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TRATTATO DI MAASTRICHT

- apertura del Consiglio dei Ministri a rappresentanti delle entità sub-statali;

- creazione del Comitato delle Regioni;

- enunciazione del principio di sussidiarietà.

LA NUOVA RIFORMA DEL TITOLO V

la nostra rigidità costituzionale è debole (art. 138: maggioranza assoluta).

Bipolarismo di coalizione (1. aumento dei partiti e 2. eterogeneità delle maggioranze).

le riforme tendono ad essere grandi riforme e sono riforme della maggioranza politica (che deve trovare equilibrio al suo interno) TECNICA DEL RATTOPPO (non si eliminano ma si bilanciano le soluzioni gradite solo ad alcune forze della coalizione).

BILANCIAMENTO TRA I FAUTORI DELL'UNITÀ E QUELLI DELLA DEVOLUTION:

- competenze esclusive dello Stato (materia sanitaria);

- clausola salva-patria: sindacato parlamentare sulle leggi regionali in preteso contrasto con l'interesse nazionale;

- potere sostitutivo (art. 120): attribuito allo Stato (non al Governo) ed

èriferito anche alle materie elencate nell’art. 117.
  1. LEZIONI DI DIRITTO COSTITUZIONALE DI ANTONIO D’ATENA:
  1. PRINCIPI E VALORI:
  • Principi: dover essere (prescrittivi)
  • Di prima generazione: (generali, non scritti) simili alle norme ma differenza quantitativa (colmano le lacune);
  • di seconda generazione: (formulati, scritti): disposizioni di principio (danno forma alle basi dell’ordine costituzionale e fissano le regole di tale ordine).
  • Valori: beni tutelati, interessi protetti, scopi da perseguire, esigenze da soddisfare tensione alla realizzazione. Sono entità tiranniche e dinamiche.

NORME PROGRAMMATICHE: volte solo al legislatore o dotate di efficacia prescrittiva?(efficacia differita: sono - vincolo giuridico (non politico) del legislatore inviti al Parlamento) - illegittimità norme subordinate incompatibili - determinazione principi ordinamento.

TENSIONI TRA VALORI:

  • mediazione legislativa;
  • metavalore: mantenimento equilibrio tra valori: nessuno dei
valorigiustifica il sacrificio completo dei valori concorrenti. bilanciamento travalori su criteri di ragionevolezza (giudice).32. PRINCIPIO DEMOCRATICO:liberaldemocrazia: suffragio universale; principio maggioritario, alternanza delpotere, garanzia delle libertà, eguaglianza delle opportunità.
ISPIRAZIONE DEMOCRATICA:
1. scelte direttamente o indirettamente ricondotte a scelte popolari;
2. principio maggioritario.
EGUAGLIANZA DEI CITTADINI: suffragio e uguaglianza del voto.
Utopicità della democrazia diretta;
Responsabilità politica della democrazia rappresentativa;
Temporaneità delle cariche elettive;
garanzie e diritti alle opposizioni.
DIVISIONE DEI POTERI:
- circuito democratico: scelta del popolo;
- circuito non democratico: concorso
a) indipendenza degli organi;
b) tecnicità (buon andamento).
Crisafulli:
- disporre in via generale e astratta: atti normativi;
- provvedere in modo individuale e concreto: atti pubblici.
PRINCIPIO DI LEGALITÀ: gli

Gli atti devono trovare fondamento in regole generali e astratte che prefigurano il contenuto della decisione fissando i parametri cui ispirarsi.

3. FEDERALISMO E REGIONALISMO:

  • Modello francese: ordinamento unitario centralizzato (unità e indivisibilità dello Stato: Costituzione del 1791);
  • Modello statunitense: entità complessa, pluralisticamente articolata. 13 ex colonie che proclamano l'indipendenza nel 1776. Confederazione fino al 1781: associazione di Stati per difesa e benessere comuni;
  • Germania: Confederazione del 1815; 1867: Stati federale;
  • Italia: unificazione attraverso annessioni territoriali al Regno di Sardegna. Modello napoleonico dello Stato unitario e centralizzato. 1931: Regioni. Franchismo spazza via il regionalismo spagnolo e ripristina lo Stato centralizzato. Assemblea costituente italiana: recupera lo Stato regionale.

Dagli anni 79 decentramento in Spagna: 19 comunità autonome. Le Regioni a differenza degli Stati federali non hanno la giurisdizione.

4.

PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ (art. 3 Trattato di Maastricht):

  • Dottrina sociale della Chiesa: primato etico della persona;
  • Pensiero liberale: libertà individuale;
  • Federalismo: potere concentrato è pericoloso.

Elemento costitutivo: preferenza all'ambito più vicino agli interessati.

  • Maastricht: dispositivo dinamico;
  • Mera enunciazione del principio;
  • Dispositivi statici: riserva di competenza (art. 8 Cost.)

Esperienza italiana:

  1. Fase costituente: principio non scritto;
  2. Soffocamento;
  3. Riemersione (anni 80);
  4. Anni 90: legge Bassanini 57/1997: sussidiarietà orizzontale.

COSTITUZIONE E AUTORITÀ INDIPENDENTI:

Commissione di garanzia:

  • Indipendenza rispetto al Governo;
  • Valuta gli atti (formazione degli standard di condotta) e i comportamenti (applicazione degli standard);
  • Autonomia contabile;
  • Non è in contrasto con il sistema costituzionale ma trova in esso la sua giustificazione.

CONTRAPPESI: Conflitti tra diritti di rango

costituzionale.Mortati (1969): Costituzione fissa il parametro generale e il giudice devecalarlo nel caso concreto.

6. AUTONOMIA UNIVERSITARIA:

a) libertà: pretesa / autonomia: potere;

b) libertà: valore finale / autonomia: valore strumentale.

