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Direttiva Copyright 2019
Questa direttiva non solo modifica la direttiva sul copyright MA anche la direttiva 96/9/CE ossia la direttiva database.
Scopo: prevede norme miranti ad adeguare talune eccezioni e limitazioni al diritto d'autore e diritti connessi all'ambiente digitale = recepimento da parte degli stati membri. In Italia è stata recepita il 12 dicembre 2021.
PRINCIPALI NOVITÀ:
Art.3 "estrazione di testo e di dati per scopi di ricerca scientifica":
Nuove eccezioni per riproduzione ed estrazione effettuata da organismi di ricerca per scopi di ricerca scientifica a cui essi hanno legalmente accesso;
Nei confronti di banche dati e software protetti;
Eccezione valida solo per scopi di
ricerca scientifica Art.2: "Artt.15-23: Riconoscimento dei diritti di riproduzione e diffusione agli editori per l'utilizzo online delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico da parte di prestatori di servizi della società dell'informazione Esempio: Google news Eccezioni: Linking e estratti molto brevi quale interpretazione?? Da collegare all'ISP Art.17: per i prestatori di servizi di condivisione di contenuti online comunicazione al pubblico = accesso al pubblico a opere protette dal diritto d'autore o ad altri materiali protetti caricati dai suoi utenti. INTERNET SERVICE PROVIDER (ISP) E RESPONSABILITÀ DEFINIZIONE: Internet service provider quel soggetto che esercita un'attività imprenditoriale di prestatore di servizi della società dell'informazione offrendo agli utenti servizi di connessione, trasmissione e immagazzinamento dei dati, ovvero ospitando un sito sulle proprie apparecchiature. Ilprovider è un intermediario stabilisce il collegamento tra chi intende comunicare un'informazione e i destinatari della stessa, ad esempio trasferisce materialmente le informazioni. In questo caso si parla di dati in generale.
TIPOLOGIE DI ISP:
In senso tecnologico-giuridico:
- Access provider: consente all'utente l'accesso alla rete internet;
- Service provider: fornitori di servizi per internet;
- Content provider: fornitori di contenuti, autori dei contenuti pubblicati sui propri server. In questo caso si è a contatto con i clienti.
QUESTIONE GIURIDICA:
Gli illeciti resi possibili via internet sono moltissimi.
Responsabilità:
- Autore della condotta illecita: persona responsabile dal punto di vista giuridico civile e penale.
- Tuttavia, l'utilizzo di tecniche di anonimato rendono difficile l'accertamento degli autori degli illeciti.
Domande rilevanti:
- Può esservi una responsabilità sul provider?
- Perché? Essendo un intermediario, il provider potrebbe essere coinvolto nella trasmissione di informazioni illecite, ma la sua responsabilità dipende dalle leggi e dalle normative vigenti.
eliminare o minimizzare, per favorire il DSM, le responsabilità incapo agli ISP.single market (mercato digitale unico)Digital
PRINCIPI GENERALI:
- Non gravare gli ISP di obblighi di sorveglianza sui contenuti diffusi dagli utenti attraverso la rete;
- Previsione di un regime generale di esenzione da responsabilità civile, a seconda del livello di coinvolgimento dell'ISP nelle condotte degli utenti;
- Collaborazione con le autorità, nel caso di provvedimenti per la rimozione del contenuto.
NESSUN OBBLIGO DI SORVEGLIANZA - ART.15
Comma 1 nessun ISP è tenuto a sorvegliare le informazioni che trasmettono o memorizzano, né ricercare attivamente fatti o circostanze che indichino la presenza di attività illecite;
Comma 3 è impregiudicata la possibilità, per un organo giurisdizionale o un'autorità amministrativa, di esigere che il prestatore ponga fine ad una violazione o la impedisca.
Art. 17 D.lgs. 70/2003
Riprende l'art.15 della direttiva principi:
Assenza di un obbligo generale di sorveglianza
Assenza di un obbligo generale di ricercare attivamente attività illecite
SABAM V. SCARLET (CGUE)
La Sabam (equivalente SIAE però francese) chiede a Scarlet (Accessprovider) di filtrare dei contenuti peer-to-peer che circolano in violazione del diritto d'autore.
Scarlett si oppone, sostenendo di non essere obbligata a filtrare i contenuti che circolano in rete, ritenendo che costituirebbe una forma di sorveglianza.
