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La previsione di riparazione/sostituzione nel BGB

Per scongiurare questi inconvenienti il BGB ha previsto che:

  1. riparazione/sostituzione sono costruiti come ipotesi di adempimento successivo il che implica che la pretesa all'esatto adempimento possa non risultare identica all'originaria pretesa all'adempimento;
  2. il passaggio dei rimedi primari e quelli secondari è determinato:
    • Dalle rifiuto definitivo di adempiere da parte del venditore
    • Dalla presenza di circostanze particolari tali da giustificare e l'esercizio immediato dellerecesso/riduzione prezzo
    • Dalle rifiuto da parte del venditore di entrambe le forme di ripristino a causa delle spesesproporzionate necessarie per darlo
    • Dalla mancata realizzazione esatto adempimento.

l'inadempimento/inesatto adempimento delle obbligazioni ripristinatori non comportano l'automatica attivazione di rimedi secondari poiché questi fenomeni di in attuazione del vincolo non assumono la consistenza di mancata realizzazione.

dell'esatto adempimento.

Paragrafo 5. La natura dei rimedi tra responsabilità garanzia.

Le disposizioni che racchiudono il nucleo concettuale della intera disciplina sono gli articoli 2 e 3 della direttiva 99/44. L'articolo 2 introduce l'impegno del venditore alla consegna al consumatore di beni conformi al contratto di vendita; l'articolo 3 individua il venditore come responsabile nei confronti del consumatore di qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene. I maggiori contrasti interpretativi in materia di vendita di beni di consumo si sono svolti sulle norme di attuazione nei singoli ordinamenti nazionali di queste due disposizioni. Sono norme che presentano una formulazione volutamente generica infatti l'articolo 2 si astiene da ricorrere espressamente alla categoria dell'obbligazione e l'articolo 3 non sancisce in termini chiari la responsabilità del venditore per difetto di conformità in quanto

Utilizza una formula in base al quale il venditore risponde di qualsiasi difetto di conformità, dove rispondere assume il significato di subire le conseguenze.

Le norme italiane, spagnole e tedesche sono strutturate attorno alla tradizionale categoria dell'obbligazione e quindi ascrivono il difetto di conformità all'area della responsabilità.

L'articolo 129 del codice del consumo stabilisce: il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita.

L'articolo 130: il venditore è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene.

Il BGB stabilisce che il contratto di compravendita obbliga il venditore di una cosa a consegnarla e procurarne la proprietà al compratore (ricorre alla categoria dell'obbligazione).

Ci sono due linee di pensiero contrapposte in materia:

Teoria della responsabilità: vede la nuova disciplina come un

Ampliamento dell'area della responsabilità da inadempimento del venditore (prevista anche nei casi di vizi materiali, difetti di qualità essenziali e mancanza di qualità promesse invece la disciplina generale in della vendita inserisce nell'ambito della garanzia. Ora, grazie la nuova categoria del difetto di conformità contratto, il diritto privato trofeo riconduce nella sfera della responsabilità del venditore tali vizi). In capo al venditore assorbono sia una obbligazione di consegna di beni conformi al contratto sia l'obbligazione di conformità del bene contratto;

Teoria della garanzia: riconduce i rimedi della riparazione/sostituzione allo schema della garanzia.

Tra queste due posizioni si collocano altre due opinioni di compromesso:

La prima identifica la riparazione/sostituzione come rimedi di tutela satisfattiva e si devono qualificare come tecniche di tutela specifica volta al conseguimento di un risultato:

la conformità del bene al contratto. La riparazione/sostituzione si inseriscono in un sistema allargato di tutele sinallagmatiche. La responsabilità si ha senza inadempimento di una obbligazione. La caratteristica più significativa della disciplina della vendita di beni di consumo è rappresentata dalla articolazione della vicenda traslativo-possessoria e dall'attribuzione di rilevanza preminente al conseguimento della materiale disponibilità del bene. Il legislatore ha deciso di individuare nella consegna il termine di rilevanza di difetti di conformità, per questo motivo l'oggetto della prestazione attributiva può dirsi individuato solo all'atto della consegna e non con il perfezionamento della fattispecie traslativa (consenso/individuazione). L'autonomia tra l'acquisto del diritto e il conseguimento della disponibilità di un bene funzionalmente idonea determina che: - l'allineamento tra il

Risultato traslativo e l'ottenimento di un bene conforma sia possibile sino al momento della consegna;

Non vi siano ostacoli a qualificare in termini di obbligazione l'impegno del venditore a dislocare sul piano possessorio il risultato traslativo.

Vi è una assimilazione strutturale tra i rimedi ripristinatori nella conformità e tutele sinallagmatiche: il diritto alla riparazione/sostituzione e costituisce una applicazione della richiesta di adempimento.

