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Protezione dei diritti

L'art 19 assicura la protezione del diritto a professare la religione purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

L'art 20 impedisce di trattare con sfavore attività di significato religioso.

L'art 7-8 regola i rapporti tra religione cattolica e religioni non cattoliche.

5° elemento: opinioni politiche, condizioni sociali e personali.

L'art 48 garantisce la segretezza del voto, la libertà di manifestare i propri pensieri e aderire o formare partiti politici. Per quanto riguarda le condizioni sociali si riassumono in qualche modo gli elementi precedenti e si impediscono discriminazioni che ledano la dignità e l'onorabilità del singolo.

Eguaglianza sostanziale. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i.

Il principio di uguaglianza è fondamentale nell'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Trova i suoi fondamenti nel 2° comma dell'art. 3 della Costituzione. Formalmente tutti i soggetti sono uguali di fronte alla legge, ma sostanzialmente non sempre accade. Ad esempio, un soggetto con reddito e uno disoccupato sono formalmente uguali ma sostanzialmente diversi.

Nel 2° comma si dice che è compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale. Questo significa impegnarsi a creare uguaglianza sostanziale oltre che formale.

Altre disposizioni costituzionali che si occupano della rimozione di questi ostacoli sono:

  • L'art. 34, collegato all'art. 33, che garantiscono un'istruzione per tutti.
  • L'art. 32, che prevede che la repubblica debba tutelare la salute, diritto fondamentale per la persona.
  • L'art. 38, che prevede che certi soggetti hanno diritto ad un certo tipo di assistenza che li aiuti a raggiungere situazioni di eguaglianza sostanziale.

Il 2° comma precisa che...

si debbano rimuovere gli ostacoli (di ordine economico e sociale)che limitano di fatto la libertà ed eguaglianza, ed impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica-economica dell'Italia. (obiettivi costituzionali) Spiegazione: ci sono limiti di fatto che devono esser eliminati perché non consentono il pieno sviluppo della persona umana e di conseguenza del paese. La costituzione definisce il pieno sviluppo della persona umana in modo laico e pluralista, non sceglie di darne una definizione secondo un pensiero. Ci sono diverse concezioni sulla persona umana in quanto è un concetto molto legato alla cultura e antropologia. Per esempio: la cultura cattolica propone una concezione di persona umana tridimensionale: corporea, spirituale, sovrannaturale. La cultura marxista è molto legata alla condizione generale della comunità e il singolo è comunque concepito.nella collettività. La concezione contraria è prevista dalla cultura liberale. Può una NG costituzionale ispirarsi a una di queste concezioni? Teoricamente si, ma un OG laico e pluralista non può fornire una definizione di persona perché è nell'impossibilità giuridica di farlo perché afferma il pluralismo sociale e culturale. Tuttavia la costituzione delinea dei concetti e dei requisiti ma non dà una definizione. Storicamente NG di questo tipo sono state varate ad esempio nella costituzione del '48 si sono accordate forze politiche marxiste con quelle cristiane. L'obiettivo dell'uguaglianza sostanziale comporta anche l'utilizzo di servizi sociali e quindi la nascita e tutela dei diritti sociali. Ad esempio il diritto alla sanità, all'istruzione, all'assistenza... (diversi dai diritti classici che devono essere dallo stato rispettati). Per tutelare i diritti sociali lo stato eroga servizi e.prestazioni alla persona. Il diritto alla prestazione sociale implica il reperimento di risorse da parte dello stato per poter garantire l'erogazione di servizi. Quindi ci si chiede se si può citare in giudizio lo stato per la mancata prestazione. Se così fosse, i diritti sociali si equiparerebbero ai diritti classici. L'articolo 32 ha fatto da fondamento ad una legge del 1978 n. 833 con la quale si è istituito il servizio sanitario nazionale con lo scopo di soddisfare il diritto alla sanità. Prima del '78 c'era una forma di tutela della salute ma legata al contratto di lavoro, lo status di lavoratore comportava anche la garanzia alla tutela del diritto alla salute. La legge del '78 fa sì che il diritto alla sanità si estenda come diritto del cittadino. Per questa ragione si è reso necessario un sistema di finanziamento pubblico collegato col fisco, ma in Italia c'è molta evasione. Tuttavia, configurare questo dirittocome soggettivo non era possibile perché mancavano le risorse quindi si è pensato di razionalizzare il sistema limitandone l'estensione. Nel 1999 il sistema è stato corretto introducendo dei livelli essenziali che devono essere garantiti dallo stato, cioè delle prestazioni sanitarie minime e idonee a garantire la salute. Ad esempio: non chirurgia estetica di sicuro. Il provvedimento è un decreto legislativo n 229 del 1999 che è andato a sostituire il decreto 30 dicembre 1992 n 502. Questo provvedimento corretto prevede che il servizio sanitario nazionale assicuri livelli essenziali e uniformi di assistenza definiti dal piano sanitario nazionale. L'individuazione dei livelli è effettuata contestualmente all'individuazione delle risorse finanziarie destinate al piano sanitario nazionale. Questo significa che il piano deve indicare sia i livelli minimi sia le risorse necessarie per poter erogare le prestazioni. Questaindividuazione contestuale costituisce un passo verso il fondamento del diritto alla sanità come diritto soggettivo. Il principio dei livelli essenziali è stato costituzionalizzato pur essendo nato come legge ordinaria. Poi con la riforma del titolo quinto si è corretto l'art. 117 della costituzione che al 2° comma prevede le materie sulle quali c'è competenza legislativa esclusiva dello stato. Tra queste materie alla lettera m del 2° comma c'è la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni riguardanti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Ciò estende a tutti i diritti sociali anche all'istruzione, assistenza...e tutti i servizi alla persona... realizzativi di eguaglianza sostanziale. Individuazione quindi di livelli essenziali in tutte queste materie sociali. È importante perché la PA che deve erogare il servizio dispone delle risorse per.

