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EUROPA A PIÙ VELOCITÀ o INTEGRAZIONE DIFFERENZIATA DEGLI STATI MEMBRI

Fin dal trattato di Maastricht si è visto che non tutti gli stati membri sono disposti ad accettare un'integrazione avanzata come quella proposta dall'UE. Essenzialmente le soluzioni sono solo due: se non tutti accettano una politica dell'UE o non si fa perché non vi è unanimità oppure si lasciano indietro gli stati membri che non vogliono accettarla e si prosegue con coloro che invece sono d'accordo.

Ad esempio, per quanto riguarda la politica monetaria, fin dall'introduzione nel trattato di Amsterdam alcuni stati membri hanno deciso di non volervi partecipare. In particolare, uno stato non ha voluto partecipare e due stati hanno deciso di partecipare ma non soddisfare le condizioni volontariamente. Il Regno Unito non partecipa alla politica monetaria, mentre Svezia e Danimarca non vogliono soddisfare le condizioni richieste per l'adozione dell'euro. Questo è un esempio di geometria variabile.

è più evidente dopo l'allargamento. Questo duplice binario, essere stato membro e adottare l'euro, fa sì che ancora oggi vi siano membri che non adottano l'euro. Spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Un'altra politica è lo Di questo si parla già nell'art. del trattato sull'unione europea. Evoluzione del mercato interno. Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia è un e si concentra soprattutto sulle persone che possono circolare liberamente nell'UE ma con alcune cautele, perché come le persone possono circolare allo stesso modo anche la criminalità. Giustizia significa repressione e controllo della criminalità e quindi sicurezza per i cittadini. 25 stati membri partecipano allo spazio, 2 stati membri possono decidere a loro discrezione e 1 stato è sempre escluso. Non tutti gli stati quindi partecipano a tutte le politiche. COOPERAZIONI RAFFORZATE: in linea di massima siapplica quando non c'è un numero sufficiente di stati membri che approverebbe l'atto. La cooperazione rafforzata è la possibilità di usare diritti e istituzioni dell'UE per approvare un atto solamente a loro applicabile. L'UE e le istituzioni lavorano a favore di un gruppetto di stati. Per attivare una cooperazione è necessario che la commissione presenti la proposta e che nel corso delle procedure si noti questa forte opposizione. In questo caso si va al voto e appositamente si boccia la proposta, per avere il dato formale di una opposizione forte. Allora subito dopo la mancata approvazione il gruppo di stati che vuole che venga accettata chiede alla commissione di presentare una proposta di cooperazione rafforzata. A questo punto la commissione ci mette poco a ripresentare il testo, deve essere poi approvato dal consiglio perché la cooperazione rafforzata è ammissibile a talune condizioni: l'atto non deve

Pregiudicare gli stati membri che non partecipano deve essere finalizzata alla realizzazione degli obiettivi del trattato (no per esulare competenza UE o per raggiungere obiettivi degli stati membri). Se il consiglio autorizza si vota nuovamente con regole di voto calibrate al numero di partecipanti, la maggioranza va ricalibrata sul numero di stati partecipanti. Solitamente vi è l'unanimità e l'atto entra in vigore solo per questi stati. Eventualmente sono possibili nuove adesioni.

Lezione 4 - 9.10

LE ISTITUZIONI DELL'UE

Il fatto di chiamarle istituzioni e non organi non è un dato puramente formale, vi sono disposizioni che si applicano solo alle istituzioni e non agli organi; non è per denotare la particolare importanza degli organi ma è funzionale perché vi sono organi a capo delle istituzioni che non sono a capo degli organi.

Art. 14/20 trattato UE - dedicati a una delle istituzioni indicandone gli elementi fondamentali di funzionamento.

Poi è il trattato sul funzionamento dell'UE che ci da le regole nel dettaglio. Le istituzioni sono 7: 1. Parlamento europeo 2. Consiglio europeo 3. Consiglio 4. Commissione europea 5. Corte di giustizia dell'UE 6. Banca centrale europea 7. Corte dei conti 1. PARLAMENTO EUROPEO Disciplinato dall'art. del trattato sull'UE 751 parlamentari suffragio universale Composizione - eletti per diretto per un periodo di 5 anni sulla popolazione e grandezza economica. base di due criteri: Il trattato ci dice che la rappresentanza dei cittadini è garantita in modo degressivamente proporzionale (proporzionalità degressiva) L'art. prevede che la soglia minima sia di 6 seggi per stato membro e la massima di 96 seggi. La Germania è lo stato più grande e ha 96 seggi. Gli stati più piccoli invece sono Cipro, Estonia, Lussemburgo e Malta ed hanno ognuno 6 seggi. La proporzionalità diretta sarebbe 1:50, mentre la proporzionalità

depressiva è 1:16. Se si usasse la diretta la Germania avrebbe 300 seggi. Sarebbe poco funzionale e molto costoso. Se invece teniamo ferma la Germania a 96, i paesi più piccoli non sarebbero rappresentati con la proporzionalità diretta. Avrebbero 1 o 2 parlamentari e quindi sarebbero troppo poco presenti all'interno del parlamento europeo. Di conseguenza la proporzionalità non può che essere degressiva, così gli stati più piccoli hanno un minimo di rappresentatività senza tuttavia avere un numero esorbitante di parlamentari.

