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Le fonti nel contratto
Il contratto, che è un contratto di scambio, considera la retribuzione parte integrante dello scambio, gratuita non compatibile nel concetto di lavoro. Si presta attività manuale o intellettuale per retribuzione. Quindi sinallagmatica, che trova regione nello scambio. Articolo 2113 cc.
Le nozioni
Nell'ordinamento italiano esistono nozioni di retribuzioni ed esistono quelle di contrattazione collettiva, legislatore che ha definito retribuzione e contrattazione collettiva. Esistono almeno tre nozioni di retribuzione. Nozione di retribuzione che è dettata dalla legge sui calcoli di contenuti previdenziali, la parte della retribuzione pagata dal datore non al lavoratore ma ad un ente previdenziale. La retribuzione costa tot al datore, 60 lavoratore, 40 versati ad un altro soggetto, cioè Inps ed è la quota contributiva, che ha come base di calcolo la retribuzione pagata dal datore al lavoratore. 153/1969 tutto ciò che viene pagato.
al lavoratore, salvo rimborso spese. Contribuzione totalità di quanto pagato meno le spese, altra nozione, ai fini del Tfr, accantonamento, ogni datore di lavoro deve annualmente accantonare una cifra per ogni lavoratore e finisce in un fondo che si chiama nel fondo Tfr alimentato annualmente sulla base delle retribuzioni pagate dal datore al lavoratore. Trasferito alla previdenza. Tutta retribuzione pagata a titolo non occasionale. Tfr quando pago l'indennità e lo faccio smettere subito. A seconda del calcolo che devo fare iPhone una nozione diversa di retribuzione. Due soggetti, stesse mansioni, stesse busta paga? Distinguere datore settore pubblico e privato, la Pa non può pagarle diversamente se svolgono stessa mansione ricordiamo principio di imparzialità e buon andamento. Super minimo quota che nasce dalla minima contrattazione. Se non sono fondate su discriminazioni il datore può applicare dei super minimo basta che rispetta quanto prevista dalla cc.
quindi quella sufficiente. Nell'articolo 36 non si parla di parità di trattamento, perché di polarità se ne parla solo nel 37 dove la donna deve avere stessi diritti e stesse retribuzioni del lavoratore. Ccnl inquadrato sulla base dell'attività lavorativa del datore di lavoro. 20/3 Articolo 37 costituzione: condizione giuridica della donna lavoratrice. Nel 1948, entrano i primi contratti collettivi, c'erano i contratti di tariffa, e la donna guadagnava almeno il 50% in meno degli uomini. 1919, Italia delibera la legge sulla capacità giuridica femminile, per lavorare occorreva l'autorizzazione maritale, ad alcune professioni seppur riconosciuta la capacità giuridica, non si può accedere. Periodo d'oro delle esclusioni va dal 22/43. Periodo fascista in cui si tutela la posizione della madre e si declina quella della lavoratrice. Perché grandezza dell'impero quindi servivano più uomini, quindi piùfigli.Nel 1939 l'Italia scrisse l'elenco dei lavori particolarmente adatti alle donne,discorso delle esclusioni se il lavoro svolto era particolarmente adatto alle donne il lavoro è libero. Se non lo era, esisteva una quota femminile massima del 10%. Tutte le altre che sinceravano tali percentuali erano licenziate.Scontato che c'erano poi i divieti. Lavori che potevano fare erano puramente manuali. Quando scrivono questo articolo 37, scritto consapevoli delle esclusioni ad un accesso paritario.
1 c: inizialmente comprende solo la prima parte. A parità di lavoro, non parità di mansione, ma rendimento. Rendimento femminile inferiore a quello maschile. Nel 1960 quando i cc cadono, viene l'adesione della firma del trattato di Roma, e viene inserito la stessa prima riga nel trattato della ceca. Parità articolo 37, ma riletto con articolo della ceca, che parla punto di lavoro e si intende rendimento.Architrave su cui si poggia la
parità. Riconoscono parità di uomini e donne nel luogo di lavoro, bisogna aspettare il 1970 perché elenco sia completo. Statuto dei lavoratori nasce nel 1970, ha una finalità principale. Cioè tutelare i lavoratori iscritti al sindacato in un'azienda. Prima tale articolo arrivava fino allalingua. Nel 1977 sesso, 2003 altri fattori di rischio. Senso articolo 15 costruire l'impalcatura, è stato poi difficile arricchirla. Prima del 78 le donne non entrano nei luoghi di lavoro con parità lavorativa. Discriminazione diretta-nozione legale. È diretta se individuo il fattore che condiziona la scelta, tantissimi fattori. Sono vietate le discriminazioni. Quindi, se scrivo: cercasi fotografo o cameriera, è inviolazione di tale regola. Può entrare chiunque ed apporre una sanzione penale. Quindi è vietata la discriminazione diretta. Discriminazione può essere anche indiretta. Non trovo immediatamente nel cartello o
annuncio qualsivoglia, che assumo fotografo. Ma identifico criteri neutri che producono un impatto, ad esempio nella presenza, l'altezza. Ci sono delle deroghe ma legate all'età o disabilità.Molestie - nozione legislativa.
Discriminazione, fatto che lo sia è un atto nullo. Tutte le discriminazioni legate alla maternità sono vietate.
