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M A U
CU =
Sistema operativo: S
3
∑ P m
O
∑ ∑ ∑
C C C
=costi orari macchine; =costi orari attrezzature;
M A U
∑ P
=costi orari uomini; =produzioni orarie.
O
Costo totale della sicurezza: anche per il costo della sicurezza si fa un’analisi di
o prezzo e alla fine di ciò si può decidere di assegnarli eventualmente un’incidenza
percentuale rispetto al costo generale. Il costo totale per la sicurezza è dato dai
costi strumentali più i costi non strumentali. I costi strumentali sono senza utili, non
sono soggetti al ribasso e hanno le spese generali; sono tutti quegli oggetti che
incidono sulla sicurezza, facendo il conteggio come quello dei costi della
lavorazione. I costi non strumentali sono simili a quelli strumentali con la differenza
che non hanno spese generali; si tratta di baracche, fognature, apparecchi igienico-
sanitari per gli operai, ecc..
Costo totale sicurezza: C = ΣC + 13%(o 15%)×ΣC + ΣC
TS S S NS
• Schema di contratto e capitolato speciale d’appalto: il capitolato speciale d’appalto è il
complemento del progetto, completa quello che il progetto grafico non riesce a descrivere:
Capitolo I: oggetto e prezzo dell’appalto, designazione, forma e principali dimensioni
o delle opere, attività critiche e aspetti funzionali di connessione all’ambiente.
Capitolo II: modi di esecuzione di ogni categoria di lavoro, qualità e provenienza dei
o materiali, ordine da tenersi nell’andamento dei lavori. In pratica si descrive la
modalità esecutiva di ogni tipo di lavoro. Devono essere definite tutte le
caratteristiche di riferimento per l’accettazione dei materiali (es: caratteristiche
prestazionali). A volte la committenza ha delle esigenze specifiche, ad esempio
necessita la consegna di alcune parti (lotti) prima che i lavori sia totalmente ultimati,
quindi è importante l’ordine dei lavori.
Capitolo III: disposizioni particolari riguardanti l’appalto e modo di valutare i lavori
o (misure, quantità, elenco prezzi) e rapporto tra impresa e committenza, cioè:
Termini di esecuzioni e penali: ad esempio penali per un termine dei lavori
successivi alla data stabilita nel contratto. Cioè qui il progettista stabilisce il
danno all’ente per la mancata utilizzazione del bene (la penale non può
superare il 10% del valore del bene).
50 Peretto Maurizio
Politecnico di Torino
Diritto ed economia nei lavori pubblici
a.a. 2010-2011 Programma esecutivo con previsione dell’ammontare presunto in
corrispondenza del piano dei pagamenti: i SAL possono avvenire per
importo o per periodi di tempo. Vi è una trattenuta di cautela dello 0,5% per
l’assicurazione della manodopera.
Sospensione o riprese: durante il corso d’opera l’amministrazione ha titolo di
sospendere i lavori attraverso un verbale di chiusura dei lavori se l’opera
dovesse subire una costruzione non esatta (es: se fa troppo freddo, che
provoca problemi nel getto del cls) e poi un verbale di riapertura. L’impresa
non può sospendere i lavori. I giorni di chiusura vengono aggiunti al termine
di consegna. La sospensione può essere legittima (quella prevista dal
contratto) o illegittima (danno emergente lucro cessante, cioè danno
materiale e mancato introito).
Variazioni o addizioni: l’impresa è tenuta ad eseguire l’opera in variazione al
20% del costo previsto, altrimenti no. (ad esempio per adattamenti a nuove
norme in vigore oppure per un imprevisto geologico che provoca
sospensione dei lavori (parziale o totale) e a cui segue una modifica del
progetto, quindi serve una suppletiva di variante. Se si supera il 20% in più o
meno si fa un nuovo progetto)
Contabilizzazione dei lavori a misura, a corpo o in economia.
Liquidazione dei corrispettivi.
Controlli: quelli che l’amministrazione determina per una qualsiasi attività (ad
esempio si vuole valutare la trasmittanza di una porta).
Specifiche modalità e termini di collaudo:
• Collaudo statico: (legge 380)
• Collaudo tecnico-amministrativo: mira a verificare l’opera dal punto di
vista tecnico e amministrativo.
• Piano particellare di esproprio: nella fase finale (di progetto) bisognerà verificare se tutti i
terreni sono di proprietà della committenza e se non lo sono si avvia la procedura di pubblica
utilità per acquisire quei terreni mancanti a prezzi di mercato.
Procedura di approvazione:
Viene affidato il progetto definitivo al responsabile del procedimento, poi viene elaborato dall’ente
pubblico o un libero professionista e infine per la validazione, c’è bisogno di diversi pareri tra cui
quello ambientale. Dopo la validazione, c’è bisogno del permesso di costruire (quello che una volta
si chiamava concessione edilizia) dato dal comune e del parere della conferenza dei servizi e si
avrà l’approvazione del progetto definitivo, poi l’affidamento dell’esecutivo e infine l’elaborazione
dell’esecutivo stesso. Come ultimo step, dopo aver avuto il consenso e quindi la validazione del
progetto, si avrà l’approvazione dell’esecutivo.
