Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LO SPAZIO DI LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA
Questioni generali.
Il Trattato di Unione indica alcuni obiettivi specifici ad esso legati da un nesso di funzionalità.
Il PRIMO di questi obiettivi consiste nel conferire all'Unione il fine di offrire ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l'asilo, l'immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest'ultima (Art. 3 n°2 TUE).
La disciplina puntuale per realizzare questo obiettivo è stabilita nel Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Artt. 67-89).
Quello che cambia rispetto all'assetto stabilito a partire dal Trattato di Amsterdam è l'intero contesto normativo in cui esso si colloca.
Il risultato dell'innovazione segnata dal Trattato di
Lisbona è conseguito attraverso un diverso ordine nell'indicazione degli obiettivi dell'Unione individuati nell'Art. 3 del Trattato, dove il mercato interno cede il passo allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia (primo elemento di discontinuità). Questo testimonia il superamento della mera funzionalità mercantile: la cooperazione fra gli Stati membri dell'Unione ha imboccato una via per cui lo spazio economico deve coincidere con uno spazio entro il quale le persone possano liberamente spostarsi, in condizioni di sicurezza, contando su un regime armonizzato circa l'apprezzamento dei valori giuridici che presiedono a tale mobilità e circa le modalità di accesso alla giustizia. Il termine spazio individua un contesto fisico non necessariamente coincidente con l'insieme dei territori oggetto della sovranità degli Stati membri dell'Unione. Già su un piano generale, il diritto dell'Unione nonIl tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1;
si estende a tutti i territori soggetti allagiurisdizione degli Stati membri (Artt. 52 TUE e 355 TFUE).
Quanto allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia si consente ad alcuni Stati (in particolare RegnoUnito, Irlanda e Danimarca) di parteciparvi secondo modalità determinate da protocolli edichiarazioni allegati ai Trattati (cd. integrazione differenziata).
Le materie funzionali al conseguimento di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia e lecompetenze attribuite all’Unione.
Il conseguimento di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia è affidato alla competenzaconcorrente di Unione e Stati membri (Art. 4 n°1 lett j TFUE).
Obiettivi specifici e relativi poteri di azione dell’Organizzazione si articolano in una serie dimaterie indicate dall’Art. 67 TFUE, nonché precisati nella disposizione di apertura di ciascuno deiquattro Titoli che specificano le singole competenze, successivamente alle disposizioni generali.
1 A)
LIBERTÀ: Il presupposto per il funzionamento di tale spazio è che tutte le persone devono essere in grado di circolare liberamente e liberamente esercitare le proprie legittime attività nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali. Tali libertà sono riconosciute in primis al cittadino dell'Unione ma non possono essere considerate patrimonio esclusivo di questo. Le tradizioni impongono che ne possa godere ciascun individuo e a maggior ragione colui che si trovi a ottenere accesso a questo spazio comune a motivo di esigenze legittime (di natura economica, motivi personali, etc). È quindi necessario per la realizzazione di tale obiettivo:
- Che non vi siano controlli sulle persone alle frontiere interne;
- Che l'Unione provveda a garantire il controllo delle persone e la sorveglianza efficace dell'attraversamento delle frontiere esterne;
- Che l'Unione provveda ad instaurare progressivamente un sistema integrato
pubbliche, separatamente e congiuntamente, sono in grado di utilizzare gli strumenti legittimi per combattere e limitare l'azione di chi comprime tali libertà. L'Unione si vede quindi conferite le competenze necessarie a garantire un livello elevato di sicurezza attraverso misure di (Art. 67 n.3 TFUE):
- prevenzione e di lotta contro la criminalità, il razzismo e la xenofobia, attraverso;
- coordinamento e cooperazione tra le forze di polizia e autorità giudiziarie e altre autorità competenti,
- riconoscimento reciproco delle decisioni penali necessarie e, se necessario, il ravvicinamento delle legislazioni penali.
Questo obiettivo si sviluppa in modo assai articolato, su due ambiti di attribuzioni:
- [CAPO 4] attiene allo sviluppo di una stretta cooperazione fra le autorità giudiziarie penali nazionali, attraverso (Art. 82):
- la definizione di norme e procedure per assicurare il riconoscimento in tutta l'Unione di qualsiasi tipo
creazione di uno spazio comune nel quale attuare il principio di liberacircolazione delle persone;
b)quello della protezione di questo spazio di libertà. Tale interdipendenza si era poi rafforzata nella prassi, la quale ha anche esteso alla cooperazioneintergovernativa i principi della cooperazione integrata istituzionale (cd. principio di lealecooperazione, cd. principio di coerenza, cd. principio del riconoscimento reciproco, etc).
I poteri di azione riconosciuti all'Unione al fine di conseguire uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia si traducono nell'adozione di atti normativi vincolanti (Art. 2 TFUE), che sidevono mantenere entro gli orientamenti strategici della programmazione legislativa e operativafissati dal Consiglio europeo (Art. 68 TFUE).
Il Consiglio di Stoccolma ha nel Dicembre del 2009 dettato i criteri ispiratori per l'azionedell'Unione nel quinquennio 2010-2014:
- promuovere la cittadinanza e i diritti fondamenta