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DUVRI
io committente non conosco a priori il nome del mio contraente, devo prima disporre un preliminare. Cioè i rischi standard dell’attività lavorativa chi è voglio affidare in appalto. Il committente a seconda delle aree delle aziende, deve individuare nella specifica area quantainterferenza con i relativi tempi. Ipotesi impresa di pulizia, lascia pavimento bagnato ed entra un altro operatore, non c’è interposizione temporale, ma il rischio c’è comunque.
26/03 Delega di gestione non la si trova nella società di persone. In questa, in senso prevenzionistico saranno tutti i soci, salvo in accomandita semplice. Anche in una società di persone potrà trovare applicazione la delega - sub delega di funzione. Nel nostro ordinamento, la Responsabilità degli enti, ibrida in quanto amministrativa/penale. La responsabilità penale, può essere individuata solo in capo alla persona fisica, NON persona giuridica.
2001 è stato introdotto un decreto legislativo, 231/2001, che ha disciplinato e introdotto una responsabilità direttamente gravante sull'ente, che è accertata dal giudice penale, e che si collega al compimento e accertamento di reati. Il fatto che, sia lo stesso giudice che accerta la sussistenza di questa responsabilità, ha indotto il dibattito a individuare la natura di questa responsabilità, come una responsabilità ibrida, che in qualche modo si avvicina a quella penale, ma non può essere indicata come tale in termini assoluti (perché è giuridica).
Affinché si possa configurare la responsabilità amministrativa/penale dell'ente devono verificarsi 3 presupposti: reati1. Deve essere commesso uno dei reati previsti dal d.lgs. 231/2001, cioè uno dei presupposto, a cui tale d.lgs. ricollega anche, oltre alla responsabilità da quando è stata adottata o la legge 123/207, questa lista di
reati è stata integrata anche con i reaticolposi con omicidio colposo, e lesioni gravi gravissime. Sono nelle maggior parte reati di natura colposa, prima del 2007 solo reati dolosi. nell'interesse o a2. La commissione di questo reato presupposto deve essere avvenutavantaggio dell'ente. criticità organizzativa3. Colpa organizzativa, cioè deve esserci stata che ha creato quelreato.In giudizio bisognerà provare la sussistenza di questi 3 elementi, la prova dell'elemento dellacolpa di organizzazione, la prova di efficacia adozione di un MOG è la prova che consente diaccertare o escludere la colpa, viene quindi a mancare il terzo elemento necessario. Se vi eraun MOG adottato ed efficacemente attuato è esclusa la colpa da organizzazione, se questomodello non c'era o non è stato efficacemente adottato, la colpa c'era. L'onere di provare ilMOG, questo è a carico dell'ente se il reato presuppostoè stato commesso da un soggetto apicale, quindi soggetti che hanno funzioni di rappresentanza, funzione, gestione dell'ente. L'onere di provare grava invece sull'accusa, che nel procedimento penale è il pubblico ministero, e quindi che non è stato adottato ed attuato efficacemente. L'adozione e l'efficace attuazione del Modello di Organizzazione e Gestione hanno efficacia esimente ed escludono la responsabilità amministrativa dell'ente in quanto volte a prevenire il rischio che sia commesso il reato-presupposto. Ai sensi delle modifiche al d.lgs. 231/01 introdotte dalla l. 179/2017, il MOG deve prevedere altresì canali di segnalazione delle condotte illecite da parte dei lavoratori e una tutela del lavoratore segnalante (Whistleblower) contro atti ritorsivi. 179/2017 legge sul Whistleblower -> segnalatori, tutelati da questa normativa. I MOG devono prevedere una serie di procedure che consentano ai potenziali segnalanti didenunciare eventuali problemi? Sul modello e che consentano a loro dagli eventuali comportamenti ritorsivi. Art. 1 del decreto 231/17 -> enti, deve essere un soggetto distinto dalla persona fisica che ha commesso il reato. Questa distinzione non c'è nella ditta individuale (datore di lavoro=giuslavoristico + prevenzionistico). Il reato deve essere stato compiuto o da persone, o da soggetti apicali, questi sono quelli individuati dalla lettera a. Che sia uno o l'altro diventa solo più difficile l'accertamento del giudizio perché laddove siano stati i soggetti, di cui alla lettera a compiere il reato presupposto l'onere di provare grava sull'accusa, e quindi è più difficile in giudizio accertare la sua sussistenza di responsabilità. Quando si era pensato alla responsabilità degli enti, non si era pensato ai reati di natura colposa, bensì dolosa, nei quali voglio anche l'evento. MOG -> base da cui siparte per la strutturazione del modello nell'ambito della sicurezza. Tale modello è facoltativo, in quanto nessuno dice che l'ente è obbligato ad adottare i modelli. Se poi però succede il reato presupposto, e accertata la responsabilità, l'ente sarà gravato dalla responsabilità ex 231.
