualificati come tali dal legislatore tributario = predeterminazione normativa

del concetto di reddito, è reddito quello che che il legislatore considera tale.

Nell’ambito di questo tributo i redditi sono raggruppati in categorie e il loro

raggruppamento in categorie è funzionale all’applicazione per ciascuna

categoria di autonomi criteri per la determinazione dell’imponibile.

Categorie = redditi fondiari (forfettari e medi), redditi di capitale

(effettivamente percepiti nel periodo di imposta cioè in un determinato periodo,

sono redditi lordi), redditi da lavoro (effettivi e netti), redditi di impresa

(effettivi e netti ma a differenza di quelli da lavoro e capitale sono redditi

tassati per competenza e non per cassa cioè considerando i costi obbligati a

sostenere e i redditi per diritto incassati) e redditi diversi (categoria residuale,

categoria eterogenea sono redditi netti e tassati per cassa normalmente). Il

legislatore dice quali sono le fattispecie accumunate a questi redditi e le regole

che valgono per ciascuna di queste categorie sono autonome.

Logica della suddivisione dei redditi in categorie è perchè ad ognuna

corrispondono metodi di determinazione del reddito.

Un soggetto dopo aver calcolato i redditi di ogni categoria bisogna determinate

il reddito complessivo lordo facendo la somma di tutti i redditi e viene fuori il

reddito complessivo del periodo di imposto preso in considerazione = es. 160.

Dal reddito complessivo lordo bisogna dedurre particolari spezie (contributi

previdenziali o assistenziali) cioè oneri deducibili —> reddito complessivo netto

di 140 = 160 meno 20 oneri deducibili.

Reddito complessivo netto coincide con la base imponibile.

Sul reddito complessivo netto bisogna applicare l’imposta, imposta progressiva

per scaglioni (IRPEF).

Scaglioni.

0 - 50 = aliquota 10% —> su 50 si applica il 10% = 5.

 50 - 100 = aliquota 20% —> ne restano 90 e altri 50 restano in questo

 scaglione e sono tassate al 20% quindi 10.

100... = aliquota del 30% —> rimangono 40 che sono al 30% quindi 12.

Imposta = somma di queste distinte qualificazione.

Imposta dovuta è 27 che è imposta lorda, non è quanto bisogna pagare al fisco

perchè da questa grandezza devono essere tolte delle voci espressamente

previste dal legislatore (spese mediche) = detrazioni e si arriva all’imposta

netta.

Onere deducibile si deduce dal reddito.

Detrazione si deduce dall’imposta.

Imposta netta = imposta da versare ma dall’imposta netta vanno ulteriormente

tolti gli acconti di imposta e le ritenute a titolo di acconto subite dal

contribuente.

Quando deve corrispondere queste somme al fisco? Nel mese di ottobre

dell’anno successivo in relazione ai redditi del 2017 le imposte si pagano ad

ottobre 2018, ci sono dieci mesi nei quali un soggetto è debitore rispetto al

fisco ma si è mitigati dagli acconti perchè nel 2017 si danno al fisco secondo

determinati criteri un anticipo delle imposte.

Dall’imposta netta si tolgono gli acconti perché sono già stati pagati.

Ritenute a titolo di imposta —> come la definisce il legislatore la ritenuta o il

fenomeno della sostituzione titolo di imposta? Art.64 del d.p.r. 600/1973,

definizione di sostituto come colui che per legge è obbligato a corrispondere le

imposte in luogo di altri, al posto del contribuente.

Questa definizione pone un problema importante: com’è compatibile con il

principio di capacità contributiva che un soggetto non titolare di capacità

contribuita possa essere chiamato a pagare imposta al posto di un soggetto

titolare di capacità contributiva?

Il sostituto è obbligato a trattenere delle somme del sostituito e a versarle al

fisco.

Ha la particolarità che se tutto ciò avviene regolarmente il sostituito non è

obbligato a versare somme ulteriori al fisco in relazione a quella fattispecie =

doppio effetto estintivo estingue le obbligazioni sia del sostituito che del

sostituto nei confronti del fisco.

Regime tributario sostitutivo perchè sostituisce l’imposta IRPEF di titolo

progressivo con una a titolo proporzionale.

Le logiche di questo istituto sono diverse.

Fenomeno della sostituzione responsabilizzando all’adempimento un

 terzo limita grandemente il rischio di evasione.

Finalità di carattere finanziario perchè sui redditi del 2017 le imposte si

 liquidano in via definitiva ad ottobre 2018 se si vince un premio ad aprile

2017 il sostituto deve versale il 30% al fisco entro un mese e quindi al

fisco arriva prima e quindi vi è un vantaggio di carattere finanziario, si

tassa subito.

Terza ragion d’essere dell’istituto è che attraverso l’applicazione di una

 ritenuta a titolo di imposta il legislatore cosa fa? Fa si che determinati

redditi sfuggano a questo sistema di progressività perchè i redditi non si

metto più nell’IRPEF perchè le imposte su quei redditi sono già stati

pagati dal sostituto = questioni di opportunità valutati dal legislatore

sottraendoli dalla tassazione progressiva, aliquota fissa.

Ritenuta d’acconto —> prima fase uguale, un soggetto deve somme al

contribuente e gli trattiene delle somma e le versa al fisco direttamente.

