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Cap. VILA PROVA DEL CONTRATTO DI LAVORO
La comunicazione al lavoratore dei termini essenziali del negozio di lavoro è stato uno dei primi ambiti della Carta dei Diritti Sociali Fondamentali che è stato successivamente tradotto in direttiva.D 91/533 ⇢ indica il contenuto ed i mezzi;IRETTIVA L'informazione deve riguardare gli elementi essenziali quali:
- Identità delle parti
- Tempi e modalità di preavviso per la cessazione del rapporto
- Luogo di lavoro
- Importo base, composizione e contenuto della mansione
- Periodicità della retribuzione
- Data d'inizio e durata del rapporto
- Totale delle ore di lavoro
- Modalità di attribuzione e calcolo delle ferie retribuite
La comunicazione deve essere scritta e indicare l'eventuale contratto collettivo applicabile. A seguito di quanto stabilito dalla Corte l'elencazione degli elementi essenziali del contratto di lavoro non
è tassativa e può pertanto essere ampliata. L’informazione deve pervenire al lavoratore entro due mesi dall’inizio del rapporto di lavoro attraverso una copia del contratto di lavoro ed una lettera d’assunzione.
Nel caso in cui la mansione preveda una partenza per lo svolgimento dell’attività all’estero per oltre un mese, la comunicazione deve essere recapitata al lavoratore prima della partenza stessa e deve contenere inoltre l’indicazione della durata del periodo all’estero, la valuta che si utilizzerà al fine della retribuzione, i vantaggi eventualmente conseguibili e le condizioni di rimpatrio.
Anche l’eventuale modifica delle condizioni previste nel contratto nel corso della sua durata deve essere scritta entro un mese dall’avvenimento della stessa.
Inizialmente nel programma d’azione della Commissione l’applicazione della direttiva doveva tutelare prevalentemente i rapporti di lavoro atipico,
anche se poi all'atto pratico il suo campo d'azione era stato definito in modo tale che a facoltà degli Stati Membri potessero essere esclusi tutti quei rapporti di lavoro marginali che avente durata complessiva massima pari ad un mese e con un riparto settimanale di 8 ore, quelli occasionali e/o particolari qualora ci siano ragioni obiettive. Inoltre in molti Stati, nonostante la direttiva non tocchi la questione relativa alla forma, anche i rapporti di lavoro atipico sono subordinati al requisito della forma scritta. Nella proposta elaborata della Commissione del 1990 era previsto un obbligo generale a livello comunitario per cui il lavoratore subordinato deve essere in possesso di un documento che costituisca elemento di prova dell'oggetto essenziale del rapporto di lavoro. Nella direttiva c'è, però, stato modificato in un'opportunità di stabilire a livello comunitario un'obbligo generale per cui il lavoratore subordinato.lavoro. Tuttavia, la Corte ha precisato che tale presunzione può essere confutata da prove contrarie. Inoltre, la direttiva stabilisce che la comunicazione scritta deve essere redatta in modo chiaro e comprensibile, e deve contenere almeno le seguenti informazioni: - Identità delle parti coinvolte nel rapporto di lavoro - Data di inizio del rapporto di lavoro - Durata prevista del rapporto, se si tratta di un contratto a termine - Mansione o posizione lavorativa dell'impiegato - Orario di lavoro e modalità di retribuzione - Periodo di preavviso per la risoluzione del contratto - Eventuali clausole di non concorrenza o di riservatezza - Eventuali accordi collettivi applicabili al rapporto di lavoro Infine, la direttiva prevede che la comunicazione scritta debba essere consegnata all'impiegato entro un determinato termine dalla data di inizio del rapporto di lavoro.lavoro.A quest'ultimo è, però, consentito di produrre ogni prova contraria per dimostrare che le informazioni contenute nella comunicazione sono false o che sono state smentite dai fatti.Come conseguenza di questa visione, si può ulteriormente aggiungere che, quindi, nessuna disposizione della direttiva impone di considerare inapplicabile un elemento essenziale del contratto che non è stato citato in un documento scritto dato al lavoratore o non vi è stato menzionato con sufficiente precisione.Conseguenza della direttiva è l'adeguamento degli ordinamenti che non prevedono particolari requisiti formali per la stipulazione del contratto.Per evitare l'elusione della direttiva è previsto che gli Stati Membri debbano introdurre all'interno dei loro ordinamenti le misure necessarie che consentano ai lavoratori che si sentono lesi dalla mancata osservanza degli obblighi di difendere i propri diritti legalmente (ad esempio
mediante strumenti processuali d'urgenza).