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Diritto dell'Unione Europea - l'allargamento Pag. 1
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PROCESSO DI ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA

"PiccolaI primi Stati che hanno partecipato alla Comunità, chiamati in dottrina Europa", sono stati:

  • Italia
  • Francia
  • Germania
  • Olanda
  • Belgio
  • Lussemburgo

Sin dall'inizio i trattati hanno previsto la possibilità per nuovi stati di entrare a far parte di questa comunità: erano infatti trattati aperti.

Se era prevista tale possibilità è necessario vedere come sia possibile questa entrata.

Il processo di allargamento si è distribuito nel tempo:

  • 1973: Gran Bretagna, Danimarca e Irlanda.
  • 1981: Grecia (che prima aveva problemi politici)
  • 1866: Spagna e Portogallo
  • 1995: Austria, Svezia e Finlandia
  • 2004 il blocco dei 10 Stati dell'est e dell'Europa insulare (Cipro, Malta, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca e Slovenia)
  • 2007: Romani e Bulgaria (che avevano iniziato l trattative con i 10 precedenti)
  • 2013:

Entrerà la Croazia. Ogni volta che un paese entra a far parte dell'Unione è necessario un trattato tra l'Unione, gli Stati membri e lo Stato entrante. Il trattato segna il momento conclusivo dell'entrata: esso, firmato e approvato all'unanimità, ha bisogno della ratifica di tutti e 27 gli Stati membri attraverso procedure che cambiano da Stato a Stato, che possono consistere in una ratifica parlamentare oppure in un doppio passaggio (ad esempio in Croazia, Francia e Olanda) di ratifica parlamentare e referendum popolare. La Turchia ha presentato la domanda di entrata nel 1989 ma figura ancora tra i candidati. L'Islanda ha fatto domanda nel 2009 e la si ritiene quasi pronta ad entrare: le differenze di tempo tra i due paesi sono dovute alle diverse situazioni interne degli Stati al momento della domanda. Nel momento in cui entra un nuovo stato è necessario modificare i trattati, operazione che viene fatta non sulla base dell'art 48.

Ma di un articolo ad hoc, l'art 49 TUE che indica alcuni criteri per entrare a far parte dell'Unione, tra i quali rientrano:

  • Un criterio geografico per cui lo Stato deve far parte del bacino europeo;
  • Un criterio politico per cui lo Stato deve rispettare e promuovere i valori su cui si basa l'Unione Stessa, valori e principi per la prima volta enucleati nell'articolo di un trattato.

Se uno Stato ritenesse di rispondere a questi criteri e volesse entrare a far parte dell'Unione europea deve trasmettere la domanda al Consiglio, il quale si pronuncia all'unanimità previa consultazione della Commissione (parere obbligatorio ma non vincolante) e approvazione del parlamento (c.d. parere conforme).

Nonostante nella norma non sia indicata tutta la procedura, essa contiene delle fasi intermedie prima della pronuncia del Consiglio. Con la trasmissione della domanda al Consiglio si aprono infatti 3 sottofasi:

  1. In primo luogo, il Paese deve arrivare ad
avere lo Status di candidato potenziale per cui, con i dovuti interventi, potrebbe giungere ad essere un candidato ufficiale (paesi come l'Albania, la Bosnia e il Kosovo non hanno lo status ufficiale di candidato ma solo potenziale); Quando si ritiene che lo Stato abbia la possibilità di iniziare le trattative l'unanimità del Consiglio lo nomina candidato ufficiale. Con ciò il paese entrante si deve adeguare in concreto agli obblighi che derivano dall'essere membro dell'Unione: ciò significa ad esempio che tutti i trattati e il diritto derivato, la giurisprudenza della Corte e le prassi consuetudinarie diventano vincolanti. Lo Stato deve quindi porre in essere tutte le riforme necessarie per adeguarsi alle politiche comunitarie: quanto più è lontano da esse, tanto più ci metterà. Ed è per questo che l'Islanda, nonostante abbia fatto richiesta molto alle soglie dell'entrata dopo della.

Turchia.sono diventate sempre più numerose man mano che i trattatiQueste politiche dell'unione sisono succeduti nel tempo: per ognuno dei settori (35 capitoli di negoziato) lo Stato devedimostrare di essersi adeguato in modo da poter chiudere la chiusura del negoziato.

Alla chiusura di tutti i capitoli, il paese si ritiene pronto ed il Consiglio si pronuncianuovamente.

Dettagli
A.A. 2012-2013
2 pagine
3 download
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliabertaiola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Baruffi Maria Caterina.