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ATTI NORMATIVI COMUNITARI
Atti in generale e le varie tipologie, direttive e decisioni con elementi caratterizzanti. Negli stessi
atti ci sono elementi in comune che sono gli elementi essenziali, comuni (la mancanza di questi
elementi costituisce un vizio dell’atto e ne può portare alla nullità.
gli atti hanno anche elementi diversi):
- base giuridica: principio di legalità, secondo il quale la UnioneEuropea non agisce se non in
base alla normativa dei trattati
- motivazione
- strutturazione
- firme
- pubblicità; strumento attraverso il quale questi atti vengono portati alla conoscenza dei terzi.
Art. 297 del TFUE, procedure dell’unione (atti giuridici dell’UE). Art. 297 - leggi art. -
Gli atti legislativi sono pubblicati nella G.U. dell’UE e entrano in vigore il 20esimo giorno
successivo alla pubblicazione o nella data da essi indicati.
Atti a portata generale (legislativi) anche i regolamenti e le direttive.
Quando la portata non è limitata si ha obbligo della pubblicazione. Per gli atti con portata
individuale lo strumento di pubblicità legale è la notifica al destinatario.
Gazzetta Ufficiale:
due serie di G.U.:
- C: atti che non hanno rilevanza giuridica (bandi di concorso)
- L: atti con rilevanza giuridica (atti legislativi)
Dal 2013 la G.U. in formato elettronico ha valore giuridico.
Oltre alla serie L e C c’è anche la serie S (speciale) per gli appalti che superano una data soglia,
per metterle a conoscenza di tutte le imprese vengono inseriti in questa serie speciale per le
imprese.
Vacatio legis: 20 giorni. Può essere superata da alcune date presenti nelle norme. Principio
generale della irretroattività della legge.
Drafting legislativo: modo di formulare atto legislativo. Chiarezza e trasparenza legislativa.
Accordi tra gli organi per assicurale la leggibilità degli atti; affinché di avere un testo il più possibile
comprensibile.
Versioni consolidate: cioè testi approvati con le modifiche - testo coordinato con le modifiche.
Oltre ai testi consolidati nella prassi normativa c’è anche la rifusione (anche nel nostro
ordinamento); quando in una materia si crea una stratificazione di norme allora il parlamento da
delega al governo di fondere in un unico testo (testi unici) tutte le norme collaterali, queste
vengono trasfuse in un unico testo (es. testo unico della privacy in Italia).
OLTRE AGLI ATTI TIPICI SONO PRESENTI ANCHE GLI ATTI ATIPICI (approccio sostanzialistico
dell’atto normativo).
Conclusioni del consiglio Europeo possono tramutarsi in accordo tra stati e quindi creare diritti e
obblighi.
Comunicazione della Commissione racchiuse nei libri verdi, ossia dei documenti in cui la
commissione fa il punto della situazione e propone una modifica, offrendo alla platea degli
operatori di quel settore una soluzione attendendo una proposta e poi la modifica tenendo conto
anche i pareri degli ambiti interessati.
Libri bianchi; sono quei documenti in cui la commissione fai il punto della situazione in una data
materia dando una serie di indicazioni per delle strategie per il futuro. Cammino che la
commissione vorrebbe fare.
Mentre il libro verde da delle indicazioni sul modo in cui la Commissione vuole modificare quel dato
settore.
Comunicazioni della commissione che hanno valore interpretativo, queste comunicazioni
interpretative sono importanti perché la commissione è la istituzione che sorveglia gli Stati. Queste
comunicazioni hanno valore giuridico ma illegittima perché la comunicazione non legittima efficacia
giuridica vincolante. E’ importante che la si identifichi come atto normativo perché se così
non fosse non potrei impugnarla con il ricorso per annullamento che può essere fatto solo
con gli atti normativi.
Le norme comunitarie hanno come platea anche i soggetti privati, anche per le norme primarie (le
norme sulla concorrenza ad es. impongono alle singole imprese certi comportamenti). Quindi le
norme primarie entrano nella vita dei singoli individui.
Efficacia diretta delle norme dei trattati. Quindi applicabile direttamente ai cittadini e quindi ci si
può rivolgere al giudice nazionale per aver riconosciuti i diritti derivanti da quelle norme.
Rapporti tra il diritto dell’Ue e il diritto interno: rapporti che in realtà non vengon trattati dalle
norme primarie.
Primato del diritto comunitario su quello nazionale.
Gli Stati hanno volontariamente limitato il loro potere, trasferendo le loro competenze a organismo
soprannazionale (UnioneEuropea) che avrebbe esercitato attraverso le norme europee.
Principio dell’effettività del diritto comunitario, questo deve avere prevalenza sul diritto
internazionale contrastante. Perché gli Stati hanno rinunciato alla loro sovranità non più i legislatori
internazionali.
Quindi le norme interne dovranno cedere il passo alle norme comunitario. Primato del diritto
comunitario.
Massima: contiene il principio generale estraibile dalla sentenza. Quindi applicabile ad altre
sentenze di carattere analogo.
I sentenza in cui la Corte Di Giustizia ha elaborato il principio del primato del diritto comunitario -
sentenza n. del 5 febbraio 1963.
II sentenza del 15 luglio 1964 - Flaminio Costa contro Enel. Il tasto batte sempre sul
trasferimento di poteri che non può essere sconfessato. Questa è la giustificazione, ossia creare
un ordinamento che camminando sulle sue gambe ha forma autonoma, il quale creando delle
norme fa si che queste abbiano valenza superiore rispetto alle altre norme interne.