51 Peretto Maurizio
Politecnico di Torino
Diritto ed economia nei lavori pubblici
a.a. 2010-2011 FASE IV: LA QUALIFICAZIONE DELL’IMPRESA
Quadro normativo
Non tutte le imprese che intendono eseguire un lavoro pubblico possono partecipare alla gara,
devono avere certi titoli definiti dal quadro normativo:
• Iscrizione alla camera di commercio;
• Iscrizione all’albo nazionale dei costruttori;
• Certificazione.
Tutte le imprese che vogliono fare un’attività imprenditoriale devono essere iscritte alla camera di
commercio della zona di competenza.
Inoltre con la L. 57 del 1962 con modifiche fino alla L. 768 del 1986 con il relativo regolamento
(D.M. 172/1989) è necessaria anche l’iscrizione all’albo nazionale dei costruttori, che avviene
attraverso due modalità: la specializzazione dell’impresa (categoria di riferimento) e il suo importo.
L’elenco delle categorie e dei sub più aggiornato è quello indicato nel D.M. 304/1998 che ha
ripreso le vecchie categorie e le ha riorganizzate come opere generali (OG) e opere specializzate
(OS). I LL.PP. vengono appaltati in base alla categoria di riferimento nell’albo e in base a
determinati importi. La selezione delle varie imprese nel bando di gara fa sì che possano
partecipare solo quelle iscritte in una data categoria e per determinati importi (appartenenti alla
propria classe o incrementati al massimo del 20%). Ogni impresa può essere iscritta a una o più
categorie. Se le singole imprese non rispondono alle categorie e ai vari requisiti richiesti si
possono costituire delle ATI (associazioni temporanee di imprese), in modo tale da sopperire alle
mancanze. Vi sono 8 livelli di importo ed esiste la possibilità per le imprese di scalare le soglie di
importo.
Ulteriore requisito definito dal D.P.R. n. 34/2000 e dal D.P.R. n. 93/2004 è che l’impresa deve
essere certificata (sistema di qualificazione): questi due D.P.R. costituiscono il regolamento
recante istruzione del sistema di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici ai sensi dell’art. 8
della L. 11/02/1994 n. 109 e successive modificazioni.
Sistema qualità
L’amministrazione si cautela tramite l’iscrizione all’albo, infatti così capisce se l’impresa ha i
requisiti per fare un certo tipo di lavoro. Questa cautela però non è sufficiente oggi: serve la
qualificazione.
Sistema qualità dell’impresa: l’impresa deve dimostrare di saper lavorare bene, cioè deve
dimostrare di essere adeguata per quanto riguarda:
52 Peretto Maurizio
Politecnico di Torino
Diritto ed economia nei lavori pubblici
a.a. 2010-2011
• Struttura organizzativa (tecnici);
• Responsabilità;
• Procedure;
• Procedimenti;
• Risorse.
Il sistema qualità è regolato da un quadro normativo:
• Serie ISO 9000: serie di norme per regolare i rapporti tra committente e fornitore. Sono uno
standard internazionale adottato da 73 Paesi. Vi sono indicate una serie di caratteristiche
per determinare la bontà di un’organizzazione.
• Serie UNI 11000: norme che contengono le linee guida per l’individuazione, la selezione e
la rappresentazione degli indicatori di qualità e dei quadri di gestione per la qualità e le
linee guida per la rilevazione della soddisfazione del cliente e per la misurazione degli
indicatori del relativo processo.
• Serie UNI 45000: norme che contengono i criteri generali per gli organismi di certificazione
dei prodotti, dei sistemi di qualità e di gestione ambientale, del personale e i criteri generali
per gli organismi di ispezione.
Definizioni:
• Qualità: grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti.
• ISO (International Organisation for Standardization): federazione mondiale di gruppi di
standard nazionali (uno per nazione) di oltre 100 Paesi.
• Standard: documento o accordo con specifiche tecniche/criteri utilizzabili come regole,
guide o definizioni di caratteristiche per assicurare materiali, prodotti, processi e servizi che
sono adatti per lo scopo.
Ciclo della qualità (fornitura, costruzione, gestione):
• L’impresa per realizzare un’opera ha bisogno di acquisire materiali da un fornitore.
Per decidere a chi rivolgersi fa uno studio e una ricerca di mercato per poter valutare i
fornitori d’interesse. I fornitori devono avere prodotti con la marchiatura CE, che garantisce
la qualità grazie a controlli in fase di produzione del materiale e in fasi successive;
• Se sono appaltatore e mi occupo di un lavoro pubblico devo occuparmi anche del
fatto progettuale e costruttivo, che è la traduzione pratica del progetto esecutivo (studio
dell’ambito e inserimento nel settore);
• Nasce poi il problema dell’approvvigionamento (stoccaggi, magazzini,
conservazione e identificazione del prodotto): siccome la tendenza è quella di avere
magazzini sempre più piccoli per mancanza di spazio, il problema dell’approvvigionamento
diventa un problema serio poiché c’è bisogno di un sistema di fornitori in tempo reale che in
determinati momenti porti determinati prodotti;
53 Peretto Maurizio
Politecnico di Torino
Diritto ed economia nei lavori pubblici
a.a. 2010-2011
• L’impresa a volte è costretta a progettare e quindi ad assumere degli ingegneri per
poter adattare il progetto esecutivo alla situazi