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Il socio accomandante

La società in accomandita semplice (artt. 2313 – 2324) è l'unico tipo di società di persone che prevede la presenza responsabilità limitata di soci, nella figura del socio accomandante. La combinazione dei vantaggi della soc. di persone e della responsabilità limitata tipica delle soc. di capitali ben si presta ad abusi: devono quindi essere previsti meccanismi per scoraggiare tali abusi. Al socio accomandante è interdetta l'amministrazione della società (art. 2318, 2° c.), anche se verso l'esterno è ammesso che questi possa agire in nome della società per singoli affari. Ha però il diritto di avere comunicazione annuale del bilancio e di controllarne l'esattezza, consultando i libri e gli altri documenti della società (art. 2321). Per il socio accomandante che trasgredisce questo divieto è prevista la sanzione della responsabilità illimitata.accomandante ha un ruolo importante. Infatti, l'articolo 2320 stabilisce che il socio accomandante può prestare la sua opera sotto la direzione degli amministratori e, se previsto nell'atto costitutivo, può dare autorizzazioni e pareri per determinate operazioni e compiere atti di ispezione e sorveglianza. Nella nomina degli amministratori, il socio accomandante ha un peso significativo, poiché è necessario il consenso dei soci accomandatari e l'approvazione di tanti soci accomandanti che rappresentino la maggioranza del capitale sottoscritto (articolo 2319). Tuttavia, essendo privo della rappresentanza, se il socio accomandante agisce in nome della società, questa non sarà responsabile per gli atti compiuti da lui (articolo 2320). Tale comportamento può essere motivo di esclusione dalla società. Anche per quanto riguarda il nome della società, il socio accomandante ha un ruolo importante.

accomandante deve rimanerne estraneo, in quanto se consente che nella ragione sociale sia compreso il suo nome, egli diviene responsabile illimitatamente (art. 2314).

Si ritiene che data la non ammissione alla amministrazione della società la qualità di socio accomandante può essere rivestita anche dall'incapace. (v. Campobasso p. 130)

La quota del socio accomandante è liberamente trasferibile per causa di morte, mentre occorre il consenso dei soci che rappresentano la maggioranza del capitale per i trasferimenti tra vivi (art. 2322).

La mancanza di una delle due categorie di soci è motivo di scioglimento della società se essa non viene ripristinata entro sei mesi. In questo periodo l'attività della società continua normalmente se sono venuti meno i soci accomandanti, mentre se mancano i soci accomandatari, gli accomandanti devono nominare un amministratore provvisorio per il compimento degli atti di ordinaria amministrazione.

Tale amministratore non assumerà però la qualità di socio accomandatario (art. 2323). La responsabilità limitata del socio accomandante viene conservata anche nel caso di società irregolare, mentre per i soci accomandatari si applicano le norme della collettiva irregolare (art. 2317). Catania, 10/11/00.

La disciplina delle invalidità nelle s.p.a.

Io, L’invalidità della s.p.a.

Lo studente: FLORIDIA SALVATORE MATR.345061

LEZIONE DI DIRITTO COMMERCIALE DEL GIORNO 26/04/2001 (D.U.E.A.I.)

Argomento trattato: “INVALIDITÀ NELLE S.P.A”

Casi di invalidità nelle società per azioni colpiscono:

  1. la stessa s.p.a
  2. le delibere della sua assemblea
  3. le delibere del suo c.d.a
  4. i trasferimenti di azioni

Riguardo al primo punto, in tema di nullità di un negozio giuridico e in special modo di un contratto, la nullità è imprescrittibile ed insanabile.

Inoltre qualora la legge richieda un determinato

requisito per porre in essere un negoziogiuridico o un contratto (es. "la forma scritta" a pena nullità), la mancanza di esso produce automaticamente la nullità del negozio giuridico o del contratto. Quindi il negozio non produce effetti giuridici. Questo è quanto afferma l'art. 1418 c.c.

Cause di nullità del contratto:

  • Il contratto è nullo quando è contrario a norme imperative, salvo che la legge disponga diversamente.
  • Producono nullità del contratto la mancanza di uno dei requisiti indicati dall'articolo 1325, l'illiceità della causa, l'illiceità dei motivi nel caso indicato dall'articolo 1345 e la mancanza nell'oggetto dei requisiti stabiliti dall'articolo 1346.
  • Il contratto è altresì nullo negli altri casi stabiliti dalla legge.

