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Art. 12 TUE
Ruolo dei Parlamenti nazionali.
Modalità di elezione dei singoli deputati (art. 223 TFUE)
Elezione a suffragio universale diretto. Divieto di sovrapposizione tra mandato nazionale ed europeo.
Protocollo n. 7 art. 8 (privilegi e opportunità) allegato ai trattati: i
membri del Parlamento europeo non possono essere ricercati, detenuti
o perquisiti in relazione alle opinioni pronunciate nell'esercizio delle
loro funzioni.
I deputati, una volta eletti, se anche deputati nazionali devono
abbandonare la carica, si riuniscono in gruppi politici. Per costituire un
gruppo politico, i deputati devono provenire da almeno un quarto degli
stati membri >> coscienza politica dell'Europa.
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Funzione di bilancio: tutte le voci di bilancio dell'UE devono essere approvate congiuntamente dal
Parlamento e dal Consiglio.
Funzione di controllo: controllo della Commissione che deve dare una relazione annuale al Parlamento che
ne discuterà. La nomina della commissione avviene ogni 5 anni, prima viene eletto il Parlamento e poi viene
nominata la Commissione.
Mozione di censura (nei confronti della Commissione - art. 234 TFUE): procedura che consente al
Parlamento di far decadere tutta la commissione; è stata presentata più volte, ma non si è mai
concretizzata.
Commissione europea (art. 17 TUE) Propone nuove leggi
Vigila sul rispetto dei trattati
È politicamente indipendente
Il mandato è di 5 anni
Art. 17 par. 3 TUE: caratteristiche
che i membri della commissione
devono avere
Art. 244 TFUE: i membri non
possono svolgere altre attività >>
rispettare gli obblighi della carica.
In caso di violazione la Corte di
Giustizia può pronunciare le
dimissioni d'ufficio o la negazione
di altri vantaggi riferiti al
commissario
Nomina della Commissione:
1. Nomina del presidente: eletto dal Consiglio europeo, tenendo conto delle indicazioni fornite dal
Parlamento europeo.
2. Nomina del collegio: il collegio si compone di un commissario per stato membro (28). L'elenco dei
candidati viene presentato al Parlamento. Ogni candidato viene poi sottoposto ad un'audizione per
verificarne l'idoneità. Il candidato è proposto dallo stato membro corrispondente.
Ogni commissario ha un portafoglio, che sono più di 28 in quanto alcune materie sono compattate a
seconda delle competenze. Se un commissario agisce, la responsabilità ricade sulla Commissione nel suo
insieme.
La Commissione ha carattere collegiale, ma allo stesso indipendente.
Essa ha potere di iniziativa legislativa >> il Parlamento ha invece un diritto di preiniziativa legislativa, cioè
può chiedere alla Commissione di fare una proposta e la stessa possibilità è conferita ai cittadini dell'Unione
dopo il Trattato di Lisbona.
Procedura di annullamento: la Commissione può impugnare un atto, davanti alla Corte di Giustizia, di
un'istituzione e ottenere l'annullamento. Questa è una procedura attivabile anche dalle istituzioni e dai
cittadini.
Procedura di infrazione: la Commissione controlla l'operato dei singoli stati rispetto all'applicazione del
diritto dell'Unione. La procedura può essere attivata solo dalla Commissione. Prevede la possibilità di
denunciare, con una fase collaborativa, una violazione del diritto UE (risoluzione in via amichevole
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dell'inadempimento dello stato). Se non si risolve, la Commissione può rivolgersi alla Corte di Giustizia; a ciò
fa seguito la condanna dello stato, anche con il pagamento di una somma di denaro.
Altre prerogative della Commissione
Dà esecuzione al bilancio (gestito congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio)
Funzioni esecutive e delegate dagli artt. 290 e 291 TFUE, introdotti da Lisbona: con questi articoli si
semplifica il procedimento troppo complesso di delega e di esecuzione.
Art. 290 TFUE: adozione di una tipologia di atti con l'indicazione delle modalità con le quali diverse
istituzioni delegano alla commissione.
Art. 291 TFUE: prevede la possibilità di attribuire competenze di esecuzione >> la Commissione può dare
esecuzione ad atti più generali. 7
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Alto Rappresentante dell'Unione per
gli affari esteri e la politica di
sicurezza: presiede il Consiglio Affari
Esteri. La nomina deve provenire dal
Consiglio europeo che delibera con il
presidente della commissione, il quale
nomina l'alto rappresentante. Questo
viene sentito dal Parlamento Europeo
per essere approvato, come gli altri
commissari. Funzioni indicate nell'art.
18 TUE: l'Alto Rappresentante non
agisce in piena indipendenza come gli
altri commissari, ha una funzione
strettamente collegata a quella del
Consiglio, quindi riceve dei mandati,
delle indicazioni dal Consiglio.
Compiti (art. 27 TUE):
BCE e Corte dei Conti: La Corte dei Conti controlla la regolarità sulla gestione del bilancio, la BCE ha funzioni
delegate dagli stati nell'ambito della politica economica monetaria.
Comitato economico e sociale europeo e Comitato delle regioni: sono organi consultivi con sede a Bruxelles
hanno il compito di rappresentare rispettivamente i lavoratori e i datori di lavoro e il comitato delle regioni
gli enti locali e regionali d'Europa. Nel processo legislativo dell'UE il peso di questi due organi è ridotto, in
quanto i suoi pareri non sono vincolanti.
