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Divieti e situazioni in cui non è possibile utilizzare la somministrazione

Poi ci sono dei divieti, ovvero dei casi nei quali non è possibile avvalersi della somministrazione. Sono ripresi anche con riguardo alla tipologia dei contratti flessibili. Ci sono delle situazioni dove all'impresa non è consentito utilizzare la formula flessibile della somministrazione:

  • Quando l'impresa ha effettuato licenziamenti collettivi negli ultimi 6 mesi
  • Quando l'impresa è in cassa integrazione, quindi ha una sospensione in atto che denota il fatto che l'impresa non ha da fare lavorare i lavoratori
  • Quando l'impresa non ha effettuato il processo di valutazione dei rischi con riguardo al sistema di salute e sicurezza

L'adempimento principale è fare la valutazione dei rischi con riguardo al sistema di salute e sicurezza.

valutazione dei rischi, trasfusa nel documento. Se non fa la valutazione, a parte le conseguenze con riguardo al sistema della salute e sicurezza, ma non può neppure utilizzare i lavoratori somministrati,- Per sostituire lavoratori in sciopero Contratto di lavoro subordinato Il contratto di lavoro con l'agenzia può essere: A) Tempo determinato: anche per somministrazioni a tempo indeterminato. Durata massima 24 mesi, contando le somministrazioni, con un massimo di 4 rinnovi. Es l'agenzia ha un'impresa che necessita di 5 addetti alle vendite per 8 mesi di tempo. L'impresa non vuole assumerli, si rivolge all'agenzia che gli dà 5 addetti alle vendite che assume a tempo determinato per quel periodo, per tutta la durata della somministrazione. B) Tempo indeterminato: anche per somministrazioni a tempo determinato. Valgono tutte le regole valide per i contratti a tempo indeterminato. Nei periodi di non lavoro spetta l'indennità.

Disponibilità: l'agenzia, quando assume un lavoratore a tempo indeterminato, assume un lavoratore che ha sempre in carico. Quel lavoratore viene mandato a coprire delle posizioni nell'ambito di forniture temporanee, e quando le forniture scadono ritorna "all'agenzia". Ad esempio, l'agenzia opera in un territorio dove c'è larghissima richiesta di un operaio specializzato che svolge una certa lavorazione, le imprese cercano questa professionalità. L'agenzia per il lavoro ha trovato questo lavoratore che svolge questa mansione particolare, ed ha tutto l'interesse ad assumerlo a tempo indeterminato, perché sa che lo potrà utilizzare in varie forniture. Il lavoratore, se non viene assunto direttamente dalle imprese, opta per essere assunto dall'agenzia a tempo indeterminato, che lo manda periodicamente nelle imprese con le forniture a termine. Il lavoratore è a tempo indeterminato, ma la fornitura è a termine.

Che cosa succede al lavoratore? Ci potranno essere dei periodi tra unamissione e l'altra in cui il lavoratore non lavora. Quei periodi sono coperti da un'indennità a carico dell'agenzia, la cd indennità di disponibilità. C'è la copertura economica perché durante la missione il lavoratore viene retribuito perché lavora presso l'impresa utilizzatrice. Questo della somministrazione è un istituto molto utilizzato soprattutto per il primo ingresso nel mondo del lavoro: rappresenta per le imprese anche una sorta di lungo periodo di prova. Se al termine del periodo di somministrazione il lavoratore ha dato buona prova, l'impresa poi lo assume. I lavoratori somministrati non si computano negli organici dell'utilizzatore, ad eccezione del computo per l'applicazione della disciplina in materia di salute e sicurezza. L'elemento del mancato computo è importante perché ci sono certe tutele.che trovano applicazione quando l'impresa raggiunge certe soglie dimensionali (licenziamenti collettivi, tutela dell'art 18, cassa integrazione o altro). Il fatto che il lavoratore in somministrazione non venga conteggiato permette all'impresa di non raggiungere quelle soglie. Il lavoratore ha diritto alla parità di trattamento con i lavoratori di pari livello e mansioni dipendenti dall'utilizzatore. Il lavoratore, quando presta l'attività lavorativa presso l'impresa utilizzatrice, ha diritto allo stesso trattamento economico e normativo dei lavoratori dipendenti dell'impresa. L'impresa applica il contratto collettivo a quei lavoratori in somministrazione. Gli oneri retributivi e previdenziali vengono pagati dall'agenzia: la retribuzione al lavoratore arriva dall'agenzia, che ovviamente si rifà sull'impresa utilizzatrice. Il contratto di somministrazione è un contratto oneroso: utilizzare questa.

La formula ha un costo, che non è solamente il costo che deriva dalle retribuzioni o dai contributi che l'impresa deve rifondere all'agenzia, ma l'agenzia lavora per ottenere un compenso. Quindi il costo della somministrazione da parte dell'impresa include sia le spese per le retribuzioni e tutti gli oneri a carico di quei lavoratori somministrati e in più il compenso per l'agenzia. Utilizzare il lavoratore in somministrazione all'impresa costa un po' di più, rispetto ad assumerlo direttamente. Questo costo in più di solito non è estremamente rilevante: dipende dall'agenzia e dall'impresa.

