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DISTACCO
Art. 30 legge del 2003 n. 276:
“1. L’ipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro, per soddisfare un
proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro
soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa. (interesse è anche del
distaccante)
2. In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento
economico e normativo a favore del lavoratore.
3. Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso
del lavoratore interessato. Quando comporti un trasferimento a una unità produttiva
sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore e' adibito, il distacco può avvenire
soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive. (Fino
al 2003 anche senza il consenso del dipendente distaccato era consentito.)
…
4-bis. Quando il distacco avvenga in violazione di quanto disposto dal comma 1, il
lavoratore interessato puo' chiedere, mediante ricorso giudiziale a norma dell'articolo
414 del codice di procedura civile, notificato anche soltanto al soggetto che ne ha
utilizzato la prestazione, la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze di
quest'ultimo. In tale ipotesi si applica il disposto dell'articolo 27, comma 2.
4-ter. Qualora il distacco di personale avvenga tra aziende che abbiano sottoscritto un
contratto di rete di impresa che abbia validità ai sensi del decreto legge 10 febbraio
2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, l’interesse
della parte distaccante sorge automaticamente in forza dell’operare della rete, fatte
salve le norme in materia di mobilità dei lavoratori previste dall’articolo 2103 del
codice civile. Inoltre per le stesse imprese è ammessa la codatorialità dei dipendenti
ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto di rete stesso.”
PARZIALE: MARTEDI 13 NOVEMBRE: FINO ALLA LEZIONE DEL 12 OTTOBRE.
NEL LIBRO FINO AL CAPITOLO PRIMA DI ‘LE TIPOLOGIE CONTRATTUALI’ (NON
DA FARE). NELL’ED. 2018 FINO AL CAPITOLO 9, NO DAL 10. DOMANDE A
CROCETTE. 0.9 PUNTI PER OGNI RISPOSTA GIUSTA, 0 PER OGNI RISPOSTA
SBAGLIATA. CHI AZZECCA TUTTE LE DOMANDE ARRIVA A UN VOTO TRA IL 31
E IL 32 (QUINDI CI SONO PIU DI 30 DOMANDE). NEL CASO IL VOTO VENGA
ACCETTAO SI TOGLIE QUELLA PARTE DEL PROGRAMMA DALL’ESAME ORALE.
NON FA ESATTAMENTE LA MEDIA, IL VOTO ALL’ORALE NON CAMBIA PIU DI
TANTO RISPETTO A QUELLO DEL PARZIALE. 17/10/18
Extra-comunitari Disabili
Collocamento dei Lavoratori a) e b)
a) Extra-comunitari
Regole per lavoratori provenienti da Paesi Fuori dall’UE
Collocamento del lavoratore che raggiunge il territorio italiano, perché un datore di
lavoro ha bisogno di quel lavoratore specifico. Protezione: non deve esserci la
disponibilità di lavoratori italiani
Testo unico sull’immigrazione , regolamento di attuazioni, riforme di riferimento al
mercato del lavoro interno, alternata a disposizioni ed accordi con altri Stati; il flusso
d’ingresso è determinato da questo.
Il carattere normativo testo unico, si tratta di una raccolta legislativa, con disposizioni
che regolano la materia trattata
Datore di Lavoro, nulla osta,
Deve fare richiesta alla Prefettura, Sportello Unico, per il
si tratta di una verifica, da parte della Prefettura che guarda che non ci sia la
disponibilità di lavoratori italiani sul territorio, il tipo di mansione richiesta e verifica la
richiesta.
Il nulla osta viene attribuito quando la posizione di lavoro è aperta e sono stati fatti i
controlli necessari.
Lavoratore straniero, deve presentarsi in Prefettura entro 8gg, dall’arrivo in territorio
nazionale. Si tratta di un contratto di lavoro subordinato, non c’è un vincolo
contrattuale per quanto riguarda la temporaneità, è ininfluente il fatto che questo sia a
tempo determinato o indeterminato.
Garanzie, il lavoratore straniero, le deve ricevere da parte del datore di lavoro, per
quanto riguarda l’alloggio, che deve essere idoneo; inoltre deve impegnarsi a
sostenere le spese di viaggio, quando il lavoratore dovrà tornare nuovamente nel
territorio d’origine/appartenenza.
Si tratta di norma a tutela dell’ordine pubblico.
La durata del contratto di lavoro, non è un vincolo contrattuale, però incide su quella
che è la durata del permesso di soggiorno, durata temporale del permesso di
soggiorno
1 anno, tempo determinato
2 anni, tempo indeterminato.
Alla scadenza, si può fare il rinnovo, dove la Prefettura verifica che il lavoratore
svolga effettivamente l’attività lavorativa, e contributi. Se c’è la regolarità, nulla osta
che il lavoratore ottenga il rinnovo.
Rinnovo, almeno 60 gg prima si inoltra la domanda per ottenerlo.
ricongiungimento famigliare,
Si può chiedere il Direttiva Europea, fonte
sovrannazionale recepita nel nostro ordinamento tramite il decreto legislativo 5 del
2007. Sono previste alcune garanzie, per il ricongiungimento famigliare che
ricomprendono, alloggio idoneo; Reddito minimo annuo idoneo, anche per la famiglia,
nel rispetto dell’articolo 36 della Costituzione.
