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JIHAD

la religione islamica nasce in un periodo in cui le due potenze erano la Persia e i Bizantini. A la

Mecca avvenivano già pellegrinaggi (giravano tutti nudi attorno alla Kasbah). Posto che la Kasbah è

considerata la prima moschea costruita dal Allah, i musulmani dovevano ricorrere alle spade per

sviluppare il proprio credo. Inoltre l'Islam si è sviluppato in un terreno poco fertile per le abitudini

che proclamava. Per radunare fedeli, il Corano incoraggia la liberazione degli schiavi, e scoraggia la

consumazione di vino (che lì invece era oggetto di commercio).

06/04

RIVELAZIONE DELLA RELIGIONE AL PROGETA MOHAMMED

Orfano di padre, a 8 anni Mohammed rimane orfano anche della madre, cresciuto col nonno e con

lo zio, apparteneva ad una famiglia potente di La Mecca, pur provenendone da un ramo povero. Era

analfabeta (come tutti i profeti).

Anche il mago non vede l'origine della cosa, ma anche lui vede la cosa trasformata per potere

divino (Mosè); Gesù è invece in un periodo in cui la medicina era praticata, e lui guariva per mano

di Dio, così Dio manda Mohammed, analfabeta per sfidare la cultura molto alta in quel periodo e in

quella zona: dettandogli il Corano, in modo che tutti avrebbero creduto alla rivelazione.

A 25 anni si è sposato con Khadija: donna ricca 40enne. Lei, che voleva sposarlo, non poteva farsi

avanti. Con lei ha avuto sei dei suoi sette figli, e proprio lei lo riconobbe per alta morale ed etica.

Ogni matrimonio del Profeta, sarebbe stato voluto da Allah, per uno scopo preciso, ma Khadija era

la donna che lui amava veramente.

Da giovane frequentava la grotta di Hirak, in cui sin da giovane stava da solo a pregare. Vivendo in

un ambiente politeista (avevano statue attorno alla Kasbah), egli non frequentò quel tipo di

condotta, nè adorava idoli, nè beveva vino, nè adottava pratiche morali poi considerate peccato.

Mohammed riceve la sua rivelazione a 40 anni, in cui per la prima volta l'Angelo Gabriele gli

ordina di leggere. La moglie lo incoraggia ad andare avanti secondo la rivezione che lo aveva

spaventato. Quando l'Angelo gli rivela il seguito, egli comprende di essere stato il prescelto.

Non era accettato dai potenti, in quanto l'etica islamica prevedeva la liberazione degli schiavi,

l'elemosina ai bisognosi, e l'equo pagamento dei lavoratori. Anche i primi islamici venivano

martirizzati, ma da questo momento nasce la Lotta Per Allah; la Jihad, che nasce come difesa.

Erano poi invitati a fuggire dove le oppressioni erano troppo cruente, la fuga, hijra, anche

Mohammed fugge a Al-Medina, dopo un percorso molto travagliato. Mohammed era l'obiettivo di

un omicidio, e nella penisola araba vi era l'usanza della vendetta.

Dalla hijra a Medina comincia l'impero islamico, e il calendario islamico (oggi è il 1546).

A Medina vivevano anche gli Ebrei, e solo una piccola parte rifiutava gli islamici; i cosiddetti

"ipocriti". Vi sono per il Corano due tipi di ipocrisia: quella dottrinale, uno mostra di credere ad una

cosa a cui non crede, e quella etica, per la quale uno mente se parla o se promette non mantiene.

Tali 40 ipocriti (dottrinali) vennero scoperti da Mohammed grazie al Corano, con la promessa di

finire nell'angolo più recondito dell'inferno.

Mohammed non dirà mai chi sarà il suo successore.

I quattro saggi califfi

Abu Bakr

Omar

Otman

Alì

sono le persone preferite dal Profeta perché egli sposò le figlie dei primi due, e il primo sposò le

figlie degli ultimi due, ed erano i suoi ministri.

