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Storia dell'Unione Europea
Unico Europeo e lo stesso fanno all'Aja poco più tardi Italia, Grecia e Danimarca. L'AUE entra in vigore il 1 luglio dell'87. Un anno dopo, nell'88, è istituito il Tribunale di I° delle Comunità europee. Nel '90 viene firmato a Schengen un trattato (non adottato nel Regno Unito), che si prefiggeva l'abolizione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne degli stati firmatari dell'accordo, aderenti dunque al cd. "spazio Schengen", il rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen, la collaborazione tra le forze di polizia nella lotta alla criminalità organizzata di rilevanza internazionale (ad esempio mafia, traffico d'armi e droga, immigrazione clandestina), con possibilità d'intervento oltre confine e di integrazione delle banche dati delle forze di polizia. Nel '92 viene firmato il Trattato di Maastricht istitutivo dell'Unione Europea ed entrato in vigore.
In vigore il 1° novembre del ’93 fondamentalmente allo scopo di promuovere una cooperazione in materia di giustizia e affari interni (GAI) e di politica estera e sicurezza comune (PESC). La GAI è volta a favorire la collaborazione intergovernativa nei settori giudiziari e di polizia. La PESC è volta sia a formulare una politica di difesa comune, sia a promuovere la pace comune e l’indipendenza europea. Il Trattato UE, d’altra parte, introduce il concetto di cittadinanza europea che va a sommare sia quella nazionale, senza che si sostituisca a quest’ultima. Inoltre il Trattato di Maastricht definisce le tappe per l’unificazione monetaria, alla quale saranno ammessi i paesi che garantiscano stabilità monetaria, bassa inflazione e bassi tassi d’interesse. L’UE ha competenze più ampie rispetto allavecchia CEE e si avvale del principio di sussidiarietà, per cui l’UE interviene laddove l’azione degli stati non sia idonea a.raggiungere gli obiettivi di rilevanza comunitaria oppure questi siano meglioraggiungibili dalla stessa Unione. A differenza di uno stato nazionale, l'UE si caratterizza inoltre per l'assenza del principio di separazione dei poteri: i poteri vengono infatti esercitati in maniera congiunta da più organi. Nel '93 il Consiglio europeo di Copenaghen ha definito 3 criteri (detti di Copenaghen) che uno stato candidato ad entrare nell'UE deve rispettare, vale a dire: Criterio "politico": presenza di istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti dell'uomo, il rispetto e la tutela delle minoranze. Criterio "economico": esistenza di un'economia di mercato capace di far fronte alle forze del mercato e alla pressione concorrenziale all'interno dell'UE. Accettare gli obblighi derivanti dall'adesione e, in particolare, gli obiettivi dell'unione politica, economica e monetaria. Nel '97 viene.Firmato il Trattato di Amsterdam che modifica il Trattato di Maastricht sull'UE. Già al tempo di Maastricht si era espressa l'intenzione di andare oltre in quest'ottica di unificazione e a tal proposito fu convocato nel '95 un Consiglio europeo a Madrid per un progetto di revisione del trattato UE.
Il Trattato di Amsterdam va nella direzione di rafforzare l'unione politica, tanto è che contiene disposizioni in materia di libertà, sicurezza e giustizia, tra cui la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, così da favorire un ravvicinamento delle legislazioni penali nazionali. Amsterdam infatti formalizza e regolamenta la disciplina della cosiddetta cooperazione rafforzata.