Base giuridica: norma del trattato che fonda la competenza dell'Unione Europea in una determinata
materia. La norma ne indica anche la procedura di adozione e a volte indica anche l'atto che può essere
adottato e gli organismi eventualmente coinvolti, come ad esempio il Comitato delle regioni. La mancanza
di base giuridica è uno dei motivi per chiedere l'annullamento dell'atto.
Servizio europeo per l'azione esterna: gestisce le relazioni diplomatiche dell'UE con altre nazioni extra UE.
Agenzie: ce ne sono oltre 40, distribuite negli Stati membri e le funzioni sono disparate; a volte di supporto,
in altri casi si tratta di agenzie che svolgono un ruolo incisivo in certi settori chiave nel mercato comune
europeo (Agenzia per il farmaco con sede a Londra: gestiscono l'entrata di un farmaco nel mercato
comune).
Mediatore europeo: è un singolo, coadiuvato da collaboratori, indaga sulle denunce relative ai casi di
cattiva amministrazione da parte degli organi e degli organismi dell'Unione Europea.
Adozione del bilancio dell'UE: coinvolti Commissione; Consiglio e Parlamento. Il bilancio è composto di
entrate e spese. Nella primavera di ogni anno, ogni istituzione indica le spese di massima e sulla base di
queste indicazioni la Commissione redige un progetto di bilancio, che verrà comunicato entro il primo
settembre di ogni anno al Consiglio (che propone emendamenti) e al Parlamento. Il Parlamento, attraverso
la Commissione bilancio, si deve esprimere entro 42 giorni e se non accade nulla in questi 42 giorni, il
bilancio si considera approvato. Il Parlamento può anch'esso proporre emendamenti, che dovranno essere
approvati dal Consiglio: se non c'è un accordo interviene il Comitato di Conciliazione (rappresentanti del
Parlamento e del Consiglio e della Commissione) per trovare una posizione comune.
Le entrate sono divise in risorse proprie (art. 311 par. 3 TFUE) e altre entrate. Le risorse proprie sono i dazi
nel mercato comune, una percentuale dell'aliquota IVA e un'aliquota del reddito nazionale lordo. Le altre
entrate sono le ammende che le imprese pagano quando vengono sanzionate per violazione delle norme
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sulla concorrenza, somme forfettarie o le penalità dovute dagli stati membri in relazione alle procedure di
infrazione: sono quindi entrate non certe.
La Commissione ha il compito di eseguire il bilancio, questa esecuzione subisce il controllo della Corte dei
Conti. Alla fine di ogni anno viene presentato un rendiconto al Parlamento europeo, che assume una
"decisione di scarico" che comporta l'approvazione del bilancio. Se non viene approvato il bilancio si applica
il "criterio dei dodicesimi": l'attività dell'unione continua ma a partire dal primo giorno dell'anno successivo
le spese non possono superare un dodicesimo degli stanziamenti previsti l'anno precedente per lo stesso
capitolo. Tutela dei diritti fondamentali
Consiglio d'Europa: promuove i diritti dell'uomo e risolve i problemi sociali sul territorio europeo attraverso
la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, nella quale aderiscono tutti i membri del Consiglio d'Europa. Non è
un organo dell'Unione Europea. Ha estrapolato dalle carte costituzionali degli stati membri e dalla CEDU le
garanzie per l'uomo che potevano essere fatte proprie dall'Unione Europea. Ha collocato queste garanzia
fondamentali come principi generali dell'Unione. In parte questi principi sono codificati, in parte sono
presenti nella giurisprudenza della Corte.
Art. 6 TUE:
Cosa cambia se un regolamento o una direttiva viene qualificata come legislativa oppure no?
1. Rispetto agli atti legislativi si prevede il controllo dei parlamenti nazionali sugli atti legislativi.
2. Le sedute del Consiglio sono pubbliche per gli atti legislativi.
3. Mutano le condizioni di ricevibilità del ricorso di annullamento per quanto riguarda le persone fisiche e
giuridiche.
La qualifica di legislativo o non legislativo dipende dalla base giuridica.
Chi detiene il potere di adottare gli atti: consiglio europeo e consiglio
Potere di iniziativa: alto rappresentante, singoli stati e cittadini
Consiglio: delibera all'unanimità; posizione unanime di tutti gli stati.
Atti delegati (art. 290 TFUE): atto legislativo che delega la Commissione ad adottare un atto non legislativo
di portata generale; potere di delega conferito alla Commissione di precisare gli atti non essenziali dell'atto
legislativo. La qualifica di "delegato" è attribuita agli atti tipici, cioè regolamento, direttiva o decisione.
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Atti di esecuzione (art. 291 TFUE): gli stati danno esecuzione alle norme, ma questa capacità può essere
data in via eccezionale alla Commissione o al Consiglio: atti esecutivi che vengono adottati dalla
Commissione o dal Consiglio.
Comitologia: controllo esercitato da comitati, costituiti da tecnici nazionali, che esaminano gli atti di
esecuzione adottati dalla Commissione.
Art. 218 TFUE: accordo internazionale: il Consiglio autorizza l'avvio dei negoziati, individua i negoziatori
(funzionari della Commissione) e impartisce direttive da seguire. Il Consiglio delibera a maggioranza
qualificata. 10
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