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IL COLLEGIO SINDACALE DEVE TEMPESTIVAMENTE COMUNICARE SEGNALI DICRISI ALL'ORGANO AMMINISTRATIVO.I MODELLI ALTERNATIVI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Lo spazio giuridico dell'UE conosce tre modelli di amministrazione:

Il modello dualistico (=CdA + rappresentanza sindacale) è da sempre radicato nella cultura giuridica tedesca (cogestione);

Negli ordinamenti anglosassoni è invece largamente diffuso il modello monistico. Appunti non ufficiali relativi al corso di Diritto Commerciale CLEA a.a. 2020/21 – SECONDO PARZIALE Dario Cannata

Il primo articolo relativo al modello dualistico è il 2409-octies, dove vengono rappresentati i due organi sociali che lo caratterizzano: "che l'amministrazione ed il controllo siano esercitati da un consiglio di gestione (organo amministrativo, stessa disciplina per amministratori esecutivi, non esecutivi...) (organo di controllo interno).

sugli amministratori + compito alta direzione: membri sono scelti dal CdA + rappresentanti dei lavoratori, espressione del mondo sindacale in conformità alle norme seguenti (cogestione). Compito alta direzione (solo eventuali): catalogo operazioni gestorie su cui è chiamato a decidere il consiglio di sorveglianza. Il consiglio di gestione viene descritto al 2409-novies, dove viene detto che "Compie le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale questo". Anche in questo modello, la gestione è prerogativa esclusiva dell'organo amministrativo. Art.2409.2-novies: composizione organo di gestione: non può essere inferiore a due: l'organo amministrativo è, quindi, necessariamente pluripersonale, non esiste amministratore unico. (2490.3) nomina: Gli amministratori non vengono nominati direttamente dall'assemblea degli azionisti. L'assemblea ordinaria degli azionisti nomina i componenti del consiglio di sorveglianza.

dei quali i consiglieri di gestione sono diretta espressione. Lo statuto fissa il numero minimo e massimo e il consiglio di sorveglianza stabilisce la numerosità e nomina i membri. "I componenti del consiglio di gestione non possono essere nominati consiglieri di sorveglianza, e restano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi, con scadenza alla data della riunione del consiglio di sorveglianza convocato per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica". Fermo restando che valgono i requisiti previsti per gli amministratori del modello tradizionale (2382), o si siede in consiglio di gestione o si siede in consiglio di sorveglianza. Il consiglio di sorveglianza non può scegliere al proprio interno i membri del consiglio di gestione. (=compito esercizio di sorveglianza: approvazione bilancio d'esercizio) "I componenti del consiglio di gestione sono rieleggibili,

salvo diversa disposizione dello statuto, e sono revocabili dal consiglio di sorveglianza in qualunque tempo, anche se nominati nell'atto costitutivo, salvo il diritto al risarcimento dei danni se la revoca avviene senza giusta causa".

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più componenti del consiglio di sorveglianza, l'assemblea provvede senza indugio alla loro sostituzione".

Appunti non ufficiali relativi al corso di Diritto Commerciale CLEA a.a. 2020/21 - SECONDO PARZIALE

Dario Cannata

L'articolo successivo è dedicato all'azione sociale di responsabilità. Quanto detto con riguardo alla responsabilità risarcitoria degli amministratori nel modello tradizionale vale anche per i componenti del consiglio di gestione (vengono richiamati l'art. 2393 e 2393-bis). Cambia solo la legittimazione. Valgono anche le regole con riguardo alla responsabilità verso i creditori.

sociali, come le altre norme contenute negli articoli fino al 2395.
Il consiglio può delegare proprie attribuzioni ad uno o più dei suoi componenti; si applicano in tal caso il terzo, quarto e quinto comma dell'articolo 2381.
A questo richiamone aggiungiamo uno contenuto all'art.2409undecies (che richiama l'art.2381 sesto comma).
I commi del 2381 richiamati contengono norme riguardanti organi amministrativi delegati.
Anche nel modello dualistico ci possono essere amministratori delegati e comitati esecutivi; valgono le regole relative al copione che detti dovranno interpretare e vale la regola secondo cui gli amministratori non esecutivi devono vigilare agendo in modo informato.
Con qualche eccezione, la disciplina del consiglio di gestione coincide con quella del consiglio di amministrazione.
Per il resto, valgono, in forza dei vari richiami, le regole dettate in materia di cda nelmodello tradizionale. Più articolate sono le norme dettate in tema di consiglio di sorveglianza, “Salvo che peculiarità del modello dualistico. Ce ne parla l’art.2409-duodecies: lo statuto non preveda un maggior numero, il consiglio di sorveglianza si compone di un numero di componenti, anche non soci, non inferiore a tre ”. Anche il consiglio di sorveglianza è pluripersonale, costituito da almeno 3 membri (qui c’è solo numero minimo, nel collegio sindacale es. 3/5) nel silenzio dello statuto. Qui non c’è distinzione tra membri effettivi e supplenti. Il secondo “Fatta eccezione per i primi componenti che sono nominati nell'atto comma: costitutivo, e salvo quanto disposto dagli articoli 2351, 2449 e 2450, la nomina dei componenti il consiglio di sorveglianza spetta all'assemblea degli azionisti, previa determinazione del loro numero nei limiti stabiliti dallo statuto”. Lo statuto fissa il numero dei membri del consiglio di sorveglianza.

