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Il Comune

Spetta al Comune tutte le funzioni amministrative che riguardano il territorio e la popolazione...”salvo che queste siano conferite a province, città metropolitane, regioni, Stato…”.

Spetta alla Regione istituire nuovi comuni e modificare le loro circoscrizioni secondo un procedimento “rinforzato” essendo richiesto un intervento popolare.

Alle Regioni viene affidato il compito di predisporre programmi di “fusione” dei piccoli comuni, prevedendo l’istituzione di “municipi”. Organizzazione e funzione dei municipi sono disciplinate dallo Statuto e dai regolamenti comunali.

Con la riforma del ’90 si è resa necessaria, in tutti i comuni capoluogo, l’istituzione delle “circoscrizioni” di “decentramento comunale” che ha il compito di rappresentare le esigenze della popolazione consentendo la partecipazione dei cittadini.

Vengono identificate forme associative in 3

categorie:

  • Consorzi: rivolto a svolgere un solo tipo di attività, è un organo periferico della Regione, composto da rappresentanti degli EE.LL.
  • Unioni di comuni: EE.LL. costituiti da 2 o più comuni allo scopo di esercitare una pluralità di funzioni di loro competenza
  • Comunità montane: con obiettivi e funzioni legati alla pianificazione e sviluppo economico-sociale. L'organizzazione è basata su un organo rappresentativo e un organo esecutivo composto da sindaci, assessori e consiglieri. Spetta alla Regione la valorizzazione della montagna.
  • Comunità isolane o di arcipelago: l'istituzione può essere effettuata in ciascuna isola, escluse Sicilia e Sardegna. La Regione è chiamata a corrispondere contributi e incentivi nonché di intervenire in via sostitutiva.

LA PROVINCIA

Livello intermedio di decentramento essendo collocata tra Comuni e Regioni, è un ente territoriale. Ad essa spettano le "funzioni"

amministrative di interesse provinciale, quali difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente, viabilità e trasporti, fauna e flora, caccia e pesca, etc."

Ruolo importante: presta assistenza tecnico-amministrativo agli EE.LL., quale soggetto di intervento attivo.

Il mutamento delle circoscrizioni provinciali sono stabilite con Legge della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la Regione.

Alla istituzione di una Provincia segue l'istituzione di una serie di uffici: prefettura, questura, provveditorato, ecc).

La riforma del 1990 ha riconosciuto alla Provincia la possibilità di suddividere il proprio territorio in circoscrizioni.

CITTÀ METROPOLITANE

Con la riforma del 2001 vengono equiparate ad enti territoriali e riconosciute in Costituzione.

  1. Enti con propri statuti, poteri e funzioni;
  2. Potestà regolamentare per organizzazione e funzioni loro attribuite;
  3. Titolari di funzione amministrativa in base ai principi di sussidiarietà,
dovrà seguire il seguente iter:1) Il Consiglio comunale o provinciale delibera l'avvio del procedimento di formazione dello Statuto.2) Viene istituita una commissione speciale, composta da membri del Consiglio, che si occupa di redigere il progetto di Statuto.3) Il progetto di Statuto viene pubblicato sul sito web dell'ente e viene aperto un periodo di consultazione pubblica, durante il quale i cittadini possono presentare osservazioni e proposte.4) La commissione speciale valuta le osservazioni e proposte ricevute e apporta eventuali modifiche al progetto di Statuto.5) Il progetto di Statuto, così modificato, viene nuovamente pubblicato sul sito web dell'ente per un periodo di consultazione pubblica ulteriore.6) La commissione speciale valuta le eventuali nuove osservazioni e proposte ricevute e apporta eventuali ulteriori modifiche al progetto di Statuto.7) Il progetto di Statuto, così definitivo, viene sottoposto al Consiglio comunale o provinciale per l'approvazione.8) Il Consiglio comunale o provinciale delibera l'approvazione dello Statuto.9) Lo Statuto viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale dell'ente e diventa parte integrante dell'ordinamento comunale o provinciale.

richiede il voto favorevole dei 2/3 dei consiglieri assegnati, se la maggioranza non viene raggiunta, si ha una duplice votazione dove lo statuto è approvato se ottiene 2 volte il voto favorevole della maggioranza assoluta.

Soppressi i controlli preventivi, lo statuto viene pubblicato nel Bollettino Uff. della Regione, affisso all'Albo pretorio dell'ente per 30 gg. E inviato al Ministero dell'Interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli statuti.

Entra in vigore dopo 30 gg. Dalla sua affissione.

L'AUTONOMIA REGOLAMENTARE

Potere di comuni e province di adottare regolamenti "nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo Statuto nelle materie di propria competenza"... "disciplina l'organizzazione e svolgimento delle funzioni loro attribuite".

La L. 131/2003 dispone:

  1. una riserva nel rispetto delle norme statutarie;
  2. nell'ambito della legislazione dello Stato e della Regione deve assicurare i requisiti

minimi diuniformità. 5CAP. 7 – ORGANI COMUNE E PROVINCIAL'organizzazione si basa su 3 organi: Consiglio comunale, Giunta e Sindaco.Esistono 3 modalità di elezione:1) per comuni sino a 15.000 abitanti: è eletto sindaco chi ha ottenuto il maggior numero di voti;2) per comuni maggiori di 15.000 abitanti: maggioranza assoluta dei voti;3) per province: maggioranza assoluta dei voti.Si procede quindi alla proclamazione degli eletti.La L. del 1993 ha delineato una forma di governo che ricorda il presidenzialismo, con sindaco eletto dalpopolo.La Legge definisce il quadro:1) potere del sindaco di nominare e revocare gli assessori;2) riconosce al Consiglio il compito di discutere e approvare gli indirizzi generali di governo.

CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALEIl numero dei componenti è correlato al numero di abitanti (tra 12 e 60).1) Al Consiglio spetta l'autonomia funzionale e organizzativa.2) La figura del Presidente del Consiglio è presente

solo nei comuni maggiori, in quelli minori è demandata allo Statuto. 3) È affidato al Presidente un ruolo di garanzia, di regolare funzionamento del Consiglio e di equilibrio tra i gruppi politici. LE COMMISSIONI Svolgono compiti preparatori nei confronti di atti che dovranno essere adottati dal Consiglio, oltre a compiti di controllo e di indagine. Le commissioni sono costituite in seno al Consiglio proporzionalmente ai gruppi consiliari. FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO Dal 1990 la disciplina spetta agli statuti e ai regolamenti del consiglio, regolamento che deve essere approvato a maggioranza assoluta. Spetta al regolamento: 1) modalità di convocazione del Consiglio; 2) numero dei consiglieri per la validità delle sedute (quorum strutturale); 3) modalità di presentazione e discussione delle proposte. La seduta è convocata dal Sindaco. COMPETENZE Con la riforma del 1990 spetta al Consiglio adottare tutti gli atti amministrativi non espressamente riservati ad altri organi.

altri organi di governo. È l'organo di indirizzo politico-amministrativo con competenza circoscritta all'emanazione di atti considerati "fondamentali"; oltre ad una funzione di controllo attraverso interrogazioni e indagini.

DIRITTI DEI CONSIGLIERI COMUNALI E PROV.LI

  1. Chiedere la convocazione del Consiglio;
  2. Presentare interrogazioni e mozioni;
  3. Ottenere notizie e informazioni;
  4. Percepire un gettone di presenza per la partecipazione a sedute del Consiglio e delle commissioni.

CESSAZIONE DELLA CARICA (CONSIGLIERI)

Cessano dalla carica al verificarsi di determinati eventi che consistono nelle "dimissioni" o "decadenza", per motivi di ineleggibilità o incompatibilità.

Nei confronti della delibera di decadenza è ammesso ricorso giurisdizionale davanti al Tribunale territoriale competente.

Si applicano altresì l'istituto della "rimozione" e della "sospensione".

La rimozione è

Disposta per atti contrari alla Costituzione e violazione delle leggi.

6CESSAZIONE DEL CONSIGLIO

La cessazione si verifica alla scadenza di 5 anni, ma restano in carica sino alla elezione dei nuovi, per atti urgenti e improrogabili.

In via straordinaria possono essere sciolti quando:

  1. per atti contrari alla Costituzione o violazione delle leggi e per gravi motivi di ordine pubblico:
  2. rimozione, decadenza, decesso del sindaco o del Pres. Della Provincia;
  3. dimissioni del Sindaco o del Presid. Della Provincia:
  4. cessazione per dimissioni contestuali della metà + 1 dei membri;
  5. quando non è approvato nei termini il bilancio.

Il decreto di scioglimento è adottato dal Presidente della Repubblica con cui dispone la nomina di un "commissario straordinario" che provvede all'amministrazione dell'ente.

Il rinnovo deve avvenire entro 90 gg. In via cautelare anche il Prefetto può sospendere il consiglio per un periodo non superiore a 90 gg., il

quale affida le funzioni ad un commissario straordinario.

IL SINDACO E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Il Sindaco e il Presidente della Provincia sono elette contestualmente al Consiglio, svolgono un ruolo di rappresentanza nei rapporti esterni, di direzione ed esecuzione nonché funzionamento dell'ente locale.

Spetta ad essi:
  1. esercitare la responsabilità dell'amministrazione del comune o provincia;
  2. rappresentare l'ente locale;
  3. convocare e presiedere la Giunta;
  4. sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici;
  5. nominare gli assessori;
  6. nominare i responsabili degli uffici e dei servizi.

COMPETENZE QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO

Il Sindaco riveste la qualifica di Ufficiale del Governo esercitando le funzioni che si ritengono statali, essendo soggetto ai poteri di direzione e vigilanza del Prefetto e del Governo.

Tali funzioni si riferiscono:
  1. stato civile e anagrafe;
  2. pubblica sicurezza.

Il Sindaco adotta, altresì, "ordinanze contingibili e

urgenti" al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini. Per l'esecuzione dei relativi ordini, può richiedere al prefetto l'assistenza della forza pubblica. Queste possono riferirsi per esigenze di traffico, ambiente o commercio, può altresì modificare l'orario degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici, ecc.

Esistono dei limiti fissati nel T.U. del 2000, in quanto devono essere adottati "con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico".

Quale ufficiale del Governo configura una forma di contatto tra amministrazione locale e amministrazione statale. Il particolare raccordo si realizza specialmente con il Prefetto, il T.U. 2000 ne ribadisce i poteri rispettivi per accertare il regolare funzionamento dei servizi, e il potere di nominare un commissario ove il Sindaco non adempia ai suoi compiti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
18 pagine
28 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto degli Enti Locali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Di Lieto Andrea.