Ad Abu Bakr veniva dato il soprannome di "credulone" all'elezione, perchè credeva ciecamente alle

parole del Profeta.

In questo modo si spiega anche il fatto che l'elezione del capo islamico è popolare e non avviene nè

per sangue nè per altri motivi.

Il Profeta non imponeva, consigliava, come per esempio si rifiutava di stabilire i prezzi delle merci,

perché il giorno del giudizio non avrebbero dovuto motivvare la perdita della propria fortuna

imputandola a lui.

Abu Bakr è l'unico che è morto di morte naturale, mentre Omar era quello più giusto.

La persona che guida un gruppo di religiosi è l'Imam, invece il capo di Stato doveva essere anche

l'imam del gruppo che governava.

Dopo la morte di Omar (assassinato), con la successione di Otman, che era troppo buono, avviene la

prima scissione.

Il gruppo Sciita, che è quello maggiore, è quello dei seguaci di Alì, che credono che la Profezia sia

stata data a Mohammed per sbaglio e che invece doveva essere data ad Ali. Pertanto spesso credono

nella prevalenza di Ali anche rispetto ad Allah. Ad Alì non piaceva che si prosternassero davanti a

sè e, per spaventarli, li minacciò punendoli col fuoco. Essi pensavano che fosse una prova di fede e

si buttarono, sfidando la legge che "solo Allah punisce nel fuoco". Questi insultano persino la

moglie di Mohammed.

Nei quattro mesi sacri del calendario è proibito fare guerra, e sono periodi proficui per preghiera e

digiuno: il decimo giorno del primo mese sacro (muharran) i Musulmani fanno digiuno, gli Ebrei

fanno il pane azzimo (ricorre la fuga d'Egitto e la separazione del Mar rosso), gli Sciiti fanno dei

funerali perchè sono morti assassinati i figli di Alì (Hassan e Hosseini).

Omar Abdul Aziz, un nipote del primo Omar, era il secondo uomo più giusto, sotto il cui dominio

l'Impero Islamico ebbe pace, prosperità e floridità. Nominato Califfo, ha dato via tutta la sua

ricchezza.

Le Sure Meccane, per 13 anni non presentano regole: Mohammed ha insegnato solo la vera fede e il

vero amore. Erano insegnamenti che volgevano le menti fuori dal peccato del popolo arabo, e non

poteva dare subito regole e proibizioni. Al Medina invece vengono date regole più ferree, come ad

esempio non bere vino. La sostanziale differenza è la presenza di regole nelle seconde e invece la

presenza di consigli e precetti nelle prime.

Il disegno del volto del Profeta. Sul fatto in sè pare sia necessaria l'espressione dei capi musulmani

ora presente (bisognerebbe che ci fosse uno Stato Islamico), tuttavia, chi si macchia di vendetta

contro chi rappresenta il Profeta, è comunque un criminale omicida, il singolo non può e non deve

fare giustizia, può solo indignarsi con manifestazioni etc.

Corano

114 sure

6666 versetti.

La sura più lunga, Giovenca, è composta da 285 versetti. Al 190esimo Allah dice di combattere

contro coloro che li combattono, ma senza eccessi, chè Allah non ama gli eccessi. Non si possono

uccidere bambini e donne, e la guerra si deve fermare anche dove il nemico abbia bisogno di

pregare.

L'inteprete del Corano deve essere intanto un ottimo conoscitore della lingua araba, e i problemi di

interpretazione sono dovute anche alle parole che sono intraducibili.

Paradiso.

Il Paradiso è lo scopo di ogni musulmano, e la vita è solo un mezzo per ragiungerlo. I premi del

paradiso sono: natura pura, nessuna malattia, rinascita a 33 anni, con la bellezza di Giuseppe,

l'altezza di Abramo, per le donne invece si prevede una rinascita in gioventù e verginità, sono tutte

bellissime e tutte si somigliano. Per istinto riconosceranno il proprio marito.

