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COMMESSI
I commessi sono tutti i collaboratori interni che non sono istitori. È una categoria di soggetti che sono istituzionalmente appartenenti all'organizzazione.
Art.2211 → POTERI DI DEROGA ALLE CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO
"I commessi, anche se autorizzati a concludere contratti in nome dell'imprenditore, non hanno il potere di derogare alle condizioni generali di contratto o alle clausole stampate sui moduli dell'impresa, se non sono muniti di una speciale autorizzazione scritta [1341, 1342, 2210]"
- La norma è espressione del principio per il quale il commesso deve adeguarsi alle direttive dell'imprenditore.
- La limitazione del potere rappresentativo dei commessi li colloca allo svolgimento di mansioni meramente esecutive, con preclusione di partecipare alla determinazione del contenuto negoziale. Perciò, anche quando il commesso ha il potere di concludere contratti, egli può soltanto determinare quegli elementi non
predeterminanti nelle condizioni generali o nei moduli dell'impresa.
Art.2212→ POTERI DEI COMMESSI RELATIVI AGLI AFFARI CONCLUSI
"Per gli affari da essi conclusi, i commessi dell'imprenditore sono autorizzati a ricevere per conto di questo le dichiarazioni che riguardano l'esecuzione del contratto e i reclami relativi alle inadempienze contrattuali [1495, 1512]. Sono altresì legittimati a chiedere i provvedimenti cautelari [77, 669 c.p.c.] nell'interesse dell'imprenditore [1745, 2905]."
- La norma prevede una rappresentanza passiva del commesso posta nell'interesse dei terzi.
- La rappresentanza passiva del commesso è limitata alle dichiarazioni riguardanti l'esecuzione del contratto ed i reclami per inadempimento (es: denuncia per vizi della merce fornita).
Si ha la rappresentanza passiva solo in quanto il negozio rientri nelle mansioni del commesso, ma anche in quanto sia stato da lui concluso.
Tale rappresentanza è posta
nell'interesse dei terzi, per cui non può essere limitata dall'imprenditore.- Tale disposizione prevede l'ipotesi in cui i commessi possano riscuotere somme di denaro per le vendite effettuate. - La norma in commento pone un problema di coordinamento con l'art. 2210. - Secondo un primo orientamento, un commesso preposto alla vendita, se in concreto opera nei locali dell'impresa, può esigere il prezzo a condizione che consegni la merce e sempre che non vi sia una cassa speciale, se, invece, opera al di fuori dei locali dell'impresa,Art.2213→POTERI DEI COMMESSI PREPOSTI ALLA VENDITA
"I commessi preposti alla vendita nei locali dell'impresa possono esigere il prezzo delle merci da essi vendute [1199, 2210], salvo che alla riscossione sia palesemente destinata una cassa speciale.
Fuori dei locali dell'impresa non possono esigere il prezzo, se non sono autorizzati o se non consegnano quietanza firmata dall'imprenditore."
Può esigere il prezzo alle condizioni di cui al secondo comma della norma in commento.
IMPRESA PUBBLICA
Quando lo stato si avvale di una forma giuridica societaria, si applica per intero la disciplina societaria e quindi civilistica.
Quando invece la gestione dell'impresa viene fatta direttamente dall'ente pubblico:
In passato e anche ora - Modalità impresa organo - costituzione ente pubblico economico, ovvero ente pubblico che nasce appositamente per eseguire l'attività economica.
Oggi - questi enti sono stati trasformati in S.P.A.
ARTICOLI DEDICATI 2093, 2201, 2221
Art. 2093 "Le disposizioni di questo libro si applicano agli enti pubblici inquadrati nelle associazioni professionali. Agli enti pubblici non inquadrati si applicano le disposizioni di questo libro, limitatamente alle imprese da essi esercitate [1229, 2201]. Sono salve le diverse disposizioni della legge [2221; 409 c.p.c.]." Ci dice che fa riferimento agli enti pubblici economici.
Art.
2201 (1)“Gli enti pubblici che hanno per oggetto esclusivo o principale un'attività commerciale [409, n. 4 c.p.c.] sono soggetti all'obbligo dell'iscrizione nel registro delle imprese [2093, 2195, 2221].”
Ci dice che essendo imprese doverose all’iscrizione di registri sono imprese commerciali
Art. 2221“Gli imprenditori che esercitano un'attività commerciale [2195, 2200, 2202], esclusi gli enti pubblici [2093] e i piccoli imprenditori [2083, 2201], sono soggetti, in caso di insolvenza, alle procedure del fallimento e del concordato preventivo [219, 2214], (1) salve le disposizioni delle leggi speciali .”
ESCLUDE TUTTI GLI ENTI PUBBLICI DAL FALLIMENTO!!!
QUINDI POSSIAMO RIASSUMERE DICENDO….
All’impresa ente pubblico si applica la legge delle commerciali tranne che per quanto riguarda il fallimento.