La seconda opinione in ruota attorno al discrimine tra:

A) i vizi e difetti di conformità preesistenti al trasferimento della proprietà --> la responsabilità del venditore a deve trovare fondamento nell'istituto della garanzia intesa come forma di responsabilità speciale del venditore per inesatta realizzazione del risultato traslativo. Rispetto la tradizione romana l'istituto della garanzia europea si arricchisce di due strumenti di tutela contrattuale specifica:

riparazione e sostituzione che non hanno né natura di azione di adempimento né attuano una tutela satisfattiva, piuttosto, hanno una funzione ripristinatoria dell'equilibrio contrattuale volta a eliminare la violazione del contratto, sono quindi misure restitutorie. B) I vizi e difetti sorti successivamente al momento traslativo. Qui, la forma giuridica dell'obbligazione sarebbe idoneo a rappresentare la posizione venditore nell'ipotesi in cui i vizi di difetti di conformità del bene insorgano tra il momento del trasferimento della proprietà e quello della consegna perché l'alienante aveva l'obbligo di consegnare beni conformi al contratto. Altra dottrina critica questa affermazione rilevando l'assenza nella direttiva di una distinzione tra difetti anteriori e successivi al trasferimento e di proprietà. L'obbligazione di consegna, arricchita dalla conformità del bene contratto, potràrealizzazione di un determinato interesse della controparte. La garanzia si configura come un effetto del contratto diverso dall'obbligazione principale, che implica l'assunzione del rischio relativo al mancato soddisfacimento di un determinato interesse della controparte. Il difetto di conformità viene considerato come una violazione del contratto e viene collocato nella responsabilità del venditore. Esistono due orientamenti riguardo alla definizione di violazione del contratto: - Il primo orientamento considera la violazione del contratto come un inadempimento di un'obbligazione. - L'opinione opposta considera la violazione del contratto come la violazione di quella parte del contratto che non consiste nell'assunzione di obbligazioni, ma nella realizzazione di un determinato interesse della controparte.

Promessa di un determinato risultato, con conseguente assunzione del rischio che tale risultato si riveli o diventi impossibile. Garanzia inserita tra gli effetti della vendita. Sua efficacia subordinata all'inadempimento del contratto.

Altra dottrina: configura la garanzia come reazione all'irregolarità della attribuzione patrimoniale promessa e inserisce la garanzia nell'aria della responsabilità per inadempimento. La garanzia è quindi una sanzione contro inadempimento.

Mostriciattolo di Pothier: Mengoni definiva la categoria dell'obbligazione di fare avere le cose utilmente come una figura balzana dovuta a quell'apriorismo dogmatico che rigidisce il concetto di inadempimento del contratto nei termini di una correlazione essenziale col concetto di inadempimento di una specifica obbligazione contrattuale. Questa dottrina è fissa il pronto di partenza della teoria dei vizi dei debitori nel distacco della garanzia dall'obbligazione.

L'istituto dellagaranzia è collegato all'impossibilità logica e giuridica di imputare il vizio con l'assenza di qualità del bene alla condotta del venditore. Non si può configurare in capo al venditore a una obbligazione avente ad oggetto l'essenza del bene poiché su di essa non influisce in alcun modo l'attività del venditore medesimo. Ciò non significa che il contratto non possa avere ad oggetto risultato il cui conseguimento rimanga estraneo alla sfera di azione della parte che ha promesso quella determinata utilità. Quindi il principio impossibilium nulla obbligatio non è un limite posto all'autonomia negoziale dei privati che hanno la piena disponibilità degli effetti del contratto. Per questo motivo l'ordinamento giuridico consente che l'interesse la cui realizzazione è sottratta al dominio del soggetto che deve soddisfare allo, può essere assunta contenuto del.

regolamento contrattuale e masolo nell'alveo della garanzia e non in quello dell'obbligazione. Le caratteristiche dei rimedi non sono indici decisivi ai fini della configurazione della fattispeciesostanziale sottostante. Pertanto non è condivisibile l'opinione di coloro che hanno riconosciuto nel rimedio della riparazione/sostituzione un'azione di esatto adempimento e da ciò hanno dedotto l'introduzione, da parte della nuova disciplina, di una obbligazione di conformità del bene al contratto/obbligazione di consegna di beni conformi e hanno poi dedotto che il difetto di conformità costituisca inadempimento e che sia imputabile al venditore a titolo di responsabilità. In realtà è il percorso logico-giuridico che sorregge questa argomentazione che lascia perplessi. Ristabilire se la disciplina abbia introdotto una responsabilità per inadempimento o abbia arricchito il contenuto della garanzia edilizia bisogna.guardare alla sostanza del fenomeno economico. Riparazione/sostituzione = strumenti di reazione contro l'inadempimento solo quando si configura incapo al venditore e un obbligo per il consumatore.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
17 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Civile Europeo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Mazzamuto Salvatore.