13/05

ABBIGLIAMENTO.

Il Corano consiglia un certo tipo di abbigliamento, ovviamente tenendo diverse interpretazioni del

Corano. L'abito deve essere lungo, largo e non trasparente. La donna deve essere coperta tutta. Un

versetto recita che la donna, durante il pellegrinaggio deve avere tutto il volto scoperto, quindi

potenzialmente tutti i giorni sarebbe semicoperta.

Le varie interpretazioni hanno condotto a diversi modi di coprirsi:

BURQA: veste che copre la totalità del corpo della donna, compreso l'intero volto

– NIQAB: veste nera che lascia scoperti gli occhi

– CHADOR: veste che copre l'intero corpo lasciando scoperto l'intero volto (è stretto al collo)

– HIJAB: velo che copre il capo.

La donna si deve coprire davanti ad un uomo che la potrebbe sposare.

Ci sono uomini che non hanno il permesso di sposarla: padre, fratello erc. --> davanti a questi può

stare in libertà, senza essere coperta.

Il padre del marito è "mai permesso", il figlio del marito potrebbe essere permesso.

L'uomo deve essere coperto sempre dall'ombelico in giù, ma in presenza della donna anche il petto

deve essere coperto, non deve essere aderente.

Tutti i tessuti vanno bene per entrambi, salvo che gli uomini non possono mettere la seta.

MATRIMONIO.

Ci sono delle regole che rendono il matrimonio nullo o ammesso.

Il matrimonio non deve avere una scadenza.

MISJAD: tipo di mattrimonio praticato molto in Medioriente, in cui la donna è ricca, ma vedova: è

un accordo senza scadenza in cui la donna rinuncia alle proprie ricchezze e può decidere quando

vedere l'uomo.

MATRIMONIO ESSENZIALE (matrimonio di uno stato islamico utopico, ovviamente nei contesti

attuali cambiano molte cose): il matrimonio deve avere due testimoni (due uomini, o due donne e

un uomo). Lo Stato ha dei funzionari, che fanno da testioni giurati (tipo notai). Poi, per proteggere i

diritti della donna, devono essere presenti i parenti della donna (a scalare, padre, fratelli, zii).

La donna dovrebbe stare in casa, lui ha il dovere di assisterla e tutelarla; tuttavia può lavorare col

permesso del marito. Il divorzio è "l'ultima delle cose permesse": la persona deve far d tutto per far

funzionare il matrimonio, tuttavia il divorzio in alcuni casi può essere una medicina per il

matrimoio. Attualmente il lavoro rientra nelle clausole di accordi prematrimoniali.

Il matrimonio deve essere pubblico, conoscibile e conosciuto.

La donna deve portare un anello regalatole dall'uomo (anche di ferro); può anch'egli portarne uno,

purché non sia d'oro.

La dote è necessaria per il matrimonio, e proviene dall'uomo che la deve sposare. La donna può

tuttavia rifiutarla se non vuole sposarsi. La dote simboleggia il riconoscimento per il sacrificio della

verginità che la donna concede all'uomo, non è un prezzo.

La donna acquisisce lo status di "figlia del marito": a lui infatti è principalmente data la potestà sui

figli, poi la donna subentra nella sua autorità ove lui sia a lavoro o non ci sia. Se muore invece,

spetta al figlio maschio maggiore, una volta maggiorenne, prendere l'autorità sulla famiglia.

Il WALID (padre, tutore) non può rifiutare l'autorizzazione del matrimonio, salvo che egli sappia

cose che lei non sa (ad es che il futuro genero è un delinquente), oppure se lui non è musulmana;

non può neanche negar

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
7 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/11 Diritto canonico e diritto ecclesiastico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Atropina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto ecclesiastico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Martinelli Enrica.