I Modelli Organizzativi previsti ex D.Lgs 231/01 hanno natura facoltativa e possono essere adottati ante factum o post factum. Se adottati a scopo preventivo (ante factum), a determinate condizioni costituiscono elementi impeditivi della responsabilità dell'ente in caso di illecito amministrativo dipendente da reato (ex art. 6 D.Lgs 231/01), mentre, qualora adottati post factum, ex art. 12, lettere. b), D.Lgs 231/01, costituiscono una attenuante della responsabilità con l'effetto dell'inflizione di sanzioni diminuite. (Trib. Milano, ord. N. 2333 del 14 dicembre 2004, in Foro It., 2005, II, c. 527).
Chi sono i soggetti che
devono porre in essere i reati presupposto: soggetti apicali, e soggetti subordinati ai soggetti apicali. Il criterio di imputazione soggettiva è la colpa di imputazione, e si ha quando non è stato attuato o efficacemente adottato il MOG, e l'organizzazione di vigilanza in grado di controllare e verificarne l'attuazione. Il MOG è disciplinato dal 231/2001, nell'ambito del TU troviamo una disciplina speciale dei MOG nell'ambito della sicurezza sul lavoro. Articolo 30 TU fornisce norme speciali, che vanno a dettagliare alcuni elementi dei modelli, laddove gli stessi siano adottati e orientati a prevenire i rischi connessi all'obbligo di sicurezza. Quindi 231 che su questo però insiste il modello speciale normativo stabilito dall'articolo 30. Perché quindi serve un MOG se abbiamo già il 231? Per garantire che all'interno dell'azienda vi sia un sistema organizzativo che assicuri l'adempimento degli obblighi.previsti del tu, cioè che vi sia un sistema che prevenga il rischio che si commettono i reati. Cioè quando non sono adempiute le normative del TU. Quindi per prevenire il rischio del reato. Questo articolo prevede due livelli di sicurezza: sistema di controllo e vigilanza a determinate posizioni di garanzie. Delega di funzioni art. 16 comma 3 -> obbligo di vigilanza si intende assolto laddove si prova adozione ed efficacia adozione del MOG di cui all'articolo 30 c 4. Quando il dl adotta una delega di funzione permane in capo a lui un obbligo di vigilanza, in sede di giudizio, però, se il dl riesce a provare che era stato adottato ed efficacemente attuato un MOG contenente un sistema di controllo adeguato e idoneo basato su due livelli, cioè sia di primo che secondo livello, quindi procedure prefissate per garantire il controllo, e un sistema di vigilanza, laddove si riesca a provare tutto questo si assolve. Bisogna ovviamente anche che sia efficacementeattuato.MOG com'è strutturato serve per prevenire il verificarsi del reato presupposto, come faccio a prevenirli? Determino i rischi che prevengano il reato. Rischi connessi all'attività lavorativa, ma anche procedure che si riconnettono alle procedure di vigilanza e controllo. Prima fase, fase di mappatura che si sovrappone al DVR, cioè devono verificare quali sono gli ambienti di lavoro con più esposizione ai rischi e adottare misure di prevenzione e protezione. Poi deve prevedere dei protocolli di contrasto del rischio aziendale, cioè che consentono che le misure di prevenzione e protezione vengano effettuate. Organismi paritetici, hanno varie funzioni, asseverazione, cioè certificazione del fatto che quel modello sia corretto e segua le linee guida di quel settore in cui opera l'azienda. Definizione di asseverazione non è data dal tu, e secondo il fatto che vi sia stata questa asseverazione non esclude che l'ultima
parola spetti al giudice penale, perché sarà lui a prevedere se vi è stata un'asseverazione corretta. Domande nei casi: perfeziona un reato presupposto, da chi è stato compiuto, a fronte del soggetto che è stato compiuto chi ha l'onere di provare cosa in giudizio, e quando si può configurare la responsabilità dell'ente. 9/04 Due variabili che incidono sul contenuto dell'obbligo di sicurezza: obbligo del dl di valutazione ex articolo 28 che ha come oggetto tutti i rischi, e con un concetto esteso di salute, facendo riferimento all'articolo 2 c 1 o) -> stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o infermità. Definizione di salute ampia, non è presente nella direttiva, ma utilizzata dalla corte di giustizia. Inoltre, è importante precisare che i rischi professionali che devono essere oggetto di una valutazione da parte dei datori di lavoro.Il lavoro non è stabilito una volta per tutte, ma si evolve costantemente in funzione, in particolare, del progressivo sviluppo delle condizioni di lavoro e delle ricerche scientifiche in materia di rischi professionali.
Quando si parla di "altra natura" si intendono non solo rischi fisici, ma anche psicosociali. Questi includono:
- Mobbing
- Stress lavoro correlato
- Rischi psicosociali
Il loro rapporto tra questi 3 concetti rientra nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)?
Secondo l'articolo 28, articolo 1, si fa riferimento al concetto di salute. Gli accordi possono rimanere tali, con efficacia di soft law e possono essere implementati all'interno degli stati membri, secondo le prassi di ciascuno stato, oppure possono essere trasposti in direttive.
L'accordo è rimasto soft perché non è diventato direttiva. È un contenuto a bassa portata precettiva, con disposizioni vaghe e generiche.
Da un lato alcuni aspetti sono stati esclusi dalla regolamentazione per la conclusione dell'accordo, come la violenza. Per evitare che l'accordo fallisse, si...
È deciso di lasciare stare alcuni aspetti, perché si voleva la conclusione dell'accordo.