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Il sistema costituzionale italiano

SOMMARIO

2.1 La divisione dei poteri.

2.2 Funzioni e poteri.

2.3 Il ruolo dei partiti.

2.4 Il Presidente della Repubblica.

2.5 La Corte costituzionale.

2.6 Il Parlamento.

2.7 Il Governo.

2.8 Il Presidente del Consiglio.

2.9 I Ministri.

2.10 Il Consiglio dei Ministri.

2.11 La Magistratura.

III. Le autonomie

Lo Stato può essere definito come "ordinamento giuridico a fini generali che esercita il potere sovrano su un dato territorio, cui sono subordinati in modo necessario i soggetti ad essi appartenenti".

Elementi Costitutivi

Lo stato si compone di tre elementi o caratteri o presupposti costitutivi ed essenziali: un elemento personale (POPOLO), un elemento spaziale (TERRITORIO) e un elemento organizzativo (SOVRANITÀ).

La Sovranità è la potestà di governo assoluta, esclusiva e originaria che fa capo allo Stato e che viene esercitata sul suo territorio.

Il popolo è la comunità di individui ai quali

L'ordinamento giuridico statale attribuisce lo status di cittadino, vale a dire l'insieme delle situazioni giuridiche attive e passive che pongono i cittadini in relazione esclusiva con l'apparato autoritario. Esempio: il cittadino italiano gode del diritto di votare, ma deve adempiere ad alcuni doveri come quello di essere fedele alla Repubblica o di contribuire alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva.

Il territorio comprende la terraferma; il mare territoriale; la piattaforma continentale; lo spazio aereo; il territorio fluttuante.

Le forme di Stato, in genere, tendono verso due massimi sistemi:

  1. La democrazia nella quale, nel pieno rispetto dei diritti dell'uomo, gli organi di vertice, attraverso le elezioni democratiche, sono liberamente scelti dalla collettività e controllati attraverso una legale ed effettiva opposizione politica;
  2. L'autocrazia nella quale, a prescindere da una reale investitura della collettività,
le elitè politiche che gestiscono uno o più organi costituzionali affermano il loro potere cancellando ogni forma di opposizione con l’uso della forza fisica o della persuasione più o meno occulta e attraverso la propaganda e l’uso monopolistico dei media mantengono in piedi i sistemi che comunque non sono espressione della volontà popolare.

LA COSTITUZIONE ITALIANA E I SUOI VALORI FONDAMENTALI

1.1. La Costituzione è intesa come insieme di norme che fondano un ordinamento giuridico di tipo statale. Essa poggia su valori metagiuridici, quali il rispetto della dignità umana e della libertà dell’individuo, sentiti come principi generali di orientamento dell'azione della comunità dei cittadini.

La Costituzione italiana, che è entrata in vigore il 1° gennaio 1948, ha voluto affermare che:

  • il popolo italiano si è voluto organizzare secondo una forma di governo di tipo repubblicano;
  • ha ripudiato il modello

autoritario-dittatoriale con cui era stato governato per scegliere un modello liberal-democratico fondato su libere elezioni, sul pluralismo dei partiti e sulla tutela dell'inviolabilità dei diritti di libertà.

Con tale Costituzione l'Italia si è quindi dotata di un sistema di governo pluralista di tipo democratico-occidentale.

1.2 L'art. 2 Cost. accanto ai diritti inviolabili richiede l'adempimento dei "doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". Ogni soggetto dell'ordinamento deve esercitare i propri diritti e difendere le proprie libertà nel rispetto dei diritti e della libertà altrui.

Si rende indispensabile, pertanto, che ciascun cittadino adempia a quei doveri di solidarietà che sono necessari per il rispetto della altrui sfera di autonomia e per assicurare la pacifica convivenza tra i cittadini.

Nella costituzione troviamo esplicitato il contenuto di tali doveri negli articoli:

- art.

52, che definisce "sacro" il dovere di difendere la patria imponendo poi ai cittadini il servizio militare obbligatorio;

art. 53 che obbliga i cittadini e gli stranieri (che hanno interessi economici in Italia) a concorrere alle spese dello Stato in ragione della capacità contributiva di ognuno di essi;

art. 54 dove viene prescritto a tutto i cittadini il "dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi".

II GLI ORGANI COSTITUZIONALI

Si devono considerare organi costituzionali dello Stato quegli organi che partecipano alla funzione politica: cioè prendono parte all'individuazione dei fini che lo Stato è chiamato a perseguire. Tali organi sono direttamente disciplinati dalla Costituzione ed una modifica degli stessi porta all'emanazione di norme costituzionali.

