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Estratto del documento

MA

L’obiezione viene respinta dal giudice, in quanto non si era in presenza di stampa, e le norme dell’art.21 non

implicano un’applicazione sul web.

­Ma che cos’è la stampa?

La definizione di stampa è contenuta nella legge num.47 del 1948, art.1 della Disposizione sulla stampa:

Definizione di stampa o stampato.

Sono considerate stampe o stampati, ai fini di questa legge, tutte le riproduzioni tipografiche o comunque ottenute

con mezzi meccanici o fisico­chimici, in qualsiasi modo destinate alla pubblicazione.

­Perchè internet non è stampa? ​

1) Pubblicando un contenuto on­line, non viene riprodotto​

, ma collocato su un server accessibile dai

vari utenti della rete. ​

2) Le copie di cash (caso di riproduzione) vengono fatte con mezzi elettronici, e non meccanici o

fisico­chimici.

MA

le norme dell’art.21 non possono essere trasmesse al campo di internet per mezzo di analogia? Nonostante

internet non sia stampa in senso stretto, ha funzione pratica ed effettiva di stampa!

12

Ci sono diverse tesi a riguardo. Fino ad ora, la giurisprudenza è stata molto restrittiva nei confronti di

internet, le norme riguardanti la stampa non sono mai state applicate alle pubblicazioni on­line.

Nel caso del forum, la corte esclude che il forum in questione sia stampa, nemmeno dal punto di vista

materiale è assimilabile ad una pubblicazione. Assomiglia più ad una bacheca, in quanto non c’è alcuna

traccia di responsabilità editoriale.

La stampa infatti è soggetta a garanzie, ma ha anche degli obblighi, come il fatto che un direttore di un

giornale deve essere iscritto all’ordine dei giornalisti. La stampa quindi è soggetta a controllo, a differenza

del forum.

E se una pubblicazione on­line ha le stesse identiche caratteristiche ad una testata giornalistica cartacea?

Ad oggi, non c’è risposta a questa domanda. La Cassazione non si è ancora pronunciata a riguardo.

Al giorno d’oggi molte testate cartacee sono presenti anche on­line, ed alcune pubblicazioni sono solo

telematiche. Cosa impedisce di parificare la disciplina?

Ci sono diverse ragioni che impediscono l’equiparazione, ad esempio:

1) Rispetto alla stampa, l’intervento di sequestro (e quindi oscuramento di un sito web) ha il vantaggio

di poter essere fortemente selettivo per quanto riguarda internet.

2) Il prodotto professionale su internet è più difficilmente individuabile, il controllo editoriale sul prodotto

on­line è difficile da ottenere.

3) Attraverso internet possono essere commesse molteplici attività illecite, attraverso la stampa no.

4) On­line c’è più facilità di riproduzione dei contenuti in modo quasi immediato e da parte di qualsiasi

utente. Spesso la rimozione del contenuto in caso di sequestro sarebbe impossibile. Le esigenze di

tutela vanno oltre a quelle richieste per la stampa.

Quindi, ci vorrebbe una disciplina specifica per internet, l’estensione delle norme già esistenti per la stampa

non sarebbero efficaci sul web, in quanto si tratta di diversi medium, che comportano diverse modalità di

gestione. 13

Lezione 6 20 marzo 2015

Il divieto delle pubblicazioni e degli spettacoli contrari al buon costume (cap. 3)

Facebook è considerato mezzo di pubblicità. Può di conseguenza essere mezzo di diffamazione, a

differenza di un qualsiasi forum on­line.

Decreto legislativo del 1946 per la stampa​

.

La cancellazione di contenuti on­line non è soggetta a giudizio da parte di un’autorità giudiziaria, ma dai

gestori del sito web. Non si tratta di sequestro, ma di una decisione del privato di non erogare il servizio.

I servizi on­line sono principalmente gratuiti, ma in realtà hanno dei costi. In particolare, la cessione dei dati

personali e dei materiali che pubblico.

Il rapporto tra l’utente che pubblica il contenuto e il gestore del sito viene stabilito al momento dell’iscrizione

dell’utente a quel sito.

Ci sono molte lacune nel diritto per quanto riguarda le nuove tecnologie.

Corte Costituzionale​

= organo il cui compito principale è quello di giudicare sulla conformità delle leggi alla

Costituzione. Si arriva alla Corte Costituzionale attraverso 2 meccanismi:

1) Ricorso diretto

2) Giudizio in via incidentale​

= nel corso di un giudizio davanti ad un qualunque giudice, il quale deve

applicare una legge e sorge un dubbio a riguardo di quella legge, il giudice sospende il processo e

trasmette la questione alla Corte Costituzionale, che può dichiarare la legge incostituzionale (se lo è

davvero). Il giudice può anche decidere di non sospendere il processo, nel caso in cui la questione

non sia rilevante perchè la norma non è applicabile per quel tipo di processo. (Manifesta

infondatezza)

Corte di Cassazione​

= è articolata in diverse sezioni. E’ l’organo di ultima istanza della giurisdizione penale.

In caso d’insoddisfazione di una sentenza, (da parte di entrambe le parti) si può ricorrere ad un secondo

appello di giudizio. (secondo grado)

Il terzo grado si ha quando si pensa che un giudice abbia interpretato male una legge, in quel caso si può

chiedere la valutazione della sentenza da parte della Corte di Cassazione.