sostenerle perché le risorse vengono individuate contestualmente ai livelli essenziali. Nel 2001 il principio si è costituzionalizzato e esteso agli altri diritti sociali. Avere nel campo delle prestazioni sociali un diritto soggettivo si contribuisce all'attuazione del 2° comma dell'art 3 rimuovendo ostacoli di disuguaglianza nella sanità, nell'istruzione... Un altro problema rimasto aperto è quello del pieno sviluppo della persona umana infatti s'è già detto che in un OG pluralistico non è possibile darne una definizione.

L'art 33 riguarda l'insegnamento e la scuola. Ci sono due diverse parti:

  1. 1° comma: l'arte e la scienza sono libere e libero è l'insegnamento (legato alla libertà e manifestazione di opinione). La repubblica è tenuta ad istituire scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
  2. 3° comma: enti pubblici e privati hanno il diritto di istituire scuole

E istituti di educazione. Da ciò si desume che accanto a scuole statali possono esserci scuole private ma senza onere per lo stato. Nella scuola pubblica si realizza quella forma di pluralismo propria dell'istruzione che accoglie la libertà d'insegnamento. La proposta educativa si presenta aperta a diversi orientamenti. Le scuole private invece possono assumere un certo orientamento etico-culturale. In genere le scuole pubbliche hanno un orientamento pluralistico mentre le scuole private hanno in genere orientamento specifico. In tutti questi casi tuttavia si pretende una prestazione che garantisca il pieno sviluppo della persona umana. La scelta dipende dall'idea di persona che uno ha. Ad esempio se credo scelgo una scuola cattolica. Il pluralismo scolastico è servente alle diverse concezioni della persona. Nell'art 33 si presentano però alcuni problemi.

1° problema: è sancita libertà d'insegnamento. Che nella scuola

pluralistica trovamanifestazione. Tuttavia un docente sceglie il suo orientamento anche in base al tipo di orientamento della scuola. Il problema del conflitto tra libertà di insegnamento e libertà dellascuola può crearsi solo nella scuola privata perché nella pubblica c'è per forza libertà d'insegnamento. Entrambi gli orientamenti sono tutelati, ma bisogna creare delle misure giuridiche che consentano di risolvere l'eventuale conflitto. Ad esempio: possibilità di trasferimento ad una scuola pubblica.

2° problema: i privati hanno diritto di creare scuole, ma senza oneri per lo stato. Questo ha creato molti problemi: infatti se la scelta tra un'istituzione neutra e una orientata deve essere fatta davvero in base alla concezione di persona umana del singolo individuo, allora dovrebbe esserci anche la libertà di scelta una scuola orientata o l'altra. Di fatto però esistono delle barriere economiche.

Questa è una norma illogica nel sistema costituzionale perché non si possono proporre più tipi educativi e poi non lasciare la libertà di poterli scegliere. Questa norma dovrebbe essere espunta dall'OG. Questa NG ha destato molti tentativi di interpretazione: si è visto che onere alla lettera è un aggravio. Quindi l'art 33 vuole evitare aggravi per lo stato. Si è detto che il divieto di finanziamento riguarda l'istruzione ma non la gestione. Quindi secondo quest'interpretazione il 33 non esclude che lo stato possa finanziare la gestione delle scuole private. Si è detto che senza oneri per lo stato può voler dire che non è obbligato a finanziare le scuole private ma questo non gli preclude di farlo. Questa interpretazione è difficile perché se si fosse voluto quest'effetto sarebbe stato sufficiente non esprimersi. Quest'interpretazione non ha molto senso perché none l'importanza di una corretta formattazione del testo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
33 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Azzariti Gaetano.