Le regole vietano discriminazione diretta, indiretta, molestia è tutto ciò legato alla maternità, paternità, anche adottivo, è atto discriminatorio.
23/03 direttive europee vietano discriminazioni dirette, indirette e molestie.
Il mobbing:
Molestia, nel diritto è discriminazione, cioè che gli applico le regole delle discriminazioni. Quindi ad ogni atto di molestia l'atto è nullo. Innanzitutto la molestia è un atto indesiderato, per chi lo riceve. L'indesideratezza deve avere un criterio più possibile oggettivo. Può avere più diverse motivazioni rispetto.
Il concetto di molestia è collegato ad una regola. Ci sono delle regole nell'ordinamento giuridico che vietano le molestie, con lo scopo ed effetto di rendere il luogo di lavoro degradante, umiliante, ecc.
La sanità è un fenomeno delle moleste perché è un metodo gerarchizzato, storicamente maschile, che adesso si è evoluto a fatica, dove i comportamenti sono connotati dal potere. Quindi questi atti sono sempre collegati al potere.
Quindi si collega ad un clima. Cioè c'è una molestia che incide sul clima. La molestia ha anche una connotazione collegata ad un fattore di rischio, come l'età, la disabilità, il sesso, la razza, ecc.
Il mobbing sono tecniche di allontanamento di un soggetto all'interno di un luogo di lavoro. È uno svuotamento di mansioni giuridicamente rilevante, se invece non ti invito alla partita di tennis allora questo non lo è.
Il mobbing non ha una definizione. Il mobbing non è un atto specifico.
è giuridicamente rilevante ha una propria strada, cioè posso far causa, se invece mette insieme atti non giuridicamente rilevanti mobbing serve per dare senso al disegno di esclusione, non ha fattori di rischio.
Quindi il mobbing non ha una definizione normativa, ma sono una enormità di sentenze dove i lavoratori chiedevano al giudice il risarcimento del danno.
Sono casi quindi, non regole e la finalità del caso è ottenerne la risarcibilità.
Quindi giudici li hanno consentiti subito per risarcimento danno, poi basta, per questo adesso sono rare per far valere ogni caso di disagio al lavoro.
Seconda parte articolo 37:
Va collegata ad un istituto civilistico, che si chiama sospensione del rapporto.
Modello del legislatore è un modello escludente da un modello fuoricorporativo, dove la donna è casa e uomo lavoro.
Diritto del lavoro costruito con un modello di una lavoratrice che nell’ordinamento non può dare a meno del ruolo di
di gravidanza. Ma non si parla dei padri. Quindi, l'articolo 37 è stato scritto in questo modo per iniziale principio di parità di trattamento, ma poi è stato aggiunto il concetto di inessenzialità familiare della donna. Questo perché, durante l'assemblea costituente, si è iniziato a riconoscere anche il ruolo paterno. Tuttavia, l'intervento di Papa Pio XII ha portato a escludere i padri da questa protezione, sostenendo che le donne diventavano piene di avidi loschi piaceri. Questa logica ha portato a escludere i padri dalla legge, come ad esempio nella legge Fanfani due del 1950 che vietava il licenziamento delle donne in gravidanza, ma non menzionava i padri.di gravidanza. Ma non c'è scritto che queste donne devono essere protette, l'Unione europea ci ha fatto dire che le donne sono discriminate, diverso nell'identificare della donna soggetto debole da proteggere. Le donne sono discriminate a causa della maternità. Adesso non solo donne ma padre e madri che si prendono cura dei figli, anche adottivi. Cambia orizzonte nel quale l'essenzialità è stata costruita non solo centralità femminile biologica, ma genitoriale anche adottiva. Prime regole sono a tutela del soggetto debole!! Sentenza 1/87 si concentra sui padri, per consentire loro la cura dei figli.
Cos'è la sospensione del rapporto di lavoro? Il contratto non cambia, vuol dire però che la prestazione di lavoro non viene posta in essere, l'attività non viene svolta. Articolo 2010/2011 cc.
Cosa succede a un rapporto di lavoro quando ho la malattia. Il contratto rimane, il rapporto si sospende per
tutta la durata della malattia. In caso di infortunio, il rapporto si sospende, anche in caso di gravidanza. Per capire la sospensione ho bisogno di tre concetti chiave: comporto, retribuzione ed anzianità. In caso di malattia, il lavoratore ha un periodo in cui può non lavorare, periodo che comporta che il lavoratore non può essere licenziato e ha diritto alla retribuzione in caso di malattia, gravidanza, infortunio e dopo la nascita di un figlio. Quindi vuol dire che si continua ad ottenere la retribuzione. Poi matura l'anzianità di servizio, salvo non sia diversamente disposto. Nel corso del tempo, le ragioni delle sospensioni sono aumentate, non diminuite! Ad esempio, se sono iscritto alla protezione civile e vengo mandato dalla protezione civile in qualche posto, sospendo il rapporto di lavoro dove lavoro quotidianamente e la sospensione viene pagata non dal datore di lavoro, ma dalla protezione civile. Mentre nel congedo non vieni pagato. "Comporto" è un termine tecnico per indicare un periodo di sospensione.assenza