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I criteri di assegnazione di risorse economiche, sono ripartiti secondo criteri dettati

oggi dalle regioni: aggregazioni di imprese, consorzi, innovazione tecnologica degli

uffici di ricezione dei turisti.

Le imprese turistiche

La legge di revisione cost. n.3\2001 ha reso il turismo materia di esclusiva

competenza legislativa regionale.

La competenza legislativa regionale però incontra alcuni vincoli:

essi possono discendere da principi costituzionali ed in particolare dalla libertà

• di iniziativa economica privata che non può svolgersi in contrasto con l'utilità

sociale o in modo da recar danno alla sicurezza o dignità umana.

vi sono, poi, dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario che si

• specificano nella salvaguardia della libertà di stabilimento delle imprese e della

libera prestazione dei servizi all'interno dell'Unione europea.

il diritto privato e la pubblica sicurezza sono di competenza dello stato.

Per imprenditore turistico si intende chi svolge professionalmente un’attività

economica organizzata al fine di produzione e scambio di beni e servizi.

I requisiti richiesti dal codice civile sono: organizzazione, produttività e la gestione

dell’attività con metodo economico.

Sono IMPRESE TURISTICHE (art.4, 1comma codice del turismo) quelle che

esercitano attività economiche, organizzate per la produzione, la

commercializzazione, l'intermediazione e la gestione di prodotti di servizi tra cui gli

stabilimenti balneari, infrastrutture e di esercizi tra cui la somministrazione

concorrenti alla formazione dell'offerta turistica.

L’ impresa turistica ha ad oggetto la produzione di un servizio.

Dal punto di vista delle dimensioni l’imprenditore turistico può essere anche un

piccolo imprenditore e quindi non essendo iscritto nel registro delle imprese non deve

tenere la contabilità.

Condizione per l’ esercizio dell’attività turistica è l’ iscrizione nel registro delle

imprese con il solo scopo di pubblicità e le attribuisce efficacia dichiarativa.

Vi sono anche attività senza scopo di lucro che operano per soddisfare finalità

ricreative, culturali e devo aver ottenuto l’ autorizzazione anche loro.

L'art.4, 3 comma, estende alle imprese turistiche i contributi, le agevolazioni, le

sovvenzioni, gli incentivi e i benefici di qualsiasi genere previsti dalle norme vigenti

per l'industria, nei limite previsti dall'Unione europea in materia di aiuti di Stato alle

imprese e delle risorse finanziarie disponibili.

Questa norma di chiusura rende possibile applicare alle imprese turistiche le

agevolazioni fiscali recentemente previste per le RETI di impresa dall'art.42, comma

2-quater, legge 30 luglio 2010, n.122.

Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere

individualmente o collettivamente la propria capacità innovativa e la propria

competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma

comune di rete, a collaborare in forme e ambiti predeterminati attinenti all'esercizio

delle proprie imprese, ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura

industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ad esercitare in comune una

attività nell'oggetto della propria impresa.

A tali agevolazioni si è da ultimo aggiunta la previsione dei Distretti turistici.

Sono istituiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su richiesta

formale degli imprenditori turistici che esercitano la loro attività nei territori costieri.

La delimitazione dei loro confini è effettuata dalle Regioni d'intesa con il Ministero

dell'economia e delle finanze e con i comuni interessati, previa conferenza di servizi

obbligatoriamente indetta se richiesta dalle imprese turistiche operanti nei medesimi

territori.

LE STRUTTURE RICETTIVE

Si intende l'attività diretta alla produzione di servizi per l'ospitalità esercitata nelle

strutture recettive. L'ambito di attività è stato ampliato dal codice del turismo.

L'attività recettiva comprende:

somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti e

• a coloro che sono ospitati nella struttura recettiva in occasione di

manifestazioni e convegni organizzati;

fornitura di giornali, cartoline, francobolli alle persone alloggiate;

• la gestione di attrezzature e strutture a carattere ricreativo quali piscine, campi

• da tennis, saune...

deve ritenersi consentito vendere direttamente ai propri clienti giri turistici della città.

L’ apertura o il trasferimento di sede delle strutture ricettive deve essere soggetto ad

autorizzazione amministrativa, rilasciata dal sindaco nel comune in cui si stabilisce la

struttura, si stratta di un’ autorizzazione unica perché permette di svolgere più attività.

Se l’attività viene esercitata senza autorizzazione comporta l’ applicazione di sanzioni

amministrative e il sindaco può revocare l’ autorizzazione se il titolare non risulta più

iscritto nel registro delle imprese o non attivi l’attività entro 180 giorni

dall’autorizzazione; o se sospende l’attività per più di 12 mesi. La revoca può

avvenire anche quando i locali non dispongono più dei requisiti stabiliti; in questi casi

il sindaco ordina al titolare dell’autorizzazione la sospensione cautelare

concedendogli un tempo per mettersi in regola.

