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I TITOLI DI CREDITO
Le cambiali finanziarie sono emettibili a non meno di tre mesi e a non più di dodici da società, enti e imprese e sono girabili esclusivamente con la clausola senza garanzia. Le cambiali finanziarie sono valori mobiliari. La loro emissione costituisce raccolta del risparmio.
CAPITOLO 2: I CONTRATTI BANCARI
SEZIONE 1: GENERALITÀ
12. Banca e contratti bancari. Il contratto bancario si qualifica non solo oggettivamente, per il suo contenuto, ma anche soggettivamente in quanto deve essere un soggetto banchiere a stipularlo. La convenzione di assegno può essere stipulata solo con una banca. Ma anche il deposito bancario, l'apertura di credito, l'anticipazione su pegno fi titoli o lo sconto bancario debbono essere posti in essere da un banchiere. La banca può concludere soltanto i contratti definiti bancari dalla legge e non tutti come un imprenditore.
13. Ancora sulla posizione contrattuale e sul potere di autoregolamentazione
della banca. Norme uniformi, condizioni generali, usi. Esiste una tipizzazione delle operazioni di banca essenziali per la razionalizzazione dell'attività e si creano le premesse per una regolamentazione omogenea dei contratti con la clientela. Nell'ottocento la contrattazione di massa si traduce nella formulazione di condizioni generali di contratto che l'utente non può non accettare. Per quanto riguarda la banca esistono, e sono una minoranza, gli usi normativi, poi vi sono gli usi negoziali interpretativi e integrativi del contratto che sono una maggioranza. Nei contratti in cui una delle parti è un imprenditore le clausole ambigue si interpretano secondo ciò che si pratica generalmente nel luogo in cui è la sede dell'impresa. Le clausole d'uso si intendono inserite nel contratto, se non risulta che non sono state volute dalle parti. Per quanto riguarda le norme sulla trasparenza bancaria, bisogna dire che per quanto riguarda iI tassi applicati dalle banche non possono essere richiamati facendo appello agli usi, ma devono essere espressamente esposti in ogni locale della banca aperta al pubblico. Inoltre, sono dichiarate in tutte quelle clausole contrattuali che fanno espresso richiamo agli usi.
Le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti sono efficaci nei confronti dell'altro, se al momento della conclusione del contratto questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l'ordinaria diligenza.
Alcune norme poste in essere da un legislatore privato (banchiere) possono essere modificate anche in corso di contratto, come ad esempio: l'azienda di credito si riserva il diritto di modificare in qualsiasi momento le norme e le condizioni che regolano i rapporti di conto corrente.
14. Clausole di garanzia. Problemi di validità e di efficacia. Il cartello bancario.
Le clausole di garanzia, sia quelle per cui i pegni già costituiti...
restano a garanzia di ogni altro credito, anche futuro, della banca ovvero, più drasticamente, tutti i titoli detenuti per qualsiasi causa dalla banca sono costituiti in pegno per qualsiasi credito di essa verso il cliente (pegno omnibus) sia quello per oggetto l'adempimento di tutte le obbligazioni che il cliente garantito contrarrà con la banca, quale che risulti essere la natura e sia che le operazioni relative siano già in atto o siano consentite successivamente da quest'ultimo ovvero da chi fosse subentrato nella sua posizione (fidejussione omnibus). 14.1.: La fidejussione omnibus è perfettamente valida in quanto l'oggetto di essa sarebbe determinabile per relationem alla stregua dei parametri oggettivi. Vi è stato un progressivo smantellamento di alcune norme proprie della fidejussione, quale quella che ne prevedeva la validità anche se sia invalido il rapporto principale o quella che richiede l'autorizzazione.delfidejussore per fare ulteriore credito al cliente in difficoltà o quella che libera il fidejussore se entro sei mesi dalla scadenza dell'obbligazione principale il garantito non abbia proposto azione contro il debitore e non l'abbia con diligenza continuata.
L'art. 1341 esige per la clausole vessatorie una specifica firma da parte del cliente. È consentito dal cliente recedere dal contratto nel caso di modifiche delle condizioni.
Il cartello riguarda i tassi attivi e passivi, i cui limiti sono concordati tra le banche e cui esse debbono attenersi. Esso tende ad assicurare la parità di trattamento a tutti gli utenti, ma è soprattutto, almeno negli intenti, un potente strumento di uniformizzazione dei rapporti tra banche e clientela e, quindi, di limitazione della concorrenza.
Se gli interessi passivi, cioè quelli corrisposti al cliente, e gli attivi, cioè quelli corrisposti dal cliente, non possono essere rispettivamente
superiori o inferiori a un dato ammontare, viene meno la possibilità per le banche di sottrarsi la clientela a colpi di tassi. D'altro canto la presenza del cartello non esclude la differenza di trattamento rappresentata dal prime rate. Le aziende di credito devono applicare in tutte le proprie sedi, a qualsiasi livello, per ciascun tipo di operazione bancaria, principale o accessoria, tassi e condizioni uniformi, assicurando parità di trattamento nei confronti dei clienti a parità di condizioni soggettive.