Nel caso in cui, il lavoratore continui a lavorare nel territorio italiano, con stabilità e
residenza quinquennale, questo acquisisce uno status portante all’interno
dell’ordinamento, Permesso di soggiorno della comunità europea, per poter
lavorare e circolare nell’UE; per l’acquisizione di questo non è sufficiente la
temporaneità, tra i requisiti necessari, troviamo anche Reddito adeguato e Alloggio
idoneo. b) Disabili
Legge n.68 del 1999, testo normativo, che ha subito modifiche dopo il Jobs Act del
2016, aggiornamenti del singolo articolo della norma nazionale.
Evoluzione, il collocamento obbligatorio, diventa mirato. Dove prima invece si
trattava di una mera graduatoria.
Obiettivo, Articolo 2 interno al dettato, è appunto il collocamento mirato interno al
dettato, al fine di identificare la giusta persona nel giusto contesto, nel rispetto delle
volontà professionali del lavoratore, la selezione non avviene più su base
numerica/cronologica, ma bensì si tratta di una selezione personale, in base alle
aspirazioni professionali del singolo.
Soggetti protetti, art. 1, la normativa tratta dei soggetti che si trovano in età
lavorativa, portatori di handicap, la disabilità ha una gamma molto ampia, può essere
fisica e intellettiva. Questi soggetti
sono i destinatari della norma. La società con disponibilità del diritto di previdenza
sociale, attraverso le pensioni a coloro che non sono più abili a prestazioni lavorative.
Minoranze,
Soggetti che presentino: fisiche, psichiche o sensoriali; oppure
Handicap.
portatori di Questo nella misura del 45%, che viene
certificato da Commissioni mediche (personale competente), utilizzando delle
apposite tabelle, per identificare la % di disabilità;
invalide del lavoro
Alle persone con un grado di invalidità superiore al 33 per
cento, con certificazione da parte del INAIL;
Alle persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio
con minorazioni, con accertamento da parte delle norme in materia di pensioni
di guerra
Alle persone non vedenti, sordo-mute, senza considerarne il grado
In più persone senza una disabilità ma parenti di persone decedute, si tratta di
una quota d’obbligo nei confronti dei superstiti
Articolo 3, Assunzioni obbligatorie, quote di riserva
Il legislatore sancisce che a seconda della dimensione dell’azienda, devono essere
assunti un numero di soggetti disabili. La dimensione aziendale è riferita al personale
interno all’azienda.
Meno di 15 dipendenti, non si è tenuti all’assunzione di un soggetto disabile.
Dal 16 dipendente, si ha l’obbligo di collocamento mirato, di un soggetto
compreso nella categoria prevista dall’art 1
2 lavoratori, nel caso in cui si abbiano da 36 a 50 dipendenti
7% lavoratori occupati, qualora l’impresa abbia più di 50 dipendenti
1% per soggetto interno a categorie beneficiarie ma non portatore di handicap
Corte di Giustizia della Comunità Europea,
La ha sanzionato l’Italia, in quanto è stata
considerata come inadempiente al principio di parità di trattamento, divieto di
discriminazione da 15 dipendenti. Non si realizzano gli scopi per evitare che non ci
siano discriminazioni sul luogo di lavoro. L’Italia comunque non ha apportato modifiche
in questo ambito.
Esclusione dell’obbligo di assunzione, articolo 5
Necessità che si spiega in quanto non tutte le attività professionali possono essere
svolte ed estese a tutti i soggetti. Si tratta di un diritto alla sicurezza, in quanto per
determinate professioni sono richiesti determinati requisiti anche fisici, per necessità
collettive.
Esoneri parziali, che concernano l’ambito dei trasporti dove, datori di lavoro pubblici e
privati che operano nel settore del trasporto aereo, marittimo e terrestre non sono
tenuti, per quanto concerne il personale viaggiante e navigante, all'osservanza
dell'obbligo di cui all'articolo 3, così come nel settore edile, per quanto concerne,
personale di cantiere e trasporto del settore. Esentati anche i settori degli impianti a
fune ed autotrasporto per quanto concerne il personale viaggiante.
Non si riscontrano discriminazioni in questo ambito.
Obiettivo di collocamento mirato, introdotto nel 1999, ma i lavoratori che perdono
l’idoneità fisica per continuare a lavorare, qualora questo sia stato precedentemente
assunto, secondo normali canoni di collocamento, poi l’idoneità è venuta meno, in tal
caso il datore di lavoro ha diverse modalità di reazione a tale situazione.
Commissione medica 1992, per quanto riguarda il licenziamento qualora il lavoratore
persa anche l’idoneità lavorativa, o ci sia un aggravarsi e peggioramento della sua
situazione.
Non c’è una mansione che questo possa eseguire all’interno dell’azienda,
nemmeno di livello inferiore
Quota di riserva è rispettata, in quanto c’è già un disabile assunto.
In questi casi, nulla osta il licenziamento di tale soggetto.
Azienda con personale >15 dipendenti, modalità di adempimento
1. Chiamata nominativa, articolo 7 della legge 68/1999; attraverso una
graduatoria che vede qualifica, competenze e abilità lavorativa del soggetto
2. Convenzioni presenti agli articoli 11, 12 e 12 bis; si stipulano convenzioni che
sono accordi fatti dal datore