Votazioni - suffragio universale diretto con mandato di 5 anni. I seggi sono assegnati su base nazionale sulla base di una procedura elettorale lasciata agli stati membri, purché rispetti una serie di principi comuni. Tra questi principi comuni ne troviamo alcuni particolarmente rilevanti:

  • Sistema maggioritario
  • Divieto di doppio mandato (no contemporaneamente deputato nazionale e europarlamentare)

Ecco una possibile formattazione del testo utilizzando tag HTML:

europeo, perché non• può lavorare in maniera adeguata ad entrambi gli incarichi - nonostante questo sia molto ovvio tale principio è stato posto appena nel 2002)

Incompatibilità (un giudice corte di giustizia non può essere eletto come parlamentare europeo e• allo stesso modo anche un membro della commissione)

Periodo elettorale (periodo durante il quale avvengono le elezioni, può durare fino a una• settimana e tale periodo è stato stabilito dal parlamento uscente).

Tutti gli stati membri sono tenuti a organizzare le elezioni durante il periodo elettorale. L’unico inghippo è che le operazioni di spoglio devono cominciare dopo che l’ultimo paese ha finito di votare. Potrebbe essere l’ultimo giorno ma non per forza è così. Si procede però solamente dopo per evitare eventuali influenze).

che l’ultimo paese ha finito di votare Per questo motivo molti stati tendono a votare gli

  • Ultimi giorni del periodo elettorale per non dover tenere le schede elettorali, evitare eventuali minacce informatiche e mantenere l'apparato costoso per più giorni consecutivi in attesa dell'ultima elezione.
  • Possono votare tutti i soggetti che hanno diritto di voto nel loro paese, ci si riferisce cioè alle norme nazionali per l'attribuzione del diritto di voto.
  • La composizione del parlamento europeo:
    • Per funzionare, il parlamento ha bisogno di dividersi in organi perché non sempre può lavorare in seduta plenaria.
    • Commissioni parlamentari: sono l'esatto equivalente delle commissioni del parlamento italiano. Sono organi divisi per materie e competenze, che discutono di qualsiasi attività del parlamento europeo e delle successive deliberazioni preliminarmente rispetto alla discussione in seduta plenaria. Le commissioni perdurano per tutta la durata dei 5 anni del mandato. Una sola commissione è temporanea: la commissione temporanea.

di inchiesta: costituita nel momento in cui debbano essere controllati deifatti di interesse generale.permanenti macro-tematiche.

Le commissioni sono e si dividono perGruppi politici- sulla base dei valori politici di riferimento e del partito politico nazionale diappartenenza.

Le regole per la costituzione dei gruppi politici sono più rigide rispetto a quelli del parlamentoitaliano. Vi devono essere almeno 25 parlamentari provenienti da almeno 1/4 degli stati membri.

Inoltre non è ammesso il gruppo misto, se un parlamentare cambia idea e vuole cambiare partito èlibero di farlo ma non può costituire un gruppo misto, deve trovarne un’altro all’interno delparlamento.

Presidente,- il suo incarico ha una durata di due anni e mezzo. Nella buona maggioranza dei casiviene confermato il presidente in carica, cosa che non si è però verificata nel quinquennioSassuoli.antecedente. Oggi abbiamo l’italianoIl presidente è coadiuvato da

Un ufficio di presidenza con 4 vice presidenti e una segreteria per l'organizzazione dei lavori. Ha le tipiche funzioni di un presidente di qualsiasi organo: stabilire l'ordine del giorno, dare la parola ai deputati, cacciare i deputati se si comportano in maniera scorretta, organizzare le sedute e convocarle.

Il presidente rappresenta poi il parlamento in sedute extra europee.

Le funzioni del parlamento europeo:

  1. Proprio perché è eletto a suffragio universale diretto è l'unico organo democraticamente rappresentativo del popolo europeo nella sua interezza. La funzione essenziale del parlamento europeo è quella che esercita congiuntamente con il consiglio: controllo politico legislativa.
  2. La seconda funzione è quella di controllo politico che si attua principalmente nei confronti della commissione. Esiste infatti tra il parlamento e la commissione un rapporto analogo a quello esistente tra parlamento e governo italiano che non si può chiamare essenzialmente di fiducia.

È il parlamento a esercitare principalmente un potere sulla commissione europea. Questo controllo politico si esercita su base quasi quotidiana. Il parlamento non si riunisce ogni giorno ma sicuramente ogni settimana, mentre il controllo fa parte del normale lavoro della routine del parlamento europeo.

Nell'ambito della routine ha due elementi principali: interrogazioni e audizioni.

L'interrogazione - quando il parlamento chiede alla commissione informazioni sulla sua attività, azione o omissione. Risponde un commissario che è presente durante la riunione del parlamento europeo. Può farlo subito o può prendersi del tempo per rispondere alla domanda del parlamento europeo.

L'audizione - speculare, ovvero un commissario si presenta spontaneamente presso il parlamento europeo per comunicare delle informazioni che riguardano le funzioni dell'uno o dell'altro.

Vi è poi uno strumento

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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaiacataldi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Marino Silvia.