15. Il segreto bancario. La fonte dal quale si ricava la regola del segreto bancario non è né quella del segreto d'ufficio, né quella del segreto professionale, ma bensì dall'uso da parte delle banche accompagnato dal convincimento di esservi tenuta. La centrale dei rischi, costituita nel 1962 e affidata alla banca d'Italia onde soddisfare esigenze di sana gestione creditizia rappresenta una breccia nel muro granitico del
segreto bancario. Davanti alla legge antimafia il segreto bancario cade.
SEZIONE II: I CONTRATTI E LE OPERAZIONI BANCARIE.
16. Il deposito.
Il contratto attraverso il quale si realizza la canalizzazione del risparmio familiare verso gli impieghi produttivi è, nelle sue varie forme (a vista, a tempo) e nei suoi vari contenuti (a risparmio, in conto corrente), il deposito bancario. Attraverso il deposito di denaro in banca si offre al privato una duplice chance: di assicurargli una collocazione redditizia dei propri risparmi e la disponibilità delle somme depositate. Si procura alla banca il flusso numerario necessario per la sua politica di investimento. Nel deposito vincolato a un termine la banca è obbligata a restituire le somme versate alla scadenza del termine convenuto. Di fatto è normale che la banca consenta rimborsi anticipati; in questo caso il depositante perde il beneficio della maggiorazione dell'interesse legata alla presenza del vincolo. Se il
rapporto è a tempo indeterminato il ritiro può avvenire solo con l'osservanza del preavviso stabilito dalle parti o dagli usi. Anche se il deposito non è vincolato a un termine di scadenza o di preavviso, la banca è tenuta al pagamento a vista del disponibile giornaliero. 17. Ancora sul deposito bancario. Deposito bancario e deposito irregolare. Nei depositi di una somma di denaro presso una banca questa ne acquisisce la proprietà ed è obbligata a restituirla nella medesima specie monetaria: cioè deposito irregolare al quale sono applicabili le regole del mutuo. Quanto più i tempi sono stretti, e al limite il deposito è a vista, tanto viene in evidenza l'interesse del cliente alla custodia del denaro attraverso la conservazione dell'equivalente monetario versato alla banca, e quindi il servizio reso da quest'ultima, rimanendo in secondo piano l'interesse corrisposto per il deposito. Quanto più invecei tempi si allungano tanto più emerge l'aspetto finanziario e creditizio dell'operazione; per il cliente, che realizza una forma di investimento, per la banca, che ottiene una più larga disponibilità di denaro; mentre l'interesse sale in corrispondenza. Certo la figura che più si avvicina a quella del deposito è quella del deposito irregolare. Ma come accade per il riporto o il contratto estimatorio nei confronti della vendita, ci troviamo di fronte a un contratto nominato autonomo, come nominati autonomi sono anche l'apertura di credito, l'anticipazione bancaria, lo sconto e il servizio delle cassette di sicurezza. Il deposito bancario è un'operazione di massa, nominata, su cui si innesta, non dimentichiamolo, la tematica dei titoli di credito allorquando l'operazione sia rappresentata, come normalmente accade, da un libretto di deposito o di risparmio. Il deposito bancario non è un deposito regolare (il quale ha).Per oggetto cose determinata e non implica il trasferimento di proprietà).
18. Deposito bancario ordinario, a risparmio, di conto corrente. I libretti di deposito.
Il deposito bancario può essere ordinario, a risparmio e di conto corrente. La prima di queste, il deposito ordinario, è in pratica sconosciuto e consiste nel deposito di una somma con la possibilità di prelievo una tantum.
Le vere operazioni di deposito sono quelle che si concretizzano nel rilascio di un libretto, al portatore o nominativo, e che danno luogo alla duplice categoria dei depositi a risparmio e di conto corrente.
Con il deposito a risparmio, il depositante tende ad assicurarsi, come dicevo più che la custodia del denaro, un investimento buono e sicuro. Il tasso di interesse varia in rapporto al costo del denaro ed alle pattuizioni del cartello bancario.
La caratteristica di questa specie di deposito sta nel rilascio del libretto che è lo strumento essenziale ed inderogabile delle
operazioni compiute con la banca. Queste, siano versamenti o prelievi, debbono essere annotate sul libretto. Le annotazioni fanno piena prova una volta firmata dall'impiego della banca che appare addetto al servizio; ma non sono surrogabili aliunde. I versamenti e i prelievi, altra particolarità, debbono essere fatti in contanti. I libretti possono essere, come accennavo, nominativi, al portatore, nominativi pagabili al portatore, al portatore con l'indicazione di un nome. I libretti nominativi sono considerati semplici documenti o contrassegni di legittimazione. Servono cioè ad identificare il soggetto autorizzato ad effettuare l'operazione di prelievo. La banca si libera dalla sua obbligazione verificando la corrispondenza tra la persona dell'intestatario e quella del portatore del libretto (o di un suo rappresentante debitamente legittimato). Non vi è incorporazione del credito nel documento. Il credito può essere ceduto e sottoposto a sequestro.
o ad esecuzione. I libretti al portatore, consentono al possessore di esercitare in maniera autonoma i diritti in essi contenuti.