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Diritto costituzionale - Appunti Pag. 1
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Estratto del documento

I tre decreti luogotenenziali .

Innanzitutto questi tre decreti prendono il nome dal “luogotenente” ossia Umberto figlio di Vittorio

Emanuele e sono atti che vengono emanati dalla Corona negli anni 1944 e il 1946.

Con questi tre decreti si da avvio a quello che sarà l’ordinamento del futuro per cui essi contengono

una norma d’azione ossia una Norma sulla Competenza [quella norma che incarica qualcuno o

qualcosa a fare qualcosa]

Analizzando il Decreto legge luogotenenziale del 25 Giugno 1944 Numero 151 notiamo che

V.Emanuele dopo la Delega del potere al proprio Luogotenente afferma nell’Art 1 di tale decreto

che dopo la liberazione del territorio nazionale il Popolo Italiano sarà chiamato alle urne e a

SUFFRAGIO UNIVERSALE voterà per un assemblea costituente a cui saranno rimessi la scelta

della forma istituzionale e la delibera della nuova costituzione dello stato.

Perché è importante questo atto??

perché con questo Atto cambia il concetto stesso di Monarchia. La monarchia prima infatti era

un potere dinastico, illimitato, indeterminato ora invece essa stessa mette il suo potere nelle mani

del popolo per cui il potere monarchico è rimesso alla volontà dell’elettore che ora non è più

“suddito” bensì è cittadino!

Quindi il primo decreto luogotenenziale vede tendenzialmente trattati due punti: il voto a suffragio

universale (per la prima volta nella storia votano anche le donne e i ceti meno abbienti) per la

scelta della Costituente, e la Costituente che avrebbe dovuto scegliere sia la forma istituzionale

(Repubblica o Monarchia) e sia deliberare la nuova Costituzione dello stato nascente.

Il secondo Decreto Luogotenenziale, il N 74 del 1946 stabilisce le modalità in cui verrà eletta

l’Assemblea Costituente. Stiamo parlando di un periodo in cui stanno riprendendo forza e vigore i

grandi partiti di massa [DC,PSI,PCI ecc] che intendono capire come è diviso politicamente il

proprio paese e rispondere alle esigenze di una società divisa come quella italiana di metà 900.

Il decreto 74 nell’articolo 1 afferma che l’assemblea verrà eletta da un voto a suffragio universale,

con voto libero e segreto [il 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati alle urne] e grazie ai grandi

partiti di massa il concetto di voto cambia: non più in base al censo ma ora tutta la popolazione ha il

diritto al voto. Inoltre importante sottolineare è che l’elezione è proporzionale ossia ogni partito in

base alla percentuale che prendeva di voti alle elezioni gli spettava quella percentuale di seggi

nell’Assemblea Costituente. Questo perché? perché così si rispettava veramente la volontà degli

elettori.

Infine il Decreto luogotenenziale N98 del 1946 viene redatto dopo un lungo scontento del partito

monarchico che prevedeva la sconfitta della monarchia rispetto alla repubblica nel caso in cui fosse

stata la Costituente a decidere la forma di istituzione da instaurare in Italia. Per questo motivo

nell’Art 1 di tale decreto si decise di rimandare al popolo la decisione istituzionale tra

Repubblica e Monarchia [la monarchia nonostante tutti gli scandali e la mal gestione

dell’esperienza fascista credeva ancora di avere consensi nella popolazione]. In questo modo il

Decreto N 98 nell’art.1 afferma che il Popolo il 2 giugno 1946 sarà invitato alle urne per una

doppia votazione: scegliere la forma istituzionale Italiana e scegliere coloro che avrebbero dovuto

formare l’assemblea costituente.

Su questo punto vi è stata ampia critica in quanto la costituente (espressione di un potere costituente

e non costituito quindi un potere che non ha limiti) si trovava in una situazione in cui era limitata

dalla scelta popolare e per cui il proprio potere costituente era limitato da una scelta a priori della

volontà popolare.

L’articolo disciplina come sarebbero andate le cose nel caso avesse vinto la Monarchia o la

Repubblica: il Comma I dell’Art 2 afferma che nel caso la volontà degli elettori fosse stata quella

della Repubblica si sarebbe instaurato un regime transitorio in cui l’Assemblea come primo atto

avrebbe eletto un Capo provvisorio dello stato che avrebbe esercitato le sue funzioni fino a

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Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vincenzodelys di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof De Minico Giovanna.