In pratica, la Corte non riesamina tutti gli aspetti della causa ma si limita a verificare la corretta applicazione

delle norme del diritto, sostanziale e processuale, da parte del giudice che ha pronunciato la decisione

impugnata, ignorando invece le questioni di fatto. Nel caso rilevi un'errata applicazione del diritto la corte

cassa (cioè annulla) la decisione impugnata e se del caso rinvia la causa al giudice competente stabilendo il

punto di diritto al quale deve attenersi.

Quindi, la Corte Costituzionale si occupa della legittimità delle leggi, la Corte di Cassazione si occupa della

corretta interpretazione delle leggi.

Tuttavia, in caso di ipotesi di sentenza malmotivata, spesso la Corte di Cassazione è costretta a rivedere il

susseguirsi dei fatti, anche se non è un suo effettivo compito.

Il giudice è libero, nessuno può ordinare ad un qualsiasi giudice il modo di interpretare le leggi.

MA

Se le parti non sono convinte della sentenza del giudice, possono ricorrere ad un giudice di livello superiore.

14

Nel nostro ordinamento non esiste il vincolo di precedente​

, secondo il quale i giudici devono seguire

decisioni avvenute in precedenza, nei casi simili a quello in corso.

MA

il precedente, seppur non vincolante, ha un’ importanza significativa. Nel diritto vivente, ormai i precedenti

vengono seguiti fedelmente, anche se non sono vincolanti, come ad esempio lo sono in Inghilterra.

I precedenti vengono seguiti perchè se il giudice si discosta, e lo può fare, sa che molto probabilmente la

sua decisione (diversa dalle altre) arriverà in Cassazione, e molto probabilmente verrà annullata, a meno

che non sia motivata molto bene.

Spesso sono i giudici di merito (di secondo grado) a proporre sentenza alternative.

E’ da notare che dopo molte sentenze diverse da quelle solite, seppur bocciate dalla Corte di Cassazione, è

possibile che la Corte rivaluti il suo orientamento. (la quantità di sentenze controcorrente dà valore ai motivi

di quella controcorrenza)

L’interpretazione delle norme si evolve insieme alla società, che è in continuo mutamento.

Questo “dialogo” indiretto tra giudici e Corte di Cassazione si ricrea, in modo simile, anche tra giudici e

Corte Costituzionale.

C’è differenza tra giudici di merito, corte di cassazione, corte costituzionale.

Effetto retroattivo​

= quando una legge viene annullata dalla Corte Costituzionale, da quel momento la legge

non viene più applicata, nemmeno nei processi in corso o in fatti accaduti prima, con il limite dei rapporti che

sono già stati conclusi.

Legge abrogata​

= la nuova legge si applica solo ai fatti che avvengono dopo la sua abrogazione. Una legge

abrogata può essere ancora applicata, ad esempio nei processi ancora in corso che si erano aperti prima

dell’abrogazione di tale legge.

pag.33, capitolo 3

IL LIMITE DEL BUON COSTUME

Il quinto comma dell’art.21 della Costituzione esprime l’esigenza di trasparenza sui finanziamenti della

stampa, che è importante per tutti i medium e non solo per la stampa.

“La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento

della stampa periodica.”

Quando si legge una notizia, sapere da chi è finanziato l’emittente è utile per giudicare eventuali interessi

economici, che metterebbero in dubbio la trasparenza di tale notizia.

Esiste un registro di operatori della comunicazione, per prevedere eventuali interessi economici

sull’informazione. L’esigenza di trasparenza è stata estesa dalla stampa a tutti i media.

La trasparenza è intesa sia per quanto riguarda la proprietà che per i finanziamenti.

Ultimo e sesto comma dell’art.21 della Costituzione:

S

ono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon

costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Non riguarda solo la stampa, ma tutte le modalità di manifestazione del pensiero.

La legge PREVIENE e reprime le violazioni al buon costume.

Il buon costume è l’unico limite esplicito alla libertà di espressione. Questo non vuol dire che sia l’unico

limite. Nella sentenza 1 del 1956, la Corte Costituzionale ha dichiarato chiaramente che il limite è insito nello

stesso concetto di diritto.

Ci sono quindi dei diritti che possono limitare la libertà di espressione (e che vedremo più avanti).

15

In merito al buon costume, si parla di interventi anche preventivi.

Ciò come si concilia col fatto che la stampa non può essere soggetta a controlli preventivi?

La stampa viene soggetta ad una disciplina specifica. Nella stampa, prevale il fatto che non può essere

controllata preventivamente, anche per quanto riguarda il buon costume.

Gli altri tipi di manifestazione del pensiero possono essere soggetti a controlli preventivi.

Nel settore cinematografico è ancora oggi ammesso un controllo preventivo. Esiste un meccanismo di

censura, che viene chiamato revisione. Tale controllo viene eseguito da organi amministrativi, per quanto

riguarda il circuito commerciale normale, e non quello a luci rosse.

Le commissioni hanno poteri circoscritti e finalizzati alla prevenzione della tutela del buon costume. Sono

formate in genere da esperti quali psicologi, magi

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nana707 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'informazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cuniberti Marco.