L'autonomia universitaria è strumentale alla garanzia delle libertà di ricerca e insegnamento.

Versante esterno: l'Università si dà ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalla legge dello Stato (riserva di legge assoluta e relativa: nei confronti dell'Esecutivo e delle fonti di autonomia).

Sistema universitario: composto.

Sfere da garantire:

  • singolo;
  • sfera dei collegi di tipo partecipativo;
  • sfera degli organi centrali d'Ateneo.

Attuazione ultimo comma articolo 33 attraverso l. 168/1989 e 341/1990.

- 168:

  1. statuti e regolamenti e norme che fanno espresso rinvio all'università;
  2. controllo di legalità e di merito con richiesta di riesame.

- 341:

  1. apertura alle fonti regolamentari;
  2. ...

Controllo per approvazione dei regolamenti didattici. Sulla stessa scia la Bassanini 2 l. 127/1997.

7. TEORIA DELLE FONTI:

Confini esterni:

  • confine tra diritto e fatto (ordine deontologico e esistenziale);
  • atti giuridici: strutture deontologiche. Ma solo gli atti normativi sono costitutivi del diritto oggettivo (disporre e provvedere);
  • principio di legalità: tra il momento normativo e quello applicativo deve sussistere uno scarto per la raffrontabilità del primo al secondo.

Demarcazioni interne:

  • sistema delle fonti (macrocosmo): in più casi la relazione gerarchica si stabilisce su basi sostanziali (contenuto normativo) piuttosto che nel procedimento formativo;
  • atto in sé considerato (microcosmo): fenomeni costitutivi;
  • atto: atto-fonte (atto di volontà);
  • disposizioni: enunciati linguistici con volto prescrittivi;
  • norma: diversa dalla disposizione.

Accoglimento di queste premesse si valorizza il ruolo creativo della giurisprudenza (accerta

la consistenza del diritto oggettivo: risoluzione dellanorma vera nella norma vivente).
  1. PUBBLICAZIONI NORMATIVE:
  • Bullettin de lois de la Republique (1971);pubblicazione: non si limita a consentire la conoscenza ma è volta a favorirla.
  • Pubblicazioni legali e di fatto.

Tra le giuridicamente rilevanti:

  • necessarie;
  • non necessarie (adempimenti pubblicitari [pubblicazione delle normeconsuetudinarie] e pubblicazione di norme poste da fonti atto);
  • ripubblicazioni: testi unici per agevolare la lettura.

Conoscibilità di tipo preventivo: notorietà;durevole ostensibilità e materiale inalterabilità: certezza (fogli legali).Certezza e notorietà: pubblicazione complessa o non complessa ma con vacatiolegis.

  1. ADATTAMENTO DEL DIRITTO INTERNO AL DIRITTO INTERNAZIONALE:

diverso dalla recezione perché diversi sono i tipi di norme (volte agli Stati enon alle persone).

  1. procedimento ordinario: diretta formulazione delle norme necessarie aconformare

l'ordinamento interno;

procedimenti speciali:

  • ordine di esecuzione (per relationem). Tratti self executing o non selfexecuting (norme di attuazione). Fonte atto produttiva di diritto nonscritto.
  • Dispositivo di adattamento automatico: nazionalizzazione delle fontiinternazionali, riconoscendogli idoneità a produrre norme interne diadattamento. Opera come un TRASFORMATORE PERMANENTE. (art. 10comma 1 Cost.): ci si riferisce alle consuetudini internazionali.

Norme di adattamento gerarchicamente superiori a leggi ordinarie e attiequiparati.

Con riferimento alle leggi costituzionali:

  • Quadri: prevalenza norme di adattamento. Da respingere;
  • La Pergola: prevalenza della Costituzione;
  • Corte costituzionale: prevalenza dei principi dell'ordinamentocostituzionale.

LEZIONI DI DIRITTO COSTITUZIONALE DI VEZIO CRISAFULLI:

  1. GLI ORDINAMENTI GIURIDICI:

gruppi allo stato diffuso: serie di soggetti perseguenti fini uguali e operantiattraverso comportamenti uniformi secondo regole

accolte e osservate. Perché si abbia ordinamento sociale però si richiede:

  • stabilità: dimensione temporale;
  • organizzazione: un qualcosa di più: vincolo associativo più stretto e compatto (distribuzione ordinata di compiti e mansioni).

collettività come ente che sovrasta i soggetti. Norme giuridiche come giudizi sui comportamenti umani conseguenze giuridiche determinate. Gruppo sociale: autoorganizzantesi Complesso di soggetti ordinati Ordinamento nel senso di Sistema regolatore del gruppo che in esso si svolge ordinamenti giuridici con norme e regole giuridiche. pluralità degli ordinamenti giuridici.

OGNI ORDINAMENTO SI PRESENTA SOTTO IL DUPLICE ASPETTO DI ORDINAMENTO DI SOGGETTI E DI ORDINAMENTO NORMATIVO DIRITTO = NORMA

Concezione opposta: Santi Romano: diritto = istituzione (come ente sociale organizzato). Il diritto non è anzitutto fenomeno normativo ma modo d’essere della realtà sociale: sein, non sollen;

ordine esistenziale, non deontologiche norme:manifestazioni secondarie e derivate.

Ordinamenti interni: subordinati ma distinti rispetto all'ordinamento statale.

le norme interne non sono direttamente rilevanti nell'ordinamento generale.

Pluralità degli ordinamenti relatività dei valori giuridici.

Per accertare se determinate norme esistono come norme di diritto oggettivo è necessario accertare se siano state poste da fatti legittimati dalla

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
10 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof D'Atena Antonio.