Essi sono: il Presidente della Repubblica, il Parlamento, composto da Camera dei Deputati e Senato, il Presidente del Consiglio dei Ministri e

l'esercizio del potere legislativo. Questa funzione è svolta principalmente dal Parlamento, che è l'organo rappresentativo del popolo e ha il compito di approvare le leggi. La funzione esecutiva: è responsabile dell'applicazione delle leggi e dell'amministrazione dello Stato. Questa funzione è svolta principalmente dal Governo, che è composto dal Presidente del Consiglio e dai ministri. La funzione giudiziaria: è responsabile dell'amministrazione della giustizia e dell'applicazione delle leggi nei casi specifici. Questa funzione è svolta principalmente dal sistema giudiziario, che comprende la Magistratura e i tribunali. La divisione dei poteri è un principio fondamentale della democrazia, che mira a evitare il concentramento e l'abuso di potere da parte di un singolo organo o individuo.raggiungimento dei fini da parte del gruppo sociale. La funzione amministrativa (o esecutiva): attraverso gli organi amministrativi lo Stato cura gli interessi dei cittadini nei campi dove il singolo componente della comunità o gruppi privati non avrebbero i mezzi e l'organizzazione per ottenere i risultati migliori (secondo il principio di sussidiarietà). Nella funzione amministrativa lo Stato si comporta come soggetto pubblico, con capacità giuridiche diverse rispetto ai singoli soggetti privati. Le funzioni amministrative più importanti sono la Difesa del territorio, la Pubblica Sicurezza interna, la Sanità pubblica, l'educazione, l'organizzazione del territorio, l'Ambiente. La funzione giudiziaria: attraverso la funzione giudiziaria lo Stato risolve i conflitti d'interesse tra i propri cittadini, le questioni riguardo i diritti, i conflitti tra lo Stato stesso ed i cittadini che si ritengono lesi dall'azione pubblica in un loro diritto.diritto soggettivo od interesse legittimo. Inoltre, lo Stato determina le pene per chi commette infrazioni alle sue regole. Tali infrazioni possono essere contro regole (leggi) penali, o contro regole (leggi) amministrative. La gravità dell'infrazione determina l'entità della pena.

2.2. Funzioni e poteri

In uno Stato che ha un modello di governo liberal-democratico le tre funzioni non sono concentrate di fatto o di diritto in un unico soggetto come nei sistemi dittatoriali o totalitari. Esse si dividono tra più organismi (che quindi controllano democraticamente il potere dell'altro perché non scada nell'arbitrio) che hanno il potere di organizzare e di rendere effettiva tale funzione.

In Italia la funzione legislativa si divide tra il Parlamento e il Governo, mentre a livello regionale è detenuta dal Consiglio Regionale; la funzione amministrativa è gestita a livello di Governo secondo l'organizzazione dei Ministeri; la funzione

giustizia è garantita attraverso l'opera della Magistratura. 2.3 Il ruolo dei partiti. Tutta l'attività di organizzazione e determinazione delle scelte principali di uno Stato, che si esprime attraverso le principali funzioni costituzionali, come attività politica. Al fine di permettere di selezionare le idee e i soggetti migliori per questa attività sono nate nell'800 specifiche associazioni di tipo privato, che in un primo momento avevano la forma di club. Qui i cittadini si incontravano e decidevano di dare la propria fiducia ad un singolo rappresentante del gruppo perché partecipasse alle elezioni per portare le loro idee ed i loro interessi nel Parlamento nazionale. Come sappiamo le dimensioni dei votanti nell'800 erano bassissime rispetto ad oggi. Successivamente alla Prima Guerra Mondiale, con l'estensione del diritto di voto nascono i primi grandi partiti di massa, quali i Partiti di ispirazione cattolica ed i Partiti di

Ispirazione socialista e operaia. Ancora oggi i partiti in Italia sono libere associazioni di diritto privato ammesse al finanziamento pubblico per la loro attività di organizzazione e selezione dei cittadini che andranno a far parte degli organi dello Stato e che soprattutto saranno liberamente eletti all'interno del Parlamento. Sono scomparsi i grandi partiti ideologici degli anni '70-80, il Partito Comunista e la Democrazia Cristiana, e si sta cercando con difficoltà di creare un sistema che sia composto da due aggregazioni partitiche distinte: uno di centro-destra, moderata e conservatrice, l'altra di centro-sinistra, laburista e progressista.

Il Presidente della Repubblica nel nostro sistema, che è un sistema parlamentare, costituisce un potere neutro apolitico e imparziale che esercita funzioni di garanzia e di controllo sugli organi di indirizzo politico al di sopra delle tre funzioni tradizionali (legislativa, esecutiva, giudiziaria).

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Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione e, come tale, vigila sull'osservanza delle norme in essa contenute. Egli è altresì arbitro tra i partiti, costituendo il punto di unione di tutte le forze politiche nazionali: ciò trova conferma nell'art. 87 Cost. che qualifica il Presidente della Repubblica come Capo dello Stato italiano e rappresentante della unità nazionale.

Il Presidente della Repubblica italiana è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri, integrato da tre delegati per ciascuna Regione (fatta eccezione per la Valle d'Aosta che ha un solo delegato); l'elezione avviene a scrutinio segreto ed è necessaria una maggioranza di due terzi dell'assemblea nei primi tre scrutini mentre in quelli successivi è sufficiente la maggioranza assoluta (art. 83).

Cost.).Può essere eletto Presidente

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
11 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Tesauro Paolo.