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Contratti e accordi legali
Una vendita che si conclude appena è presente l'accordo tra le parti, mentre i contratti reali richiedono la consegna di una cosa che ha la funzione di segnalare la volontà di assumere un impegno legalmente vincolante come il mutuo, il comodato, il pegno e il deposito.
I contratti aperti sono contratti in cui esiste la possibilità che altre parti entrino successivamente nel contratto aggiungendosi alle parti che in origine l'hanno formato, ma per poter partecipare a questo contratto occorrono 3 requisiti:
- Le modalità per l'adesione fissate nel contratto originario.
- L'adesione giunta all'organo costituito per l'attuazione del contratto.
- L'adesione giunta a tutti i contraenti originari.
Il tipico esempio di questi contratti sono i contratti associativi, l'iscrizione a delle associazioni, l'aderenza a delle cooperative entrando a far parte del contratto con gli originari fondatori che avevano.
costituito l'organizzazione. L'offerta al pubblico è un tipo particolare di proposta che ha la caratteristica di essere indirizzata non a un determinato destinatario ma a una collettività indeterminata di possibili destinatari, in questo caso l'offerta al pubblico vale come vera e propria proposta ma a condizioni che:
- l'offerta contenga gli estremi essenziali del contratto da concludere
- il valore di una vera e propria proposta non sia escluso dalle circostanze o dagli usi
Tra il momento in cui la proposta e l'accettazione sono formulate e il momento in cui il contratto arriva a concludersi può passare un periodo più o meno lungo dove può sopravvenire la morte o l'incapacità di chi ha fatto la proposta o l'accettazione oppure chi ha fatto la proposta o l'accettazione può pentirsi di questo sottraendosi dal contratto attraverso la revoca della propria dichiarazione.
Se il proponente o
L'accettante muore o diventa legalmente incapace dopo la conclusione del contratto, la proposta o l'accettazione perdono efficacia. Il procedimento di formazione del contratto si interrompe e il contratto non può più formarsi, ma questa regola presenta due eccezioni.
La prima riguarda il caso della proposta irrevocabile che può sopravvenire agli eventi che colpiscono il proprio autore.
La seconda riguarda le qualità del dichiarante e del contratto. Se il dichiarante è un imprenditore e il contratto è attinente all'esercizio di impresa, la proposta o l'accettazione rimangono efficaci.
Il dichiarante, dopo aver formulato la proposta o l'accettazione, può impedire la conclusione del contratto attraverso la revoca della proposta e dell'accettazione. Si tratta di un atto unilaterale con regole formulate in modo un po' diverso dalla proposta e dall'accettazione, in particolare la
proposta può essere revocata fino al momento in cui il contratto risulta concluso mentre l'accettazione può essere revocata perché la revoca giunge a conoscenza del proponente prima dell'accettazione. Proposta irrevocabile è un atto di impegno unilaterale infatti la maggior parte delle volte è il proponente che si obbliga volontariamente a mantenere ferma la proposta per un certo periodo di tempo e alla scadenza del termine la proposta resta in piedi ma non è più revocabile. L'opzione è un accordo bilaterale con il quale il proponente si obbliga a tenere ferma la sua proposta per un determinato periodo di tempo e il beneficiario dell'opzione dà o promette qualcosa in cambio ed esso se decide di accettare l'opzione il contratto si forma senza che il proponente possa in nessun modo impedirlo essendo in una posizione di soggezione di fronte al diritto potestativo di chi ha l'opzione. La prelazione
è il diritto di essere preferiti a chiunque altro a parità di condizioni nella conclusione di un determinato contratto e rispetto all'opzione la prelazione può essere esercitata solo se la parte vincolata decide di vendere. Si hanno due tipi di prelazione come la prelazione convenzionale che ha efficacia obbligatoria quindi non è opponibile a terzi e la prelazione legale che ha efficacia legale quindi è opponibile a terzi. Quando l'accordo tra le parti non copre al 100% la materia del contratto perché le parti hanno raggiunto l'accordo solo su alcuni aspetti del contratto e non su altri si applicano due criteri, il primo criterio è che non si conclude il contratto fino a che non si sia raggiunto l'accordo su tutti gli aspetti del contratto considerati nella trattativa sia quelli essenziali sia quelli secondari. Questo primo criterio può essere corretto da un secondo criterio secondo il quale il contratto siConclude se le parti dicono di considerare che l'accordo pur parziale sia sufficiente a impegnarli contrattualmente, ma in questo caso il contratto si forma con una lacuna che si potrà colmare con una successiva ricerca dell'accordo tra le parti o, in mancanza di questa, attraverso i meccanismi di integrazione legale del contratto. Se l'accordo parziale non è sufficiente per formare il contratto, si da luogo a una semplice minuta o puntazione, cioè al documento che indica i punti già concordati tra le parti. Il valore giuridico di un accordo contrattuale parziale è rafforzato quando le parti decidono di dargli una precisa veste formale, come accade con le lettere di intendenti che sono dichiarazioni con cui le parti dichiarano di essere d'accordo su alcuni elementi essenziali dell'affare e si impegnano a proseguire la trattativa.