consiglio di sorveglianza (può essere un numero minimo ed uno massimo), l'assemblea determina il numero ed esprime direttamente i membri del consiglio. Anche soliti requisiti di professionalità (appartenenza di almeno un componente del consiglio di sorveglianza dev'essere un revisore legale; in questo modello è infatti sempre il revisore legale o la società di revisione, 2409-quinquies-decies), ma lo statuto può subordinare l'assunzione della carica a particolari requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza (nel decidere i requisiti soggettivi richiesti affinché uno possa far parte del consiglio, c'è margine di manovra maggiore che riconosce dallo statuto).

"Non possono essere eletti alla carica di Decadenza: Il comma dieci recita: componente del consiglio di sorveglianza e, se eletti, decadono dall'ufficio:

Appunti non ufficiali relativi al corso di Diritto Commerciale CLEA a.a.

2020/21 – SECONDO PARZIALE Dario Cannata a) coloro che si trovano nelle condizioni previste dall'articolo 2382; b) i componenti del consiglio di gestione; c) coloro che sono legati alla società o alle società da questa controllate o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d'opera retribuita che ne compromettano l'indipendenza". (cfr. requisiti richiesti dai sindaci, non ci sono qui i legami familiari che non sono rilevanti: modello dualistico è strumento utilizzabile nei passaggi generazionali, quella clausola "bloccava" questo settore.). In definitiva, per quanto riguarda i requisiti di indipendenza dei membri del consiglio di sorveglianza sono più blandi di quelli richiesti per i sindaci. I componenti del consiglio di sorveglianza restano in carica e scadono alla data della loro nomina.

esercizisuccessiva assemblea prevista dal secondo comma dell'articolo 2364-bis ".Il quinto comma recita: mentre per i membri del collegio sindacale la normavuole che i sindaci (che godono di una sorta di inamovibilità) siano revocati soloper giusta causa e la delibera deve essere sottoposta la vaglio del tribunale;invece, i componenti del consiglio di sorveglianza possono essere revocati inqualunque tempo e anche senza giusta causa, salvo risarcimento del danno.C'è però bisogno di una maggioranza qualificata (quinto comma 2393): sceltaobbligata, se gruppo azionisti di comando volessero sostituire consiglieri digestione, dovrebbero sostituire i consiglieri di sorveglianza in modo che essirevochino e costituiscono i consiglieri di gestione.Supponiamo che cambi l'assetto proprietario di una spa e che cambi la compaginesociale. Il nuovo gruppo dei soci di comando potrebbe ritenere che gli amministratoripresenti non siano persone di loro fiducia.

È possibile sostituirli? No: l'assemblea degli azionisti non può infatti revocare i consiglieri di gestione e nominarli di nuovi; lo può fare solo il consiglio di sorveglianza. Per modificare la composizione del consiglio di gestione occorre modificare la composizione del consiglio di sorveglianza. L'articolo successivo (2409-terdecies) è dedicato ai doveri e poteri del consiglio: "Il consiglio di sorveglianza: a) nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione; ne determina il compenso, salvo che la relativa competenza sia attribuita dallo statuto all'assemblea; b) approva il bilancio di esercizio e, ove redatto, il bilancio consolidato; c) esercita le funzioni di cui all'articolo 2403, primo comma; d) promuove l'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti dei componenti del consiglio di gestione; e) presenta la denuncia al tribunale di cui all'articolo"gestione, ad adottare le decisioni relative alla destinazione degli utili, alla distribuzione dei dividendi e all'approvazione del bilancio consolidato, se previsto. Il consiglio di sorveglianza ha anche il compito di vigilare sull'attività di gestione della società, segnalando eventuali omissioni o fatti censurabili. Inoltre, se previsto dallo statuto, può deliberare in merito alle operazioni strategiche e ai piani industriali e finanziari della società. È importante sottolineare che il consiglio di gestione è responsabile per le azioni compiute, anche se il consiglio di sorveglianza ha approvato il progetto di bilancio. Questo modello societario prevede che il progetto di bilancio di esercizio (o consolidato) sia redatto dal consiglio di gestione e successivamente approvato dal consiglio di sorveglianza. L'assemblea ordinaria degli azionisti, invece, non ha il compito di approvare il bilancio, ma di prendere decisioni in base ad esso, come la destinazione degli utili, la distribuzione dei dividendi e l'approvazione del bilancio consolidato, se previsto.
Dettagli
A.A. 2021-2022
141 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenzo.gabrielli.376 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Gandini Carla.