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PRESIDENTE: convoca il CDA con data, giorno, ora e ordine del giorno

Il Presidente convoca il Consiglio di Amministrazione (CDA) indicando la data, il giorno, l'ora e l'ordine del giorno. Inoltre, coordina i lavori durante la riunione e fornisce informazioni sulle materie trattate nell'ordine del giorno.

I quorum richiesti per il CDA sono i seguenti:

  • Quorum costitutivo: maggioranza degli amministratori
  • Quorum deliberativo: maggioranza semplice dei presenti con voto per teste

Entrambi i quorum possono essere derogati dallo statuto. Non è ammesso il voto per rappresentanza poiché la funzione di amministratore non è delegabile.

L'invalidità delle delibere consiliari:

Non sono previste cause di nullità, ma le delibere devono essere conformi alla legge o allo statuto. Le delibere sono annullabili se non rispettano tali requisiti.

Le delibere possono essere impugnate entro 90 giorni da:

  • Amministratori dissenzienti o assenti
  • Collegio sindacale (nel suo insieme e quindi con sua delibera)

Il procedimento d'impugnazione è quello previsto per l'assemblea e sono comunque salvaguardati i diritti acquisiti dai terzi in buona fede.

derivanti dall'esecuzione della delibera invalida. Un caso particolare di annullabilità deriva dalla posizione di conflitto d'interessi dell'amministratore. In questo caso l'amministratore in conflitto d'interessi:
  • Deve darne notizia agli altri amm. e al CS indicandone natura, termini, origine e portata
  • Se delegato, deve astenersi dall'operazione e investirne il CDA
  • Il CDA deve, cmq, indicare nella delibera la motivazione e la convenienza nell'operazione.
La delibera è annullabile se e solo se:
  1. Si violano i tre punti precedenti
  2. La delibera è stata approvata dal voto determinante dell'amm. in conflitto d'interessi
La delibera può essere anche impugnata da coloro non informati che avevano votato a favore. Se vi sono stati danni alla società naturalmente l'amministratore ne risponde e risponde anche se ha usato a

proprio favore informazioni derivanti dal suo incarico.

7. Comitato esecutivo. Amministratori delegati.

Se lo statuto o l'assemblea lo consentono, il consiglio di amministrazione può delegare

Art. 2381

proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo composto da alcuni dei suoi componenti o ad uno più

dei suoi soci componenti.

La delega può essere quindi data:

A un comitato esecutivo = organo collegiale

A 1 o + amministratori delegati = organi unipersonali che agiscono disgiuntamente

A un comitato esecutivo + amm. delegato con funzioni ripartite

La delega non può essere data per alcuni argomenti quali: 34

Schemi da "Manuale di diritto commerciale - Diritto delle Società" vol.2 di Campobasso

Redazione del bilancio d'esercizio

a) Aumento CS o emissione obb. convertibili e gli adempimenti per la riduzione del CS

b) Redazione del progetto di fusione / scissione.

Gli organi delegati:

Curano che l'assetto organizzativo,

amministrativo e contabile della SPA sia adeguato» Danno info al CDA ogni 6 mesi e subito per operazioni rilevanti» Danno info ad altri amministratori che lo richiedano.»Il CDA svolge una funzione di controllo sull’operato degli organi delegati e infatti:Può sempre impartire direttive o imputarsi operazioni» Valutare assetto organizzativo amministrativo e contabile della SPA» Valutare piani strategici, industriali e finanziari» Valutare l’andamento della gestione da relazioni degli organi delegati» --> obbligo di info ogni 6 mesi e immediate su quelle di rilievo

8. La rappresentanza della società

Il potere di rappresentanza attribuito agli amministratori dallo statuto o dallaArt. 2384deliberazione di nomina è generale .Le limitazioni ai poteri degli amministratori che risultino dallo statuto o da una decisione degliorgani competenti non sono opponibili ai terzi, anche se pubblicate, salvo che si provi che

questi abbiano intenzionalmente agito a danno della società. Di regola lo statuto indica gli amministratori con il potere di rappresentanza (organica e negoziale). Di solito sono il presidente del CDA e gli amministratori delegati. Il potere di rappresentanza è generale = rappresentanza processuale, attiva e passiva anche per ultra vires) atti che non rientrano nell'oggetto sociale (Vi è una ampia tutela dei terzi (II comma): È inopponibile ai terzi di buona fede la mancanza di potere rappresentativo per invalidità a) nell'atto di nomina. [art. 2383] La società è vincolata per gli atti compiuti dai "non-rappresentanti" dal momento dell'iscrizione della loro nomina nel registro delle imprese, salvo la mala fede del terzo. Sono inopponibili le limitazioni anche se iscritte nel registro delle imprese b) Per opporle bisogna provare l'esistenza di un accordo fraudolento tra amministratore e terzo. NB. se

L'amministratore supera la sua limitazione egli è negligente e sarà responsabile verso la società se con tale superamento vi ha provocato danno. NB! Rimangono comunque validi i limiti legali (es. stipulare un contratto in conflitto d'interessi).