Condanna di Scarlet per non aver predisposto l'algoritmo.
Un sistema di filtraggio di contenuti P2P costituirebbe una sorveglianza?
La corte stabilisce che il sistema di filtraggio presupponeva:
Individuare TUTTI i file che circolano nel traffico peer-to-peer
Deve identificare i file che contengono opere sulle quali i titolari dei diritti di proprietà intellettuale
Capire quali file sono scambiati in modo illecito
La corte stabilisce che un sistema del genere richiederebbe un'osservazione attiva sulla totalità delle comunicazioni elettroniche. Per cui l'ingiunzione rivolta a Scarlet del tribunale, lo obbligherebbe a procedere ad una sorveglianza attiva, vietato dall'art.15 n.1 della direttiva 2000/31.
TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ DEGLI ISP - ARTT. 12-14
Dal punto di vista giuridico vi sono 3 tipologie di ISP, regolate dagli artt.12-14 della direttiva:
Mere conduit provider (art.12) - è un semplice trasporto di stringhe in codice binario esempio: fornitore di servizi di rete domestica
Cashing provider (art.13) compie operazioni di memorizzazione temporanea esempio: motore di ricerca
Hosting provider (art.14) memorizza permanentemente le informazioni esempio: cloud o social media
Il livello di coinvolgimento varia a seconda della tipologia di attività.
MERE CONDUIT:
Mere conduit = semplice trasporto:
Semplice trasmissione di informazioni,
Non proprie fornite dal destinatario del servizio/committente Fornitura di accesso alla rete internet Requisiti l'ISP non è responsabile delle informazioni, a patto che: - Non dia origine alla trasmissione; - Non selezioni il destinatario della trasmissione; - Non selezioni né modifichi le informazioni trasmesse. C'è l'elemento di passività totale del mere conduit rispetto alla comunicazione dei dati, poiché egli conferisce solamente la struttura per il trasporto dei dati. Le attività di mere conduit includono la memorizzazione automatica, intermedia e transitoria delle informazioni trasmesse, a condizione che questa serva solo alla trasmissione sulla rete di comunicazione e che la sua durata non ecceda il tempo ragionevolmente necessario a tale scopo. (art.12) CACHING: Attività di memorizzazione automatica, intermedia o temporanea delle informazioni Effettuata al solo scopo di rendere più efficace ilsuccessivo inoltro ad altri destinatari, a loro richiesta Esempio: Google L'Isp non è responsabile, a meno che non sia passivo: a) Non modifichi le informazioni b) Si conformi alle condizioni di accesso alle informazioni c) Si conformi alle norme di aggiornamento delle informazioni d) Non interferisca con l'uso lecito della tecnologia e) Agisca prontamente per rimuovere le informazioni che ha memorizzato, o per disabilitare l'accesso, non appena venga effettivamente richiesto. Slide iperattività dell'Isp e non passività L'art. 13 comma 2 lascia impregiudicata la possibilità, che un organo giurisdizionale o un'autorità amministrativa... HOSTING: Rappresenta una delle attività più diffuse di internet È eterogenea può spaziare dalla gestione del sito, alla memorizzazione dei contenuti creati dagli utenti, alla tenuta degli archivi del cliente nei propri server. Si è postorecentemente il problema di chi debba controllare le illiceità se il provider fosse responsabile. È la categoria più critica. Art.14 Gli stati membri provvedono affinché nella prestazione di un servizio della società dell'informazione consistente nella memorizzazione di informazioni fornite da un destinatario del servizio, il prestatore non sia responsabile delle informazioni memorizzate, a condizione che il prestatore: a) Non sia effettivamente al corrente del fatto che l'attività o l'informazione è illecita non sia corrente di fatti o di circostanze che rendono manifesta l'illegalità dell'attività dell'informazione b) Non appena al corrente di tali fatti, agisca immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne l'accesso ESEMPIO: carico su OneDrive un film piratato, il provider è office, se non sa che quello è un file in violazione del diritto d'autore.sempre secondo il nonobbligo di sorveglianza. MA qualcuno scrive una mail a Microsoft che ho caricato un file protetto, dal momento in cui avviene questa comunicazione, allora egli deve agire prontamente per rimuoverlo.
In Italia…Art.16 D.lgs. 70/2003
Il prestatore non è responsabile delle informazioni memorizzate a richiesta del destinatario.