Le tipologie di strutture ricettive sono:

alberghi, cioè strutture ricettive aperte al pubblico a gestione unitaria che

• forniscono alloggio ed eventuale vitto ed altri servizi accessori in camere

ubicate in uno o più stabili o in parte di stabile;

Strutture recettive paralberghiere, motel, villaggi albergo, alberghi diffusi;

• ricettività extralberghiera:

• esercizi di affittacamere, bed and breakfast, case per ferie, unità abitative

ammobiliate ad uso turistico, residence, gli ostelli per la gioventù, attività

recettive in esercizi di ristorazione, alloggi nell'ambito di attività

agrituristiche, attività recettive in residenze rurali o country house, le

foresterie per turisti, i centri soggiorno studi, le residenze (non alberghiere),

i rifugi escursionistici, i rifugi alpini...

Per quanti concerne i prezzi delle strutture ricettive prima del 1983 vi era un controllo

pubblico particolarmente stringente, in particolare, gli alberghi, le pensioni e le

locande erano assoggettate al regime dei prezzi amministrati, cioè determinati dallo

Stato dopo un consulto con gli operatori del settore.

Poi vi è stato un cambiamento con la libera determinazione dei prezzi dai singoli

operatori turistici che sono comunque obbligati a comunicarli ai comuni per essere

poi pubblicati sull’annuario ufficiale degli alberghi tenuto dall’Enit.

Oggetto del controllo pubblico è oggi la corretta informazione e pubblicità delle

tariffe stabilite dalla struttura; e non più la determinazione del prezzo della struttura

recettiva.

LE AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO

Esse costituiscono una species del genus delle imprese turistiche, in quanto esercenti

attività economiche organizzate per la produzione, commercializzazione

intermediazione e gestione di servizi; concorrenti alla formazione dell’offerta

turistica. Sono definite dall'art.18, 1 comma, codice del consumo, come le imprese

turistiche che esercitano congiuntamente o disgiuntamente attività di produzione,

organizzazione ed intermediazione di viaggi e soggiorni e ogni altra forma di

prestazione turistica a servizio dei clienti, vuoi nell'assistenza, cuoi nell'accoglienza

dei turisti.

La disciplina delle agenzie di viaggio è di diritto privato perché di tratta di un

rapporto che intercorre tra il cliente e l’agenzia; esse hanno anche una disciplina

pubblicistica dettata dalle regioni contenute nelle leggi regionali

Sul piano della responsabilità civile è imprescindibile distinguere tra attività di

organizzazione e di intermediazione nella vendita di pacchetti di viaggio, dovendosi

attingere alle definizioni di organizzatore di viaggio e intermediario recate dall'art.33,

1 comma, codice del turismo, secondo cui organizzatore è il soggetto che si obbliga

in nome proprio e verso corrispettivo forfettario, a procurare a terzi pacchetti turistici;

intermediario (agenzia di viaggio) è, invece, chi vende o si obbliga a procurare a terzi

verso corrispettivo forfettario pacchetti realizzati da altri o singoli servizi turistici

disaggregati.

Le agenzie di viaggio e turismo sono quelle che organizzano viaggi e soggiorni senza

vendita diretta al pubblico, al pari della agenzie di intermediazione con vendita diretta

al pubblico di viaggi organizzati da altri.

Sono considerate agenzie di viaggio anche le imprese di trasporto che assumono

direttamente l'organizzazione dei viaggi, crociere, gite ed escursioni. Del pari le

imprese che esercitano attività locali e territoriali di noleggio (art.18, 2 comma,

codice del turismo).

Il fulcro della direttiva 82/470/CEE sugli agenti di viaggio consiste nell'obbligo degli

Stati membri di prevedere requisiti professionali, di onorabilità e finanziari per

l'accesso al mercato. La determinazione di tali requisiti è rimessa alle leggi regionali

e delle Province autonome. Si possono stabilire requisiti di onorabilità che devono

essere posseduti dal titolare dell'agenzia e dal direttore tecnico se trattasi di impresa

individuale; nelle società tale possesso va accertato in capo oltre che al direttore

tecnico, al legale rappresentante e, ove richiesto dalla legge, a tutti i componenti del

consiglio d'amministrazione. Maggior rigore è previsto per la qualifica di direttore

tecnico. L'art.20 codice del turismo richiede il possesso di requisiti professionali la

cui specificazione è rimessa ad un regolamento governativo. Ciò al fine di garantire

sostanziale omogeneità ai contenuti e alle modalità delle prove di abilitazione su tutto

il territorio nazionale.

Chi apre un'agenzia deve possedere requisiti finanziari in caso da poter risarcire i

clienti in caso di inadempimento per le obbligazioni assunte.

Oggi vi e’ il deposito cauzionale cioè una polizza assicurativa con un limite stabilito

che assolve al compito di risarcire i consumatori.

Nasce anche il fondo di garanzia ed assicurazione per le ipotesi di fallimento

dell’agenzia questo fondo obbliga l’ agenzia d viaggio ad una responsabilità civile

verso il consumatore

Per poter svolgere quest’attività inoltre è necessario possedere i requisiti di

o

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Publisher
A.A. 2013-2014
14 pagine
4 download
SSD Scienze giuridiche IUS/02 Diritto privato comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Caterina_91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Apicella Domenico.