9. La responsabilità degli amministratori

La responsabilità degli amministratori si divide in tre tipi di responsabilità:

  1. verso la società: art. 2392-2393
  2. verso i creditori sociali: art. 2394
  3. verso i singoli soci o i terzi: art. 2395

Responsabilità verso la società.

Gli amministratori devono adempiere ai doveri loro imposti per legge e dallo statuto con Art. 2392 la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e dalle loro specifiche competenze. Essi sono solidalmente responsabili verso la società dei danni derivanti dall'inosservanza di tali doveri, a meno che si tratti di attribuzioni proprie del comitato esecutivo o di funzioni in concreto attribuite.

ad uno o più amministratori. 35Schemi da "Manuale di diritto commerciale - Diritto delle Società" vol.2 di Campobasso

Un amministratore è quindi responsabile se:

  • Non agisce con la normale diligenza professionale
  • Causa danno alla società
  • Essendo a conoscenza di atti pregiudizievoli, non hanno fatto quanto potevano per impedirne il compimento o attenuarne le conseguenze dannose.

Responsabilità in culpa vigilandi: responsabilità solo = devono risarcire ma hanno diritto di regresso sull'amministratore che ha compiuto il danno

Responsabilità solidale: Gli amministratori sono solidalmente responsabili tra loro tranne nel caso in cui, l'amministratore esente da colpe:

  1. abbia fatto notare il suo dissenso nel libro delle adunanze e deliberazione del CDA
  2. dia immediata notizia del suo dissenso al presidente del collegio sindacale.

L'art. 2381, 3° comma, pone a carico degli amministratori senza delega

specifici obblighi: valutare "sulla base della relazione degli organi delegati" il generale andamento

della gestione, valutare, sempre "sulla base delle info ricevute", l'adeguatezza dell'assetto

organizzativo, amministrativo e contabile della società. Esaminare, quando elaborati, i piani

strategici, industriali e finanziari della società.

La legge impone agli amministratori di agire in modo informato e di adempiere ai propri obblighi

con la diligenza del buon professionista." Esercizio dell'azione [] Deliberata dall'assemblea

ordinaria (poca tutela delle minoranze, comunque decisione della maggioranza e quindi degli

stessi che hanno nominato gli amm.), anche se in liquidazione. Essa:

comporta la cessazione degli amministratori se approvata da + di 1/5 Capitale Sociale

o è espressa deliberapuò essere esercitata entro 5 anni dalla cessazione della carica

dell'amministratoreo << può essere

espressa in sede di approvazione di bilancio se riguarda fatti concernenti l'esercizio anche se non era nell'ordine del giorno compete al curatore fallimentare, al commissario liquidatore o al commissario straordinario se la società è dichiarata fallita o assoggettata a liquidazione coatta amministrativa o amministrazione straordinaria. Si può rinunciare all'azione di responsabilità e "patteggiare" con l'amministratore basta che 1/5 del CS (1/20 in SPA quotate) non sia contrario. Può anche essere esercitata dalle minoranze con il 20% del CS o la diversa misura prevista dallo statuto comunque non superiore a 1/3 del CS (5% o + bassa se prevista per SPA aperte). --> solo reintegrazione del patrimonio, non risarcimento danno subito dai soci (≠ società) la società deve quindi essere chiamata in giudizio; i soci ricorrenti si vedranno rimborsate dalla società solo le spese giudiziarie (vantaggi per la

società che è la danneggiata). RIFORMA 2005 In base all'art. 2393-bis modificato dalla Legge 262/2005 l'azione sociale di responsabilità contro gli amministratori (nonché contro i sindaci e i direttori generali) può essere promossa anche dagli azionisti di minoranza, così superando l'eventuale inerzia del gruppo di comando. I soci che assumono l'iniziativa devono rappresentare almeno il 20% del capitale sociale o la diversa misura prevista nello statuto comunque non superiore ad un terzo.

Società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio: è sufficiente l'azione promossa dai soci che rappresentano 1/40 del capitale sociale o la percentuale più bassa prevista dallo statuto.

Schemi da "Manuale di diritto commerciale - Diritto delle Società" vol.2 di Campobasso

Responsabilità verso i creditori sociali

Gli amministratori rispondono verso i creditori sociali

Per l'inosservanza degli obblighi Art. 2394 inerenti alla conservazione dell'integrità del patrimonio sociale.

L'azione può essere proposta quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti.

L'azione può essere quindi esercitata se:

  1. gli amministratori sono inosservanti degli obblighi inerenti alla conservazione dell'integrità del Patrimonio Sociale
  2. l'azione può essere proposta ai creditori solo quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti. (≠ no danno)

Onere probatorio: i creditori che agiscono in giudizio non sono tenuti a provare il dolo o la colpa degli amministratori. L'azione è diretta ed autonoma (non surrogatoria di quella della società) e quindi il risarcimento danni andrà ai creditori per l'importo del credito che no

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Publisher
A.A. 2005-2006
86 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Novadelia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze giuridiche Prof.