L'utilizzatore è obbligato in solido con il somministratore per i trattamenti retributivi e contributivi. Se l'agenzia non paga i lavoratori o non versa i contributi la legge consente ai lavoratori di rifarsi sull'impresa utilizzatrice, secondo il principio della responsabilità solidale.

È accaduto solo una volta che un'agenzia per il lavoro di Reggio Emilia non ha avuto la possibilità di coprire le retribuzioni dei lavoratori. Capita molto raramente perché le agenzie per il lavoro sono sottoposte a vincoli stringenti per ottenere l'autorizzazione. La formula della somministrazione per il lavoratore è gratuita. Il lavoratore che decide di avvalersi di un'agenzia per il lavoro non paga nulla, salvo alcuni rari casi in cui per certi lavoratori con alcune professionalità viene riconosciuto un contributo per l'agenzia. L'agenzia il profitto lo prende dalle imprese. Il lavoratore somministrato presso l'utilizzatore può esercitare i diritti di attività sindacale (può partecipare alle assemblee, fare referendum). Anche l'istituto non è ben visto dalle organizzazioni sindacali, perché i lavoratori in somministrazione sono poco sindacalizzati. Come funziona l'esercizio.

dei poteri: chi esercita cosa? Il potere direttivo spetta all'impresa utilizzatrice, perché il lavoratore presta l'attività presso l'utilizzatore; quindi, è quest'ultimo che impartisce gli ordini e le direttive. Il potere disciplinare e di controllo invece spettano all'agenzia. Controlla l'impresa utilizzatrice, poi è l'agenzia che riceve gli esiti di questo controllo: a fronte di questo l'agenzia può sanzionare il lavoratore. La formazione in materia di sicurezza dovrebbe essere fatta dall'impresa utilizzatrice. È nulla qualsiasi clausola diretta a limitare l'assunzione del lavoratore direttamente all'utilizzatore. Il lavoratore è lavoratore dell'agenzia, ma concretamente tutta la sua prestazione si svolge presso l'impresa utilizzatrice. Al termine, l'impresa utilizzatrice può assumere il lavoratore. Molto spesso la somministrazione è

un'anticamera per l'assunzione.

REQUISITI FORMALI

Autorizzazione ex art 4, d. lgs 276/03 (agenzia)

Stipulazione del contratto di somministrazione in forma scritta con indicazione di:

  • Estremi autorizzazione
  • Numero dei lavoratori da somministrare
  • Data di avvio e durata prevista dal contratto
  • Mansioni e inquadramento dei lavoratori
  • Luogo e orario di lavoro
  • Trattamento economico e normativo dei lavoratori
  • Eventuali rischi per la salute e relative misure di prevenzione

A fronte della presenza di così tante prescrizioni anche formali c'è un considerevole apparato sanzionatorio.

Ci sono delle ipotesi in cui l'agenzia non ha l'autorizzazione, il contratto di somministrazione non è stato fatto secondo i requisiti formali, è stata fatta la somministrazione a fronte di un divieto: queste situazioni aprono la strada delle sanzioni.

Lavoro negli appalti

L'imprenditore è libero di organizzare la produzione con manodopera propria,

o utilizzare lavoratori somministrati o può anche decidere di utilizzare uno schema giuridico particolare che è l'appalto, per appaltare un terzo l'esecuzione di un'opera o di un servizio con organizzazione a rischio del terzo.

Art 1655 cod civ: l'appalto è un contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessarie con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro.

Nell'appalto si ha una situazione nella quale un appaltante decide di affidare ad un soggetto che per legge, secondo la definizione dell'art 1655, deve avere una propria organizzazione di mezzi, inteso come beni materiali/immateriali/persone e con una gestione a proprio rischio, riguardo al compimento di un'opera o di un servizio dietro il versamento di un corrispettivo in denaro. Ci si è chiesti, con riguardo all'appalto, come in alcune situazioni sia possibile

Distinguere la somministrazione dall'appalto. Es la pulizia degli edifici: il datore ha in carico 5 lavoratori che si occupano della pulizia, può decidere di licenziare collettivamente quei 5 lavoratori addetti, perché non riesce a ricollocarli in altre mansioni: questo rientra nel licenziamento per trasformazione dell'attività, lecito purché la procedura sia stata rispettata. Se ha fatto un licenziamento collettivo la somministrazione non la può fare, perché c'è il divieto. Se non ha fatto un licenziamento collettivo, magari alcuni lavoratori erano a termine, altri erano in procinto di andare in pensione, quel servizio ad un certo punto è rimasto scoperto: il datore può cercare di coprirlo utilizzando la somministrazione oppure il datore può decidere di affidare in appalto ad un terzo. Attraverso significa mettersi nella condizione secondo la quale l'appaltatore deve avere la struttura per fornire.

Questo servizio, i mezzi necessari, e gestire a proprio rischio quel servizio. Nell'appalto del servizio di pulizia i mezzi sono abbastanza irrilevanti dal punto di vista dell'organizzazione. Mentre in determinate forme di appalto l'uso di mezzi specifici può essere richiesto.
Dettagli
A.A. 2021-2022
221 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescabicchielli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Montanari Anna.