Somma versata dal sostituto è solo un acconto dell’imposta dovuta al sostituito

e quindi lui include la somma che costituisce reddito e quando si arriva

all’imposta lorda toglie gli acconti e le ritenute a titolo d’acconto che ha già

subito.

Non estingue nulla, è solo un’anticipazione del prelievo che grava sul sostituito

= non estingue l’obbligazione.

Anche nella ritenuta a titolo di acconto vi è l’esigenza di contrastare l’evasione,

stesso effetto finanziario.

Non si sottrae il reddito alla progressività perchè comunque il reddito viene

sommato con gli altri redditi formando il reddito complessivo lordo e poi netto e

solo alla fine si considerano gli acconti già trattenuti dal sostituto.

Quando il sostituto fa la ritenuta la versa al fisco, presenta al fisco una propria

dichiarazione in cui dice che in questo periodo di imposta e ha erogato il

reddito e viene rilasciata una certificazione perchè quando il sostituito fa la

dichiarazione dei redditi può documentare il motivo delle detrazioni.

Avendo subito una ritenuta se si pensasse di poter evadere le imposte su quel

reddito si verrebbe subito trovati perchè ci sono le dichiarazioni.

Sistema della ritenuta tale per cui l’evasione su queste fattispecie non si

verificano.

Fattispecie soggette a ritenute sono tassative = le dice la legge, se a titolo di

imposta o di acconto e in che misura.

Si può rispondere alla domanda di prima: legislatore è libero di individuare le

fattispecie di ritenuta? No, perchè comunque il sistema deve garantire che

l’incidenza della ritenuta gravi sul contribuente e quindi sul sostituito e per

garantire questo obbiettivo il sostituto per essere tale deve essere legato da un

rapporto con il sostituito per effetto del quale il sostituto è debitore del

sostituito così che l’ammontare della ritenuta incida sul debito e quindi vada a

gravare sul patrimonio del sostituito.

Rapporto di lavoro per effetto del quale un impiegato ha diritto a ricevere 100

euro di retribuzione lorda esiste anche un rapporto di lavoro e impiegato che

rende il datore di lavoro debitore all’impiegato di 100 = si da 100 - meno la

ritenuta d’acconto = i 20 che si versano al fisco sono del lavoratore.

L’onere economico della trattenuta è subito dal sostituito.

Ritenuta su deve basare su un rapporto debito-credito, si trattiene qualcosa da

un debito.

Cosa succede se il meccanismo si inceppa?

Ignoranza della norma, vengono erogate delle somme al sostituito che

avrebbero dovuto subire una ritenuta.

Quali sono gli obblighi del sostituto?

A titolo di imposta —> due sostanziali: effettuare la ritenuta cioè erogare al

sostituito una somma minore di quella prevista, versare le somme trattenute al

fisco. Uno formale: presentare una dichiarazione al fisco indicando a chi ho

effettuate le ritenute a titolo di imposta o di acconto.

No certificazione al sostituito perchè la certificazione serve de dedurrà la

ritenute ma in questo caso non bisogna dedurre nulla perchè estingue il debito

del sostituito e il fisco.

Nella patologia può avvenire che un sostituto non fa la trattenuta o non la

versa, la legge dice che il sostituto è passibile delle sanzioni amministrative per

non avere rispettato gli obblighi (omessa effettuazione) e la legge dice anche

che per quanto riguarda la ritenuta il fisco può agire nei confronti del sostituto

e nei confronti del sostituito in solido tra loro per il recupero della ritenuta che

avrebbe dovuto essere effettuata e versata.

Redditi che non devono essere dichiarati perchè soggetti a regime sostitutivo

quel reddito che avrebbe dovuto avere subito una ritenuta non l’ha subita

quindi nessuno ha pagato l’imposta su quel reddito e quindi viene richiesto il

pagamento = tra i due vi è un meccanismo di solidarietà.

Sostituto di imposta ha fatto la ritenuta ma non l’ha versata e quindi il sostituto

è passabile della sanzione per non avere versato la ritenuta ma nei confronti

del sostituito non deve essere chiesto nulla ne a titolo di sanzione ne a titolo di

imposta.

A titolo di acconto —> diverso il meccanismo di funzionamento dell’istituto.

Sostituto non fa la ritenuta e ha dato la somma piena al mio creditore.

Sostituto passibile della sua azione per omessa effettuazione della ritenuta ma

non avendo fatto la ritenuta.

Lavoratore che si prende uno stipendio concorre alla formazione del reddito

(esattamente come se fosse applicata la ritenuta) poi quando si arriva al

reddito finale non contano i soldi perchè non si ha avuto la ritenta e quindi non

va decurtato nulla perchè la ritenuta non è subita (non vi sono certificati) e

quindi se il lavoratore include il reddito lordo senza togliere la ritenuta il fisco

prende la stessa cosa.

Se non sono state pagate le imposte = evade il sostituito e quindi il fisco agisce

nei confronti del lavoratore, inadempimento imputabile solo al lavoratore.

Sostituto fa la ritenuta e non la versa, lascia la certificazione e quindi il

sostituito dimostra che ha subito la ritenuta e non gli interessa se le somme

sono arrivate

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
56 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martiitina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto finanziario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Dominici Remo.