Come il primato si esplica nella realtà si usa la sentenza Simmenthal (marca di carne in scatola).
Archivio delle sentenze:
6(giurisprudenza)1962(anno)J(sentenza)0062(n. del ricorso standard di quattro cifre) -
61962J0062.
www.curia.europa.eu - http://curia.europa.eu/jcms/jcms/Jo2_7046/
(sito della Corte di Giustizia europea)
Il diritto comunitario non può mai mettere il naso sulla legittimità del diritto interno.
Se non ha effetto diretto:
- non crea diritti e obblighi
- non è perfetta in ogni sua forma
- non è completa e merita un altro atto
- quando si scontra con una legge nazionale contrastante non ha la forza della sua completezza
ma ha bisogno di altri atti che la perfezionino.
Perciò il diritto con effetto diretto ha preminenza sul diritto interno.
Lez. 10/04/2015
Principio del diritto comunitario sul diritto nazionale.
Questo primato è stato affermato, mezzo il trasferimento conseguito dai vari stati.
Si è affermata la prevalenza del diritto comunitario (sent. Vallenghel loss (?))
Con la Sent. Costa contro Enel, si è affermato il medesimo principio, della supremazia del diritto
comunitario.
La cote di giustizia ha tratto conseguenze estreme, con la Snet. Simmental.
Si provoca addirittura la non applicazione del diritto interno, ed applicazione della norma
comunitaria. Questa massima applicazione la si può avere per nome comunitarie che hanno
EFFETTO DIRETTO.
La prof.ssa in un dossier ha fatto una sintesi di tutte le sentenze, che toccano taluni argomenti, di
potere comunitario.
Il ragionamento della corte di giustizia, nel riconoscere il primato del diritto comunitario è:
Gli stati membri hanno deciso di trasferire una parte dei propri poteri normativi a taluni settori.
Questo ha provocato un certo numero di OBBLIGHI e di VANTAGGI per l'appartenenza
all'ordinamento comunitario.
Sottrarsi ad obblighi comunitari per gli stati mezzo una legge che la contrasti, è DIFFICILE DA
IMMAGINARE.
Lo Stato che viola, è responsabile della medesima violazione, la norma interna non ha forza di
intervenire. Questo è un trattamento riservato al diritto internazionale latamente inteso.
La CEDU essendo di derivazione, comunitaria, non può essere ostacolata da norma
interna.
PERCHé l'ordinamento comunitario ha trattamento differente?
essendo un ordinamento giuridico, nel quale vi sono istituzioni che adottano norme che agiscono
sui singoli individui. (situazioni a livello internazionale non esistono analoghe, ecco la peculiarità
caratterizzante dell'ordinamento comunitario).
Sent. 26/1963
massima n3
La comunità economica europea...
il diritto comunitario indipendentemente dalle norme nazionali emesse, attribuisce precisi obblighi
ai singoli, alle istituzioni etc...
l'altra Sent. che ha affinato questa decisione è la Sent. Costa vs Enel. caso della nazionalizzazione
dell'energia elettrica.
Sent. 6/1964
Massima n3
Ordinamento giuridico europeo integrato negli ordinamenti nazionali degli stati membri. Questo
limita sia pure in ambiti circoscritti i poteri nazionali degli stati membri.
la massima essenziale per capire tutto il concetto è questa. L'ordinamento comunitario è
riconosciuto PREVALENTE rispetto al diritto interno. l'ordinamento comunitario NON é
internazionale, ma può dare diritti ed obblighi ai singoli cittadini della comunità.
Sent. Simmental (libera circolazione delle merci)
106/1977
La corte di giustizia fa un passo in avanti, posizione più netta della corte di giustizia.
Questo caso è anche in questa volta Italiano.
Questa sentenza si spinge più in la proprio perché, trae delle conclusioni ulteriori per norme
ad effetto diretto (effetto diretto di una norma comunitaria è produrre diritti ed obblighi in
capo ai singoli).
Ciò detto la corte di giustizia, prende posizione netta sulle conseguenze dell'applicabilità diretta del
diritto comunitario:
Massima n2 le disposizioni direttamente applicabile sono FONTE IMMEDIATA DI DIRITTI ED
OBBLIGHI.
Questo effetto riguarda anche tutti i giudici. In forza del principio della preminenza del diritto
comunitario, qualora direttamente applicabili hanno rapporto con il diritto interno, l'inapplicabilità di
quelle interne di qualsiasi tenore (prevalga anche con norme costituzionali "vedremo se è vero")
ipso iure. Secondo la corte impedisce produzioni di atti contrari alla comunità. Si deve evitare per
non mettere in pericolo le basi dell'ordinamento della comunità. è per la corte scelta
vincolante di non ostacolare le norme comunitarie.
La perentorietà delle affermazioni, è importante, perché la corte di giustizia è ferma sulle proprie
decisioni affermando il primato del diritto comunitario.
Nel 1989 vi fu un altra sentenza della corte di giustizia, (costruzione metro di Milano).
(sent. Fratelli Costanzo)
Un società era stata esclusa per prezzo troppo basso, ed la società ha fatto ricorso Ue perché la
direttiva Ue era differente da quella interna.
La corte di Giustizia, disse, che non è logico affermare la norma interna perché quella
interna come PA comune di