L'Art. 2332 c.c. in tema di nullità della S.P.A disattende questi principi affermando che: Nullità della

societàAvvenuta l'iscrizione nel registro delle imprese, la nullità della società può essere pronunciata soltanto nei seguenti casi: 1) mancanza dell'atto costitutivo; 2) mancata stipulazione dell'atto costitutivo nella forma di atto pubblico; 3) [...] 4) illiceità o contrarietà all'ordine pubblico dell'oggetto sociale; 5) mancanza nell'atto costitutivo o nello statuto di ogni indicazione riguardante la denominazione della società, o i conferimenti, o l'ammontare del capitale sottoscritto o l'oggetto sociale; 6) inosservanza della disposizione di cui all'articolo 2329, n. 2; 7) incapacità di tutti i soci fondatori; 8) mancanza della pluralità dei fondatori. La dichiarazione di nullità non pregiudica l'efficacia degli atti compiuti in nome della società dopo l'iscrizione nel registro delle imprese. I soci non sono liberati dall'obbligo dei conferimenti fino

A quando non sono soddisfatti i creditori sociali. La sentenza che dichiara la nullità nomina i liquidatori. La nullità non può essere dichiarata quando la causa di essa è stata eliminata per effetto di una modifica dell'atto costitutivo iscritta nel registro delle imprese. Quindi si può già distinguere che: se il contratto costitutivo di una s.p.a non è stato depositato, omologato e iscritto nel registro delle imprese, si seguono in tutto le regole generali in tema di nullità. Dopo la pubblicazione nel registro delle imprese invece la regolamentazione cambia e alcuni effetti dell'azione di nullità scompaiono. La nullità mantiene la caratteristica della perpetuità, poiché le cause di nullità possono essere fatte valere senza limiti di tempo, e dall'assolutezza perché chiunque vi abbia interesse può richiedere la dichiarazione di nullità. Però per effetto

della registrazione si verificano leseguenti modificazioni rispetto alla dottrina generale sulla nullità: art.2332c.c

  1. LE CAUSE DI NULLITÀ SONO INDICATE TASSATIVAMENTE
  2. L'ATTO NULLO DIVENTA SANABILE
  3. L'ATTO NULLO PRODUCE EFFETTI ma scioglimento S.p.A

Quindi : art. 2332 c.c

La dichiarazione di nullità non pregiudica l'efficacia degli atti compiuti dalla società dopo l'iscrizione nelo registro delle imprese. (un contratto costitutivo di S.p.A nullo e quindi in grado di produrre effetti.)

Le cause di nullità avvenuta l'iscrizione sono indicate in maniera tassativa. (punti 1-8 art.2332 c.c)

o La nullità non può essere dichiarata quando una modificazione della causa di nullità è stata registrata nelo registro delle imprese sanando l'atto costitutivo.

La sentenza di nullità nomina i liquidatori che procederanno alla fase di liquidazione della società senza più intraprendere

altre operazioni. Nullo tutto il contratto (nullità totale)
Se nel contratto vi è una clausola nulla: Nullità parziale (senza sostituzione della clausola)
Sostituzione della clausola4, II.D.U.E.A.I.
Lezioni del 27/04 e del 28/04 a cura di Nicastro Concetta Linda

INVALIDITÀ DELLE DELIBERE DELL'ASSEMBLEA DIS.p.A.

L'invalidità delle delibere viene regolata dal legislatore attraverso due diversi articoli, precisamente:

Art.2379 c.c., che attiene alla nullità;

Art.2377 c.c., che attiene all'annullabilità.

È opportuno pertanto distinguere due tipi di delibere, ovvero le delibere nulle e insanabili e le delibere annullabili, che se non vengono impugnate entro tre mesi non possono più essere eliminate.

Dalle norme su citate si desume che il codice ha preferito restringere l'area di nullità allargando quella dell'annullabilità, decisione connessa all'esigenza di stabilità e certezza nei

rapporti all'interno e con l'esterno dell'azienda. Pertanto la legge guarda con sfavore all'eliminazione tardiva delle delibere a causa dei loro vizi. (Peraltroun'incongruenza al principio di stabilità è rappresentata dalla contrapposizione tra labrevità del termine di impugnabilità e i tempi molto lunghi per le corrispondenti decisioni giurisprudenziali). Mettendo a confronto i due articoli succitati si arriva alla seguente conclusione: l'art. 2377 si applica ai casi di deliberazione difforme dalla legge o dall'atto costitutivo; e nei casi di vizio del procedimento. l'art. 2379 si applica al caso di vizio dell'oggetto della delibera. È bene comunque specificare che se la delibera viola una norma che tutela un interesse generale allora questa viene dichiarata nulla e insanabile in applicazione dell'art. 2379. ESEMPIO: Una delibera nella quale si decide di non accantonare la riserva legale del 5%. Se la

delibera viola una norma che tutela l'interesse di una sola persona o di alcuni soci, e non viene impugnata entro tre mesi, non può più essere eliminata inapplicazione dell'art.2377.

ESEMPIO: La delibera in cui si decide di aumentare il capitale sociale con l'emissione di azioni senza diritto di opzione.

Nel caso in cui la delibera presenta vizi nel procedimento si può in alcuni casi addurre l'inesistenza della delibera stessa quando quest'ultima risulta essere affetta da vizi gravissimi tra cui rientrano i seguenti casi:

  • mancanza di convocazione;
  • non si raggiunge la maggioranza.
  • mancata verbalizzazione
  • mancata deliberazione.

Viene esaminato infine il caso in cui vi è annullabilità di una delibera per la quale sorge un conflitto di interessi.

Schema della lezione del giorno 30 novembre 2000, a cura degli studenti M.Baudo, D.Cassaniti, N.Correnti

Le azioni

Premessa

Nella società per azioni il capitale sociale sottosc

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
28 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Sanfilippo Pierpaolo.