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Diritto Costituzionale:
Le Fonti:
La fonte di produzione deve essere idonea a produrre diritto: norma sulla produzione del diritto.
Fonte di cognizione[gazzetta ufficiale]: crea un sistema obbiettivo di conoscibilità [presunzione di
conoscibilità] l’ignoranza non sottrae dall’osservanza. Prima di entrare in vigore [per creare cioè
un obbligo giuridico] viene pubblicata nella gazzetta ufficiale la legge. La fonte di cognizione
inoltre crea la condizione per cui la fonte di produzione sia conosciuta. Se guardiamo dal punto di
vista dell’iter la fonte di cognizione è fuori dal processo ideativo. Se invece guardiamo dal punto di
vista dell’entrata in vigore della legge essa è indispensabile.
Il regime giuridico dell’atto normativo è diverso dal contratto:
il regime giuridico dell’atto normativo prevede che la Norma parla a tutti cioè è rivolta a tutti e
vincola tutti [erga omnes].
Il contratto(compravendita) invece obbliga le parti inter partes
Caratteri della NORMA:
1) Astrattezza
2) generalità
3) entrata in vigore sulla gazzetta ufficiale per dare conoscenza della legge
4) ricorribile in cassazione
5) parametro per l’atto amministrativo
Caratteri del contratto:
1)concretezza;
2)particolare
3)immediatezza dell’entrata in atto(entrambe le parti sono pienamente a conoscenza del contenuto)
4)non ricorribile in cassazione
Esistono varie leggi:
Le fonti primarie e l’ordinamento sono messi sullo stesso livello. Dopodiché abbiamo le fonti
secondarie(regolamenti del governo) e le consuetudini.
Lo stato è un ordinamento di una pluralità di soggetti che creano le norme.[più voci che dicono il
diritto]. Accanto alla legge dello Stato vi sono leggi regionali valide nel territorio regionale.
LA FONTE ha come carattere l’INESAURIBILITA’ cioè sullo stesso argomento ci possono essere
più leggi. Perché la fonte è inesauribile? Ciò che è vero oggi potrà non essere vero domani in
quanto cambiano i contesti storico-sociali.
Su una stessa materia infatti ci possono essere più fonti contrastanti ossia ANTINOMICHE.
Come si risolve l’antinomia? È il giudice a risolvere l’antinomia e lo fa seguendo 2 criteri: o il
criterio gerarchico [applica la norma più alta in grado] oppure il criterio cronologico il quale
necessita una produzione legislativa, una situazione in continua evoluzione (cambiano così le
esigenze e il contesto storico-sociale), deve rispondere ad una esigenza diffusa, deve applicare la
stessa legge o la cambia?
Applicare la norma più avanti nel tempo a condizione che la fonte che la produce deve almeno
essere di pari grado con quella precedente e che la norma successiva non deve essere una norma
generale altrimenti si applica il criterio di competenza. :S
Il criterio cronologico si applica in via residuale cioè in seconda battuta se non si applica quello
gerarchico.
Si applica la norma successiva perché quella precedente è vecchia. La precedente fonte però non
cade perché è ancora valida ma non si applica più. [il criterio cronologico non tocca l’atto ma
l’efficacia dell’atto] l’atto nuovo segna il termine di cessazione dell’esigenza dal vecchio e l’inizio
del nuovo. La norma successiva è irretroattiva [norma che non è valida nel periodo che precede la
sua attuazione, se la norma fosse retroattiva si violerebbe il principio di certezza del diritto]