Il Trattato di Amsterdam è entrato in vigore il 1° maggio del '99. Nello stesso anno tra l'altro è ufficialmente introdotto l'euro in Benelux, Italia, Francia, Germania, Austria, Finlandia, Irlanda, Portogallo e Spagna. L'euro
verrà poi messo in circolazione nel '02 con conseguente ritiro delle banconote e monete nazionali. Nel '01 viene firmato il Trattato di Nizza che entra in vigore nel '03 con lo scopo di riformare il quadro istituzionale comunitario. Vengono adottate comunque solo disposizioni "minime" che permettono alle istituzioni di funzionare a 27 membri. In particolare sono ponderati diversamente i voti nel Consiglio europeo, è garantita maggiore flessibilità al sistema delle cooperazioni rafforzate, vengono modificati la composizione della Commissione, il numero di deputati al Parlamento europeo e la ripartizione delle competenze tra Corte e Tribunale. Il Trattato di Nizza, rispetto a quello di Amsterdam, introduce un meccanismo di prevenzione circa i diritti umani e le libertà fondamentali; è infatti prescritto che il Consiglio europeo, qualora accerti la violazione grave e persistente di tali diritti da parte di uno Stato membro, può sospendere.Il diritto di voto in seno al Consiglio, inviando allo stato violatore raccomandazioni appropriate. Nel quadro di questa disposizione la Corte di Giustizia è competente circa le controversie sulla procedura di preallarme e non circa la fondatezza delle misure adottate dal Consiglio in caso di violazione grave e persistente. Contestualmente al Trattato di Nizza il Consiglio europeo ha emanato una Carta dei diritti dell'UE, che sulla base di pronunce della Corte di giustizia assume valore vincolante per tutti gli stati, anche se formalmente non lo è. La Carta tutela diritti civili, economici e sociali quali la dignità, la libertà di circolazione di merci e persone, la cittadinanza, l'uguaglianza, la solidarietà e la giustizia, nonché i cd. diritti di III generazione riconosciuti alla collettività in quanto tale (ad esempio ambiente). Nello stesso anno di Nizza, '01, è emanata la Dichiarazione di Laeken sul futuro
dell'Unione, che s'occorerà nell'apertura di una Conferenza intergovernativa, nata al fine di integrare il quadro istituzionale dell'UE e punto di partenza per la stesura della Costituzione europea. Tale Costituzione è presentata a Salonicco nel '03, ha valore giuridico e prevede una semplificazione dei trattati e un maggior ricorso alla procedura di codecisione. Nello stesso anno, '03, si verifica, tra l'altro, il IV allargamento, che coinvolse nell'UE Cipro, Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Rep. ceca, Slovacchia, Malta, Slovenia e Ungheria. Il trattato che istituisce la Costituzione europea viene firmato a Roma nel '04, ma è fallito il processo di ratifica da parte della totalità dei 25 stati dell'UE a causa della mancanza di unità politica. Del resto, se l'Italia per via parlamentare ha provveduto alla ratifica, i referendum in Francia e Olanda hanno votato no e ciò ha congelato l'iter di ratifica, daConcludersi entro il ‘06. La Costituzione europea resta quindi per alcuni stati soltanto un progetto non ancora recepito. Nel ‘07 è firmato a Lisbona un trattato di riforma dell’UE, discusso nell’ambito di una Conferenza intergovernativa, che sostituisce in sostanza la Costituzione europea bocciata dai no di Francia e Olanda. Il trattato di Lisbona arriva dopo i due anni del “periodo di riflessione” ed è stata preceduta dalla Dichiarazione di Berlino del ‘07 in occasione dei 50 anni dell’UE. Ad un “Comitato d’azione per la democrazia europea”, coadiuvato dalla Commissione europea, è stato affidato il compito di riscrivere la Costituzione europea. Nel Trattato di Lisbona il Consiglio di Bruxelles afferma la sua natura di istituzione, elimina la Comunità europea, per cui d’ora in poi si parlerà solo di UE, aumenta i poteri dei Parlamenti nazionali che hanno più tempo per valutare regolamenti e direttive.
e stabilisce in 751 il numero massimo dei parlamentari europei (750+1 presidente). Attualmente il Trattato di Lisbona non è entrato in vigore in Irlanda (che ha ammorbidito notevolmente la sua posizione alla fine del '08), Germania (dove manca la pronuncia della C. cost) e in Rep. ceca (dove manca quella del Senato). ORDINE DEGLI ALLARGAMENTI ALL'UE: I allargamento 1973: Regno Unito, Irlanda e Danimarca II allargamento 1986: Spagna e Portogallo III allargamento 1995: Svezia, Finlandia e Austria IV allargamento 2004: Cipro, Estonia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria V allargamento 2007: Bulgaria e Romania LA STRUTTURA DELL'UNIONE EUROPEA: I PILASTRO ed EURATOM, vale a dire i settori di cooperazione in materia di mercato -> CE unico, antitrust, unione economica e monetaria, cittadinanza europea, sanità, politica agricola, cultura.. II PILASTRO a dire i settori di cooperazione in materia di politica estera (ad esempio -> PESC, vale aiuti)