CARATTERI IMPRESA COMMERCIALE
L’impresa è un organismo o un’istituzione i cui caratteri li possiamo ricavare
- Questo organismo è autonomo dall'imprenditore. (questo lo distingue da piccolo imprenditore)
- L'impresa come organismo è un organismo privato. (questo lo distingue da imprese pubbliche)
- L'impresa è un organismo organizzato secondo un principio di economicità. (lo ricaviamo dall'art. 2082).
- Principio di economicità → vuol dire che l'impresa è organizzata secondo il metodo economico, ovvero programma di produrre/scambiare beni/servizi ad un prezzo tale da essere assorbiti dal mercato e anche, che, i ricavi generati riescano a coprire i costi generati; quindi programma di mantenere equilibrio economico senza per forza che ci sia una ricchezza da distribuire.
- L'organismo di impresa è un organismo economico finalizzato alla produzione e allo scambio, o al solo scambio, di beni o servizi (non intellettuali).
1° comma art. 2086, Gestione dell’impresa “L’imprenditore è il capo dell’impresa ed a lui dipendono gerarchicamente i suoi collaboratori.” Ci vuole sottolineare il principio gerarchico e i rapporti che ne derivano.
Con la parola capo si conferma che l’impresa non è il comportamento dell’imprenditore, ma un organismo in cui vigono rapporti gerarchici. Viene anche definito il capo perché il rischio dell’impresa è a carico dell’imprenditore.
6. L’impresa è un organismo stabile. Lo si evince dal fatto che quando l’impresa stessa si iscrive nel registro, l’art. 2196 ci afferma che tra le informazioni che necessitano per l’iscrizione le suddette imprese devono avere una sede, questo ci fa pensare appunto ad un qualcosa di stabile.
CASI PARTICOLARI
Nei casi in cui un’impresa non “si affacci” sul mercato si rischia di non applicare le norme delle imprese commerciali.
Ad esempio, un'azienda che viene acquistata da un'altra azienda e produce un bene o un servizio solo per quest'ultima.
Impresa illecita: nei caratteri fondamentali non abbiamo parlato di leicità. Ad un malamfenomeno di impresa illecita la disciplina dell'impresa viene applicata solo in parte.
Attenzione!!! Solo se si verificano tutte e 6 le caratteristiche siamo in presenza di imprenditore commerciale.
Art.2082: "È imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi."
Art.2195: Sono soggetti all'obbligo dell'iscrizione, nel registro delle imprese, gli imprenditori che esercitano un'attività industriale diretta alla produzione di
1) un'attività di produzione, scambio o prestazione di beni o di servizi [2135];
2) un'attività intermediaria nella circolazione dei beni [2203];
3) un'attività di trasporto per terra [1678], per acqua o per aria;
4) un'attività bancaria [1834] o assicurativa [1882, 1883];
5) altre attività ausiliarie delle precedenti [1754].
Le disposizioni della legge che fanno riferimento alle attività e alle imprese commerciali [320, 365, 371, 397, 425, 2214, 2955, n. 5] si applicano, se non risulta diversamente, a tutte le attività indicate in questo articolo e alle imprese che le esercitano [836].
Dalla lettura di questi due articoli emergono 2 tipi di attività:
Attività di impresa corrisponde NON al comportamento dell'organismo, ma all'attività e al comportamento di tutti coloro che lavorano nell'impresa.
Attività imprenditore - Innanzitutto non è un'attività esecutiva. (differenza col piccolo imprenditore).
L'imprenditore svolge un ruolo organizzativo, mette insieme persone e beni per esercitare l'attività di produzione… (def. Di azienda art.2055)- L'imprenditore svolge un'attività continua, rendendo più funzionale l'attività agli obiettivi prefissati. Quindi l'attività da lui svolta è quella di creare, pianificare gli obiettivi aziendali- Questa attività (art.2082) è svolta professionalmente. In che senso PROFESSIONALMENTE? Nel caso del piccolo imprenditore tale definizione allude alla professione che esercita. Nel caso di imprenditore commerciale allude ad uno svolgimento stabile, costante dell'attività da lui svolta.
PROCESSI DI EVOLUZIONE DEL DIRITTO COMMERCIALE
FASE 1 DIRITTO DEI MERCANTIFASE 2 DIRITTO DEL COMMERCIANTE
FASE 3 DIRITTO DELL'IMPRESA
Il diritto dell'impresa a differenza del diritto del commerciante NON regola l'imprenditore, come per il commerciante,
ma regola l'impresa.
PROFILI DELL'IMPRESA ECONOMICA
Impresa complessivamente considerata: disciplina del fallimento, pubblicità commerciale (iscrizione al registro), scritture contabili, i beni, l'azienda, le persone (collaboratori).
Attività esterne all'azienda
Disciplina dell'imprenditore
PUBBLICITÀ COMMERCIALE
Si trova fra gli articoli 2188 e 2202 c.c.
ATTENZIONE!!! quando si parla di pubblicità bisogna non fare l'errore di pensare alla pubblicità in senso di marketing (es. pubblicità in TV).
NASCITA
Questo sistema è disciplinato nel codice civile, ma lo stesso codice all'articolo 2095 dice: "le disposizioni relative all'iscrizione al registro del